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Autore: CaramelizedApple    09/05/2018    1 recensioni
(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male)
Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne!
Buoni e cattivi, ma è così semplice?
Nuove idee, nuove emozioni, nuovi ricordi...un'altra vita!
(La lettura della storia precedente è indispensabile per comprendere la relazione tra i personaggi e la protagonista, ma se proprio non vi va potreste comunque riuscire a capire)
(Seguito: Mary Lloyd e il sogno rivelato)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Cammino nervosa su e giù, davanti al muro che cela l’entrata della Sala Comune per gli studenti di Serpeverde, mettendo nei miei piedi talmente tanta forza da sentire le gambe doloranti. Ho già spaventato due gruppi del primo anno con i miei borbottii e il mio volto cupo, mentre aspetto che Draco Malfoy si presenti per accedere.
Non mi sfuggirà, questa volta dovrà trovare una vera scusa o saranno guai.
Sapevo che avrei dovuto prendere la mappa di Harry, ma ora non posso più allontanarmi, se arrivasse mentre vado a prenderla dubito che qualcuno mi aiuterebbe ad entrare dopo la partita di oggi.
Dei passi riecheggiano per il corridoio, pesanti come macigni, surclassano anche i miei, rivelandomi la comparsa di Tiger e Goyle all’inizio per corridoio, seguiti da una piccola testa bionda. Come una furia li punto, avvicinandomi a loro con passi lunghi, ma veloci. Il mio sguardo aggancia immediatamente quello di Draco che si illumina, mentre supera i due grossi armadi che lo precedono. –Mary- dice lui, sorridendomi. –Cosa ci fai qui? Di solito arrivi più tardi-.
-Dove sei stato?- la mia lingua tagliente ignora le sue parole, quando mi fermo a un metro da lui e punto il mio dito sul suo petto.
-Sei arrabbiata?- domanda confuso, alzando un sopracciglio.
-Rispondimi- incrocio le braccia sul petto, stringendole il più possibile, nel tentativo di trattenermi dall’urlare.
-C’era la partita contro Grifondoro- distoglie lo sguardo dal mio, alzando le spalle.
-Ah sì?- dico io sempre più alterata, mentre Tiger e Goyle scivolano lentamente verso il passaggio abbandonando il compagno. –Perché io non ti ho proprio visto in campo-.
-Tu non ci dovevi essere- alza improvvisamente gli occhi nei miei, sembra spaventato.
-Già- alzo le spalle scocciata. –Ma visto che a te il Quidditch piace tanto ho pensato ti avrebbe fatto piacere se fossi venuta a vederti, in genere agli altri interessa-.
-Io non…- il ragazzo si guarda intorno.
-Tu eri malato, non è vero?- dico, ricordando ciò che mi ha riferito Harry. –Ti rendi conto che come scusa non regge minimamente? Soprattutto se te ne vai in giro per i corridoi come se nulla fosse- sospiro, coprendo poi la faccia con le mani e tirando la pelle, mentre cerco di calmare i nervi. –Dove sei stato?- chiedo semplicemente, togliendo le mani dal viso e puntando gli occhi nei suoi. Il Serpeverde distoglie lo sguardo dal mio, lasciandolo scivolare sul pavimento con aria triste, prima di scuotere il capo. –Dimmi almeno perché mi hai mentito- mi avvicino a lui abbassando il tono della voce, prendendo con delicatezza il suo viso tra le mani e costringendolo a riportare gli occhi tristi nei miei.
-Non volevo ti preoccupassi- risponde quasi in sussurro.
-Per cosa?- domando io alzando un sopracciglio sarcastica. –Perché non fai più i compiti e la tua media è precipitata in un baratro? O perché sei sempre introvabile, hai lasciato il tuo posto da Prefetto e a quanto pare trascuri anche il Quidditch? Oppure perché sei sempre di cattivo umore?- dico arresa, mentre le mie braccia scivolano sotto le sue, stringendosi al suo torace. –O forse perché sei diventato un Mangiamorte?- continuo in un sussurro, anche se sono sicura che nessuno ci possa sentire. –Non c’è ragione per cui preoccuparsi, giusto?-.
Sento il ragazzo piegarsi verso di me, mentre le sue braccia mi stringono con forza e il suo respiro caldo si infrange sul mio collo. Velocemente mi allontano e guardo il suo viso sorpreso. –Non farlo mai più- dico, sperando non suoni troppo come un ordine. –So che ci sono cose che non puoi dirmi, ma non mentirmi-.
-Va bene- dice in un soffio lui, accarezzando il mio viso con le dita, prima di avvicinarsi e baciare le mie labbra con dolcezza. –Andiamo- dice velocemente, prima di darmi un secondo bacio, più corto e prendere la mia mano, dando la parola d’ordine al muro di pietra che immediatamente si apre per farci passare.
Una parte di me vorrebbe mettere il broncio al ragazzo e fargliela pagare per tutte le cose che non mi dice, ma l’atra, più matura, mi ricorda che non servirebbe a nulla se non a farlo soffrire per cose che non dipendono da lui. Lui non può dirmi cosa deve fare e per quanto ne so potrebbe essere legato da un Voto Infrangibile come me, ma presto sarà inutile. Quando riuscirò a raggiungere Voldemort avrò le mie risposte, Voto Infrangibile o meno.
Stringo la sua mano, appoggiando la testa sulla sua spalla mentre attraversiamo la Sala Comune dove non attiriamo più la curiosità dei suoi compagni, che ormai si sono abituati a vedermi passare e si limitano a riservarmi delle brutte occhiate. Spesso mi sono sorpresa che nessuno di loro sia mai andato a fare la spia, anche se sospetto che il nuovo Direttore di Serpeverde non gli avrebbe creduto.
Quando arriviamo in camera sono felice di non trovare nessuno dei compagni Serpeverde di Draco e potermi cambiare con tranquillità per poi tornare tra le sue braccia, abbastanza stretti da sentire uno il cuore dell’altro.
Quei due codardi di Tiger e Goyle devo essersi nascosti da qualche parte, dopo avermi vista arrabbiata. Grandi e grossi fanno sempre i gradassi, ma sotto sotto non sanno nemmeno quello che fanno, si muovono in modo estremamente goffo e sono certa che sarebbe abbastanza facile farli inciampare nei loro stessi piedi.
-Comunque avete fatto schifo- dico attirando l’attenzione di Draco e del suo sguardo assente che, con aria inquietante, osservava le eleganti vetrate del dormitorio. –Ha vinto Grifondoro-.
Il biondo fa una smorfia e si muove leggermente sul materasso, mettendosi più comodo. –Non ricordarmelo, vorrei anche io tornare a giocare- sospira, mentre mi appoggio al suo petto, coperto solo da una maglietta grigia di cotone. –Ho saltato tanti allenamenti-.
-Non va bene- tocca a me sospirare. –Ti ho detto che mio fratello ha degli strani sospetti su di te, stai dando troppo nell’occhio e, inoltre, se continui così, tutti i tuoi muscoli spariranno- cerco di alleggerire la tensione sentendo il ragazzo più nervoso, prima di picchiettare con la mano sui suoi addominali. Una risata graffiante lascia la sua gola, mentre lo sento stringermi più forte. –Scherzi a parte- faccio forza sul gomito sinistro per poter girare la testa verso di lui e guardarlo in viso. –Harry mi fa un sacco di domande e io sono stanca di dirgli che non ne so niente. Inizio a pensare che quando tutta questa storia salterà fuori, perché non pensare che rimarrà nascosta per sempre, tutti se la prenderanno con me- torno ad appoggiarmi al suo petto.
Stupido, Voldemort.
Stupido, Voto Infrangibile.
-Mi dispiace, Mary- le sue dita iniziano a giocare con i miei capelli. –Potrai sempre dire che non ne sapevi nulla-.
-Sì- dico io sarcastica. –Sarebbe veramente credibile- sospiro ancora, mentre la mano di Draco si allontana da me, insicura. –Scusa-scuoto la testa. –Non voglio darti la colpa di questa cosa, solo…fai più attenzione, va bene?-.
-Sì- risponde semplicemente, prima che il suo braccio torni a stringermi. Il silenzio cala su di noi, pesante e carico di nervosismo. –Cambiamo argomento?- domanda lui schiarendosi la gola, dopo quasi un minuto. Muovo la testa su e giù qualche volta sulla stoffa grigia, ma non trovo nulla da dire. –Com’è andata la lezione con Piton ieri?- parla ancora lui, riferendosi al mio venerdì sera che come ogni settimana ho passato in compagnia del cupo ex insegnate di Pozioni. Non parlo spesso con Draco dei miei allenamenti, perché so bene che in molti non sarebbe d’accordo se lo facessi, ma spesso è l’unico con cui posso sfogarmi per evitare di farlo con i professori.
Faccio di nuovo forza sul mio braccio per guardare il ragazzo in viso e rivolgergli un sorriso amaro. –Piuttosto male- ammetto, tastando il terreno. So bene che il ragazzo non mi fa domande per estorcermi informazioni e mi fido del fatto che non racconterà nulla a Voldemort, ma ogni volta che gli parlo di queste cose ho come la sensazione che qualcuno possa venire a saperlo e io finisca nei guai.
-Così tanto?- domanda mentre mi giro definitivamente, appoggiando il peso sui gomiti per poter tenere la testa alzata.
-Abbastanza- distolgo lo sguardo, posandolo sulle lenzuola scure. –Penso che Piton si sia arrabbiato-.
-È sempre arrabbiato- mi fa notare lui con una smorfia, mettendosi su un fianco, usando il braccio per sorreggere la testa. –Cosa è successo?-.
-Non lo dirai a nessuno?- chiedo ancora insicura.
-A nessuno- annuisce serio.
-Va bene- porto gli occhi nei suoi. –Mi aiuta a studiare Occlumanzia e…faccio veramente schifo- fatico ad ammettere. –Insomma, è strano- le parole iniziano ad uscire come un fiume in piena. –Lo scorso anno avevo iniziato ad andare piuttosto bene, ma ora ho solo l’impressione di peggiorare giorno dopo giorno- sbuffo. –La trovo una cosa abbastanza simile alla meditazione e quella mi riesce piuttosto bene-.
-Quando mediti non mi hai detto che è come se aprissi la mente?- domanda tranquillo. Io annuisco, aggrottando le sopracciglia quando lo vedo sorridere. –Allora direi che è il contrario dell’Occlumanzia- continua. –Devi chiudere la mente, non aprirla- alza le spalle. –Magari è per questo che fai fatica, ti sei abituata a fare il contrario e tanto trovi naturale aprire la mente, più fai fatica a chiuderla-.
-Potresti avere ragione- premo sul materasso con le mani, mettendomi a sedere.
-Sei fortuna, sai?- anche il giovane dai capelli biondi si mette a sedere, appoggiandosi alla testiera el letto. –Si da il caso che io sia molto bravo in Occlumanzia-.
-Davvero?- domando, inclinando leggermente la testa.
-Certo, sono diventato abbastanza bravo a nascondere i miei pensieri in certi ambiti- alza le spalle. –Ho anni di allenamento alle spalle, se vuoi posso aiutarti?- sposta dolcemente una ciocca dei miei capelli.
-Va bene- annuisco, avvicinandomi di più a me. –Come puoi aiutarmi?-.
-Con qualche consiglio e magari posso aiutarti a rilassarti un po'- ghigna, puntando gli occhi grigi e freddi nei miei. –Sai, è importante non essere troppo tesi-.
Complice la stanchezza, lo sguardo che mi lancia il ragazzo mi fa sorridere, mentre mi avvicino a lui, scavalcando le sue gambe con una delle mie per ritrovarmi faccia a faccio con lui. –Capisco- sussurro, ormai a pochi centimetri dal suo viso. –E avevi in mente qualcosa in particolare?-.
-Un paio di cose, sì- sussurra lui, osservandomi, prima di colmare la distanza e baciarmi con dolcezza.
 
-Draco- chiamo il ragazzo in un sussurro, osservando i suoi lineamenti sottili colpiti dalla luce chiara del giorno.
-Sì?- risponde subito, tenendo gli occhi chiusi, per non essere troppo infastidito dalla luce. È più di un’ora che entrambi siamo svegli, ma che per non rischiare di svegliare gli altri siamo rimasti in silenzio, stretti in un comodo abbraccio.
-A dicembre c’è una cena con Lumacorno- dico tranquilla, portando la mano tra i suoi capelli con cui inizio a giocare, lasciando che le ciocche morbide scivolino tra le mie dite.
-Ne ho sentito parlare- biascica, con la voce roca.
-Dobbiamo portare qualcuno…-continuo insicura. –Ehm…ci vieni tu?- domando, quasi trattenendo il respiro.
-Mi vuoi perché così non dovrai parlare con Lumacorno?- domanda velocemente, aprendo un occhio improvvisamente.
-No, non credo funzionerebbe- rispondo, mentre lui mi scruta. –Mi piacerebbe solo andarci con te…non siamo mai andati a una festa, o a qualcosa del genere, insieme-.
Il Serpeverde resta a guardarmi per un istante, prima che le sue dita si intreccino alle mie. –Ci vengo con piacere- risponde, portando la mia mano alle sue labbra e baciandola.

Salve gente!
Sono finalmente tornata, spero che questo capitolo mi faccia perdonare!
Fatemi sapere cosa ne pensate!

 
  
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