Androginamente acido
Harry
ringraziò mentalmente tutti i santi di cui conosceva il nome, pochi a dir la
verità, perché il pranzo si era concluso in fretta e senza inutili spargimenti
di sangue. Certo, inizialmente c’era stata un po’ di tensione fra lui e Brian,
soprattutto perché quello stronzetto non aveva perso una singola occasione per
punzecchiarlo, però in fin dei conti tutto era filato liscio.
Era
perfino riuscito a rimanere solo con Lyla per qualche minuto, giusto in tempo
per farsi raccontare tutte le news di cui non era a conoscenza e strapparle la
promessa di continuare a tenersi in contatto nonostante la lontananza, e poi erano
dovuti correre in aeroporto in ritardo come al solito.
Sorrise
e si stiracchiò appena, erano sull’aereo da tre ore e si stava già annoiando a
morte. Si sarebbe accontentato anche di sentire le lamentele di Draco riguardo
la classe economy ma il biondo si era addormentato di botto con la testa
appoggiata alla sua spalla, appena saliti a bordo, così lui aveva dovuto
rinunciare perfino a leggere un quotidiano.
-Mh…
Potter, vuoi stare fermo? Qui c’è qualcuno che cerca di dormire…- mugugnò
infastidito Draco. Harry sbuffò. Se quel damerino viziato credeva di poterlo
usare come cuscino fino a Londra si sbagliava di grosso.
-Peccato,
stavo giusto pensando che mi sarebbe piaciuto finire il discorso che avevamo
iniziato una settimana fa.-
Draco
mugugnò insofferente.
-Quale
discorso?- volle comunque sapere. Sul viso di Harry comparve un ghignetto
malizioso.
-Quello
che avevamo iniziato in bagno, se non ricordo male ci avevano interrotto
proprio sul più bello…-
Draco
aprì gli occhi ed inarcò un sopracciglio, osservando Harry piacevolmente
sorpreso.
-E
bravo il nostro Potty, chi se la aspettava una simile proposta da te? Oh, quasi
rimpiango il ragazzino puro ed innocente dei primi tempi…-
Harry
scrollò la testa, esasperato dal tono melodrammatico di Draco.
-Come
al solito, ti vorrei far notare che la colpa è solo la tua se quel ragazzino è
scoparso. Quindi evita di dispiacerti.-
Draco
si rilassò contro lo schienale del suo sedile e chiuse nuovamente gli occhi.
-E
chi ha detto che mi dispiace? Preferisco di gran lunga il ragazzaccio che si
diventato.-
-Manianco,
io non sono un ragazzaccio.- borbottò Harry, punto sul vivo.
Draco
ridacchiò.
-Certo,
certo.- convenne quietamente, per una volta in vita sua non era intenzionato a
bisticciare con Potter.
-Sei
una vipera.- sibilò il moretto indispettito.
-Lo
so, e so anche che tu mi ami soprattutto per questo.-
-Ne
sei così sicuro?-
-Si.-
-…
Ok, questa te la concedo.-
Draco
sorrise gongolante, adorava averla vinta su Potter e, questo doveva ammetterlo,
nel loro rapporto accadeva raramente che il moro si facesse incastrare da lui.
-Grazie
Potter, ed ora che ne diresti di accompagnarmi in bagno? Sai, non credo di
sentirmi molto bene…-
Harry
sorrise e si alzò dal sedile.
-Oh,
ma certamente, non sopporterei che ti accadesse qualcosa…-
-Si
può sapere chi cavolo stiamo aspettando?- sbottò Harry, infastidito dal
misterioso comportamento del Biondo. Erano scesi dall’aereo da meno di mezz’ora
ma le occasioni che Draco gli aveva fornito per strangolarlo o ucciderlo
direttamente, erano state molteplici.
-Lui.-
-Lui
chi?-
Draco
lo ignorò bellamente e fece cenno ad un ragazzo dai capelli talmente rossi da
sembrare fuoco vivo di avvicinarsi a loro.
-Buongiorno
signor Malfoy. Spero che il viaggio sia stato piacevole e mi scuso per il lieve
ritardo. Prego, dia pure a me le valigie.-
-Grazie
Ronald, prendi anche quella.- gli rispose Draco, indicando la sacca di Harry.
Ronald si sporse per afferrarla ma Harry lo anticipò.
-Grazie
ma non devi disturbarti, ce la faccio benissimo da solo a portarla.- si affrettò
poi a spiegargli.
-Nessun
disturbo signore.-
-Potter,
Ronald è il mio autista e lo pago anche per servizi del genere.- gli fece
notare Draco. Per tutta risposta Harry gli rivolse un’occhiata gelida.
-E’
pagato per portare le tue valigie, della mia me ne occupo io. Comunque piacere
di conoscerti Ron… Posso chiamarti Ron, vero? Io sono Harry.- disse Harry
gioviale all’indirizzo del Rosso, tendendogli poi la mano.
Ron
lo fissò a bocca aperta, sorpreso da quel gesto così… Umano, ma si riprese
immediatamente e si affrettò a tendergli la mano a sua volta.
-Pi…
Piacere di conoscerla, signore.- borbottò un po’ impacciato. Harry gli sorrise
in modo rassicurante.
-Naturalmente
devi darmi del tu.-
-Oh,
bè… Si, certo. Allora… Allora piacere di conoscerti… Harry.-
Draco
sfece schioccare la lingua, palesemente disgustato da quei convenevoli. Potter
doveva sempre dare confidenza agli straccioni!
-Ora
che hai fatto la tua buona azione quotidiana, ti senti realizzato?- sbottò
scocciato Draco all’indirizzo di Harry.
Ron,
captando aria di tempesta, optò saggiamente per battere in ritirata.
-Hem,
signor Malfoy se non le dispiace io vi precedo con i bagagli…-
-Sarà
meglio per te!- tuonò Draco in risposta, fulminandolo con un’occhiata al
vetriolo.
Harry
osservò Ronald andarsene di corsa e non poté fare a meno di scrollare la testa.
Draco era davvero incorreggibile.
-Si
può sapere che ti è preso?- gli domandò Harry, cercando di rimanere il più
calmo possibile.
-Si
può sapere che è preso a te?!! Se non te ne fossi accorto Ronald è un mio
dipendente, e i dipendenti si trattano come… Dipendenti, non come amici!!- lo
aggredì immediatamente Draco. Harry assottigliò gli occhi.
-Vorresti
forse dire che quel povero ragazzo non si merita nemmeno che io gli rivoglia un
saluto cordiale? Io avrò sorvolato sul fatto che sia un tuo dipendente, ok, ma
tu hai sorvolato sul fatto che lui è anche un essere umano! Magari gli fa
piacere se una volta lo tratti come una persona con un po’ di cervello invece
che limitarti ad impartigli stupidissimi ordini!-
-Cos…
Vorresti dire che non lo tratto come una persona?! Io non sono un mostro!- urlò
indignato Draco. Harry sorrise sprezzante.
-No,
certo, però sei un damerino viziato che si crede onnipotente!-
-Ma…
Ma Ronald è pagato profumatamente per fare quello che fa…- Bisbigliò Draco. Non
era giusto che Harry facesse quelle insinuazioni su di lui. Per una volta in
vita sua si sentì profondamente ferito da delle semplici parole.
Harry
si accorse del cambiamento di Draco e si affrettò ad abbracciarlo.
-Scusa,
non avevo il diritto di dirti quelle cose…- gli sussurrò ad un orecchio. Aveva
decisamente esagerato e se ne rendeva conto. Draco si strinse di più a lui.
-Mh…
Ok, accetto le tue scuse, ma la prossima volta te la faccio pagare…-
Harry
sorrise sollevato, aveva evitato un’ennesima catastrofe.
-Andiamo
allora? Se non sbagli oggi abbiamo un bel po’ di visite da fare, e prima vorrei
riposarmi un po…-
-Si,
certo.-
***
Olè,
sono tornati a Londra e hanno già incominciato a litigare, come si amano i miei
amorucci *.*
Scusate
per il ritardo ma sono stata in vacanza (a proposito, nel seguito ci sarà posto
per due o tre aneddoti che riguardano un certo bagnino XD)
Nel
prossimo capitolo entreranno nuovamente in scena Remus, Sirius, Blaise e Pansy ed
ovviamente ci sarà pure il gran finale *.* … Anche se poi non sarà un vero e
proprio finale dato che ci sarà un sequel, ma comunque… Non vedo l’ora!!! XD
Un
bacio a tutte quante!!!
Cally