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Autore: CaramelizedApple    25/04/2018    1 recensioni
(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male)
Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne!
Buoni e cattivi, ma è così semplice?
Nuove idee, nuove emozioni, nuovi ricordi...un'altra vita!
(La lettura della storia precedente è indispensabile per comprendere la relazione tra i personaggi e la protagonista, ma se proprio non vi va potreste comunque riuscire a capire)
(Seguito: Mary Lloyd e il sogno rivelato)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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-Mary, qualcosa non va?- chiede gentile la voce del Professor Silente, destandomi dai miei pensieri ad occhi bassi. –Sei molto silenziosa da quando siamo usciti dal ricordo- precisa quando il mio sguardo si sposta fulmineo su di lui, con un movimento impercettibile della testa. Deglutisco e lentamente torno ad osservare il legno intagliato della scrivania, portando in avanti il mio peso e appoggiando i gomiti alle ginocchia, prima di raddrizzare la schiena. I miei occhi si scontrano di nuovo con quelli di Silente e nei suoi riesco quasi a rivedere la Signora Cole, la stanza spoglia del piccolo Tom Riddle e il suo armadio che ardeva tra le fiamme.
-Io…- cerco di dire, rivedendo il volto del giovane Voldemort nella mia memoria. –Voldemort…Tom Riddle…- continuo confusa su cosa dire esattamente, mentre il Preside fa un cenno della testa come ad incoraggiarmi. –La sua espressione era così arrabbiata- dico come se spiegasse tutto, gettando un veloce sguardo su Harry che sembra in difficoltà, mentre tenta di capire cosa intendo. –E nello stesso momento così familiare- sospiro. –Anche io ero così- alzo le spalle, prima di scuotere la testa, cercando di riorganizzare il mio discorso.
-Hai l’impressione di essere simile a lui, Mary?- chiede serio.
-Sì- ammetto. –O almeno riesco a capirlo, anche io ho fatto cose che non avrei dovuto fare- non riesco a guardare l’uomo negli occhi. –Ho rubato spesso, ero sempre arrabbiata e usavo i miei poteri contro gli altri-.
-L’unica cosa che vi accomuna è l’aver passato molti anni in orfanotrofio- mi guarda curvando dolcemente le labbra in un sorriso. –Ti assicuro che siete molto diversi, è vero, anche tu hai fatto degli errori, ma hai sempre compiuto scelte diverse dalle sue- avvicina le mani e intreccia le sue dita. –Il vostro modo di usare la magia è stato completamente diverso- i suoi occhi mi osservano attraverso le lenti trasparenti a mezza luna. –I suoi poteri erano sorprendentemente sviluppati per un mago così giovane e, ciò che è più interessante e sinistro, aveva già scoperto di poterli in qualche in qualche modo controllare e cominciato a usarli con consapevolezza. Come avete visto, non erano gli esperimenti a casaccio tipici dei giovani maghi: usava la magia contro altre persone, per spaventare, per punire, per manipolare. Le storie del coniglio impiccato e dei bambini attirati in una caverna erano assai eloquenti…”So ferirli, se voglio”- Silente tiene gli occhi fisi nei miei. –Tu non eri così Mary, i tuoi poteri sono forti, li sono sempre stati, ma mai li hai usati con consapevolezza e da ciò che mi hai raccontato- sospira l’uomo. –Erano il tuo modo di difenderti, ma non hai mai ferito qualcuno di proposito-.
-Perché non potevo controllarli- dico sicura. –Se ci fossi riuscita probabilmente lo avrei fatto-.
-No, Mary- scuote lui la testa. –Sei cresciuta in un ambiente difficile e sebbene la tua situazione somigliasse a quella di Tom, così come il nostro colloquio, in te non ho mai visto inclinazioni alla crudeltà e al dominio-.
-In che modo si somigliavano?- chiede Harry confuso, ricordandomi improvvisamente di essere seduto alla mia destra.
Silente sorride a mio fratello, guardandomi con uno sguardo di rimprovero, come se avessi dovuto raccontare di più a Harry. –Anche Mary mi chiese una prova, ma in modo molto diverso da come lo fece Tom, lei era sulla difensiva e temeva la volessi portare in un manicomio, ma era educata per i suoi standard e non si è fidata delle mie parole fino a che non le ho dato una dimostrazione-.
-Non me lo avevi mai raccontato- dice Harry, guardandomi con insistenza.
-Non me lo hai mai chiesto- dico io seria evitando il suo sguardo e quello di Silente, ancora arrabbiata da quando Harry ha iniziato a parlare anche con Silente delle sue teorie su Draco. Ma quanto ne sa Silente di quel che accaduto in realtà quest’estate e di cosa Draco sia?
-Il tempo si prende di nuovo gioco di noi- Silente distrae entrambi. –Ma prima che ci separiamo, voglio richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti della scena a cui abbiamo appena assistito, perché hanno importanti rapporti con quanto discuteremo nei nostri incontri futuri- annuisco quando i suoi occhi passano nei miei. –Prima di tutto, spero abbiate notato la reazione di Riddle quando ho osservato che un’altra persona portava il suo nome, “Tom”- anche Harry annuisce. –In quel momento ha dimostrato il suo disprezzo per qualunque cosa lo leghi ad altre persone, qualunque cosa lo renda ordinario. Già allora desiderava essere diverso, unico, celebre. Come sapete, si sbarazzò del suo nome pochi anni dopo quella conversazione e creò la maschera di “Lord Voldemort” dietro la quale si è nascosto per tanto tempo-.
Lord Voldemort.
È strano dover associare al volto che già conosco quello di un ragazzino completamente diverso, ma come può essere cambiato tanto? Non c’è quasi più nulla in lui di lontanamente simile all’originale, nemmeno gli occhi hanno più lo stesso colore.
-Confido che abbiate notato pure che Tom Riddle era già del tutto autonomo, incline all’isolamento e privo di amici. Non volle aiuto o compagnia per andare a Diagon Alley. Preferì agire da solo- gli occhi di Silente si muovono lentamente tra i miei e quelli d Harry, come se volesse assicurarsi di avere la nostra completa attenzione. –Il Voldemort adulto è uguale. Sentirete molti dei suoi Mangiamorte sostenere di godere della sua fiducia, di essere i soli vicini a lui, perfino di capirlo. Sono degli illusi. Lord Voldemort non ha mai avuto un amico, e non credo ne abbia mai voluto uno-.
-È molto triste- dico io, quando l’uomo fa una pausa, sostando gli occhi nei miei.
-Lo è- conferma lui. –Un’ultima cosa che spero non siate troppo stanchi per notare è che il giovane Tom Riddle amava collezionare trofei. Avete visto la scatola di oggetti rubati che aveva nascosto nella sua stanza. Erano stati sottratti alle vittime della sua prepotenza: ricordi, se volete, di momenti di magia particolarmente sgradevole. Ricordate questa inclinazione, perché sarà importantissima più avanti, ma adesso è proprio ora di andare a letto- l’uomo cambiata totalmente espressione nel pronunciare l’ultima parte del suo discorso, passando da una seria e cupa a una rilassata.
Harry si alza immediatamente, pronto ad allontanarsi ed io lo imito, ma resto bloccata in piedi, indecisa se parlare con il Preside di ciò che è accaduto questa estate. Faccio per parlare, ma sul suo viso si apre un sorriso. –Buonanotte, Mary- dice gentilmente, come a voler declinare la mia domanda che ancora non ha avuto voce.
-Buonanotte, Signore- faccio un cenno col capo, seguendo Harry verso la porta.
E se lui sapesse di Draco? Di quello che è e pensasse che Harry ha ragione a sospettare di lui? Ma non può essere, lui era con me al Castello quando Katie ha ricevuto il pacchetto con la collana. E se pensasse che mento perché voglio proteggerlo? Sarei colpevole quanto lui agli occhi di tutti, alla stregua di un complice.
“E se Harry avesse ragione?”
“E se fosse veramente stato lui?”
“Qual è la missione che Voldemort gli ha assegnato e che lui nasconde?”
Harry si blocca improvvisamente e quasi lo travolgo mentre si gira, scuotendomi dai miei pensieri, quasi arrivati alla porta dell’ufficio. –Sì, Harry?- domanda Silente tranquillo.
-L’anello è sparito- dice Harry, guardandosi intorno. –Ma pensavo che potesse avere l’armonica o qualcosa del genere- continua lui, stupendomi. È vero, l’anello non c’è qui intorno, come ho fatto a non accorgermene?
-Molto astuto, Harry, ma l’armonica è sempre stata solo un’armonica- Silente sorride, congedandoci poi con un gesto della mano.
 
Guardo la tenda del mio baldacchino, immersa nella notte, mentre le domande continuano a insinuarsi nella mia mente. Qual è la missione che Voldemort ha affidato a Draco?
Draco non me lo dirà mai.
“E se ci fosse un altro modo per saperlo?”
Ma quale, non posso ingannarlo o farmelo dire da altri, non ne ha parlato nemmeno con i suoi amici.
Chi altro potrebbe saperlo?
“I suoi genitori e Voldemort”
Certo, posso sicuramente chiedere a lui, sarà felice di ricevere una mia lettera con mille domande sui suoi piani.
“E se lo potessi vedere, senza che lui se ne accorga?”
E come?
“In un sogno”
Resto immobile, guardandomi intorno nel buio, come se avessi appena commesso un omicidio.
“Nei tuoi sogni puoi arrivare dove vuoi”
Chiudo gli occhi e in pochi istanti inizio a sentire tutto ciò come mi circonda con più chiarezza, come i respiri delle mie compagne di dormitorio e le folate di vento che infestano il parco, veloci e libere. Velocemente supero i cancelli del castello, entrando nel villaggio di Hogsmeade, fino ad arrivare alla sua stazione deserta, dove due gatti si nascondo dal gelo nei pressi di alcuni cestini.
Scendo sulle rotaie e le scorro per kilometri, fino a che tutto non inizia essere più sfocato e il mondo intorno a me sconosciuto.
Mi fermo e presto tutto torna chiaro e limpido, mentre gli alberi creano un forte fruscio trascinati dal vento freddo. Sento di potermi spingere molto più avanti, ma qualcosa mi suggerisce di non farlo.
Dove sto andando?
Non conosco la mia meta e nemmeno la strada.
Non posso sapere dove si trova Voldemort adesso.
Apro gli occhi nella mia stanza, accolta dal suono dei loro respiri tranquilli. Intreccio le mani dietro alla testa e mi sistemo meglio sul cuscino, richiudendo gli occhi, nella speranza di addormentarmi presto.
Posso provare ogni sera e arrivare sempre più lontano, allora sarò pronta e quando lo troverò potrò seguirlo ovunque e scoprire le sue intenzioni, su di me, su Harry e su Draco.

Salve gente!
Spero il capitolo vi sia piaciuto, mi scuso per eventuali errori, ma Francesca questa volta non ha potuto aiutarmi con la sua revisione!

 
  
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