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Autore: Yusaki    05/07/2009    1 recensioni
Dedicata alla nascita di tutte le nazioni, con una serie di Flashfic ci immergeremo nei dolci e antichi pensieri della terra che le riuniva tutte e vedremo l'infanzia...la loro infanzia...quella che i personaggi di Hetalia non ci hanno mai raccontato.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-Ce ne potrebbero essere altri!- stava mormorando con entusiastica agitazione Laurasia mentre un depresso Gonwana lo seguiva cercando, senza troppo successo, di ignorare gli occhioni del bambino fra le braccia dell’altro, fissi su di lui.

-Non sono mica funghi, mica spuntano dal terreno…- tentò di farlo ragionare Gonwana, mentre impediva al biondo di inciampare su una felce nascosta. Ovviamente Laurasia non lo ascoltò ma, con la massima cautela, sbucò nella radura dove aveva trovato il piccolo dai capelli argento-biondo. Entrambi i supercontinenti si fermarono, incerti, immobili, silenziosi, bloccati dall’atmosfera magica di quella piana deserta.

Tutti e due sussultarono quando il fagottino bianco fra le braccia di Laurasia emise un lieve mugolio; il neonato fino a quel momento non aveva emesso alcun suono e la sua espressività si era limitata ad un battito incuriosito di ciglia.

-Che c’è piccolino?- domandò dolcemente Laurasia, elevando il bambino fino al suo volto. Un braccino minuscolo si districò dal groviglio di stoffa e parve indicare qualcosa alla sua destra. Quando il neonato vide che Laurasia, perplesso, non si muoveva, cominciò a divincolarsi fino a che, con cautela, il più grande non lo pose a terra.

Immediatamente la figurina cominciò a gattonare affondando con decisione le manine delicate nel terreno compatto; Laurasia lo seguì immediatamente, raggiunto con meno entusiasmo da Gondwana, ed entrambi parvero agitarsi un po’ quando il piccolo sembrò letteralmente svanire dietro un mucchio di foglie verdi misteriosamente cadute.

-Piccolino!- gridò Laurasia scattando per cercarlo. Tirò un sospiro di sollievo quando lo ritrovò poco più in là, accucciato per terra con una manina che spostava delicatamente del fogliame. Il supercontinente trattenne bruscamente il respiro gridando un secondo dopo -GONDWANA!-

Il pargolo aveva spostato diverse foglie fino a scoprire quello che sembrava un bimbo molto più piccolo di lui, che dimostrava al massimo qualche mese. Si intravedevano già però quelli che in futuro sarebbero stati folti capelli castani, piccole ciocche che l’altro prese a tirare facendo svegliare e scoppiare a piangere il bruno.

A quel suono se ne aggiunse un altro, molto simile ma più intenso e acuto, e Laurasia accorse per trovare un bambino molto simile al precedente, solo con capelli decisamente tendenti al biondo. Non fece praticamente in tempo a prenderlo in braccio che altri due pianti irruppero con decisione nella valle, da punti imprecisati.

 

-D’accordo- sbottò infine Gondwana, allontanando per l’ennesima volta il loro primo trovatello dai capelli bruni del secondo -In effetti spuntano come funghi, per caso hai intenzione di tenerli tutti?!-

Laurasia quasi non lo sentì, troppo occupato a canticchiare cullando i ben tre bambini deposti amorevolmente in una culla di morbidissima stoffa imbottita, legno, e foglie.

-Certamente, non avrai per caso intenzione di lasciarli a se stessi?- lo rimproverò Laurasia, lanciandogli al contempo uno sguardo supplichevole -Sono così carini!- proseguì poi agitando un ditino in direzione del biondino nella culla.

Gondwana sembrava avere qualche problema a tenere il piccolo coi capelli argentati così si affrettò a passarlo a Laurasia che lo sistemò nella culla insieme al brunetto e insieme agli altri tre. Il biondino rotolò subito vicino al brunetto che cominciò a piangere non appena quello coi capelli d’argento lo attirò più vicino senza troppa delicatezza.

-Su, su, fate i bravi- gli incoraggiò Laurasia separandogli e coprendogli con una coperta più pesante, preoccupato perché il più minuto di loro tremava incontrollabilmente. -Io e papà Gondwana dobbiamo andare ad esplorare qui intorno nel caso ci fossero altri vostri fratellini.-

-Che cosa?!- esclamò Gonwana, orripilato, soprassedendo persino all’appellativo datogli -Vuoi cercarne altri?!-

-Certo, potrebbero essercene chissà quanti, soli e in lacrime! È nostro dovere raccoglierli e proteggerli- asserì Laurasia con fermezza, cominciando già a camminare in direzione Europa.

-E cosa siamo noi, l’asilo nido?- borbottò piano Gondwana -E comunque da dove spuntano tutti questi lattanti…dalla terra?-

Forse Gonwana era andato più vicino di quello che credeva alla verità.

 

 

 

 

 

 

Piccole note a fine capitolo! Come avrete capito dopo il caro Russia sono stati ritrovati in ordine: Lituania, Polonia, Lettonia ed Estonia (quello che tremava nella culla).

Un’ultima cosina, queste piccole nazioni sembreranno un po’ precoci, ed in effetti lo sono ma più che altro sono guidate da un certo istinto che modella già il loro comportamento. In quanto a da dove vengono…prima o poi i nostri due intrepidi super-continenti lo indovineranno, spero!

Vi lascio così in breve perché sono reduce da un viaggio, e piuttosto affaticata, avrei anche bisogno di un sorso d’acqua e…qualche commentino non guasterebbe ma…capisco che con questo caldo fa un po’ fatica e…

Russia-san mi passi del ghiaccio per favore?

Al prossimo capitolo!

 

  
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