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Autore: Summer11    29/04/2018    2 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 63
-Estate.-



-Quella mattina presto dei primi di Agosto, il piccolo Dylan, inginocchiato sul divano, sbirciava fuori dalla finestra con i suoi binocoli, parte del kit da esploratore che aveva messo nel suo zainetto, in vista di un’avventura. Intanto Brittany e Oliver andavano dentro e fuori e su e giù per la casa. Oliver tornò dentro dopo aver caricato in macchina l’ultimo borsone.-

Oliver: Il bagagliaio della macchina è ufficialmente pieno. Non puoi aggiungere altro, pulce!
Brittany: Ma come? Ho anche questo borsone!

-Oliver la guardò sorpreso.-

Oliver: E quello da dove spunta fuori? Non c’era cinque minuti fa!
Brittany: Beh, ho ridato uno sguardo al mio armadio per sicurezza. E meno male che l’ho fatto, mi stavo dimenticando un sacco di vestiti!
Oliver: Avevi già due borsoni di vestiti...
Brittany: Ma questi sono di vitale importanza. Ho bisogno dei miei vestiti e dei miei costumi!
Oliver: Sì, ma non hai bisogno di tutto il tuo guardaroba estivo!
Brittany: E chi lo dice? Tu? L’uomo che si è portato solo un mini zaino con la roba per tre settimane?

-Oliver sbuffò.-

Oliver: Lo terrai sui piedi nel tuo sedile!
Brittany: Davvero non riesci a trovare un piccolo spazio per questo borsone nel bagagliaio?
Oliver: No!
Brittany: Ma saranno praticamente sei ore di viaggio in macchina…

-Disse la donna con il viso da cucciolo bastonato a cui Oliver non poteva resistere. Lui sospirò scuotendo la testa, prendendole poi il borsone dalle mani.-

Oliver: Dalla a me, ci penso io! Scommetto che Rachel non ha tutti questi borsoni!
Brittany: Io scommetto di sì

-Oliver la guardò e sorrise, poi la baciò dolcemente.-

Oliver: Sfida accettata! Il perdente servirà la colazione a letto all’altro per due settimane

-Brittany sorrise sicura.-

Brittany: Andata!

-Proprio in quel momento, Dylan li distrasse, urlando.-

Dylan:YEEHY! SONO ARRIVATI. MAMMA, PAPA’, SAMUEL E’ QUI!!

-Ovviamente con “Samuel”, il bambino intendeva tutti i McKay. Brittany si affacciò alla finestra e vide i suoi amici parcheggiare, anche loro con la macchina strapiena. Subito Dylan corse fuori in giardino mentre la famiglia scendeva dalla macchina. Samuel corse verso Dylan e anche gli adulti si incontrarono. Subito Brittany parlò.-

Brittany: Rach, quanti borsoni di vestiti hai messo in macchina?

-Rachel la guardò confusa.-

Rachel: Due! Perché?

-Brittany sbuffò e mentre Oliver giocava a tetris con il bagagliaio per farci stare l’ultimo borsone di sua moglie, rise, guardandola.-

Oliver: Sai che non mi accontenterò solo di caffè e ciambelle, vero?

-Brittany lo guardò scuotendo la testa.-

Brittany: Oh, sta’ zitto!

-Alex e Rachel li guardarono sempre più confusi e Oliver, dopo aver trovato una soluzione per il borsone, si avvicinò ai loro amici.-

Oliver: Brittany ha perso una scommessa e per due settimane mi porterà a letto una ricca e calda colazione. Abbiamo scommesso su quanti borsoni di vestiti tu avessi messo in macchina, Rachel. Perché Brittany me ne ha fatto mettere ben tre!

-Rachel guardò la sua amica.-

Rachel: Britt, forse hai esagerato…

-E subito Alex interruppe sua moglie.-

Alex: Non fare la predica alla tua amica. Tu hai solo due borsoni di vestiti perché hai voluto riempire cinque scatole di cibo!

-Rachel scosse la testa e Oliver parlò.-

Oliver: Almeno il cibo è utile a tutti!

-Disse lanciando quella frecciatina a sua moglie che gli fece la lingua per poi parlare.-

Brittany: In totale Rachel ha più bagagli di me, quindi la scommessa è annullata!

-Oliver si avvicinò a lei stringendola in un abbraccio.-

Oliver: Oh no, non ti salverai così, pulce!

-Brittany sbuffò e tutti risero, quando poi sentirono Dylan parlare con i gemelli, o meglio con Samuel, Emily era capitata vicino a loro per puro caso.-

Dylan: Per colazione ho mangiato del gelato!
Samuel: Oh, beato! Mamma ci ha fatto mangiare della frutta!

-Rachel li guardò.-

Rachel: Gelato?

-Dylan annuì e subito Rachel guardò Brittany che provò a giustificarsi.-

Brittany: Avevamo già impacchettato tutto per il campeggio e l’unica cosa avanzata che stava nel freezer era il gelato. E’ pur sempre fatto di latte, no?

-Rachel la guardò scuotendo la testa. Dopo tutti quegli anni passati insieme non c’era più nulla che sorprendesse Rachel sull’argomento “Brittany e qualsiasi tipo di cucina”. Alex si avvicinò ai bambini.-

Alex: Allora, siamo pronti per il campeggio?!
Sam,Emy,Dyl: SIIIII!

-Risposero in coro i bambini mettendosi gli occhiali da sole, poi Samuel guardò suo padre.-

Samuel: Papà, Dylan può venire in macchina con noi?

-Alex guardò suo figlio.-

Alex: Assolutamente sì!
Emily: NOOOO!!!

-Gridò la bambina, pensando che quello fosse il suo incubo peggiore. Brittany la guardò.-

Brittany: Emy, tesoro, se ti va’, tu puoi stare in macchina con noi!

-Subito Emily s’illuminò.-

Emily: C’è anche diddi Lily?
Brittany: No. Sinceramente non so se quest’anno riuscirà a raggiungerci

-Disse Brittany con tono pacato. Non poteva mentire alla bambina che comunque sbuffò. Lily le mancava da morire, in più non voleva passare quelle sei ore di macchina insieme a quei due rompiscatole. Brittany la guardò accarezzandola.-

Brittany: A me e Oliver farebbe molto piacere averti in macchina con noi. Possiamo cantare tutte le canzoni delle principesse Disney, vero Olly?
Oliver: Oh sì, non vedo l’ora di imparare tutta la colonna sonora di Moana!

-Alex lo guardò sorridendo.-

Alex: Te ne pentirai molto presto!

-Gli adulti scoppiarono a ridere e Brittany riprese a guardare la bambina prendendola per mano.-

Brittany: Lasciamo perdere quei due maschietti. Io ho davvero bisogno della compagnia di una femminuccia. Non ne posso più degli Avengers!! Allora, che ne pensi?

-Emily guardò i due bambini che giocavano a fare la lotta sul prato e alzando il sopracciglio destro, subito annuì a Brittany. Rachel guardò la sua amica e entrambe sorrisero, sapevano bene che fare il viaggio con quei tre insieme in una macchina nei sedili posteriori equivaleva a suicidarsi. Mentre i bambini entravano nelle macchine, Emily sentì Dylan provocarla, canticchiando.-

Dylan: Stremily è da sola come sempre! Na na na na!

-Emily lo guardò con superiorità.-

Emily: Sono sicura che diddi Lily arriverà presto e io sarò tutta sua!

-Dylan subito scattò. Quanto era suscettibile ed ingenuo!-

Dylan: Lily è MIA sorella!
Emily: Ma vuole più bene a me!

-Dylan scese dalla macchina puntando la bambina.-

Dylan: No, vuole più bene a me perché IO sono il suo fratellino! Mi ospita anche nel suo letto a volte!
Emily: Anche io dormo con lei quando facciamo i pigiama party e mi stringe forte forte al suo cuore. La mia cameretta era la sua, la targhetta ne è la prova. Vuole più bene a me perché è mia diddina!!
Dylan: NOOOOO

-Urlò Dylan partendo all’attacco, ma Oliver lo fermò prendendolo per la maglietta.-

Oliver: Non ci provare nemmeno Dylan, o puoi scordarti di giocare con l’Ipad. Fila a sederti in macchina con Sam!

-Rachel, prima di salire in macchina, guardò i due bambini.-

Rachel: Lily vuole bene ad entrambi allo stesso modo. Ora, tutti in macchina o arriveremo tardi al campeggio e non ci faranno entrare!

-I due bambini urlarono all’unisono.-

Emy e Dyl: NOOOOO!

-Subito saltarono dentro le macchine senza fiatare, non vedevano l’ora di arrivare.

Dopo aver passato due settimane a nuotare sotto la cascata, a tuffarsi nel fiume e in mare, ad osservare le balene, fare amicizie in campeggio, mangiare all’aria aperta, osservare le stelle, ballare e raccontare storie di paura, quella domenica pomeriggio, Samuel e Dylan stavano seduti sulla casa sull’albero del campeggio mentre riflettevano. Dylan guardò il suo amico.-

Dylan: Allora, a cosa giochiamo? Non possiamo più giocare con il frisbee…
Samuel: Già, non dopo essere caduti sulla tenda di quel signore, abbassando la corda del suo bucato che dopo ciò accidentalmente ha preso fuoco!
Dylan: I nostri genitori erano davvero furiosi
Samuel: Puoi ben scommetterci. Anche se toglierci l’Ipad durante il rientro a casa è una punizione ingiusta. Voglio dire, non lo abbiamo mica fatto a posta!
Dylan: Infatti. Buttare Emy in acqua vestita, quello sì che lo abbiamo fatto a posta!

-Entrambi sorrisero annuendo, dandosi un cinque soddisfatti. Dylan poi continuò.-

Dylan: Perché non andiamo al fiume a giocare agli avengers?
Samuel: Ci abbiamo giocato un sacco di volte!
Dylan: Gara del lancio delle pietre?
Samuel: Ce l’hanno vietato dopo aver preso in pieno la macchina di quel ragazzo!
Dylan: Oh, già! Gara di bici?
Samuel: Non ci affitteranno di nuovo le bici dopo aver toccato la ruota della bici di quella signora e averla fatta cadere!

-Dylan sbuffò.-

Dylan: E se chiedessimo ai nostri papà di andare a pesca?
Samuel: Credo proprio che siano impegnati a fare non so cosa, Dyl!

-Entrambi si appoggiarono al tronco dell’albero delusi, quando videro Emily passare mentre raccoglieva dei fiori. Dylan parlò girandosi il cappellino rosso all’indietro.-

Dylan: Sono talmente annoiato che giocherei perfino con Stremily!

-In quel momento Samuel ebbe un’illuminazione.-

Samuel: Ci sono! Giochiamo a Peter Pan, giochiamo a cercare e sconfiggere gli indiani. Io sarò Peter, tu puoi fare un bimbo sperduto, Svicolo, quello vestito da volpe, se vuoi!
Dylan: Sì, è il mio preferito!
Samuel: Possiamo andare a giocare al fiume
Dylan: Ottima idea!

-Samuel si alzò e dalla casetta sull’albero urlò.-

Samuel: EMY, EMY!

-La bambina si voltò e Samuel urlò ancora.-

Samuel: CI SERVE UNA WENDY! VUOI FARLA?

-I due bambini scesero dalla casa sull’albero con lo scivolo, avvicinandosi poi alla bambina che li guardò.-

Emily: Mmh, sentiamo, quale storia?
Samuel: La caccia agli indiani!
Emily: Non mi piace la caccia agli indiani. Preferisco la storia della caccia al tesoro di Uncino

-Dylan la guardò serrando gli occhi.-

Dylan: Beh, la caccia agli indiani è quello che abbiamo deciso io e Samuel, quindi accontentati!

-Samuel guardò sua sorella per qualche secondo, gli serviva una Wendy ed Emy la sapeva fare molto bene. Tra l’altro la bambina non avrebbe mai accettato di giocare secondo le sue regole, così decise di fare un passo indietro.-

Samuel: D’accordo! Che caccia al tesoro di Uncino sia!

-Dylan guardò Samuel deluso.-

Dylan: Ma Sam!
Samuel: O questo o niente Emy e quindi Wendy e quindi niente Peter Pan!

-Dylan sbuffò, non avevano altra scelta.-

Dylan: Eh va bene!

-Emily sorrise e urlò.-

Emily: TUTTI AL FIUME! PETER, VEDO LE IMPRONTE. CREDO CHE UNCINO E SPUGNA SIANO PASSATI PER DI QUA!

-I bambini subito sorrisero partendo alla carica, immergendosi in una delle loro grandi avventure.

Dopo aver giocato per tutto il pomeriggio, quella sera, si sarebbe svolta l’annuale partita di calcio “McKay contro Hunt”, nel campo di terra del campeggio. Dylan e Samuel non vedevano l’ora di sfidarsi. Tutti si preparavano al campo, quando tutto d’un tratto sentirono quella dolce voce familiare.-

Lily: Non starete per fare l’annuale partita senza di me!

-Tutti alzarono lo sguardo e videro Lily e Daniel avvicinarsi al campo mano nella mano con un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro. I bambini subito gli saltarono addosso e a poco anche gli adulti.-

Emily: FINALMENTE SIETE ARRIVATI. LO SAPEVO CHE SARESTE VENUTI!

-Dylan li guardò dopo averli abbracciati.-

Dylan: Vi tenevate la mano per davvero?

-Anche Samuel, nonostante non volesse darlo a vedere, ci teneva che i due tornassero insieme. Li adorava entrambi e soprattutto, li aveva sempre visti insieme per tutta la sua vita, era strano vederli separati e farsi la guerra. Il bambino parlò, facendo una domanda che avrebbe chiarito le idee a tutti quanti.-

Samuel: Siete di nuovo fidanzati?

-Daniel sorrise e lo guardò.-

Daniel: Sì, e non ci lasceremo più. Questa volta è per sempre!

-Lily sorrise tirando su la mano, facendo vedere il suo anello di fidanzamento. Subito Brittany e Rachel scoppiarono a piangere abbracciando i due ragazzi. Presero la mano di Lily osservando quell’anello così fine con un piccolo diamante incastonato. Era molto semplice, tutto quello che Daniel poteva permettersi al momento.-

Brittany: E’ davvero un anello delicato, molto carino!
Rachel: E’ proprio perfetto per la nostra Lily!

-Daniel le guardò sorridendo.-

Daniel: E’ quello che ho pensato anche io

-Anche Alex e Oliver si complimentarono con i ragazzi. Non potevano chiedere per la loro bambina, un ragazzo migliore. Daniel si sarebbe sempre preso cura di lei. Alex, curioso quanto suo figlio parlò.-

Alex: Quando vi sposerete?

-Lily li guardò sorridendo.-

Lily: Sappiamo che non vedete l’ora di iniziare i preparativi, specialmente voi due...

-Indicò Brittany e Rachel e poi continuò.-

Lily: Però non ci sposeremo quest’anno. Contiamo di sposarci tra due anni. Prima abbiamo bisogno di iniziare la nostra vita insieme andando a convivere e cercando di impostare le nostre vite. Questo anello è puramente simbolico per ricordare la nostra promessa anche nei momenti più difficili!

-Emily subito si strinse alla vita della sua madrina.-

Emily: Io voglio fare la damigella!

-Lily sorrise accarezzandole i capelli e Emily continuò, idolatrandola sempre di più. La bambina aveva proprio un debole per Lily.-

Emily: E scommetto che sarai bellissima, come le principesse. Anche di più!

-Lily la guardò.-

Lily: Saremo tutte bellissime e i maschietti saranno profumati!
Emily: Per una voltaaa!!

-Le ragazze scoppiarono tutte a ridere mentre i maschietti non capivano cosa ci fosse di così divertente. Poi Oliver cambiò discorso.-

Oliver: Allora, siamo pronti a giocare questa partita?

-I bambini urlarono in coro.-

Emy,Sam,Dyl: SIIIIIIIII!

-Sorrisero e corsero a posizionarsi in campo.-

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Due settimane prima. Luglio.
Rovine di Cusco, tempio del sole Coricancha, Perù.



-Quella mattina, Lily si era svegliata presto e ben riposata, fece colazione con una buona tazza di caffè peruviano, della frutta locale e del porridge mentre cercava di leggere il giornale nella quiete pace delle prime ore dell’alba. Non ricordava molto di spagnolo dato che non lo studiava dalle superiori, ma qualcosa di quel giornale, riusciva a comprenderla. Dopo aver chiesto a uno degli anziani del villaggio come arrivare al tempio, si mise lo zaino in spalla, iniziando a camminare, godendosi quei meravigliosi paesaggi che le avevano tenuto compagnia per quelle due settimane.
Finalmente, verso le 9:00 riuscì a scorgere il grande tempio. Sorrise, decidendo di velocizzare il passo. Quando fu arrivata, non pote’ che scattare delle foto e poi dopo aver fatto un respiro profondo, iniziò a salire le scale. Arrivò in alto con il fiatone e, vedendo quel ragazzo, lì davanti a lei, seduto ad aspettare, Lily perse anche quel poco fiato che le era rimasto. Si avvicinò a lui che scese dal muretto.-

Daniel: Mi domandavo a che ora saresti arrivata, pigrona!

-Lily sorrise, saltandogli addosso ancora incredula. Daniel la strinse a sé annusando i capelli castani della ragazza. Anche lui non poteva credere di averla di nuovo tra le sue braccia. Lily si staccò dall’abbraccio, guardandolo poi profondamente negli occhi.-

Lily: S-se sei qui…
Daniel: Oh, sì. Ho letto questa!

-Disse lui, tirando fuori dalla sua tasca la lettera di Lily. Lei si portò le mani alla bocca dallo stupore.-

Lily: L’hai portata qui? Bruciala, non so, falla a pezzi ora. E’ imbarazzante!

-Lui rimise la lettera in tasca e si avvicinò di più a lei prendendole le mani.-

Daniel: No, non lo è. E’ stato un gesto davvero dolce e non la distruggerò mai!

-Lily lo guardò sorridendo.-

Lily: Ti odio!

-Anche Daniel sorrise. Avvicinandosi sempre di più, catturando gli occhi blu della ragazza.-

Daniel: No, non è vero!

-Le loro labbra si sfioravano e Lily sussurrò.-

Lily: No, non è vero!

-Prima di ritrovarsi in quel bacio passionale da cui non si staccarono tanto facilmente. Daniel poi le accarezzò il viso.-

Daniel: Ti amo e non ho mai smesso di aspettarti!
Lily: Avrei dovuto spedirti la lettera prima. Che idiota!
Daniel: Avresti dovuto mettere il tuo orgoglio da parte prima

-Lily annuì.-

Lily: Hai ragione!

-Daniel sorrise, baciandola ancora, poi parlò.-

Daniel: Abbiamo tanto tempo per parlare ma ora siamo qui per goderci quest’incredibile tempio. Giusto? Allora professoressa, cosa mi sa dire a riguardo?

-Entrambi sorrisero e Daniel prese la mano della ragazza, iniziando poi a camminare.

I due ragazzi passarono una giornata bellissima tra le rovine, per poi concluderla al villaggio con le persone locali, mentre si arrostiva del cibo all’aperto, si danzava intorno al fuoco al ritmo di tamburi insieme ai bambini del villaggio, si dipingevano i volti e si raccontavano antiche leggende dei popoli inca, maya e atzeco.
Daniel cambiò il suo bungalow il pomeriggio, portando il suo zaino in quello di Lily.

Quella notte rientrarono nella loro casetta di legno verso l’1:00, dopo aver passato la serata a ridere a crepapelle. Quasi esausti si buttarono a letto, uno a fianco all’altro. Lily cercò la mano di Daniel e la prese. Si guardarono negli occhi come per chiedere l’autorizzazione e dopo qualche secondo, la ragazza si sedette su Daniel, iniziando a sbottonargli la camicia. Lui l’avvicinò ancora di più a sé, iniziando a baciarle il collo, poi le sussurrò.-

Daniel: Niente più giochi in camera da letto, per favore!

-Lily lo guardò, lo baciò dolcemente e rotolò giù dal corpo del ragazzo, sedendosi a letto. Daniel le prese la mano preoccupato.-

Daniel: Ho detto qualcosa di male?

-Lily sorrise.-

Lily: No, però penso che dovremmo parlare di quella serata. Ho bisogno di farlo!

-Anche Daniel si sedette bene sul letto, stringendole sempre la mano.-

Daniel: E’ giusto parlarne!

-Lily sospirò e iniziò a parlare.-

Lily: Ricordi il giorno della partita di Emy? Abbiamo avuto quella discussio…
Daniel: Sì, mi ricordo!
Lily: Sono stata malissimo dopo ciò
Daniel: Mi dispiace di averti detto delle cose offensive, io ero molto…
Lily: No, Dan. Sono stata malissimo perché mi hai sbattuto ciò che ti ho fatto in piena faccia. Ho sofferto pensando a quanto io ti avessi ferito e non è stato per niente giusto. Non dopo che tu mi hai regalato nove anni da favola. Hai pensato che tu non fossi più in grado di farmi provare del piacere
Daniel: Sì, l’ho pensato. E’ stato un pensiero fisso nella mia mente dopo quella volta alla casa al mare. Dopo che mi chiedesti di fare dei giochi di ruolo in camera da letto
Lily: Voglio che tu sappia che io non te lo chiesi perché non ti trovavo più attraente o perché non mi soddisfassi più. Theo mi parlava delle sue conquiste e di come a lui piacesse un pizzico di pepe in camera da letto e così ho pensato che forse, fare le cose come le facciamo sempre iniziava a stancarti e che magari ti sarebbe piaciuto qualcosa di diverso. Forse sarebbe piaciuto anche a me. Non so, volevo sperimentare ma il risultato è che non mi sono mai vergognata tanto in tutta la mia vita

-Daniel sorrise.-

Daniel: Allora siamo in due! Mi sentivo in imbarazzo solo all’idea

-Lily lo guardò.-

Lily: Perché non mi hai bloccata e non me lo hai detto?

-Daniel sospirò.-

Daniel: Pensavo che tu volessi esplorare un altro lato della nostra intimità per recuperare il nostro rapporto dato che la nostra comunicazione iniziava a non essere più la stessa. Pensavo di farti felice assecondandoti e non giudicandoti

-Lily lo guardò stringendogli la mano per poi sputare fuori quel segreto che si teneva dentro.-

Lily: Quella sera ho finto, Dan!

-Daniel sorrise.-

Daniel: Lo so!
Lily: Perché ne sei così convinto?
Daniel: Perché conosco ogni tuo verso, ogni tuo gemito. In più sei una pessima bugiarda!

-Entrambi scoppiarono a ridere sentendosi molto più rilassati e Lily continuò.-

Lily: Adoro fare l’amore come lo facciamo noi. Non voglio cambiare, amo il nostro equilibrio che rende tutto perfetto. Voglio dire, tu sei sempre stato bravissimo in questo. Non ho niente da rimproverarti. Potrai mai perdonarmi per essere stata con Theo?
Daniel: Anche io sono stato con un’altra in questo periodo. L’ho fatto perché una parte di me voleva vendicarsi di te e farti ingelosire!
Lily: Cosa?! Beh, ci sei riuscito alla perfezione. A poco mi usciva il fumo dalle orecchie a saperti con un’altra ragazza, specialmente dopo le deludenti volte con Theo!
Daniel: Ah sì? Sono state deludenti?!
Lily: Non gioire di ciò!
Daniel: Gioisco, gioisco, eccome se gioisco!

-Lily scosse la testa.-

Lily: Il punto è che tu mi hai abituata troppo bene! Conosci il mio corpo, sai cosa fare. Ovviamente Theo all’inizio non lo sapeva. Ho dovuto spiegargli delle cose

-Daniel scoppiò a ridere e Lily riscosse la testa.-

Lily: Ridi, ridi e prenditi la tua rivincita!

-Daniel si avvicinò a lei.-

Daniel: Direi che me la merito dopo tutta questa attesa!

-Lei sorrise per poi sussurrargli.-

Lily: Grazie per avermi lasciata andare a tuo discapito

-Lui le accarezzò il viso.-

Daniel: Sapevo che saresti tornata da me prima o poi. E comunque ho sempre pensato che sarebbe stato meglio lasciarti andare e vederti felice piuttosto che tenerti stretta a me rendendoti infelice
Lily: Ti amo, lo sai?
Daniel: Non mi dispiace sentirmelo ripetere!

-Lily sorrise, accarezzandogli il viso.-

Lily: Sai cosa non mi dispiacerebbe affatto adesso?
Daniel: Cosa?
Lily: Se mi mostrassi ancora tutta la tua bravura nel…
Daniel: Farti mia!

-Concluse Daniel, posizionandosi sopra la ragazza, iniziandole a togliere la maglietta, cosa che avrebbe portato a una lunghissima notte movimentata.-
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-Ecco che la partita cominciava con il calcio d’inizio dei McKay. Decisero di giocare senza portieri per facilitare la partita ai bambini. Daniel era l’arbitro imparziale. Il tempo scorreva tra gli spintoni di Samuel e Dylan e Brittany che scappava dalla palla, per colpa della quale gli Hunt presero un sacco di goal. Dopo l’ennesimo, che decretava il pareggio, Oliver chiese il timeout e si riunì con la sua famiglia per una nuova strategia. Guardò sua moglie.-

Oliver: Devi calciarlo quel pallone, non evitarlo, pulce!!
Brittany: E se mi faccio male al piede?
Oliver: Non ti farai male!

-Dylan prese la mano di sua madre guardandola dritta negli occhi con quello sguardo penetrante tipico degli Hunt.-

Dylan: Mamma, non devi avere paura. Puoi farcela, io credo in te! Dobbiamo vincere!

-Brittany guardò suo figlio commossa e subito lo strinse a sé.-

Brittany: Oh, il mio bambino!!
Dylan: Mamma, mamma, lasciami andare o gli altri vedranno che sono un mammone e questo non può saltare fuori durante la partita. Dobbiamo essere tosti! Vero papà?
Oliver: Verissimo, figliolo!

-Brittany li guardò.-

Brittany: Samuel ed Emily sono mammoni tanto quanto te!

-Dylan scosse la testa.-

Dylan: MAMMA, concentrati sulla strategia!
Brittany: D’accordo, fagiolo. Sono pronta a sfoderare la strategia in campo…. Che sarebbe...?

-Oliver la guardò.-

Oliver: Se mi fai parlare, ve la spiego!

-Proprio in quel momento sentirono Alex urlare e tutti si voltarono.-

Alex: EHI, QUELLA E’ CORRUZIONE! LILY NON CORROMPERE L’ARBITRO!

-Lily guardò suo diddino indignata.-

Lily: Non lo sto mica corrompendo per farci vincere! Volevo solo ricordagli quanto io lo ami!
Alex: ALLONTANATI DA LUI. NON PUOI SOCIALIZZARCI
Lily: Ma è il mio fidanzato!
Alex: Non durante la partita! OLLY, RIPRENDITI TUA FIGLIA O QUI PARTONO LE SQUALIFICHE!

-Lily lo guardò.-

Lily: Daniel deve solo provarci a squalificarmi, sa che non gli conviene!
Alex: QUESTA E’ INTIMIDAZIONE!!

-Oliver trascinò Lily verso la sua squadra, era inutile, lei e Brittany non erano proprio fatte per lo sport. Si riunirono di nuovo in cerchio e Oliver parlò.-

Oliver: Okay, siamo pari. Nove a nove. Vince chi fa il prossimo goal. Direi di puntare tutto sulla mamma!
Brittany: Su di me?
Lily e Dylan: SULLA MAMMA?!
Oliver: Sch, zitti che vi sentono. Alex ha delle orecchie da superman. Statemi a sentire, nessuno pensa a Brittany in campo, credono tutti che lei raccolga le margherite invece di giocare…
Brittany: Ehi, erano solo due, ed erano bellissime. Non potevo lasciarle là a venir schiacciate dai vostri piedoni!

-Dylan scosse la testa.-

Dylan: Papà, vuoi davvero puntare tutto sulla mamma?

-Brittany guardò suo figlio con il broncio.-

Brittany: Dov’è finito il “Mamma ce la puoi fare, credo in te”?

-Dylan fece spallucce e Oliver continuò.-

Oliver: Comunque, nessuno baderà a lei, sarà sicuramente smarcata e avrà tutto il tempo per arrivare alla porta e segnare, dato che gli altri saranno impegnati a marcare e tenere stretti noi, okay? Se noi ci crediamo, funzionerà!
Dylan e Lily: D’accordo!

-Si strinsero tutti in un abbraccio e lo stesso fecero i McKay. Il fischio di Daniel fece riniziare la
partita. Oliver riuscì a togliere il pallone ad Alex con una scivolata e subito Dylan fu pronto a prenderlo. Lo calciò subito verso Brittany che stava ancora a centro campo. La donna riuscì a prendere il pallone e presa dalla foga, iniziò a correre sentendo solo in sottofondo le urla della sua famiglia. Più convinta che mai, si avvicinò alla porta senza ostacoli, calciò il pallone e GOOAALL. Il fischio di Daniel metteva fine a quella partita. Brittany esultò alzando le braccia al cielo e voltandosi per festeggiare con la sua famiglia, vide i McKay festeggiare. Non riusciva a capire il perché, quando quelle voci si fecero chiare. Dylan era davvero incavolato.-

Dylan: MAMMA ACCIPIGNA! PERCHE’ NON CI HAI ASCOLTATO?!!

-Brittany si avvicinò a loro confusa.-

Brittany: Ma io ho fatto goal!

-Oliver la guardò scuotendo la testa.-

Oliver: Peccato che quella fosse la nostra porta!
Brittany: Cosa? Era la loro fino a poco tempo fa
Oliver: Dopo il timeout si cambia la porta. Abbiamo sempre avuto questa regola, pulce!

-Dylan non riusciva a contenersi.-

Dylan: HAI FATTO AUTOGOAL MAMMA, PERDINDIRINDINA! CI HAI FATTO PERDERE!

-Urlò il bambino calciando una pietra del campo.-

Brittany: Scusate ma ho visto che il campo era libero e sono passata all’attacco, sono anche riuscita a prendere il pallone!
Oliver: Beh, nessun McKay ti avrebbe mai fermata dal fare autogoal!

-Lily difese sua madre.-

Lily: Dai ragazzi, è già tanto se è riuscita a calciare la palla!

-I McKay si avvicinarono divertiti, specialmente Sam e Alex.-

Alex: Grazie mille per la vittoria, amica!
Brittany: Oh, sta’ zitto!! Mio figlio mi odia ora!

-Dylan la guardò.-

Dylan: Io non ti odio mamma, ma l’anno prossimo cambiamo le squadre. Maschi contro femmine!

-Gli adulti scoppiarono a ridere lasciandosi poi la partita alle spalle. Lily si avvicinò a Daniel e lo baciò. Lui sorrise.-

Daniel: Non ho fischiato un fallo che tuo padre ha fatto ad Alex...
Lily: Oh, allora eri dalla nostra parte!
Daniel: Sch. Non dirlo ad Alex o la mia carriera da arbitro finisce qui!

-Entrambi scoppiarono a ridere per poi raggiungere gli altri e cenare vicino al fuoco con degli hamburger, delle pannocchie e delle patate arrostite e per finire i biscotti ai marshmellow. Solo alle 21:00 quando tutti finirono di cenare, Lily catturò l’attenzione dei bambini.-

Lily: Indovinate cosa ho portato per quest’ultima settimana di campeggio?

-I bambini la guardarono eccitati e lei tirò fuori dalla sua borsa il libro di Harry Potter. Loro saltarono di gioia e Lily li guardò.-

Lily: Coraggio pesti, pigiamini e dritti sui materassini. Abbiamo un’avventura che ci attende!

-I bambini non se lo fecero ripetere due volte, diedero la buonanotte a tutti e seguirono Lily e Daniel dentro la tenda, da cui i due ragazzi uscirono solo una mezz’oretta dopo. I bambini erano stanchissimi e non riuscirono a reggere nemmeno due capitoli, addormentandosi uno sull’altro. I due ragazzi uscirono dalla tenda andando a sedersi con gli adulti che non vedevano l’ora di sentire tutta la storia del Perù che Lily fu davvero molto felice di raccontare.-

Lily: ...e c’erano questi villaggi… Lì le persone ti accoglievano felicemente condividendo la loro cultura. Il cibo era pazzesco e le feste davanti al fuoco ancora di più. Ci hanno insegnato a danzare, abbiamo pregato gli antenati, gli Dei, è stato tutto così magico e fuori dal mondo che faticavo a credere che quello non fosse un sogno. E’ tutta un’altra realtà, vi è una povertà assurda parlando materialmente, voglio dire, abitano in capanne, però credo che abbiano una ricchezza interiore immensa. Siamo stati nella “scuola”, se così si può chiamare, della città vicino al villaggio e ci siamo divertiti ad insegnare ai bambini i giochi e a passare del tempo con loro. Daniel ha letto per loro dei libri

-Daniel sorrise.-

Daniel: Sì, è stato tutto molto spirituale. Loro mi ascoltavano così avidi di sapere. E’ stato proprio bello. Eravamo circondati dalla natura, dalla polvere e eravamo costantemente sudati con tutto quel caldo!

-Brittany li guardò.-

Brittany: Sembra tutto davvero fantastico
Lily: Lo è stato, mamma. Appena arriveranno le foto, ve le faremo vedere

-Alex e Oliver sorrisero e Alex parlò.-

Alex: Non vediamo l’ora di vedere la prova che ci mostra la vostra scalata di Machu Picchu!

-Daniel rise.-

Daniel: Siamo arrivati in cima, ve lo assicuriamo. I nostri muscoli si stanno ancora riprendendo

-Tutti scoppiarono a ridere e Lily continuò.-

Lily: Daniel si sta ancora riprendendo anche dalla caduta da cavallo!
Daniel: Ah ah ah, molto divertente, piccolina!

-Lily si affrettò a spiegare.-

Lily: Abbiamo cavalcato e io devo ringraziare Chad e Austin per le lezioni che mi hanno dato in passato!
Daniel: Io ho preferito accarezzare i pony! Credo che dovrò chiedere a Chad e Austin qualche lezione di equitazione e comunque alla cavalcata ho preferito i viaggi con la Jeep
Lily: Oh sì, abbiamo affittato una Jeep e abbiamo fatto dei giri panoramici mozzafiato. E’ stato tutto bellissimo!

-Rachel li guardò felice.-

Rachel: E’ bello che siate tornati così entusiasti da questa vacanza! Ora però, vogliamo sapere di voi due!

-Lily sorrise imbarazzata e parlò.-

Lily: Beh, di certo non mi aspettavo di trovarlo lì…

-Lily raccontò tutto, per poi fermarsi e sorridere.-

Lily: Verso gli ultimi giorni, Daniel mi ha fatto una sorpresa. Abbiamo avuto un’avventura estrema

-Brittany li guardò.-

Brittany: Cos’avete fatto?

-Daniel sorrise.-

Daniel: Paracadutismo!
Brittany: STATE SCHERZANDO?!

-Rachel diede una gomitata alla sua amica.-

Rachel: Sch. Sveglierai i bambini!
Brittany: Ma li hai sentiti? Si sono lanciati giù da un aereo!

-Lily e Daniel sorrisero annuendo felici. Era stata un’esperienza fantastica e Lily riprese a raccontare.-


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Una settimana e mezzo prima.
Perù, Sud America.



-Lily e Daniel camminavano mano nella mano mentre percorrevano un sentiero impolverato, l’ennesimo, durante quella vacanza. Quel giorno, Lily non aveva programmato niente di particolare, così ci pensò Daniel, che la tenne all’oscuro fino all’ultimo minuto.-

Lily: Come farai ora che hai utilizzato tutti i giorni di ferie?!
Daniel: Beh, i giorni di ferie estive lì ho utilizzati per andare a Malibù per due settimane. Non pensavo ci sarebbe stato questo fuori programma ma comunque non è un problema. L’azienda chiude ad Agosto. Questa settimana me la cavo con delle ferie non pagate. Mi sostituirà un mio collega. Gli renderò il favore a Settembre!
Lily: Mi dispiace che dovrai fare una settimana di straordinari per colpa mia
Daniel: Sei tu la mia priorità al momento. I-io credo di essermi concentrato troppo sul futuro quest’anno
Lily: Sì, ma un futuro per noi!
Daniel: E’ vero, ma potevo anche allentare la presa. Abbiamo tutta la vita per costruire il nostro futuro e mi sono reso conto di aver esagerato perché è inutile avere un futuro pianificato e tranquillo nel quale tu non ci sei. Penso che alla fine la colpa di tutto ciò che è successo sia anche mia

-Lily lo guardava incredula e con un ammirazione che arrivava alle stelle. Ai suoi occhi Daniel continuava ad essere perfetto nella sua imperfezione.-

Lily: Ti amo e ti prometto che non ti farò più soffrire

-Daniel sorrise per poi baciarla.-

Daniel: E’ bello risentire la nostra connessione
Lily: Già…

-Lui la guardò, c’era ancora qualcosa che turbava la ragazza.-

Daniel: C’è qualcos’altro che vuoi chiedermi?

-Lily annuì e parlò.-

Lily: Cosa è successo tra te e quella ragazza? Io ti ho raccontato tutto ciò che è successo con Theo
Daniel: Beh, con lei sono stato un vero idiota. Era molto arrabbiata e sinceramente non posso darle torto. L’ho usata e l’ho anche portata con me in vacanza per poi lasciarla. Io non potevo più fingere. Avevo solo te per la testa!
Lily: Non tornerà per riprenderti?
Daniel: No, non lo farà e poi io non cambierò mai idea su di te!

-Lily sorrise e lo baciò profondamente. Daniel rise.-

Daniel: Così non mi aiuti a raffreddarmi però!

-Lily rise e sussurrò all’orecchio del ragazzo.-

Lily: Ho un irrefrenabile voglia di fare l’amore con te, stamattina!

-Lui la guardò maliziosamente.-

Daniel: Di nuovo?
Lily: Penso sia ora di recuperare il tempo perso
Daniel: Mi trovi totalmente d’accordo

-Lui la baciò per poi continuare.-

Daniel: Nessuno più di me non vede l’ora di recuperare ogni notte mancata però questa mattina ti ho preparato una sorpresa!
Lily: Ah sì?
Daniel: Ancora non riesco a mandare giù il fatto che tu mi abbia detto di essere noioso e non provare nuove esper…
Lily: Dan, sai bene ora che non lo penso. Ho scaricato tutto su di…
Daniel: Sch. Fammi continuare!

-Lily alzò le mani in segno di arresa e Daniel continuò.-

Daniel: Quindi voglio dimostrarti al 100% che non è vero. Io posso sorprenderti e mi piace fare nuove esperienze con te. Ricordi cosa mi urlasti per il Ringraziamento?
Lily: Quel giorno ti urlai tante cose…
Daniel: Beh, una mi è rimasta impressa!

-I ragazzi continuarono a camminare, avvicinandosi sempre di più a quel grande campo sterrato.-

Daniel: Mi facesti la lista delle cose che avresti voluto fare. “Voglio scalare le rovine di Machu Picchu, voglio nuotare con le tartarughe, voglio buttarmi in mare aperto da uno yacht…”

-Lily continuò ricordando la frase.-

Lily: “Voglio fare paracadutismo magari. Mi porteresti davvero a buttarmi giu’ da un aereo?”

-Daniel sorrise.-

Daniel: Ti risposi che era una cosa da pazzi. Poi ho capito che si diventa pazzi d’amore e io sono pazzo d’amore per te

-Lily non poteva credere a tutto ciò mentre Daniel apriva il cancello del recinto da cui da lontano poterono vedere un aereo. Lui continuò.-

Daniel: Perciò ho pensato che da pazzi quali siamo, possiamo buttarci giù da un aereo insieme!
Lily: Tu mi lasci senza parole. Hai fatto tutto questo per me?!
Daniel: Lo faccio per noi. Non voglio che tu sopprima i tuoi desideri, voglio che me ne parli e vedremo cosa si può fare
Lily: Mi hai preso alla lettera e… E ora non so se io sia così coraggiosa da buttarmi giù da un aereo, Dan. E’ la cosa più romantica che io abbia mai non solo vissuto ma anche di cui io abbia mai letto e visto. Mi sorprendi, amore mio. Amo questo gesto che hai fatto per me ma è davvero una cosa pericolosa. Si può anche morire, ne sei consapevole? Se non si dovesse aprire il paracadute…
Daniel: Ne sono consapevole, ecco perché…

-Il suo tono si fece ironico.-

Daniel: Se dovessi morire, voglio farlo da uomo fidanzato!

-Lui si inginocchiò a terra e dalla sua tasca prese un anello fatto di erba, rametti e una piccola margherita al posto del diamante. Guardò la ragazza negli occhi, prendendole la mano. Lily ormai era in lacrime.-

Daniel: Lily Green-Hunt, appena torniamo da questo paradiso e se soprattutto, sopravviviamo al lancio con il paracadute…

-Lily rise tra le lacrime, facendo sorridere anche Daniel.-

Daniel: Vuoi venire a vivere con me e un giorno sposarmi?

-La ragazza si buttò sul suo fidanzato facendolo cadere a terra in mezzo alla terra, mentre continuava a piangere e si stringeva a lui.-

Lily: Lo voglio. Lo voglio da morire!

-Daniel sorrise con gli occhi lucidi e la baciò, la baciò una, due, tre volte prima di riuscire ad alzarsi e metterle quell’anello così speciale al dito.-

Daniel: Ti prometto che te ne comprerò uno più bello appena arriveremo a Los Angeles!

-Lily continuava a guardare incantata l’anello.-

Lily: Questo lo conserverò per sempre!

-Lily lo ribaciò e poi Daniel la prese per mano.-

Daniel: Allora, siamo pronti ad andare a morire?!

-Entrambi scoppiarono a ridere raggiungendo l’aereo e tutti gli istruttori professionisti che li avrebbero aiutati.-
>>>

-Daniel rise dopo il racconto di Lily e parlò.-

Daniel: Come vedete non siamo morti spiaccicati sulla roccia di una montagna, quindi andremo a vivere insieme e poi ci sposeremo. So che questo per voi sarà un grande dolore, ma farò di Lily una Lee. Mi dispiace!

-Lily sussurrò.-

Lily: Lily Lee, suona davvero bene!

-Oliver guardò i due ragazzi per poi abbracciarli, era davvero felice che Daniel si prendesse cura della sua principessa. Tutti pensarono che per Oliver il matrimonio di sua figlia sarebbe stato difficile da mandare giù e si sorpresero quando parlò.-

Oliver: Sì, suona davvero molto bene e so che tu ti prenderai cura di lei!
Brittany: Aw, Olly, così farai piangere tutti!

-Sua moglie lo abbracciò mentre Rachel si stringeva ad Alex. Erano tutti davvero emozionati e molto felici per quei due ragazzi che avevano visto crescere. Finalmente erano di nuovo insieme, più forti di prima.-


Ciao Meraviglie <3
Ecco che posto l’ultimo capitolo di questa stagione. Per me è stato molto dolce e molto simpatico allo stesso tempo.
Voi cosa ne pensate? Qual è stata la vostra parte preferita?
Vi rimostro il campeggio a cui tutti noi ormai siamo molto affezionati, giusto?
In più anche qualche fotina di Daniel e Lily in Perù.

Ecco anche il campeggio per rinfrescarvi la memoria!

Spero che tutto questo vi piaccia.
Scrivetemi cosa ne pensate <3
Ci sentiamo la settimana prossima con un nuovo, anzi nuovissimo capitolo.
Non vedo l’ora.
Buon inizio settimana a tutti.
Un bacione,
Sum <3




 

  
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