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Autore: Basiileia90    04/03/2019    4 recensioni
La mia storia è la continuazione dell’anime o meglio, tre anni dopo quel momento. Abel e Arthur sono tornati in Australia, Georgie invece ha deciso di rimanere a Londra col padre. Adesso però è tempo di rivedersi... che cosa succederà tra i fratelli? Abel e Georgie avranno modo di conoscersi (nuovamente) e stare insieme ?
Questa è la mia prima fanfic e spero davvero che possa soddisfare le aspettative di tutti!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abel Butman, Arthur Butman, Georgie Gerald, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati 3 anni dall’ultima volta che si erano visti: l’Australia attendeva i fratelli Buttman, ma Georgie, ora che aveva ritrovato il padre, non si sentiva di lasciarlo e rinunciò a partire con i fratelli. Era un modo per recuperare il tempo perso  e perché no, entrare a far parte di quel mondo, almeno provarci...forse non era tutto così male!

In effetti Georgie divenne di li a poco una vera “lady”, aveva imparato e si era adattata  ai modi e agli usi di quel mondo, senza mai abbandonare la sua genuinità. Era solita trascorrere molto del suo tempo presso il piccolo atelier che aveva aperto assieme alla sua amica Emma, e il suo ruolo era principalmente quello di disegnare abiti, ma non mancava di produrne di belissimi con le sue mani . Adorava inoltre passeggiare per le vie più povere di Londra oppure passare ore al mercato in compagnia di Joy. Insomma, la scalata sociale non aveva di certo cambiato il suo animo dolce e umile. Nonostante la sua permanenza a Londra e lo status  acquisito, non vi fu mai occasione per lei di incontrarsi con Lowell: l’ultima volta che lo aveva visto era stata la sera del suo debutto in società. Era stato un addio a tutti gli effetti. Venne a sapere dopo qualche mese infatti, che essendo guarito dalla grave malattia, ci sarebbe stato di lí a breve il matrimonio tra il suo primo amore ed Elise. Così fu; matrimonio e dopo un anno e mezzo il primo figlio. Georgie non sapeva se essere felice per lui, era certa che ormai quella storia si era definitivamente conclusa ma sentire parlare di lui le faceva ancora  un certo effetto.  Trascorreva le sue serate a scrivere lunghissime lettere ai fratelli, affinché il loro rapporto non si sgretolasse, raccontava ogni cosa che per lei fosse significativa: non voleva tagliarli fuori dalla sua vita è così voleva che anche loro avessero fatto. Le mancavano, tanto. Molte volte Georgie era stata tentata dal fare le valigie e prendere la prima nave per raggiungerli, ma qualcosa la frenava, e non era solo il padre o la nuova vita che tutto sommato le stava piacendo. Era quasi imbarazzo, imbarazzo nei confronti dei suoi fratelli, non sapeva come avrebbe potuto vivere la quotidianità insieme a loro ora che tutto era cambiato. Allo stesso tempo era certa che non avrebbe potuto evitarlo per sempre.

“Georgie, tesoro sei qui?” chiese dolcemente il conte Gerald bussando alla porta della stanza di Georgie.

“Sí papà, entra pure.”

“Immaginavo di trovarti qui, e immagino che starai scrivendo il resoconto della tua giornata ad Abel e ad Arthur!”

Georgie sorrise imbarazzata...in effetti Quella era ormai la sua abitudine serale e si sentiva infantile a volte nel raccontare frivolezze ai fratelli, ma era l’unico modo non invasivo per mantenere un contatto.

“ Georgie senti, io a tal proposito avrei pensato ad una cosa...”

Georgie lo guardò con aria interrogativa arrivando addirittura a preoccuparsi.

“Insomma, sono passati 3 anni dall’ ultima volta che vi siete visti e io non lo trovo giusto. Alla fine è per me che sei rimasta...”

“ È vero ma...ne abbiamo già parlato, io..io non saprei come comportarmi. Tornare in Australia sarebbe un tuffo nel passato e io forse non sono ancora pronta: tornare nella stessa casa, noi tre come da piccoli senza però mamma Mary...io non ce la faccio! Ci sarebbe troppa tensione e imbarazzo da parte di tutti.”

“Ed io è per questo che pensavo a fare venire Abel ed Arthur qui a Londra. La casa è grande, avrebbero un alloggio dove trascorrere la loro permanenza. Poi se decidessero di rimanere più tempo, Abel potrebbe tornare allo studio del Sig.Allen e Arthur... Arthur troverebbe sicuramente qualcosa da fare!”

“‘A proposito di Arthur... non so se abbia tutta questa voglia di tornare a Londra, hai dei bruttissimi ricordi... e poi Abel... ora entrambi si stanno dedicando alla fattoria.... non so se sarebbero disposti a lasciare tutto...”

“Beh, lascia scegliere a loro!”

Georgia sembrava convincersi poco a poco. Infine il padre le disse “ Forza, che aspetti a scrivere anche questo invito nella lettera?!”

Il conte sembrava più contento di lei nel rivedere i ragazzi, perché era sicuro che avrebbero accettato; in fondo quella era stata la famiglia presso cui la sua bambina era cresciuta, era molto affezionato ai due giovani. E Georgie in cuor suo sapeva che non aspettava altro che una piccola spinta da qualcuno per trovare il coraggio di incontrare quelle due persone così tanto importanti.

Dopo qualche mese Quella busta di carta finalmente arrivò in Australia 

“Abel!! È arrivata una lettera di Georgie!”

Abel corse dal fratello per leggere il contenuto dello scritto: appena arrivava qualcosa dall’ Inghilterra gli si riempiva il cuore di gioia. L’amava, ancora, sempre più”

I due fratelli lessero tutto d’un fiato, fino in fondo quei fogli profumati di rose

“Arthur finalmente. Finalmente è pronta per rivederci. Sapevo che sarebbe successo e che sarebbe stata lei a chiedercelo!”

Arthur sorrise: in quegli anni si erano promessi che non avrebbero in alcun modo insistito per far tornare Georgie a casa oppure semplicemente per incontrarla. Aveva bisogno di stare lontana da loro, di vivere appieno la sua nuova  vita per capire che cosa fosse meglio per lei, senza condizionamenti. 

Alla fattoria buttman però l’euforia era tale che i due giovani già stavano preparando i bagagli!

Georgie nel frattempo era molto pensierosa e si interrogava su che cosa i fratelli avessero deciso fino a che, un giorno, arrivò una lettera 

“Prenderemo la prima nave disponibile e saremo da te. Grazie per la proposta, non aspettavamo altro”

 Profondamente rasserenata, Georgie corse ad avvisare il padre, felice come non mai di rivedere i suoi amati fratelli.

   
 
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