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Autore: lunarossa    08/03/2019    2 recensioni
Lily si ricordava perfettamente qual era stato il momento in cui era tutto cambiato.
Era stato alla tana, da nonna Molly.
Era il 23 dicembre e c’era odore di zabaione caldo e muffin al cioccolato, tutti erano allegri e, inutile dirlo, erano molto, molto numerosi.
Festeggiavano il suo venticinquesimo compleanno e, naturalmente, c’era anche lui.
Lui che fino ad un attimo prima era semplicemente il migliore amico di suo fratello.
Lui che le aveva sempre dimostrato un amore fraterno.
Lui che quella sera aveva bevuto un bicchiere di whisky incendiario per aver perso una scommessa ed era decisamente più allegro del solito.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAP 8

L’11 dicembre Lily era fuori di sé.
 Scorpius sarebbe tornato il giorno dopo e ci sarebbe stata la festa di fidanzamento.
Inutile dire che era agita all’ennesima potenza, ma non sapeva se più per il primo o il secondo motivo.
Aveva promesso a sé stessa di non farsi prendere in giro da nessun altro uomo, ma con quello che provava per lui non sapeva se ne sarebbe stata in grado.
Comunque, pensare che lui potesse prenderla in giro era quantomai strano.
Era sempre stato molto protettivo e corretto con lei.
Poi Albus lo avrebbe evirato…e lui lo sapeva.
Oh, per Merlino…aveva ricominciato a con i suoi deliri mentali…
Per fortuna si avvicinava il Natale e  in negozio ci fu una marea di lavoro.
Così ebbe ben poco tempo per pensare a qualsiasi cosa.
Arrivò a casa stanca morta.
Alice era partita per 2 giorni con Albus. Erano andati a  Parigi, ma Alice non voleva lasciare Lily da sola a prepararsi…sapeva che avrebbe avuto bisogno di supporto morale…perciò sarebbero tornati il 12 in mattinata.
Perciò ora era sola soletta.
Aveva già in mente un bel bagno caldo e poi divano, hamburger ,  film babbano primo tempo, pop corn e film babbano secondo tempo.
Riempì la vasca e vi si immerse cercando di rilassarsi e di non pensare a nulla.
E ci provava, ci provava davvero, ma i suoi occhi accoppiati a quel suo ghigno le tornavano in mente senza che lei potesse farci nulla.
Il suono di una smaterializzazione nell’ingresso la mise sull’attenti. 
Aspettò la voce di Alice che si annunciava, magari erano tornati prima per qualsiasi motivo…
Ma fu un'altra la voce che la gelò.
“Lily sei in casa?”
Scorpius era nell’ingresso.
Scorpius era decisamente nell’ingresso, e lei decisamente nella vasca da bagno.
“Sì, sono in bagno. Esco subito.”
Si sciacquò più in fretta che potè e rischiò di scivolare più di una volta ed uccidersi.
Uscì in accappatoio e con un asciugamano in testa.
Purtroppo non poteva fare altrimenti. Non si era portata i vestiti in bagno e la sua bacchetta era sul tavolo.
Poi si rese conto che avrebbe potuto benissimo smaterializzarsi nella sua camera, ma lui la mandava talmente fuori di testa che ci arrivò troppo tardi.
Lui sgranò gli occhi. Poi si schiarì la voce e disse:
“Scusami, torno domani. Non sapevo di disturbare.”
“Non disturbi. Figurati, accomodati sul divano, mi vesto e arrivo.”
Il suo cuore batteva come se volesse uscire dal petto.
Poi, una frazione di secondo prima di voltarsi verso la sua camera, vide che Scorpius era sporco, ed aveva un taglio sulla mano.
“Ma tu sei ferito!”
Si fiondò accanto a lui prendendogli delicatamente la mano.
“Cosa è successo? Stai bene?”
“Si stai tranquilla non è nulla di che. Ma vai a vestirti per favore.”
“Ma sei ferito. E mio padre sta bene? Per Godric, mi farete morire.”
Lui le bloccò i polsi per fermarle le mani che lo tastavano sul torace e sul viso, come per accertarsi che fosse tutto intero.
Si fissarono in silenzio per un attimo, poi lui le disse:
“Stiamo tutti benissimo. Ti prego, vai a vestirti.”
Lei annuì e fece come lui le aveva chiesto senza accorgersi del suo sguardo che la seguì fino all’ultimo.
Tornata in salotto non disse nulla. Prese la cassettina delle medicazioni ed una bacinella con dell’acqua e si mise accanto a lui a pulirgli e medicargli la mano che tornò a posto in un minuto.
“Grazie.” Disse lui allargandole uno di quei sorrisi pericolosi, anzi, pericolosissimi.
“Figurati. Quando siete tornati?”
“Adesso. Sono venuto subito qui.”
“Non sei passato neanche da casa? Tua madre sarà in pensiero.”
“Le ho mandato un gufo, le ho scritto che sto bene e sarei passato prima da te.”
“Come un bravo fidanzato modello.” Disse Lily.
Lui, percependo un velo di sarcasmo nella sua voce, disse:
“Volevo solo vederti.” 
Dicendolo aveva abbassato lo sguardo, per poi riagganciarlo al suo.
Ma la modalità orgoglio era ormai entrata nel  cervello di Lily che non rispose nulla.
“Ti è piaciuto il vestito? Ti sta?” Chiese lui non sapendo come riempire il silenzio.
“Si, grazie.”
“Sei telegrafica stasera. Allora se non sono gradito ci vediamo domani sera. Ti passo a prendere alle sette.”
Si era alzato in piedi.
“No, aspetta!” Lily non sapeva quale parte suicida del suo cervello le avesse permesso di trattenerlo per il braccio e dirgli:
“Hai cenato?”  Lui scosse la testa.
“Dai siediti, ti preparo qualcosa.”
“Vuoi uccidermi mica?” Disse lui ridendo.
“Tu, buzzurro che non sei altro, credo di saper preparare un hamburger. Ma se vuoi tornartene a casa dei tuoi a mangiare manicaretti preparati dal vostro elfo domestico nessuno ti tiene!” Gli rispose voltandogli le spalle.
Ma lui le prese il braccio e la fece rivoltare tirandola un poco indietro.
“Credo che il tuo hamburger sarà buonissimo.”
Lei, che non riusciva più a sostenere il suo sguardo, si spostò in cucina e, come ogni volta, lui le si accostò senza farsi sentire, per aiutarla, ma ormai lei se lo aspettava e disse bofonchiando: “Comunque sei un buzzuro.”
“Pensavo di essere stupido.”le rispose  prendendo l’insalata.
“Sei un buzzurro stupido!”
Lui scoppiò in una risata contagiosa, e infatti scoppiò a ridere anche lei.
Poi lo guardò e il suo cuore perse un battito.
 Distolse subito lo sguardo. Non doveva lasciarsi abbindolare. Ricorda Lily ,ricorda, orgoglio e coraggio.
La cosa importante era non guardarlo negli occhi. Quelli erano il problema.
Ma riguardandolo sottecchi si rese conto che era ancora tutto sporco.
“Lascia Scorpius, faccio io. Vai a farti una doccia. Ti procuro dei vestiti di Albus. Ne tiene sempre qualcuno qui per quando si ferma. Ti giuro che non ti avveleno e che i miei hamburger saranno accettabili.”
Lui sorrise.
Per Merlino, il suo sorriso avrebbe dovuto essere illegale.
“Una doccia in effetti potrei gradirla”
Lily gli diede un cambio di Albus.
“Mi spiace, mio fratello non ha nulla di elegante qui. Ti ho recuperato solo una tuta.”
“Direi che è perfetta, starò comodo.” 
Prese la tuta e la biancheria che Lily gli aveva procurato e si chiuse in bagno.
Lei riuscì a cucinare molto più agevolmente senza lui intorno e impostò il lettore dei DVD babbani con il film che aveva scelto…Alice in Wonderland.
L’aveva incuriosita il titolo, che conteneva il nome della sua migliore amica. Alice poi le aveva detto che lo aveva adorato, perciò non poteva che essere bello.
Lui uscì dal bagno che aveva appena finito di preparare 4 grossi hamburger e una dose per una dozzina di persone di patatine fritte.
Lily lo invitò sul divano e si sedettero vicini, cominciando a mangiare.
“Volevo vedere un film babbano che mi ha consigliato Alice. Ti va?”
“Certo. Mi piacciono i film babbani. È un altro horror?”
“Direi di no, è una fiaba. Ma se non ti va lo guardo un'altra sera.”
“Una fiaba? Lily non mi starai diventando romantica?”
Lei gli rispose con una linguaccia e addentò il suo panino.
Fecero partire il film e,  senza nemmeno sapere come, si ritrovarono vicini, con i corpi che si sfioravano, commentando il film, ridendo ed emozionandosi
Verso la fine però la stanchezza si impossessò di Lily che si addormentò sulla spalla di Scorpius. Lui si accorse dell’esatto momento in cui il corpo di lei si abbandonava al sonno, contro di lui.
Sorrise e si mise a guardarla per qualche minuto.
Le scostò i capelli dal viso poi se la tirò addosso stendendosi sul divano.

Appellò una coperta dalla poltrona e coprì tutti e due. 
Il film era finito. Spense la tv con quell’aggeggio nero con i tastini colorati.
Si erano persi la fine.
Lily si mosse e mugugnò qualcosa sistemandosi meglio su di lui che sorrise e mormorò “Nox”.









  
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