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Autore: Soul Mancini    07/12/2018    3 recensioni
Da quando ho imparato a scrivere, a sei anni, non ho mai smesso di buttare giù tutto ciò che mi passava per la mente. La scrittura è sempre stata una mia grande passione.
Questa raccolta è un viaggio attraverso gli scritti della bambina che ero, dai temi scolastici alle poesie dedicate ai parenti; racchiuderò qui tutto ciò che ho creato tra i cinque anni delle elementari e i primi anni delle medie.
Non c'è un genere preciso per questa raccolta, si passa dal comico al sentimentale, si va dal soprannaturale all'autobigrafico e... sarà divertentissimo!!! :D
- Gli scritti saranno riportati esattamente come in origine, non cambierò nemmeno una virgola se non per questioni di privacy e alla fine di ogni capitolo troverete un mio commento.
Buona lettura!!! :3
Genere: Comico, Poesia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

RULLO DI TAMBURI... DOPO UN SECOLO TORNO AD AGGIORNAREEEEEE!!!

Ma scommetto che questa raccolta trash non vi era mancata più di tanto XD ho dato ai vostri neuroni l'occasione di riposarsi e rigenerarsi! La verità è che non avevo nulla di pronto e copiato nel pc e non ho avuto il tempo materiale per provvedere. Comunque vi lascio a un capitolo molto lungo, intenso e traimatico della mia biografia adolescenziale, quindi preparatevi a una tonnellata di disagio!




15 ottobre h: 20:20


Dire che oggi per me è stato il giorno del Giudizio Universale è dire poco. Arrivo a scuola, entro in classe e mi siedo al mio posto accompagnata dai commenti dei miei compagni:

Orario!”

Sei riuscita ad alzarti dal letto!”

Non ci faccio... ops, devo interrompere il racconto! C'è «Dritto» di Babaman. È che la musica dance-all mi gasa troppo.


Approfitto di questa riga bianca per lasciarvi il link di “Dritto”, canzone che adoro ancora oggi. Non so se potrebbe essere di vostro gradimento, ma mi sembra giusto rendervi partecipi:

https://www.youtube.com/watch?v=KuRsUMyDbz4


Ecco, è successo il finimondo. Ma ti racconterò dopo! Adesso riprendiamo, allora:

Di solito, non faccio caso a loro, sono solo dei bambini. Avevo molto sonno, così mi sono accasciata sul banco e mi sono mezzo appisolata. Emanuele, che siede accanto a me, stava tutta l'ora facendo chiasso e il prof non gli ha messo la nota fino a che non mi ha svegliato e il prof gli ha preso il diario e gli ha messo una nota.

Mi dispiace per lui, perché è stato molto gentile a svegliarmi perché ha evitato che mi beccassi un rimprovero, ma in compenso ci è passato lui. Lo ringrazio tanto.

Ma lui si è arrabbiato con me e si teneva a distanza da me. Addirittura voleva andare via dal banco.

I miei compagni hanno cominciato con i soliti commenti da ebete:

Buonanotte Soul!”

Ti sei presa un sonnifero!”

Dormi bene!”

Sognaci, mi raccomando!”

All'inizio non ci ho fatto conto e ho detto loro di farsi gli affari loro, ma poi mi hanno veramente seccata e mi è venuto da piangere, ovviamente ho chiesto al prof di andare in bagno e mi sono liberata con un pianto. Quel pianto significava molto: era un pianto di rabbia, di tristezza, di dolore. Un pianto liberatorio.

Poi ho riflettuto: perché i miei compagni si comportano così? Non si accorgono che ho dei sentimenti, che posso soffrirne? No, loro in realtà non provano dei sentimenti.

Tornata in classe mi sono messa a scrivere un foglio per sfogarmi dalla rabbia che poi avrei dovuto attaccare qua.

Alla ricreazione Emanuele mi ha rubato il foglio da sotto il banco e, ovviamente io mi sono incavolata: nessuno deve toccare le mie cose personali, NESSUNO DEVE PERMETTERSI!

Alla terza ora Emanuele mi ha chiesto scusa. Ho accettato, anche se adesso che ci penso, non avrei dovuto perché si è addirittura allontanato da me nel banco.

Poi alla quarta ora... MI È SPARITO IL FOGLIO! Ero più che sicura che me l'avessero rubato i miei compagni perché erano molto curiosi.

Allora sì, che mi è venuto il nervoso. Scrivevo biglietti in pennarello nero come


SE SCOPRO CHI MI HA RUBATO IL FOGLIO LO AMMAZZO, LO AMMAZZO!


APPENA SCOPRO IL RESPONSABILE, LO GONFIO DI BOTTE! OGGI QUALCUNO TORNA A CASA CON IL SANGUE CHE GLI COLA DAI GRAFFI!


NESSUNO DEVE TOCCARE LE MIE COSE, NESSUNOOOO!


QUEL FOGLIO È MIO! VE LA FARÒ PAGARE, MIEI CARI. NON LA PASSERETE LISCIA. LA PAGHERETE MOLTO CARA!


Poi li accartocciavo e li strappavo. Ero così nervosa che sudavo come all'ora di educazione fisica.

Emanuele, che mi vedeva, continuava a ripetermi:

Ma che cos'ha di così importante quel foglio, che te ne frega, non era niente di che!”

Poi non voleva che lo dicessi alla prof. Questo mi ha insospettito, molto insospettito. Che diamine stava facendo Emanuele? Alla fine l'ho detto alla prof, non che mi abbia aiutato molto perché ha detto:

Io non so come aiutarti, se non è successo alla mia ora. Non posso fare da cane da guardia quando non ci sono!”

Non immaginate quanto ci sono rimasta male! Alla fine dell'ora Irina è venuta da me e mi ha detto che Antonio le aveva detto che avevano preso il foglio, l'avevano letto e l'avevano buttato. Stavo per andare da Antonio e massacrarlo di botte, ma mi sono trattenuta.

Appena superato il cancello di scuola, Antonio, che era dietro di me e Irina ha dato il biglietto a Emanuele che se l'è messo in borsa.

Mi sono fermata di botto: quindi non l'avevano buttato, e Emanuele faceva parte del gruppetto. Mi era sembrato strano fin dall'inizio: prima non voleva a dire niente alla prof, poi mi diceva di lasciar perdere.

Quasi mi girai, ma ripresi a camminare con questo groppo allo stomaco.

Dopo qualche metro Camilla arriva da dietro e mi dice facendo finta di non sapere niente:

Ma, Soul! Che cos'è successo oggi a scuola?”

In quel momento mi è venuto un attacco di nervoso e sono corsa via piangendo.

In questo periodo sono molto vulnerabile: anche piccole cose mi fanno venire voglia di piangere e fortuna che a volte riesco a controllarmi. A volte mi commuovo pure solo pensando.

La voce di mamma mi ha fermata: era lì, che mi aspettava. Sono arrivata da lei e mi sono seduta in macchina. Mamma stava cercando di capire che cosa avessi, ma non riuscivo a spiegarglielo. Subito dopo ci ha raggiunto Irina e insieme abbiamo spiegato a mamma cos'era successo.

Poi siamo andate via da lì e mamma è scesa a fare la spesa, così io e Irina siamo rimaste in macchina.

Abbiamo parlato di tante cose: quello che non ci eravamo dette quando avevamo litigato per via di Giada (non che mi stia molto simpatica, anzi, diciamo che non la posso vedere).

Arrivata a casa, ho raccontato tutto a Kim e mamma.

Altri disastri oggi? Ah, sì, non riuscivo più a trovare i pennelli per dipingere il portafoto per il compleanno di Talinda. Poi non sono riuscita a fare i problemi di matematica.

Poi di sera il colpo finale: avete presente quando prima sono andata a ballare «Dritto» di Babaman? Bene, io mi stavo divertendo tantissimo a ballarla, perché quando ballo quella canzone mi carico al massimo e tutti i miei pensiere e le mie preoccupazioni volano via, e mi sento libera e leggera. Ma mia sorella me l'ha tolta sul più bello perché era arrivata mamma (che tra l'altro era fuori) e io mi sono arrabbiata. Sono andata fuori da mamma e sono salita sulla scala per salire sul tetto. Non ci ero mai salita di notte, era bellissimo. Vedevo le luci della strada parallela alla nostra e anche se avevo freddo mi sentivo sicura. Sarei rimasta tutto il tempo là sopra, mi sentivo proprio bene.

Ora mi devo preparare che domani si torna in quella gabbia di matti. Dovrò fare i conti con i miei compagni e mi devo preparare perché so che sarà molto dura.


♥ ♥ ♥


*sbatte ripetutamente la testa contro la tastiera del pc, poi contro lo schermo, poi contro un muro*

*ha il sangue che le cola dai graffi (?)*

MA CHE COOOOOSAAAAAAAA O____________O”

Questo è veramente TROPPO!!!

Ma il disagio generale di questo scritto? Non so se essere più impaurita da me o dai miei compagni!

Beh... cosa ne pensate? Secondo voi avevo delle reazioni normali o da psicopatica?

Quei biglietti intimidatori poi! Sarebbero capaci di far impallidire Steven Seagal nei suoi migliori film d'azione! (????)

Però ci sono due cose in cui mi ritrovo: la prima è che sono davvero molto gelosa delle mie cose, la seconda è che detesto chi non si fa gli affari suoi. Adesso ho capito perché: mi è rimasto il trauma.

Ah, altra cosa che non sopporto: quando sto ascoltando una canzone e me la interrompono a caso. Chiaro, Kim? Messaggio ricevuto? Eh??? Altrimenti “APPENA SCOPRO IL RESPONSABILE, LO GONFIO DI BOTTE! OGGI QUALCUNO TORNA A CASA CON IL SANGUE CHE GLI COLA DAI GRAFFI!”

Mi sono spiegata?

XDDD

Non so che altro aggiungere... vi è piaciuto questo misteriosissimo thriller psicologico/psicopatico tendente al noir/all'ergastolo sul foglietto scomparso.

Ma la domanda più importante è: quanto è stata stronza la mia prof?

Ok, mi scuso ancora una volta per l'immenso ritardo nell'aggiornare, ma attualmente ho un po' di roba copiata e quindi potrò essere un po' più puntuale! :3

Ovviamente GRAZIE DI CUORE ai coraggiosi che, nonostante le settimane di assenza, sono ancora qui a leggere e recensire le mie schifezze adolescenziali! Ricordatevi: STAY TUNED STAY TRASH, anche quando questa raccolta non viene aggiornata da un po'!!! ♥


P.s: per inciso, non si scrive dance-all, ma dance-hall...



   
 
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