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Autore: Spensieratezza    27/07/2018    3 recensioni
Spin off della storia Harry Potter 2.0 Peter Minus, dopo esser stato riconosciuto come ennesima vittima di Voldemort, nonchè scagionato dal'accusa di tradimento, è desideroso di recuperare il rapporto con Ron, per questo, con la scusa di andare a trovare Charlie, il fratello maggiore di Ron, propone al suo ex padrone, una vacanza da soli in Irlanda!
Riusciranno i due ex amici a ritrovare l'armonia perduta?
*Peter Minus a causa della passata maledizione imperius, ha la stessa età di Ron *
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Weasley, Peter Minus, Ron Weasley
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Ron e Peter si trovavano in uno spiazzo erboso, sdraiati sul verde, completamente in pace con il mondo.

Peter come un gatto bisognoso di coccole, stava sdraiato, lasciandosi fare le coccole da Ron, che gli accarezzava distrattamente il viso o gli faceva languidi grattini e carezze sulla schiena.

In quel momento percorreva gli zigomi del suo viso con le dita della mano. Peter a occhi chiusi si lasciava fare.

Ron si chiese quando quest’aria di meraviglia che sembrava attorniarlo e avvilupparlo come una rete, se ne sarebbe andata. Peter non poteva fare a meno di stupirlo ogni giorno di più a quanto pareva.
E questa cosa delle coccole…Ron sapeva cosa sembrava a chiunque li avesse visti.

Quando però Peter gli aveva spiegato perché le desiderava, tutto aveva assunto un contorno meno..malizioso?

Quando ero un topo, mi coccolavi continuamente..ne sento la mancanza..sono in astinenza da coccole..

Ron era scoppiato a ridere, poi però aveva capito che Peter era serio, non lo stava prendendo in giro. Capì che strascichi della sua trasformazione lo avevano reso dipendente a certe abitudini che avevano solo i felini o gli animali domestici. Peter aveva DAVVERO BISOGNO delle coccole.

È come un bambino.. si diceva mentre gli dava quelle carezze innocue che non dispiacevano a nessuno dei due.
“Mmm..Ron..”

“Mmm..”

“Quando Grattastinchi..il gatto di Hermione..mi dava la caccia..”

Ron trasalì a quel ricordo ma cercò di dissimulare.

“Non pensarci più, Pete..”
“Sei stato così dolce a difendermi..mi ricordo..che mi stringevo di più a te e tu mi proteggevi, tra le tue braccia, nascondendomi nella tasca della tua camicia o dei tuoi pantaloni..”

Ron stette zitto, ricordando con strazio quegli avvenimenti.

“Ti preoccupavi che fossi terrorizzato..dicevi che sentivi il mio cuore battere forte..ma quando mi nascondevi nella tasca della tua camicia..sentivo il tuo cuore. Batteva forte..”

“B-basta parlare di queste cose adesso…”
Peter aprì gli occhi ma non smise di sorridere.

“Mi sono sentito protetto..mai nessuno mi ha fatto mai sentire così..”

“Però te ne sei andato.” Ricordò Ron con astio. “Te ne sei andato..e hai lasciato che litigassi con Hermione, credendo che quel gatto..quel gatto..”
Peter lo guardò triste.

“Avevo troppa paura. Scusa.”
“Lascia perdere.”

“Ma sono tornato.” Riprese Peter e stavolta si sdraiò con la testa sul suo petto, accucciandosi a lui. "Mi mancavi.”


I capelli profumati di Peter gli solleticarono il collo, confondendolo.

“Che sciocchezza! Sono stato io a trovarti! Anzi, Hermione.” Brontolò Ron.

Peter sporse la testa all’indietro verso di lui e Ron si sentì accaldato alla base del collo.

Possibile che non si renda conto di quanto è imbarazzante quando fa così?

“Stavo da Hagrid nella speranza che mi trovassi, altrimenti sarei scappato via.”

Ron brontolò e lasciò scivolare le dita sui fianchi di Peter, quest’ultimo trasalì leggermente al tocco, ma non si spostò. “Come avresti pensato di sopravvivere, senza di me?”

Peter ridacchiò. “Sono il tuo animale domestico. Mi hai addomesticato.”
Ron si irrigidì e fece per spingerlo via.

“Stai esagerando adesso, Pete.”



“Perché ti vergogni? In un libro che lessi una volta, si disse che addomesticare significa creare dei legami!( NB: il libro di cui parla è Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry )
Ron sussultò.
 
Peter annuì.

“Il libro riportava il dialogo di una volpe al ragazzino. Diceva: io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi, ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro, tu sarai per me unico al mondo  e io sarò per te, unica al mondo.”
Ron restò zitto senza parlare.

“La volpe disse ancora: vedi laggiù in fondo dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano per me è inutile, i campi di grano non mi ricordano nulla e questo è triste,ma tu hai dei capelli color dell’oro, allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato, il grano che è dorato, mi farà pensare a te, e amerò il rumore del vento nel grano.” Dicendo così, aveva poggiato di nuovo la testa sul suo petto.
 
Ron adesso aveva gli occhi pieni di lacrime.

“Io ti ho addomesticato, ma poi tu mi hai lasciato..mi hai spezzato il cuore. Mi hai fatto piangere.”
Adesso anche Peter piangeva.

“Il libro diceva anche: si arrischia di piangere un poco se ci si è lasciati addomesticare.”


Ron strinse gli occhi più forte. Peter pensava che lo avrebbe scacciato via, ma inaspettatamente lo strinse più forte a sé abbracciandolo. Peter chiuse gli occhi e si lasciò abbracciare.
 
“Ron..” singhiozzò ancora Peter. "Se LUI tornasse, mi proteggeresti ancora? Come hai fatto con Grattastinchi?”

“Sì.” Disse Ron pronto. Non aveva bisogno di chiedere a chi si riferisse.

“Lo prometti?? Non lascerai che mi prenda, vero??” gli chiese con gli occhi pieni di lacrime.

“Lo giuro sulla mia vita. Potessi morire. Lui non ti avrà mai più.” disse Ron con tono fermo e arrabbiato.
Peter gli accarezzò il viso con le mani.
“Grazie.” E poi poggiò la testa sul suo petto.
 
Restarono così per un tempo indefinito, mentre Ron continuava a consolarlo, abbracciarlo e rimuginare.

Non avrebbe mai pensato che il rapporto con Pete si sarebbe trasformato fino a questo punto, ma era un’altra la cosa che lo preoccupava.

Peter sarebbe dovuto essere più grande di lui, almeno 21 anni, quindi perché aveva l’impressione che fosse addirittura lui il maggiore tra i due?

Non che gli dispiacesse prendersi cura di lui, Peter era davvero adorabile, ma la cosa lo preoccupava. Temeva per la salute del suo amico.
 
   
 
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