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Autore: la_pazza_di_fantasy    03/11/2018    1 recensioni
La città di Luxor e quella di Ombrax sono sempre state rivali e da molti secoli condividono una specie di pace.. ma cosa accadrebbe se nella città di Luxor si insediassero persone poco propense alla pace? E cosa farebbe Ombrax?
Nove ragazzi, 5 di Luxor e 4 di Ombrax non sanno ancora che toccherà a loro risolvere la situazione e riportare la vera pace.
----prima storia che pubblico, vorrei molto volentieri che chi leggesse questa storia lasciasse anche un commento così che io possa migliorare-----
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno della festa era arrivato e sia Zake che Caleb erano agitati. Alla fine anche il castano aveva ceduto e avrebbe cercato di fare la corte ad Elizabeth. Sapeva che aveva pochissime possibilità visto che la ragazza il giorno prima gli aveva detto che era felice di avere un amico come lui, ma tentar non nuoce. E poi in caso di rifiuto avrebbe messo da parte la sua cotta per restarle amico. Sperava solo che la ragazza non si allontanasse da lui. Dovevano ritrovarsi tutti davanti la camera di Zake che era diventata praticamente un punto di ritrovo, e in quel momento erano presenti solo i due ragazzi e Zake continuava a disfarsi la cravatta per poi riannodarla per il nervosismo.
-Zake calmati- disse dopo un po’ il castano che si stava innervosendo ancora di più nel vedere i movimenti agitati del ragazzo.
-mi calmerò solo quando questa festa sarà finita- disse il biondo in risposta per poi sbuffare -ma quando arrivano?-
-sono ragazze, ci mettono molto a prepararsi- disse Caleb ridacchiando alla faccia scocciata del biondo. In quel momento intravidero tre figure camminare verso di loro. Erano Susan, Luis e Elizabeth.
-dov’è Camille?- chiese Ezekiel non appena i tre erano abbastanza vicini.
-non lo sappiamo- disse Susan aggiustandosi sulla vita la gonna verde che le andava a vita bassa. Elizabeth invece si guardava intorno quasi a disagio nel suo vestito che, rispetto a quelli ai quali era abituata, era troppo aderente nonostante secondo Caleb stava davvero bene.
-siete fantastiche- disse poi il castano alle due ragazze che sorrisero.
-grazie fratellone, ma io sono fantastica con tutto- gli rispose Susan facendo una giravolta su se stessa facendo alzare un po’ la gonna. Caleb alzò gli occhi al cielo, voleva fare il complimento solo a Beth, ma sarebbe sembrato troppo strano, quindi aveva deciso di farlo ad entrambe.
-grazie- disse la bionda a disagio.
-se quella stupida non si muove la vado a prendere dalla sua camera- disse Zake che nel mentre aveva finito di torturare la sua povera cravatta e aveva incrociato le braccia esasperato.
-sei fortunato, perché se lo avessi fatto ti avrei tirato un tacco in testa- disse Camille arrivando in quel momento dal corridoio nel suo bellissimo abito rosso che le evidenziava le forme e che fece andare in tilt per un minuto buono il cervello di Zake, cosa che notò solo Caleb e ridacchiò felice.
-ora che siamo tutti credo che possiamo andare- disse Caleb incamminandosi verso la sala dove si sarebbe svolta la festa seguito a ruota dagli altri. Non prima di aver dato una gomitata a Zake. Il biondo tornò dal mondo dei sogni e si apprestò a seguire gli amici affiancando Camille.
-vuoi una mano con qui tacchi?- chiese il ragazzo porgendole il braccio con un sorriso sulle labbra.
-più tardi te li ritroverai in testa. Non ho bisogno del tuo aiuto- disse la ragazza ignorando volontariamente il braccio del biondo.
-e io che volevo essere gentile per una volta-
-risparmia le tue gentilezze per qualcun altro. Io non ne ho bisogno- Zake assottigliò gli occhi arrabbiato, sarebbe stata davvero un’impresa ardua parlare con Camille e dirle tutto se già partivano così male.
-comunque questo vestito ti sta davvero bene, dove l’hai trovato?- Camille alzò in sopracciglio confusa al complimento del ragazzo cosa della quale Zake si accorse. -vedi che non sto scherzando. Stai davvero bene- disse il ragazzo più serio che mai.
-l’ho sempre avuto nell’armadio, ma non l’ho mai messo- disse la ragazza arrendendosi allo sguardo serio del ragazzo. -grazie- aggiunse sussurrando, non si aspettava un complimento da parte di Ezekiel, ma il ragazzo era davvero serio. Cosa stava succedendo? Si ignoravano per giorni interi e poi all’improvviso lui le stava parlando tranquillamente. Cosa stava tramando Zake?
-cosa stai tramando?- chiese dopo poco la ragazza girando completamente il volto verso il ragazzo facendo un errore madornale. Infatti non si accorse che il terreno li era un po’ irregolare e mettendo male un piede stava per cadere, ma Ezakiel la sorresse prendendola per la vita e tenendola stretta a se. Poco dopo lasciò la presa sulla vita della ragazza e le porse nuovamente il braccio.
-non sto tramando niente. E poi dovresti reggerti solo per questo tratto. Non voglio che tu cada a terra- Camille sospirò e ancora riluttante si appoggiò al braccio del ragazzo. Zeke era felice di aver vicino la ragazza. Sperava veramente di riuscire a convincerla dei suoi veri sentimenti, Caleb gli aveva detto che non doveva temere niente e che sarebbe andato tutto bene, ma lui era lo stesso preoccupato.
Arrivarono nella sala da ballo poco dopo e Camille si stacco dal braccio di Zake per andare da qualche parte senza degnare il ragazzo di uno sguardo e Zake la guardò sparire tra la gente confuso. Si girò verso Caleb in cerca di aiuto, ma il ragazzo stava parlando con Elizabeth e il biondo decise di non disturbarli. Susan e Luis invece erano già entrati nella pista e stavano ballando tranquillamente insieme.
-Zake!- il biondo si girò verso la voce e avrebbe preferito mille volte non farlo. Lydia era pronta ad attaccarlo con il suo vestitino super attillato che lasciava poco all’immaginazione. Zake non aveva per niente voglia di parlare con la ragazza, e nemmeno di vederla.
-Lydia ciao, come va?- chiese solo per cercare una scusa credibile per uscire da quella bruttissima situazione.
-tutto bene, anche se adesso che ci sei tu va tutto a meraviglia- disse lei arpionandogli un braccio e sorridendo. Zake sapeva già cosa voleva.
-ne sono felice, ora però devo andare a.. a parlare con mio padre di una questione importante, ci vediamo in giro- disse il biondo prima di sgusciare fuori dalla presa della ragazza ed incamminarsi verso il padre che lo stava per salvare da una situazione bruttissima, si era ripromesso che quella sera sarebbe stato sempre insieme a Camille e che non avrebbe dato conto alle oche. E l’avrebbe fatto, costi quel che costi.
 
Caleb aveva perso di vista sia Zake che Camille, ma sperava vivamente che stessero parlando e non combinando qualche macello come al solito. Di sua sorella non si preoccupava minimamente anche perché stava ballando tranquillamente con Luis e Caleb aveva avuto modo di parlare un po’ con il ragazzo durante il tragitto ed era stato contento di scoprire che era il ragazzo che aveva i modi migliori di tutti quelli con i quali era stata sua sorella, quindi si era un po’ tranquillizzato. Era felice anche di star parlando da solo con Elizabeth, non aveva ancora trovato il coraggio di dirle quello che provava, ma almeno la ragazza non dava segni di essersi scocciata della conversazione, anzi, sembrava preferisse parlare con lui che ballare.
-non ti piace ballare?- chiese il castano dopo un po’ alla ragazza.
-si mi piace, ma non conosco questi balli, quindi sembrerei una pazza che non sa ballare- disse la bionda mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-posso insegnarti io se vuoi-
-ti pesterei di sicuro i piedi, non ti conviene- entrambi i ragazzi scoppiarono a ridere.
-che balli sai fare?- le chiese poi Caleb curioso.
-Valzer, Quickstep, Slowfox, Tango, Passo Doble e tanti altri-
-praticamente balli che qui non faremo mai- disse il ragazzo iniziando a ridere. -forse il valzer si, ma gli altri non so nemmeno cosa siano- aggiunge poi.
-tu lo sia ballare il valzer?- chiese la ragazza.
-poco, perché sono un disastro come ballerino-
-allora facciamo così, il prossimo ballo, qualunque sia, lo balliamo insieme e tu mi guidi, poi durante il valzer, sempre se lo faranno, ti guido io- propose la ragazza con un bellissimo sorriso sulle labbra.
-e se il prossimo è proprio il valzer?-
-allora balleremo quello successivo dove mi guiderai tu-
-ci stò- disse il ragazzo alzandosi e porgendo la mano alla ragazza che la prese sorridendo. Si avvicinarono alla pista aspettando che la nuova musica iniziasse. Quando partì la melodia Elizabeth rise.
-sapevi che c’era il valzer dopo questo ballo vero?- chiese la ragazza mettendosi in posizione seguita da Caleb.
-forse- rispose lui iniziando a seguire i passi esperti della ragazza.
 
“Forse” si disse Zake “bere tutti quei bicchieri di birra non è stata la scelta giusta”. Il ragazzo infatti si sentiva la testa girare e si reggeva poco bene sulle gambe. Perché aveva bevuto tanto? Perché non era riuscito a trovare Camille da nessuna parte e aveva iniziato a deprimersi e un bicchiere tira l’altro. Erano passate tre ore da quando erano arrivati alla festa e lui non aveva fatto altro che bere per tutto il tempo. Aveva intravisto sia Susan e Luis ballare che Caleb con Elizabeth. Loro almeno si stavano divertendo. Lui si stava annoiando e voleva solo parlare con Camille anche se, in quelle condizioni sapeva che non sarebbe riuscito a parlare come voleva. La individuò poco dopo, era seduta a uno dei divanetti vicino ai tavoli e aveva un bicchiere ancora pieno in mano. Il biondo le si avvicinò il più velocemente possibile.
-dov’eri finita?- le chiese una volta raggiunta e sedendosi affianco alla ragazza.
-non sono affari tuoi- gli rispose la ragazza e solo in quel momento si accorse che forse aveva bevuto addirittura più di lui.
-quanto hai bevuto?-
-non sono affari tuoi Ezekiel, io bevo quanto voglio- gli rispose Camille bevendo tutto d’un sorso il bicchiere che aveva in mano per poi prenderne un altro dal tavolo.
-Cam basta o domani ti ritroverai con un bruttissimo mal di testa- disse il ragazzo togliendo il bicchiere dalle mani della sua migliore amica. Lei lo guardò male e cercò di riprendersi il bicchiere, che era l’ultimo rimasto, ma Zake prevedendo la sua mossa lo bevve tutto d’un sorse come aveva fatto prima la ragazza. Sentì la testa girargli pericolosamente e guardò Camille, o meglio le sue labbra. Voleva baciarla, ma non poteva farlo li davanti a tutti e senza il suo consenso, e poi la ragazza sembrava abbastanza ubriaca. Si alzò e poi prese la ragazza per un braccio e la trascinò fuori dalla sala.
-dove stiamo andando?- chiese la ragazza che non stava opponendo per niente resistenza.
-ti sto riportando in camera. In realtà vorrei parlarti di una cosa importante, ma siamo entrambi ubriachi ed è meglio di no- disse il ragazzo.
-ma no! Dai andiamo in camera tua così ci sediamo sul letto e parliamo- disse la ragazza ridacchiando. Zake si accorse che forse stava peggio di quanto aveva immaginato.
-okay, però devi promettermi che non mi rederai in faccia- disse il ragazzo avvicinandosi alla parta della sua stanza che avevano appena raggiunto. Entrarono entrambi e Camille si tolse le scarpe per poi buttarsi a peso morto sul letto del ragazzo.
-il tuo letto è davvero comodo Zake- disse la ragazza chiudendo gli occhi. -e il tuo odore è buonissimo- Zake rimase confuso difronte alle affermazioni della ragazza.
-Cam secondo me dovremmo affrontare questo argomento un'altra volta. Adesso è meglio se ti riposi un po’ va bene?- disse il ragazzo sedendosi sul suo letto, ma il più lontano possibile dalla ragazza. Aveva voglia di toccarla, ma non poteva approfittarsi di lei in quello stato.
-ma io non sono stanca!- disse la ragazza sedendosi e avvicinandosi lentamente al ragazzo che degludì a vuoto. -non vuoi la mia compagnia?- chiese la ragazza una volta arrivata a pochi centimetri dal viso di Zake.
-Cam potresti allontanarti? Sai potrei non rispondere delle mie azioni se mi sei troppo vicina e poi domani mi picchi- disse il ragazzo cercando di allontanarsi dalla sua amica, ma lei sorridendo si mise a cavalcioni su di lui, per quanto le permettesse il vestito, e lo baciò. Zake cercò di resisterle in un primo momento, ma poi si lasciò andare e ricambiò il bacio iniziando a posarle le mani su tutto il corpo.
-Cam sappi che io non mi fermerò- sussurrò il ragazzo scendendo a paciarle il collo nel mentre le sbottonava la zip del vestito. Camille sorrise e iniziò a sbottonate la camicia del ragazzo, non prima di aver fatto volare via la povera cravatta.
-nessuno ti ha chiesto di fermarti- rispose la ragazza prima di baciare di nuovo Zake.

 
   
 
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