Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Ma_ma san    20/04/2018    3 recensioni
"..Ecco, ora mi sveglierò e scoprirò che è stato tutto un sogno. Finalmente tutti i miei sforzi, le mie lacrime, i miei dubbi sono spariti in un attimo...."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 24 Hijiri era partito ormai da più di mezz’ora e già sentivo l’ansia assalirmi. E se non si divertisse? Se non le piacesse il programma che avevo scelto per lei? Se non volesse cenare da sola con me? E se mi rifiutasse lo stesso? Scossi la testa, come per svegliarmi da un incubo. Poi squillò il telefono. Era proprio lui. “Dimmi pure, ci sono novità?”. “Si signore. Mizuky mi ha appena in formato che sono in piscina e che Maya è felice e si sta divertendo e dice di non preoccuparsi”. “Non sai che sollievo mi dà questa notizia. Tra quanto pensi di arrivare qui?”. “Pochi minuti e sono da lei sign. Hayami”. “Perfetto, ti aspetto. Devo ancora sistemare due o tre cose per stasera. A dopo”. “Certo signore, a dopo”.-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Avevo appena lasciato Maya e Mizuky alle terme, che un’idea mi era balenata in testa. Era un po’ di tempo che ci stavo riflettendo e volevo trovare il modo e il tempo giusto per farlo, ma in seguito alla tragedia accorsa ai nostri amici, avevo continuamente rimandato, aspettando il momento giusto. E quel momento era arrivato. Dovevo prendere il coraggio a due mani e farmi avanti con lei. Avevo deciso finalmente: questa sera avrei chiesto alla mia adorata Mizuky di sposarmi. Ora dovevo solo trovare l’anello giusto. Tornai nel centro del paese ed entrai nella piccola gioielleria. Una commessa sorridente si avvicinò a me offrendomi il suo aiuto. “Buongiorno signorina. Devo trovare un anello, ma uno speciale, perché voglio chiedere alla mia fidanzata di sposarmi”. “Posso chiederle se ha già qualche idea sul modello, sulla forma?”. “Ecco, veramente no. Posso solo dirle che la mia fidanzata è una persona che non ama lo sfarzo, ma la semplicità; è molto dolce e io la amo”. La commessa mi guardò e sorrise, ed io arrossii leggermente. Penso di avere quello che fa per lei”. Appena lo vidi, sapevo che era quello giusto; lo sentivo dentro di me. In un bellissimo cofanetto in velluto blu c’era uno stupendo anello in oro bianco con al centro un diamante grande e luminoso. “E’ lui, è perfetto per la mia Mizuky. Mi può fare un bel pacchetto, per favore?”. “Certamente signore”. “Grazie”. Uscito dal negozio avevo una grande speranza nel cuore, una felicità mai provata prima, che mai avrei pensato che potesse esistere. Mi affrettai a tornare alla villa, dove il sig. Hayami mi stava aspettando. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Midori era cortese con me e soprattutto paziente. Anche in acqua i miei movimenti non erano tanto aggraziati. Come ultimo esercizio mi aveva fatta stendere sulla schiena e allargare braccia e gambe per formare una stella. Lei si era messa accanto a me e mi sosteneva dolcemente. “Chiuda gli occhi e si rilassi completamente, ci sono io qui a sorreggerla”. Obbedii e subito il lento dondolio dell’acqua e il suo tepore quasi mi fecero addormentare. Restai così per un periodo che mi sembrò lunghissimo, poi la voce della donna mi fece riprendere. “Spero che sia stata bene con me e che la mia lezione l’abbia soddisfatta”. “Certamente, non mi sentivo così rilassata da tanto tempo. Sicuramente tornerò ancora in futuro. Grazie Midori”. “Grazie a lei signorina”. Mizuky mi aiutò ad uscire dall’acqua, rimisi l’accappatoio e riprendemmo l’ascensore fino al piano terra. “Ora andiamo a prenderci una bella spremuta di frutta fresca. Poi c’è un’altra piccolissima sorpresa per te”. “In effetti ho molta sete. Sai che mi sento leggera? Sembra così strano nel mio stato” e risi. Il bar era affollato. Il barman ci servì dei frullati colorati, in un bellissimo bicchiere decorato e con tanto di ombrellino. Non era ancora ora di pranzo, ma avevo bisogno di mangiare qualcosa; così mi feci fare un panino con insalata, formaggio e cetrioli e lo divorai velocemente. Mizuky stava ancora sorseggiando il suo cocktail, quando diedi l’ultimo morso a quel panino e mi fissava. Poi scoppiò a ridere e mi fece una foto a tradimento col telefonino. “Non l’avrai inviato davvero! Dai Mizuky sono impresentabile e poi cosa penserebbe di me Masumi vedendomi divorare un povero panino innocente?” e risi di gusto….CLICK…”Ecco, un’altra foto. Il sig. Hayami non potrebbe mai pensare male di te, perché ti ama più della vita”. La guardai negli occhi e divenni seria. Lui mi amava, forse , certamente. Ma io, cosa provavo per lui? Non sapevo dirlo in quel momento, ma in fondo, lentamente qualcosa stava cambiando in me nei suoi confronti. Mizuky vide il mio umore e cambiò subito argomento, attirando la mia attenzione.---------------------------------------------------------------------------------“Maya pronta per il secondo round?”. “Non devo mica fare a botte, vero?”. “Lo sai che sei un po’ matta? Dai andiamo, da questa parte”. Entrammo in un’anticamera, sembrava più uno spogliatoio. Una ragazza ci portò un asciugamano da legare in vita e una fascia per coprire il seno. Poi ci fece strada ed entrammo in una stanza, non tanto grande dove c’erano due lettini per i massaggi e una specie di sdraio. Mizuky si sistemò su uno dei lettini e un’altra signora, che era già nella stanza, iniziò a massaggiarle la schiena. “Io non posso sdraiarmi col mio pancione”. “Stia tranquilla, lei può mettersi su questa sdraio, a cavalcioni. Appoggi le braccia allo schienale e la testa alle braccia. Chiuda gli occhi”. Sentii un profumo intenso di mandorle sulla pelle. Era sicuramente l’olio che usavano per i massaggi. Era così piacevole farsi coccolare. In alcuni punti faceva un po’ male, forse perché ero io ad essere rigida come una tavola di legno. Il tempo volò in fretta e anche il massaggiò finì. “Grazie signorina e complimenti. Lei ha proprio delle mani d’oro”. “Grazie a lei, sono felice del suo gradimento”. Era venuto il momento tanto atteso: il pranzo. Ero affamata, non potevo farci niente. Dopotutto dovevo mangiare per due o no? Lo so, è una diceria, ma io ne approfitto lo stesso. Tornammo in camera per farci la doccia e cambiarci pere poi andare nel ristorante sulla terrazza.
  
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