-Ce ne potrebbero essere
altri!- stava mormorando con entusiastica agitazione
Laurasia mentre un depresso Gonwana lo seguiva cercando, senza troppo successo,
di ignorare gli occhioni del bambino fra le braccia dell’altro, fissi su di
lui.
-Non sono mica funghi, mica spuntano dal terreno…- tentò di farlo ragionare Gonwana,
mentre impediva al biondo di inciampare su una felce nascosta. Ovviamente
Laurasia non lo ascoltò ma, con la massima cautela, sbucò nella radura dove
aveva trovato il piccolo dai capelli argento-biondo. Entrambi i supercontinenti
si fermarono, incerti, immobili, silenziosi, bloccati dall’atmosfera magica di
quella piana deserta.
Tutti e due sussultarono quando il fagottino bianco fra le
braccia di Laurasia emise un lieve mugolio; il neonato fino a quel momento non
aveva emesso alcun suono e la sua espressività si era limitata ad un battito
incuriosito di ciglia.
-Che c’è
piccolino?- domandò dolcemente Laurasia, elevando il bambino fino al suo volto.
Un braccino minuscolo si districò dal groviglio di stoffa e parve indicare
qualcosa alla sua destra. Quando il neonato vide che
Laurasia, perplesso, non si muoveva, cominciò a divincolarsi fino a che, con
cautela, il più grande non lo pose a terra.
Immediatamente la figurina
cominciò a gattonare affondando con decisione le manine delicate nel terreno
compatto; Laurasia lo seguì immediatamente, raggiunto con meno entusiasmo da
Gondwana, ed entrambi parvero agitarsi un po’ quando
il piccolo sembrò letteralmente svanire dietro un mucchio di foglie verdi
misteriosamente cadute.
-Piccolino!- gridò Laurasia
scattando per cercarlo. Tirò un sospiro di sollievo
quando lo ritrovò poco più in là, accucciato per terra con una manina che
spostava delicatamente del fogliame. Il supercontinente trattenne bruscamente
il respiro gridando un secondo dopo -GONDWANA!-
Il pargolo aveva spostato
diverse foglie fino a scoprire quello che sembrava un bimbo molto
più piccolo di lui, che dimostrava al massimo qualche mese. Si intravedevano già però quelli che in futuro sarebbero
stati folti capelli castani, piccole ciocche che l’altro prese a tirare facendo
svegliare e scoppiare a piangere il bruno.
A quel suono se ne aggiunse un altro, molto simile ma più intenso e acuto, e
Laurasia accorse per trovare un bambino molto simile al precedente, solo con
capelli decisamente tendenti al biondo. Non fece praticamente
in tempo a prenderlo in braccio che altri due pianti irruppero con decisione
nella valle, da punti imprecisati.
-D’accordo- sbottò infine
Gondwana, allontanando per l’ennesima volta il loro primo trovatello dai
capelli bruni del secondo -In effetti spuntano come
funghi, per caso hai intenzione di tenerli tutti?!-
Laurasia quasi non lo sentì,
troppo occupato a canticchiare cullando i ben tre bambini deposti amorevolmente
in una culla di morbidissima stoffa imbottita, legno, e foglie.
-Certamente, non avrai per
caso intenzione di lasciarli a se stessi?- lo rimproverò Laurasia, lanciandogli
al contempo uno sguardo supplichevole -Sono così carini!- proseguì poi agitando
un ditino in direzione del biondino nella culla.
Gondwana sembrava avere
qualche problema a tenere il piccolo coi capelli
argentati così si affrettò a passarlo a Laurasia che lo sistemò nella culla
insieme al brunetto e insieme agli altri tre. Il biondino rotolò subito vicino
al brunetto che cominciò a piangere non appena quello coi
capelli d’argento lo attirò più vicino senza troppa delicatezza.
-Su, su, fate i bravi- gli incoraggiò Laurasia separandogli e coprendogli con una
coperta più pesante, preoccupato perché il più minuto di loro tremava
incontrollabilmente. -Io e papà Gondwana dobbiamo andare ad esplorare qui
intorno nel caso ci fossero altri vostri fratellini.-
-Che cosa?!- esclamò Gonwana,
orripilato, soprassedendo persino all’appellativo datogli -Vuoi cercarne
altri?!-
-Certo, potrebbero essercene
chissà quanti, soli e in lacrime! È nostro dovere raccoglierli e proteggerli- asserì Laurasia con fermezza, cominciando già a camminare in
direzione Europa.
-E cosa siamo
noi, l’asilo nido?- borbottò piano Gondwana -E comunque da dove spuntano tutti
questi lattanti…dalla terra?-
Forse Gonwana era andato più
vicino di quello che credeva alla verità.
Piccole note a fine capitolo! Come avrete capito dopo il caro Russia sono stati ritrovati in ordine: Lituania,
Polonia, Lettonia ed Estonia (quello che tremava nella culla).
Un’ultima cosina, queste piccole nazioni sembreranno un po’
precoci, ed in effetti lo sono ma più che altro sono
guidate da un certo istinto che modella già il loro comportamento. In quanto a da dove vengono…prima o poi i nostri due
intrepidi super-continenti lo indovineranno, spero!
Vi lascio così in breve perché sono reduce da un viaggio, e
piuttosto affaticata, avrei anche bisogno di un sorso d’acqua e…qualche commentino non guasterebbe ma…capisco che con questo caldo
fa un po’ fatica e…
Russia-san mi passi del ghiaccio per favore?
Al prossimo capitolo!