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Autore: BlueViper    13/07/2009    1 recensioni
"Severus! Perché sei tu Severus? Ah, rinnega i Serpeverde!…Ricusa la tua casa!…O, se proprio non vuoi, giurami amore, ed io non sarò più una Grifondoro" | ispirato a Romeo&Giulietta
Genere: Triste, Drammatico, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ATTO PRIMO

 

SCENA QUARTA – un corridoio

 

Lungo un ampio e luminoso corridoio Severus Piton, Regulus Black, Bellatrix Lastrange, insieme a un paio di studenti di altre case, mentre camminavano lentamente, finivano di indossare i costumi per quella sera. Per l’ ennesima volta Piton sistemò il suo casco della divisa da portiere irlandese di quiddich. Regulus nascose sotto la folta pelliccia bruna dell’ uniforme di Durmstrang che indossava, la sua bacchetta, poi iniziò con voce esageratamente profonda per la sua età

 

-dunque il discorso di presentazione lo facciamo o ci intrufoliamo nella loro torre come ospiti qualsiasi?-

 

 -il tempo dei convenevoli è finito mio  caro cugino. Non abbiamo nessuna intenzione di entrare come arcieri vendicatori a spaventare gli studenti. E’ inutile il solito prologo detto a memoria. No, questa volta sarà diverso. Questa volta saremo insidiose serpi nascoste tra i ciottoli e i fili d’ erba: invisibili e sempre pronte a colpire. Iniziamo col divertirci, sfruttiamo al massimo la loro ospitalità, poi vedremo. Ricorda Regulus, l’ improvvisazione è un’ arte!-

 

-io non me la sento di ballare. – sibilò Piton -Sono di umore troppo nero. Preferisco sorreggere un piccolo candelabro in un angolo della stanza.- Poi aggiunse –essendo cupo, porterò la luce. Questa sarà la mia doppia maschera…-

 

-e invece noi vogliamo che tu balli!-

 

-Io no, credetelo.- continuò Piton- Voi avete scarpine da ballo con suolo leggero: io invece ho l'anima di piombo, che m'inchioda al suolo-

 

-Tu sei innamorato: fatti prestare le ali da Cupido e librati a volo al di sopra delle tue pene.-

 

-Il suo dardo mi ha ferito troppo crudelmente, perché io possa anche solo pensare di volere l’ amore. Non voglio le sue ali, non voglio le sue dolcezze, non voglio i suoi baci. Cara Bellatrix avevi ragione e ora voglio solo la notte, voglio solo il buio ed il dolore. La sofferenza altrui è gioia per me. Desidero solo il loro sangue. – sospirò- Ho fatto un sogno l’ altra notte…-

 

-un sogno premonitore?-

 

-un sogno rivelatore.-

 

-e cosa t’ avrebbe rivelato questo sogno?-

 

-verrò tirato in mezzo. Non avrò scampo-

 

-cosa centra questo con il tuo sogno?-

 

-Non hai proprio capito niente Regulus! Io ormai sprofondo in questo mare color inchiostro. Non è più la mia volontà a dirigere le mie azioni. Le mie emozioni sono statiche e salde come la pietra del pavimento che calpestiamo. Fredde e morte-

 

-E allora fai bene a lasciarti annegare nelle tenebre Severus. L’ amore è un'oppressione troppo grande per una creatura delicata come te.- sentenziò compiaciuta la Lastrange, intromettendosi nel discorso dei due ragazzi.

 

-Ecco la soluzione: alleati all’ Oscuro Signore…sempre se te la senti- ghignò Black

 

-non temere, non è il coraggio che mi manca! Appena possibile…Appena possibile, vedrai…- sorrise aspro Piton

 

-Adesso basta voi due, siamo arrivati, se continuate a discutere di magia nera sapranno tutti chi siamo prima ancora che entriamo!-

 

-Perché fingere delle buone intenzioni se siamo qui con pessime intenzioni?- domandò fintamente ingenuo Piton, mentre una ciocca dei lunghi capelli neri gli uscì dal casco per andare a solleticargli il naso aquilino

 

-Perché le cattive intenzioni, senza un cervello alla base che le dirige, sono come le bugie, hanno le gambe corte- intervenne Bellatrix in un gridolino mozzato

 

-…e il naso lungo- proseguì Regulus lanciando un’ occhiataccia a Piton il quale imbronciato se ne stette zitto e incrociò le braccia

 

-e tu saresti quello pronto a sterminare il mondo intero?- dissentì la ragazza. –Covi rancore come un bambino, ma non reagisci mai. Tornatene tra i babbani Severus. Tu non hai la forza di affrontare Cupido, quindi dici di voler affrontare il mondo intero, ma se ti manca il coraggio nel bene ti mancherà sempre anche nel male.-

 

-candelabrum ignifer- pronunciò Piton quasi estraniatosi dalla conversazione.

Un candelabro a tre bracci, con tutte le candele accese, gli si materializzò tra le dita affusolate. –Entriamo- 

 

  
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