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Autore: Spensieratezza    21/06/2018    3 recensioni
Ho sognato con i libri di Harry Potter, ma ho anche tanto sofferto per cose che avrei voluto non fossero mai accadute, tipo certe morti e i Dursley e il loro atteggiamento con Harry. Mi sono allora chiesta, perchè non scrivere una fanfiction, eliminando e cambiando le parti che non mi sono piaciute? Vediamo che storia sarebbe diventata se certe cose non fossero mai accadute e ne fossero accadute altre invece più felici!
la Drarry è diventata più concreta a partire dal capitolo 31
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Harry era stato invitato di nuovo alla festa di Lumacorno. La prima volta aveva portato Luna, ma stavolta non aveva portato nessuno.

Non aveva voglia di andare con nessuno. Certo avrebbe potuto chiedere a Ron o Hermione di accompagnarlo, ma la verità era che l’unica persona che avrebbe voluto portare con lui alla festa, era un certo biondino pallido e strafottente e non poteva farlo. Cosa avrebbero detto se li avessero visti insieme, considerati i trascorsi?

Ne aveva parlato con Draco, che aveva risposto con baldanza, di non avere nessuna voglia ad andare a quella stupida festa di quello stupido lumacone, che non faceva altro che ignorarlo.

Harry avrebbe potuto ribattere che Lumacorno forse lo ignorava perché odiava le Arti Oscure e i mangiamorte, ma non aveva voglia di litigare di nuovo con Draco, ora che era tornato il sereno tra loro.

Così, una volta arrivato alla festa e sedendosi assieme ad altri ragazzi e ragazze al lungo tavolo imbandito di cose delizose, organizzato tutto da Lumacorno, non ebbe altre distrazioni che rimpiangere mille volte di non aver insistito per far venire anche lui.
 


All’improvviso, però fece un sussulto, che riuscì tuttavia a dissimulare piuttosto in fretta, anche per merito del gran chiasso e tutto il chiacchiericcio che c’era intorno. Erano tutti girati, nessuno faceva caso a lui.

Qualcosa gli aveva sfiorato la gamba e Harry era contento di esser riuscito a trattenersi dal gridare. Se i suoi dubbi sarebbero stati confermati..

“Draco?” sussurrò guardando sotto il tavolo. “Sei tu?”

“Elementare, Potter.” La voce era inconfondibile. Anche il modo di accarezzargli la gamba, era inequivocabile, tuttavia era stato contento di averlo chiarito a voce, onde evitare che strani fantasmi pervertiti facessero cose strane.

“Che cosa ci fai qui?? Come mai non riesco a vederti??” sussurrò ancora Harry cercandolo con lo sguardo.
“Ho addosso il tuo mantello dell’invisibilità”

“CHE COSA?”

“Ha il tuo odore addosso. Mi piace.”

“Non avresti dovuto. È una cosa personalissima e poi avrebbero potuto vederti! Cosa ti è saltato in testa?” poi ci pensò meglio. “Hai rovistato nelle mie cose??” protestò arrabbiato.

Draco ridacchiò sottovoce.

“Sono pur sempre una serpe, no? Sapevi a cosa saresti andato incontro quando hai deciso di avere una relazione di sesso con me, o credevi forse che avrei fatto l’angioletto casto e puro?”

“Il furto non è annoverato tra le trasgressioni eccitanti!”

“Questo lo dici tu. Tipo mi permettono di fare QUESTO.” e dicendo così, gli sbottonò i jeans.

Harry boccheggiò.

“C.cosa..cosa..stai..”

“Rilassati, adesso ci penso io a te.”

“Draco, no!! Non farlo! Siamo in pubblico, a una festa! “

Draco come prevedibile, non ubbidì e cominciò subito a succhiare il suo membro con lascivia.

“Oddio! Oddio!”

“Cerca di non essere rumoroso.” Disse Draco con un sorrisetto.

Harry fece del suo meglio per non attirare l’attenzione e per modulare i muscoli del viso. Per fortuna tutti attorno a lui erano distratti dai bagordi della festa.

Cercò il più possibile di non emettere un fiato. Era teso come una corda di violino e paradossalmente quella tensione sembrava renderlo più duro e eccitato quindi la cosa diventò inaspettatamente piacevole.
 
Quando venne, accadde allo stesso modo silenzioso in cui si era svolto il tutto. Ci mise qualche secondo per riprendersi e per accorgersi che era venuto nella bocca di Draco.



“Draco..dove..stai andando?” chiese Harry non sentendolo più vicino a lui.

Una voce gli sussurrò nell’orecchio.

“Vado a prendere dello champagne per te e per me e poi berremo da soli in un posticino tranquillo.”

Quella prospettiva sembrava a Harry decisamente allettante.
 
Purtroppo a scombinare i piani dei due giovani amanti, arrivò Piton. Visto che Draco ci metteva tanto, decise di andarlo a cercare e lo trovò intento a battibeccare con Piton.

“Che cosa ci fai qui non invitato? Ti avevo già detto di finirla, Draco..”

“Professore, Draco  è con me!” si sbrigò a dire Harry.

Entrambi fissarono Harry sgomenti.

“Come hai detto, Potter?” gli chiese Piton sorpreso.

“L’ho invitato io alla festa. “ spiegò.

“E allora come mai l’ho beccato in giro da solo?” chiese Piton sospettoso.

“Era andato a prendere da bere! Il caldo, sa.” Disse Harry sorridendo imbarazzato.

Frastornato da questo nuovo sodalizio, Piton se ne andò lasciandoli da soli, non senza prima sussurrare all’orecchio di Harry:

“Ben fatto, Potter, continua a tenerlo d’occhio. Stai andando alla grande!”

Harry sorrise tra sé imbarazzato, sapendo che Piton non aveva idea di quanto velocemente stesse andando. Aveva proprio ingranato la quinta.
 
Incapace di trattenersi oltre, afferrò Draco e lo spinse dentro uno sgabuzzino per le scope.

“Come hai fatto a farti scoprire? Non indossavi il mantello??”

“Me lo sono tolto solo per cinque secondi. Si scoppia di caldo qui dentro. Ecco, prenditelo. Non agitarti.” Disse Draco, ridandoglielo, credendo che Harry fosse preoccupato per quello.

Harry ridacchiò nel buio.

“Mi preoccupavo solo che potesse sporcarsi..”
“Cos..a vuoi dir…”

Harry lo baciò d’impulso, continuò a baciarlo languidamente, fino ad arrivare a sbottonargli i jeans.



“Oddio..vuoi farlo davvero adesso? QUI?” chiese Draco.

“Lo voglio.”

“E…succederà mai un giorno che facciamo questo, alla luce ?” chiese Draco ironico.

Harry ridacchiò. “Step by step, caro Draco, sto per farti un pompino, non lamentarti.”

“Lasciamo il giudizio finale per dopo..”

Harry cominciò a prenderlo in bocca, cercando di ignorare l’imbarazzo.

Era la sua prima volta. Non l’aveva mai fatto.
 
“AHH. Cazzo, Potter.” Gemette Draco, infilando le mani nei suoi capelli.


Incoraggiato dalle sue carezze, Harry si spinse con la bocca un po’ di più.


“Cazzo..ohhh..si…così…Harry!...Sì..continua..ohhhh..”
 
Quando arrivò al culmine, venne nella bocca di Harry.

Il moro si alzò, passandosi una mano sulla bocca. Sembrava imbarazzato, ma sorrideva.

“Gli occhi ti si illuminano per lo sforzo o per me?” chiese Draco sorridendo.

“Magari è per merito tuo.” Disse Harry.

Draco lo attirò a sé in un abbraccio e cominciò a baciarlo appassionatamente, fino quasi a mangiargli la faccia, quando il bacio finì, rimasero abbracciati.

“Sono felice, Potter.”

“Mmm..Draco..” disse Harry, accucciandosi contro di lui.


"Sì?"

“Che ne dici di chiamarmi Harry?” gli disse.

Draco rispose baciandolo di nuovo con passione.
 
Restarono venti minuti a baciarsi e fu più potente e intenso di un TI AMO.

Entrambi erano felici come non lo erano mai stati.

Draco non sapeva che tutta quella felicità era destinata a subire un rovinoso STOP.

Pochi giorni dopo, il mondo di Harry crollò sotto i suoi piedi.

Ron era stato avvelenato, rischiando di morire!
 
 
   
 
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