E insomma, eccoci qui!! =D
Miei cari ed adorati lettori e lettrici, come state???
Ve la state spassando sotto l'ombrellone a fare le parole crociate, eh??
E io invece qui chiusa in casa a Roma,
a morire di caldo o a meravigliarsi di fronte ai diluvi universali che si sono abbattutti sulla città in questi giorni...
A quelli che nn sn di Roma, anche da voi c'è stata la grandine in estate?? ò.ò
Va beh, ma come ci sono finita a parlare del tempo?? -____-''''?
Ah! Sto invecchiando!! Non mi ricordo le cose...
E mancano solo 2 giorni al mio compleanno... -___-
si, è martedì! =D me diventerà 16enne!! =D
Comunque, com'è che oggi cio tanta voglia di parla??? ò.ò
Bah, sarà il caldo... sarà l'età...
Sammy Cullen: mia adorata Sammy... ciao!! sei stata la prima a commentare!! brava!! 10 punti per te!! =D che poi cosa dovevi commentare, il capitolo lo avevi già letto!! XD skerzo! mi fa picere leggere i tuoi commenti divertenti!!! =D tivibi
thsere: tesoro, sono felice che tu segua la storia da così tanto tempo... e sono ancor più felice che il precedente capitolo ti sia particolarmente piaciuto ^___^ l'idea dei cicli è nata per una mia praticità, e l'hanno trovata interessante in molti...!! =D eh già, adesso la situazione si fa complicata, in quanto come hai detto tu nessuno è felice che Nessie sia lì..... infatti non sarà un buon inizio per lei, ma con il tempo ci si abituerà... mmmmmm credo di averti fatto qualche anticipazione extra... ah! mannaggia alla mia linguaccia che gg ha voglia di parlare!! XD
BimbaFollementeInnamorata: O___o tesoro... ti vedo particolarmente colpita dagli ultimi avvenimenti della ff.... eh già, l'idea di Nessie nei Volturi era impensabile, e infatti ci pensato io! =D stai tranquilla, i Cullen nn interverranno ma Nessie se la saprà cavare anche da sola..... e poi almeno per ora nn ci saranno i Cullen, poi ki lo sa... forse, prossimamente.... allora ti sei calmata, oppure devo prenderti una camomilla?? .... O__O perchè stai tentando di uccidermi??? XD
NemoTheNameless: XDXD già pensi ad una controrisposta dei Cullen e del branco??? nah!! secondo me è un po' prestino, no??? vediamo prima come se la cava Nessie senza l'aiuto della sua adorata famiglia... se le cose si mettono male, ci posso fare un pensierino...!! XDXD
mileybest: more... su Felix ke ci prova con Nessie devo ammettere che hai ragione tu, la cosa è abbastanza strana..!! O__O cmq perchè non credi ke Nessie ce la possa fare da sola?? eppure l'abbiamo vista altre volte in difficoltà, no?? vedrai che se la caverà... anche perchè tanto i Cullen nn arrivano.... per ora.... XD
Nancy95: ciao cara!! ttt bn?? ^__^ si è vero, il potere di Clarissa è fortissimo... lo adoro.. *___* Jane in un modo o nell'altro dovevo renderla ridicola... nn la sopporto proprio quella nanetta... mi sta troppo sulle p*** ... nn so te.... u_u registrazione, biglietto, si i Cullen potranno anche leggerlo in tempo, ma tanto per adesso nn appariranno... stai tranui... e allora cosa farà Nessie?? starà sola soletta con i Volturi! ovvio, no?? XDXD
fraloveddy: carissima!! ci sei anke tu qui ora!!! me felice e contenta!!! ^^ liberarsi di te??? e perchè??? se non ci fossi tu e ttt gli altri che come te mi sostengono e mi supportano sempre a continuare a scrivere qst storia...!! =D grz ancora!!
lory_lost_in_her_dreams: cara, ttt bn?? ihih sono riuscita a stupirti eh??? modestamente sto diventando sempre più brava!! XDXD me molto modesta...!! XD e adesso che succederà?? beh, la cara Nessie deve imparare a convivere con i cari ed odiati Volturi nella speranza di riuscire a scappare in un modo o in un altro... ò.ò in pratica ti ho detto al trama di ttt il ciclo... bn bn.., devo imparare a tenere la bocca chiusa... -____-*
Nessie93: tesoro, ciao!! sn contenta che il capitolo ti sia piaciuto... e sn contenta anche della critica che mia hai fatto... nn ci sn rimasta male anzi come hai detto tu è stata una critica costruttiva, e infatti mi ha fatto riflettere... allora, cercherò di trovare una risposta a quello che mi hai detto: come hai detto tu, per i Cullen la famiglia è molto importante e qst lo credo anch'io.... nella mia ff hai detto che la figura della famiglia è messa da parte, e devo dire che non hai ttt i torti... ma è anche vero che in qst storia non ho preso la vita di Nessie all'interno della famiglia Cullen, ma la vita di Nessie all'interno di un contesto normale, come quello della scuola.... il bello qnd ho pensato qst storia era proprio qst, vedere come se la cavava l'ultima arrivata in casa Cullen con le cose tipiche delle ragazze di 15 anni, tipo lo scontro con Aisha è un classico.... così oltre ad avere l'aiuto dei suoi amici umani, può anche contare sull'aiuto dei vampiri e dei licantropi... il fatto poi che ci siano imprevisti un po' fuori dal comune tipo l'incontro con Drew oppure con i Volturi è dato dal fatto che lei resta sempre una mezza vampira.... nei libri della Meyer è più visto il lato della famiglia anche perchè la storia è incentrata su Bella che inizia piano piano a diventare una Cullen al fianco di Edward.... poi per qnt riguarda il fatto che ha stretto amicizia con le ragazze lupo, beh quello è più che logico secondo me: anche lei è una ragazza lupo!! si nel libro stanno per conto loro, ma è anche vero che nel libro stiamo sempre dalla parte dei vampiri, e i vampiri non hanno molti rapporti con i lupi, figuriamoci con le ragazze dell'impriting! ecco, spero di essermi spiegata al meglio =D se hai ancora delle domande o dei dubbi o anche solo dei punti negativi di qst storia, fammelo sapere!! le critiche nn sono altro che d'aiuto, sia negative che positive =D
noe_princi89: ah, mia cara.... vuoi rivedere Jake?? beh aspetta un po'... eh già, nn intendo ritornare sui miei passi: i Cullen e il branco non interveranno per il momento... solo per il momento.... =D per qnt riguarda la povera Nessie, la nostra adorata troverà il modo di farcela anche da sola... =P
lilly3: infatti, mia cara Lele, la richiesta di Aro è un vero e proprio ricatto.... ma secondo te perchè l'ha fatto??? eh... il nostro verme è molto sclatro, e l'unica cosa che t posso dire è che in mente ha un piano ben denilineato... quale?? beh te lo direi, ma dp rovinerei la suspence...XDXD
pazzerella_92: °0° rivelazione!!! tu un vampiro??!!! potevi dirlo prima, no?? XD comunque, sono contenta di essere riuscita a lasciarti con il fiato sospeso... hai ragione, Clarissa ha cancellato la memoria ad Ashley e ora le speranze di far arrivare la registrazione ai Cullen sono poche.... davvero è così??? beh per qst particolare ci vorrà del tempo per scoprirlo... =P
TNMEBDMS: carissima!!! sono davvero contenta che la mia storia ti sia piciuta così tanto.... davvero sn stra-felice!! =D addirittura dipendente è anche troppo...me tremendamente lusingata... spero davvero di non deluderti in futuro.... =D
MeMeMe: grz cara per i tuoi complimenti!! sn felice che la storia ti abbia appassionato e spero di leggere un tuo nuovo commento in futuro... =D
MimiMiaotwilight4e: tesoro!!!! ma davvero sei stata così male qnd hai letto il capitolo??? =D da una parte sn contenta xke vuol dire che sn riuscita a tenerti sulle spine, ma dall'altra sn triste per mi dispiace per il tuo povero curiocino... hai ragione, è molto improbabile che intervega Jake a salvare Nessie, in pratica impossibile! ma anke lui, insieme ai Cullen avrà il suo momento... =P mi dispiace nn poter leggere i tuoi commenti per luglio, ma le vacanze ci vogliono almeno una volta l'anno... a quando torni!! =D
Allora Nessie è nei Volturi. E fino a qui ci siamo tutti.
Ora molti di voi nelle recensioni, mi hanno chiesto come farà Nessie a fuggire..
e quando interverranno i Cullen...
Allora i Cullen il bliglietto e le registrazioni le hanno avute quasi subito,
e qnd si sn messi all'opera immediatamente....
Però visto che la storia è raccontata dal punto di vista di Nessie,
ci vorrà del tempo prima che lei si rincontri con la sua famiglia..
Quindi nelle prossime puntate descriverò il suo soggiorno nella Casa dei Volturi...
e piano piano arriveremo anche al piano che proggetterà per scappare!!
Abbiate fede!! Credete nella vostra scrittrice!! =D
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27. Giro turistico
In
trappola. La definizione più giusta per descrivere la mia
condizione attuale:
mi trovavo chiusa nella mia stanza, all’interno della casa
dei Volturi, in
trappola.
Dopo
che erano tornati Demetri e Clarissa, dicendoci che i miei compagni
erano
appena usciti dalla città incolumi e senza alcun ricordo di
quello che era
appena successo, Aro aveva sorriso entusiasta e mi aveva detto che
forse per me
era tempo di riposare. Effettivamente, quella era stata una giornata
abbastanza
faticosa e stressante, ma mi sentivo troppo demoralizzata, e appunto in
trappola, per pensare a dormire. Anche se da poco si era fatta notte.
Aro,
accompagnato da una scorta formata da Renata, Alec e Felix, si era
offerto di
condurmi al mio alloggio, sul secondo piano, insieme a quegli degli
altri
vampiri. Visto che i vampiri non dormono, mi sembrava strano che
avessero degli
alloggi privati, ma poi ripensai a casa Cullen, dove ognuno aveva una
camera
propria. Ammetto, ci ripensai con molta malinconia.
Dalla
sala principale, avevamo preso un corridoio che ci portò ad
un’altra sala, dove
c’era una segretaria umana al computer che mi aveva osservato
solo per un
attimo, per poi tornare a sbrigare i suoi compiti. Dai racconti di
Edward e
Bella, avevo capito che quella era la sala d’attesa. Avevamo
continuato per un
altro corridoio ed avevamo raggiunto un ascensore. Mentre scendevamo
ancora più
in profondità, Aro mi aveva spiegato che la casa era su due
livelli: uno era
quello della sala principale e l’altro quello degli alloggi.
Arrivati
al piano inferiore, avevamo percorso un altro corridoio, anche se
questo era
leggermente diverso da quelli precedenti: molto più ampio,
illuminato ai lati
da delle torce appese alle pareti, assomigliava ad uno di quei corridoi
di
alcuni vecchi castelli medioevali, ed aveva delle porte su entrambi i
lati.
Dopo
averlo percorso per un bel po’, ci eravamo fermati ed Aro mi
aveva indicato la
porta a destra: la mia stanza. Non era molto grande: quadrangolare, non
aveva
finestre e l’unico arredamento era formato da una scrivania
con una sedia
addossata alla parete di destra, una libreria alla parete di sinistra,
e un
divano di fronte alla porta d’entrata. Aro si era scusato del
fatto che nella
stanza non era presente un letto, ma mi aveva assicurato che il giorno
dopo ne
avrebbe fatto mettere uno appositamente per me. Ringraziai con il tono
più
cordiale che riuscì a fare, ed infine se ne andarono tutti e
quattro i vampiri.
Ed eccomi qui, chiusa nella mia…
“cella”! Non so di
preciso dire da quanto tempo mi trovavo sdraiata sul divano ad
osservare il
soffitto, forse per tutta la notte. Era ben più che
naturale: non riuscivo a
dormire e tutta la stanchezza accumulata sembrava come essere evaporata
al
pensiero di essere diventata una delle guardie dei Volturi.
Ma
cos’altro avrei potuto fare? Non avevo scelta, non potevo
certamente lasciare
che i miei compagni di scuola diventassero il pasto dei Volturi, e
l’unico modo
per impedirlo era proprio questo. La cosa che non riuscivo a capire era
perché
Aro mi aveva voluto tra le sue schiere. Davvero era solo
perché ero riuscita ad
ingannare Jane, oppure c’era un altro fine? Aro non mi
convinceva per niente, e
sicuramente aveva in mente un piano ben diverso da quello che voleva
far
credere. Il punto era solo uno: quale?
Sbuffai.
Sei stata davvero una stupida Nessie. Ma
perché tutto quello che ti dicono i tuoi genitori non
l’ascolti mai? Semplice:
ero un’adolescente. Quando mai un adolescente ascolta quello
che gli viene
detto di fare dai genitori? Ma piantala! Certo,
c’era da dire che se avessi seguito il consiglio dei miei, a
quest’ora non mi
sarei mai trovata nella casa dei Volturi e certamente non avrei mai
dovuto
essere costretta a far parte della loro guardia. Me ne sarei stata
tranquilla e
beata a casa Cullen, a parlare con mamma e papà, oppure a
scherzare con zio
Emmett, fare una partita a scacchi con zio Jasper, provare i vestiti
con zia
Alice, sopportare in silenzio le attenzioni di mia zia Rosalie,
… Oppure sarei
stata giù alla spiaggia di LaPush con i ragazzi del branco,
oppure sola con
Jake. Sarebbe stato di gran lunga meglio, e ripensarci mi fece venir
voglia di
sbattere la testa contro il muro oppure di picchiarmi per la mia
stupidità e
testardaggine.
Ma
soprattutto quello che avrei voluto fare era mettermi a piangere: anche
dopo
che avessero saputo quello che era successo, cosa avrebbero potuto
fare?
Venirmi a dare una mano? Preparare una nuova battaglia contro i
Volturi?
L’errore era stato il mio, la colpa era mia. Loro non
c’entravano niente, e non
volevo che c’entrassero per una mia scelta. E poi la ragione
era dalla parte di
Aro: lui aveva proposto uno scambio e io avevo accettato. Tutto qui.
Sicuramente, se i Cullen avessero attaccato, Caius avrebbe usato questa
postilla per iniziare una vera e propria battaglia. Ma
non credo che il nonno e papà siano così stupidi
da non saperlo…
Molto probabilmente sarebbero venuti qui a Volterra con intenzioni
assolutamente pacifiche e avrebbero chiesto un’udienza con
Aro per discutere di
quello che era appena successo. E non so se Aro mi avrebbe permesso di
rivederli, infatti questa era la mia paura più grande:
chissà quando li avrei
rivisti.
Ma soprattutto, se li rivedrai un
giorno… Sussultai:
sul serio avrei dovuto trascorrere il resto della mia
eternità nella casa dei
Volturi? Assolutamente no! Il mio
pensiero fisso d’ora in poi sarebbe stato quello di riuscire
ad uscire da lì,
in un modo o nell’altro. Certo, avrei dovuto certamente farlo
con il consenso
di Aro, altrimenti una fuga non avrebbe fatto altro che scatenare una
battaglia. E io questo non lo volevo di certo.
Aaahhhh! Che situazione
orribile!! Era
proprio meglio se non partecipavo per niente a questa gita. Ma
d’altronde, se
non ci fossi venuta tutti i miei amici umani ora sarebbero morti. E a
quel
punto mi sarei crogiolata nel senso di colpa per tutta
l’eternità. In fondo in
fondo avevo agito nel migliore dei modi. E di certo avrei dovuto
continuare
così finché non sarei riuscita ad andarmene via
da qui. Questo è poco ma sicuro:
ce la devo fare ad ogni costo.
Dopo
tutto quel ragionare e pensare, la mia testa pensava come non mai, e
così caddi
in un sonno profondo sul divano.
Un
colpo forte, deciso, alla porta mi fece svegliare. E molto bruscamente:
la
mattina non sono mai molto lucida, e quel colpo alla porta mi aveva
colta alla
sprovvista, a tal punto da farmi cadere sul pavimento. Il colpo alla
porta si
ripeté, con la stessa intensità.
Controllai
l’ora all’orologio al mio polso: le 6:30. Sono
mattinieri! Con tutta l’irritazione possibile che
uno può provare per
essere stato svegliato alle 6:30 contro la sua volontà, mi
alzai da terra e
andai ad aprire la porta.
-Buongiorno-
mi disse Darko.
Sbuffai.
Buongiorno un corno!
Rimase
impassibile di fronte alle mio comportamento. –Hai dormito
bene?
Fino a pochi minuti fa, si! –Che
diamine ci fai qui?
-Il
mio Signore Aro ha detto che devo farti fare il giro della casa, visto
che sei
la nuova arrivata e non saprai certamente come muoverti.
Bene, almeno inizio a dare
un’occhiata in giro.
–Gentile da parte sua- dissi con sarcasmo.
Darko
non modificò la sua espressione e mi porse una cosa.
–Visto che ormai fai parte
del corpo di guardia, devi indossarla.
L’afferrai:
un lungo mantello nero con il cappuccio. Storsi la bocca. Che bello: la divisa del carcere!
-Indossala-
mi disse Darko –e quando sei pronta iniziamo. Ti aspetto qui
fuori- e si spostò
verso destra, sparendo dalla visuale della porta.
Cortese. Chiusi la porta e osservai il
mantello: ero obbligata ad indossarlo. E la cosa mi infastidiva
parecchio: mi
dava l’idea di aver accettato di essermi sottomessa al mio
destino, cosa non
vera assolutamente. Ma cos’altro potevo fare se non
indossarla e abbozzare? E
così me lo misi addosso e senza neanche starci a pensare
troppo, uscii dalla
mia stanza.
Darko
era appoggiato alla parete e da quella posizione si poteva dire che
fosse
annoiato, quando invece il suo sguardo era vigile ed attento. Mi
osservò per un
attimo, dalla testa ai piedi. –Non ti sta male.
Quel
Darko cominciava a starmi simpatico. –Grazie. Vogliamo
iniziare?
-Certo-
e si rimise in posizione eretta, iniziando a camminare per il corridoio.
-Allora,-
iniziò a spiegarmi –la casa è su due
piani: uno superiore e uno inferiore.
-Si,
Aro me lo aveva spiegato ieri- dissi –Su quello superiore
c’è la sala
principale, mentre su quello inferiore gli alloggi di ogni vampiro.
-Esattamente.
Il secondo piano è formato principalmente da due grandi
corridoi come questo:
con le torce e quindici stanze per lato.
Feci
il calcolo mentalmente. -Quindi entrambi i corridoi hanno trenta
alloggi
ciascuno? Sessanta in tutto?
-Brava.
Entrambi i due corridoi hanno un’uscita propria, che conduce
all’ascensore, ma
comunque sono collegati tra loro attraverso un corridoio più
piccolo. Adesso ti
faccio vedere.
Mi
accorsi solo in quel momento che avevamo percorso quasi tutto il grande
corridoio e stavamo quasi per continuare verso l’ascensore.
Stavo per andare
avanti ma Darko si fermò e mi fece notare un piccolo
passaggio alla nostra
destra. Rimasi sorpresa: la sera precedente non ci avevo fatto caso.
Darko ci
entrò e io lo seguii: questo corridoio era più
stretto e più basso. Entrambi
dovevamo piegarci leggermente per poterci passare. Alla fine, sbucammo
in un
altro corridoio, identico al primo.
-E
questo è il secondo corridoio?- chiesi per conferma.
-Esatto.
E come puoi vedere alle nostre spalle, si continua per
l’ascensore.
Annuii.
–Posso farti una domanda? Se si va avanti, per dove si
continua?
Sorrise.
–Andiamo, ti faccio vedere- e riprendemmo a camminare da dove
eravamo arrivati
nel corridoio gemello.
Questa
volta, mentre camminavamo mi sentii strana, quasi in soggezione: mi
sembrava di
essere osservata da tutte le parti.
Darko
continuò. –I sessanta alloggi presenti nei due
corridoi sono dei vampiri del
corpo di guardia. I Volturi hanno degli alloggi speciali, in disparte
rispetto
ai nostri. Ma comunque sono accessibili attraverso questi due corridoi
gemelli.
-Dimmi
una cosa Darko, ma sono tutti occupati gli alloggi?
-No.
Compresa te, il corpo di guardia comprende 36 elementi. Questo
corridoio e
totalmente occupato, mentre il secondo solo alcune stanze. In
più, ora tutti i
vampiri si sono ritirati nei propri alloggi fino a nuovi ordini.
E
così mi spiegai quella sensazione che provavo: ero
effettivamente sotto lo
sguardo di quasi tutto il corpo di guardia, e questo non fece altro che
rendermi ancora più agitata del solito. Osservai solo per un
attimo le porte
sui lati del corridoio e poi tornai a concentrarmi sul percorso che
stavamo
seguendo. Mentre camminavo poi, mi venne in mente una cosa: -36? Da
quello che
mi ricordavo, il corpo di guardia era formato da 32 elementi.
Darko
fece un leggera risata. –Beh, credo che tu l’abbia
notato che ci sono stati dei
nuovi arrivati, no?- e mi rivolse un sorriso ammiccante.
Si sta riferendo a se stesso. Sorrisi.
–Si me ne sono accorta.
Ma allora, secondo i miei calcoli, dovrebbero essere 38. Ne mancano due.
-L’hai
notato. Chelsea e il suo compagno Afton non sono più con noi
da un bel po’.
Rimasi
basita di fronte a questa informazione: Chelsea, colei che aveva il
potere di
consolidare i legami o di indebolirli, su cui Aro faceva rifermento per
instaurare alleanze o per tenere ancora più uniti i Volturi
stessi, non era più
nel corpo di guardia. Mi sembrava strano che se ne fosse andata, ma poi
ci
pensai bene: Aro non l’avrebbe mai lasciata andare via.
-E
come mai?- chiesi a Darko.
-10
anni fa c’era stato un scontro con alcuni vampiri neonati in
Russia: stavano
creando un gran casino, e i Volturi avevano deciso di intervenire.
Caius era
andato giù insieme ad un piccolo reggimento. Io ero appena
entrato a far parte
della guardia da poco, e così ero rimasto qui a Volterra.
Quando Caius era
tornato, ci aveva informato che Chelsea e Afton erano rimasti vittime
dello
scontro: dei vampiri neonati più intelligenti li avevano
fatti a pezzi e
bruciati. Aro ne fu molto addolorato.
E ci credo: ha perso una delle
sue perle più preziose. –Che
storia- fu l’unica cosa che riuscii a dire ad alta voce.
Continuammo
a camminare in silenzio. Nel frattempo, non persi di vista le porte ai
lati,
contandole mentalmente. Quando superammo le quindici porte laterali, il
corridoio si fece più buio a causa della mancanza delle
torce. Ebbi un po’ di
incertezza all’inizio, ma poi seguii Darko che avanzava
sicuro. Ad un certo
punto il corridoio voltava verso destra e noi girammo, per poi girare
nuovamente a sinistra e continuare dritti.
-Questo
è un altro punto di intersezione tra i due corridoi- mi
spiegò Darko –Se tu
invece di svoltare a sinistra continuavi dritta, finivi per dover per
forza
voltare a destra e quindi tornare nell’altro corridoio,
quello con il tuo
alloggio.
-Capito-
dissi, appuntando mentalmente l’informazione.
Il
corridoio che stavamo percorrendo era si buio, ma comunque abbastanza
corto.
Camminammo finché non ci imbattemmo in una biforcazione.
-Eccoci
qui- disse Darko con un mezzo sorriso –Allora, se si continua
per i due
corridoi, arriviamo qui: questi sono i percorsi per raggiungere gli
alloggi
personali di Caius- e indicò il percorso a destra- e quello
di Marcus- e indicò
quello a sinistra.
-E
quello di Aro?
Darko
sorrise. –Ci si può accedere solo passando prima
dagli alloggi o di Marcus o di
Caius: in entrambe le stanze c’è una porta che
conduce ad un corridoio che
collega i due alloggi e che porta alla stanza di Aro.
Bella sistemazione. –Chiaro.
-Ti
farei vedere, ma ora penso che i miei… anzi, nostri Signori
siano nelle loro
stanze.
Potevi benissimo dire soltanto
“miei”! –Non ti
preoccupare, ho capito. Adesso mostrami il piano superiore.
-Perfetto.
Andiamo verso l’ascensore- e riprese a camminare da dove
eravamo arrivati.
Quando
ci trovammo a dover decidere che corridoio prendere, Darko
svoltò verso destra
cioè verso il corridoio totalmente occupato.
Non
lo seguii. –Senti… ehmm… non
è che ti dispiace se…- e dissi mentre mi grattavo
la testa con una mano e indicavo l’altro corridoio con un
sorriso tentennante.
Darko
mi osservò per una frazione di secondo e poi mi sorrise.
–No, non ti
preoccupare. Va bene se prendiamo il corridoio del tuo alloggio,
è la stessa
cosa.
Accennai
un sorriso di scuse e poi svoltammo entrambi verso sinistra,
proseguendo verso
il mio corridoio, per così dire. Mentre oltrepassai la porta
della mia stanza
(che era per la precisione la numero quindici di quel corridoio) e le
altre
stanze vuote, mi sentii molto più a mio agio, senza dover
sopportare quella
sensazione di aver lo sguardo di tutti concentrato addosso. Sospirai di
sollievo.
Darko
se ne accorse. –Meglio, vero?
Mi
voltai verso di lui: incrociai il suo sguardo comprensivo e il suo
sorriso
enigmatico. –Meglio? Cosa vuoi dire?
Rise
leggermente.
–Passare per quel corridoio. Sentirsi in soggezione perche
sei l’ultimo
arrivato e tutti ti fissano curiosi e sprezzanti.
Posai
lo sguardo a terra, arrossendo un po’. –Ah
già. Si, molto meglio allora.
-Tranquilla,
all’inizio è sempre così. Ma poi con il
tempo uno ci si abitua, e inoltre dopo
gli altri finiscono anche di guardarti in quel modo. Ci sono passato
anch’io.
Abituarsi… ma per favore! Risi.
–Scusa se te lo dico Darko,
ma tra me e te c’e una leggera differenza: io non sto qui per
la mia volontà.
Aro praticamente mi ha costretta a diventare un membro del corpo di
guardia!
L’avevo
detto ad alta voce e quindi, molto probabilmente l’avevano
sentito tutti. Ma la
cosa non mi importava: Aro e tutti gli altri non si dovevano certo
aspettare
che sarei stata felice e contenta di essere lì, quindi era
meglio chiarire la
situazione fin da subito.
Darko
non si scompose più di tanto, e annuì pensieroso.
–Questo è vero: tu sei la
figlia biologica di Edward Cullen e Bella Swan, e fai parte della
famiglia del
dottor Carlisle Cullen, ovvero il secondo clan di vampiri
più grande del mondo
dopo di noi, e che ha anche un’alleanza con i lupi mutaforma
Quileutes. È
naturale che tu voglia stare con loro.
Sgranai
gli occhi e me lo osservai per un po’. –Uao! Bravo!
Ti sei informato su di me?
Rise.
–Beh, diciamo che noi arrivati negli ultimi quindici anni non
avevamo mai
sentito parlare di voi Cullen. Ma poi ieri, quando sei arrivata tu, ci
siamo
incuriositi e abbiamo chiesto informazioni ad Alec.
–E
vi
ha raccontato tutto- conclusi.
-Si,
più o meno l’intera storia per sommi capi. Quindi
diciamo che ti comprendo
abbastanza se non vuoi stare qui.
Si, Darko mi sta proprio
simpatico! Anche
se non sapevo se lo stava facendo per ottenere la mia amicizia, o lo
pensava
sul serio. Ma il suo volto era inespressivo e il suo sguardo
tranquillo, quindi
mi convinsi che stava dicendo la verità. Ma comunque avrei
continuato ad alzare
la guardia.
Arrivammo
all’ascensore e ci salimmo salendo al piano superiore.
-Posso
farti una domanda?- dissi di punto in bianco –Come sei finito
in mezzo ai
Volturi?
-Sono
stati loro a trovarmi- disse senza tradire nessuna emozione
–Ero uno studente
in un college a Londra da qualche anno. Più o meno nove anni
fa iniziarono a
verificarsi degli eventi un po’ strani in questo college,
come cinque ragazzi
morti dissanguati in una settimana.
Sgranai
gli occhi. –Caspita! Scommetto che era opera di un vampiro,
vero?
-Già.
Era stato creato da pochi mesi ed era affamato. Naturalmente la polizia
pensò
ad un serial killer, e parecchi studenti abbandonarono la scuola, ma io
non lo
feci. Una sera poi me ne stavo in biblioteca a finire una tesina,
quando mi
piombò alle spalle all’improvviso e mi morse
subito ad una
spalla. Poi per il dolore non mi ricordo
più niente. Quando alla fine mi risvegliai, ero qui nella
casa a Volterra e
vicino a me c’era una ragazzina di quindici anni bellissima.
-Jane!?!-
dissi stupita.
-Si,
proprio lei. Appena mi fui svegliato chiamò subito Aro, che
mi diede il
benvenuto e mi spiegò la situazione: ero stato attaccato da
un vampiro che poi
loro avevano ucciso perché stava creando troppa confusione,
e visto che ero
stato morso avevano lasciato completare la trasformazione. E quindi
iniziai la
mia nuova vita da vampiro.
Raccontava
tutto con semplicità, come se il protagonista della storia
non fosse lui. –E
sei sempre stato qui?
-Si.
All’inizio tutti mi trattavano con curiosità e con
gentilezza, perché pensavano
che potessi avere qualche potere speciale, ma non fu così.
Per tutto il tempo
in cui ero un neonato e avevo istinti famelici, il mio
“tutore” fu Jane: mi ha
addestrato lei ad essere un vampiro forte.
Jane tutore di qualcuno!?! Questa
è bella! Evitai
comunque di ridere apertamente: dallo sguardo di Darko trapelavano
ammirazione
e quasi riverenza. E forse anche qualcos’altro, ma non
riuscivo a capire cosa.
Così, annuii in silenzio.
Poi
l’ascensore si fermò e io e Darko scendemmo.
Camminammo fino a raggiungere la
sala d’attesa, che era vuota: neanche l’umana
c’era.
-Alessia,
la nostra segretaria arriva alle 8- mi disse Darko, rispondendo al mio
sguardo
interrogativo.
Oltrepassammo
la sala d’attesa e continuammo spediti verso la sala
principale: senza tutti
quei vampiri a riempirla era molto più grande e incuteva
anche un certo
terrore.
-Allora
Renesmee,- iniziò Darko –tieni ben presente una
cosa: al primo piano tutto è
collegato in una qualche maniera alla sala principale. Non esiste sala
dalla
quale si può accedere senza prima passare dalla sala
principale.
Annuii.
–E per accedere alla sala principale dall’ascensore
si deve passare per forza
nella sala d’attesa?
-Si.
O almeno è quello che tutti noi della guardia usiamo e
sappiamo. Secondo
alcuni, i Volturi sanno altri passaggi segreti per accedere alla sala
principale
direttamente da fuori la casa. Il fatto è che questo piano
è quello dove solo i
tre Volturi sanno tutte le entrate e le uscite che esistono, a
differenza del
secondo dove tutto è collegato a tutto.
Uao! –Capito. Quante sale ci
sono?
-Vieni
ti faccio vedere- e Darko si incamminò verso la parte
orientale della sala.
Ad
un
certo punto mi fece notare sul muro un mattone sconnesso, che in
realtà era un
pulsante per aprire un pannello segreto. Lo premette due volte e una
parte
della parete scivolò elegantemente verso sinistra.
Identico a quello che abbiamo
trovato nel vicolo cieco. Darko
entrò per primo e io lo seguii: senza sorpresa ormai, ci
imbattemmo
nell’ennesimo corridoio buio. Lo percorremmo per un
po’, ed infine sbucammo una
sala circolare, non molto ampia ma con il soffitto abbastanza alto.
-Ecco,
questa è la sala numero 1. Di solito qui ci vengono alcuni
di noi che vogliono
parlare in privato, oppure Aro ci fa attendere i suoi ospiti, o cose
del
genere. Qui ci sono anche due passaggi: uno lo si vede bene- e
indicò un
portone di legno dall’aspetto molto antico –e
l’altro invece si trova qui- e
indico un buco nel muro, in cui intravidi un foro per far passare una
chiave.
-E
dove conducono?- chiesi piena di curiosità.
-Il
portone porta ad un'altra sala, che spesso e volentieri Caius usa come
prigione- e fece una mezza risata –Mentre questo pannello
segreto conduce ad un
tunnel sotterraneo che è collegato alle fogne, e quindi che
ti porta fuori di
qua. Te li mostrerei, ma per entrambi serve una chiave, e quella chiave
ce
l’hanno solo i Volturi.
Un passaggio segreto… Osservai
la sala, toccando i
mattoni freddi che ne componevano i muri. –Ma se non si
possono usare, perché
allora ve le hanno mostrate?
-Oh,
no no, noi le possiamo usare. Solo con il loro permesso.
Mi
scappò una risata ironica. –Certo…
Silenzio.
–Bene ora andiamo- disse Darko facendomi segno di procedere
verso l’antro buio
–Devo ancora farti vedere la palestra.
Uscito
dalla sala n. 1, Darko si mosse verso destra, andando in
prossimità di una
porta che era fatta di acciaio: era chiaramente più moderno
rispetto al resto
della casa. Girò la maniglia ed aprì la porta.
Rimasi
basita di fronte al nuovo corridoio che vidi: era illuminato, non molto
lungo,
ma soprattutto le pareti erano di acciaio. Per un attimo mi chiesi dove
portava, e poi dopo mi ricordai quello che aveva detto Darko.
-La
palestra!?!- chiesi stupita: sinceramente non ce li vedevo quei vampiri
che si
divertivano in palestra.
Darko
sorrise. –Puoi anche chiamarla stanza per
l’allenamento, se ti piace di più!-
poi arrivò alla fine del corridoio dove c’era una
porta identica alla prima.
L’aprì e ci entrò dentro.
Lo
seguii sempre più curiosa ed quando entrai nella sala,
rimasi a bocca aperta:
era una stanza immensa, perfettamente quadrangolare, con le quattro
pareti
ricoperte da specchi, il soffitto di acciaio e il pavimento con il
parquet.
Sembrava una sala da ballo mista all’interno di una
cassaforte di una banca. Ne
ero meravigliata.
-Questa
sala fu costruita nel 2001- spiegò Darko –per
ordine di Caius. In questa sala,
ogni vampiro viene addestrato ad essere letale basandosi solo sulla sua
forza
fisica ed astuzia.
-E
quelli che hanno i poteri speciali? Contano anche su un potere
aggiuntivo.
-Questa
è una sala particolare. In questa sala, i poteri non
funzionionano.
Mi
voltai di scatto a guardarlo. –Che cosa?
Il
suo sguardo era fisso su di me e non era per niente divertito,
più che altro
era soddisfatto, come se per la prima volta fosse riuscito a stupirmi. Ed è così.
-Che
vuol dire che non funzionano?- chiesi in mancanza di una sua risposta.
-Che
qualunque vampiro che abbia qualunque tipo di potere entri in questa
sala, non
può utilizzarlo perché non ci riuscirebbe.
Incredibile! –E come
è possibile?
-Questo
non lo so. Aro aveva ingaggiato i più importanti e famosi
scienziati di tutto
il mondo, e dopo alcuni anni di studi sono riusciti a creare questa
stanza.
Impossibile! –Non ci
credo…- e risi
guardandomi intorno.
-Davvero?
Allora provaci: pensa a un numero e cercalo di inviarlo nella mia mente.
Inarcai
le sopracciglia. –E chi mi garantisce che tu non mi menta?
Darko
rise. –Ok, hai ragione. Allora trasmettimi il dolore di Jane:
su quello non
posso di certo mentirti.
Ci
pensai su: il ricordo dell’illusione non era di certo
piacevole, ma me la ricordavo
abbastanza bene. Probabilmente non avrei mai ottenuto lo stesso
risultato di
Jane, ma avrei di certo fatto venire un gran mal di testa a Darko.
-Ok-
e afferrai la sua testa con entrambe le mani, chiudendo gli occhi e
concentrandomi al meglio.
Il
ricordo passò attraverso la mia mente, ma non lo sentivo per
niente nelle mie
mani, e tanto meno lo sentivo fluire nella mente di Darko. Aprii gli
occhi: se
ne stava tranquillo e beato in piedi, con le braccia conserte e un
sorriso
saccente sulla bocca. Di certo non sta
affrontando mentalmente l’illusione di Jane. Allora
provai con
qualcos’altro, tipo un ricordo strano di tutto il giro che
avevamo fatto quella
mattina, oppure un ricordo della mia famiglia che mi fece provare una
fitta al
petto. Niente! Io non sentivo
niente
e Darko non aveva cambiato posa o espressione.
-Allora?-
disse con sarcasmo –Qualche risultato?
Tolsi
le mani dalla sua testa e le incrociai al petto, palesemente offesa.
–Ok,
questa sala è speciale.
Darko
rise. –Te l’avevo detto io. Ora andiamo, devo
mostrarti l’ultima sala.
Mentre
uscivamo dalla sala, notai la mia immagine riflessa nello specchio: la
mantella
nera mi arrivava fino alle caviglie, lasciando in evidenza le mie
Converse All
Star nere. Per il resto, il mio viso e i miei ricci bronzei cercavano
di
adattarsi su quel nero. Ma la cosa più orribile,
è che sembravo realmente una
di loro. Ma non per molto.
Tornammo
nella sala principale e andammo verso l’uscita, fermandoci
leggermente prima,
ad una porta di ottone. Darko l’aprì ed entrammo
in quello che per me fu un
vero e proprio incubo: una biblioteca immensa, con gli scaffali alti
fino al
soffitto, tutti pieni di grossi tomi impolverati.
-E
questa è la biblioteca della casa- annunciò Darko.
Penso proprio che in questa sala
io non ci entrerò mai più! –Carina-
dissi storcendo la bocca.
-Non
ami leggere- dedusse Darko.
-Per
niente. Preferisco disegnare. Comunque, questa sala e collegata a
qualcos’altro, tanto per cambiare?
Darko
rise. –Certamente! Le vedi quelle aperture laggiù
in fondo?- e indicò la parete
di fronte all’entrata, con effettivamente due aperture
–Sono due sale di
studio, collegate tra loro e alla biblioteca. Ci sono due scrivanie,
con dei
computer collegati ad Internet. E vedi quella porta innalzata rispetto
al
pavimento?- indicando un altro portone di ottone elevato su tre gradini
di
marmo –È la biblioteca personale di Aro, Caius e
Marcus. Solo loro hanno la
chiave per accedervi.
Naturale no? Iniziai a camminare avanti e
indietro osservando meglio l’enorme biblioteca. –Ma
è sempre stata così? Voglio
dire, la casa…
-No-
mi anticipò Darko –All’inizio era un
vero e proprio castello, ma poi fu
distrutto a causa di qualche guerra o terremoto, non lo so per certo. E
allora
si sono sviluppati questi piani sottoterra.
Annuii.
Ero rimasta meravigliata e sbalordita da come era composta la casa dei
Volturi.
Mi aspettavo alcune cose, come gli infiniti corridoi e le stanze
segrete, ma
altre mi avevano sorpreso, come la palestra speciale. Appuntai
mentalmente
tutta la piantina della casa, che sicuramente mi sarebbe stata
utilissima per
tutto il tempo che sarei stata qui. Ovvero,
non molto.
-Allora,-
chiese di punto in bianco Darko –che ne pensi?
Lo
guardai. –Non è male per viverci.
Darko
rise.
Risi
anch’io. Non è male per
viverci per un
periodo limitato, si intende!
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Ok, lo so questo capitolo non è un gran che...
e infatti il giro turistico doveva essere solo una parte del capitolo...
Poi quando avevo finito di scrivere
mi sono accorta che era venuto lungo quanto un normale capitolo!
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Inoltre per questo capitolo ho aggiunto anche due chicche....
La mia carissima amica disegnatrice Lidy.... (grande ragazza!)
ha realizzato due pratiche mappe dei piani della casa =D
Eccole qui: primo livello e secondo livello
Forse molte/i di voi la Casa se l'aspettavano diversamente...
ma a me è piaciuta immaginarla in qst modo..
e anche perchè mi serviranno successivamente nella storia...! =D
Beh ora credo che andrò a mangiarmi un po' di gelato..
non che la cosa vi possa interessare, ma tanto per dire qualcosa! ^__^'''
Un bacio
alla prossima
PS: vi ricordate che la storia partecipava agli "Never Ending Story Awards" ???
beh sn usciti i risultati, e ho vinto 3 categorie sulle 5 nella quali ero iscritta cn qst ff... =D
se volete sapere in che cosa, venite sul mio blog ^__^'