Capitolo 11: Il legame della Megaevoluzione
Strada per Cromleburgo, 07/06/2016, ore 11:00
Dopo aver conosciuto la Campionessa di
Kalos Diantha e, aver salutato il Professor Platan, Ash e i suoi amici si
dirigono alla volta di Yantaropoli, sede della prossima sfida in Palestra del
ragazzo. Lungo la strada che portava a Cromleburgo, la prossima città, Ash
ripensò alla sua lotta con Diantha del giorno precedente, dove Pikachu venne
sconfitto dal Gardevoir della donna.
“Incredibile!” – esclamò Ash – “Non riesco
a smettere di pensare alla mia lotta di ieri!”
“Vedo che sei di buon umore,
nonostante la sconfitta subita!” – disse Serena.
“Puoi scommetterci! Ora che conosco il
livello di Diantha, devo darmi da fare se voglio riuscire a batterla!”
“E dimmi: hai già deciso cosa fare?”
“Certo! Per prima cosa, conquisterò
tutte le medaglie rimanenti; poi vincerò la Lega Pokémon e alla fine,
sconfiggerò Diantha!”
“È per questo che sei voluto partire
così presto?” – domandò Lem.
“Indovinato! Prima sconfiggo la
Palestra di Yantaropoli e prima mi avvicinerò al mio obbiettivo!”
“Devo ammettere che sei molto carico!”
– aggiunse Clem.
“Sì, lo sono! Ma ora… andiamo!”
Le parole dette ai suoi amici, diedero
ad Ash moltissima energia. Persino Pikachu si senti carico, di fronte alle
parole del suo allenatore. Il viaggio proseguì senza problemi, fino ad arrivare
ad un Centro Pokémon situato nella foresta, dove i ragazzi decisero di fermarsi
per mangiare. Una volta scesi dalle macchine, vennero avvicinati da una ragazza
vestita di bianco e con i pattini a rotelle, la quale puntò il dito contro Ash.
“Ehi, tu!” – disse la ragazza.
“Dici a me?”
“Sì, dico a te! Il mio nome è Ornella e, sono alla ricerca di
allenatori da sfidare!”
“OK! Quindi… cosa vuoi da me!?” –
chiese Ash, un po’ incuriosito.
“Dal tuo aspetto, direi che sei un allenatore
molto in gamba. Appena ti ho visto, ho capito subito che eri un avversario
degno per il mio Lucario. Giusto, amico mio?”
“Lucario!”
“Ho capito: vuoi una sfida contro di
me?”
“Esatto! Cosa ne dici, accetti?”
“Per me, va bene! E tu Pikachu, sei
pronto?”
“Pikachu!”
I
due ragazzi si diressero verso il Campo Lotta del Centro Pokémon, con Serena,
Lem e Clem che li seguirono subito dietro. Una volta arrivati, la lotta poté
cominciare con Lem a fare da arbitro. L’incontro cominciò con Pikachu che
utilizzò Attacco Rapido prontamente schivato da Lucario. Allora, il Pokémon
Topo utilizzò Codacciaio per attaccare il Pokémon Aura, ma quest’ultimo
utilizzò Ossoraffica per contrastare la mossa, riuscendo anche a fare diversi
danni. Ornella vedendo la scena decise di approfittarne: prima, facendo usare a
Lucario Danzaspada; poi, con l’utilizzo di Crescipugno, il Pokémon colpì
Pikachu in pieno, tanto da mandarlo KO.
“Evviva!”
– gridò Ornella – “Ce l’abbiamo fatta, Lucario!”
“Lucario!”
“Pikachu,
stai bene?” – chiese Ash al suo Pokémon.
“Pika-pi!”
“Devo
ammetterlo, Ash! Il tuo Pikachu non è niente male, ma nulla ha potuto contro il
mio Lucario!”
“È
vero: Lucario è un Pokémon molto forte!”
“Ti
ringrazio!” – disse la ragazza – “Devi sapere che noi due siamo cresciuti
insieme fin da piccoli e, abbiamo un legame così forte, da poterci considerare fratelli d’anima!”
“Fratelli
d’anima!?”
“Esattamente!
Ma ora dimmi: stai per caso andando a sfidare la Palestra di Yantaropoli?”
“Sì,
ma come lo sai?”
“Semplice:
perché la Capopalestra di quella città, sono io!”
“Dici
sul serio?” – urlò Ash.
“Certamente!
Ma è meglio se ti racconto tutto, mentre mangiamo qualcosa!”
Entrati
nel Centro Pokémon e dopo aver curato Pikachu, i ragazzi presero da mangiare e
in quel momento, Ornella raccontò loro la storia. La ragazza spiegò di essere
in viaggio per recuperare la Lucarite,
la Megapietra necessaria per far Megaevolvere Lucario, considerando che lei
aveva in una specie di polsino la Pietrachiave. Allora, Ash si offrì di aiutare
Ornella insieme ai suoi amici e lei accettò subito la proposta, dicendo che la
Lucarite dovrebbe situarsi in una grotta a nord di Cromleburgo. Una volta che tutto il gruppo finì di mangiare,
tornarono immediatamente alle macchine e in breve tempo raggiunsero la città,
costituita da rocce di forma particolare la quale dovrebbero contenere uno
strano potere.
“Siamo
arrivati!” – disse Ornella – “Questa qui è la città di Cromleburgo!”
“È
una città piuttosto piccola!” – aggiunse Ash – “Siamo sicuri che la Megapietra
si trovi in questo posto?”
“Certamente!
Se non fosse stato per mio nonno, non sarei mai venuta fino a qui!”
“Davvero!?
Tuo nonno deve saperne molto di queste Megaevoluzioni!”
“Puoi
scommetterci! Devi sapere Ash, che mio nonno è conosciuto come il sapiente delle Megaevoluzioni: ha
passato la sua vita a studiare questo fenomeno ed è riuscito a raccogliere
tantissime informazioni!”
“Che
forza!” – esclamò il ragazzo – “Quanto mi piacerebbe conoscerlo!
“Una
volta che saremo arrivati a Yantaropoli, avrai modo di parlarci! Ma ora
dirigiamoci verso la grotta: da quanto ho capito, dovrebbe essere situata a
Nord-Est della città!”
“Hai
ragione! Sarà meglio sbrigarci!”
Una
volta imboccata la strada per la grotta, Ornella non vedeva l’ora di far
Megaevolvere il suo Lucario, con il Pokémon Aura che condivideva le sue stesse
emozioni. Ash e i suoi amici erano curiosi di vedere un’altra Megaevoluzione
dopo il Gardevoir di Diantha, specialmente il ragazzo di Biancavilla era
curioso: dentro di se, sapeva di dover affrontare una Capopalestra molto
combattiva, ma la sua determinazione sarebbe bastata!?
Giunti
alla grotta, i ragazzi entrarono dentro e dopo aver percorso un lungo tunnel,
raggiunsero un’ampia stanza circolare, con al centro una sfera molto luminosa.
Ornella sapeva che si trattava della Lucarite e senza esitare un istante, corse
immediatamente in sua direzione riuscendo ad ottenere l’oggetto tanto
desiderato. Tutti erano felici per lei, con la ragazza che non la smetteva di
gioire per l’emozione.
“A
quanto pare, devo essere arrivato al momento giusto!”
“Ma
questa voce…”; girandosi alle sue spalle, Ornella vide un uomo anziano
avvicinarsi a lei, ma ci mise poco a capire chi era.
“Nonno,
sei tu?”
“Ciao,
bambina mia!” – esclamò l’uomo – “È da un bel po’ che non ci vediamo!”
“Devi
scusarmi per quello: avrei dovuto lasciarti un messaggio, ma il mio desiderio
di prendere la Megapietra ha preso il sopravvento!”
“Guarda
che non devi scusarti! L’importante è che tu sia riuscita a raggiungere il tuo
traguardo!”
“Ti
ringrazio, nonno!”
“Ma
dimmi Ornella, chi sono queste persone?”
“Loro
sono le persone che mi hanno accompagnato fino a qui!”
“È
un piacere conoscerla, signore! Io sono Ash e lui è il mio amico Pikachu!”
“Pikachu!”
“Io
invece sono Serena e provengo dalla città di Borgo Bozzetto!”
“Io
mi chiamo Lem e sono il Capopalestra di Luminopoli, mentre lei è la mia
sorellina Clem!”
“E
lei come si chiama?” – domandò Clem.
“Il
mio nome è Cetrillo!” – rispose
l’uomo – “Sono il nonno di Ornella ed ex Capopalestra di Yantaropoli!”
“Davvero!?
Lei è l’ex Capopalestra?”
“Esatto,
mio caro Ash! E come penso vi abbia già spiegato mia nipote, sono conosciuto
anche coN il nome di sapiente delle
Megaevoluzioni!”
“Perfetto!”
– esclamò il ragazzo – “Può dirci qualcosa sull’argomento?”
“Con
molto piacere! Ma prima, cosa ne dite se usciamo dalla grotta e tornassimo in
città?”
Una
volta ritornati a Cromleburgo, Cetrillo spiegò ai nostri eroi tutto quella che
sapeva sulla Megaevoluzione. L’uomo disse che per riuscire a controllare questo
potere, è necessario un profondo legame tra l’allenatore in possesso del
Megacerchio e il Pokémon in possesso della Megapietra. A queste parole, gli
occhi di Ash si illuminarono come se avvolti da tante piccole stelle luminose e
notando tutto ciò, Ornella fece una proposta al ragazzo.
“Senti,
Ash! Vorrei chiederti una cosa!”
“Dimmi
Ornella, cosa vuoi?”
“Immagino
che adesso, tu desideri venire a Yantaropoli per sfidarmi!”
“Esattamente!
E stai certa che riuscirò a batterti!”
“A
questo proposito, cosa ne dici se ci sfidassimo adesso?”
“Co-Cosa!?
Sei sicura?” – chiese Ash.
“Certo
che sono sicura! Nella mia tasca porto sempre qualche medaglia e visto che
intendi sfidarmi, voglio concederti questa opportunità. Allora, accetti la mia
proposta?”
“Beh,
visto che ormai siamo qui… ci sto!”
“Aspetta
Ash: sei convinto di questa scelta?” – chiese Serena.
“Sono
convinto al 100%! E visto che hai gettato il guanto di sfida, cosa ne dici di
fare la rivincita tra Pikachu e Lucario?”
“Per
me, va bene!” – rispose Ornella – “Nonno, cosa ne dici di fare da arbitro?”
“Non
vedo l’ora di vedere una lotta entusiasmante!” – disse Cetrillo.
“Se
è così, allora buona fortuna Ash!” – aggiunse Lem.
“Già!
Buona fortuna!” – concluse Clem.
Usciti
dal Centro Pokémon dove erano situati dal ritorno della grotta, Ash e Ornella
erano pronti per lottare tra di loro, con gli altri pronti a sostenerli.
Ovviamente, i Pokémon utilizzati furono Pikachu e Lucario, con la ragazza che
fece subito Megaevolvere il suo Pokémon. Quando Cetrillo diede il via al
combattimento, all’inizio fu Mega Lucario in vantaggio: oltre alle mosse che
conosceva, era riuscito ad apprendere Forzasfera e questo fu un ulteriore
dimostrazione della potenza del Pokémon Aura. Ma Ash non si arrese così
facilmente e con Pikachu diede fondo a tutte le sue energie. Alla fine, dopo
una lotta durata diversi minuti i due Pokémon usarono rispettivamente
Forzasfera e Fulmine, ma quest’ultima fu più efficace e l’incontro si concluse
a favore di Ash.
“Lucario
non può più combattere! La vittoria dell’incontro va ad Ash e Pikachu!”
“Evviva!
Ce l’abbiamo fatta!” – gridò Ash insieme a Pikachu.
“Complimenti,
Lucario! Hai lottato splendidamente!”
“…ario!”
“Hai
visto, Ornella? Alla fine, ti ho battuto!”
“Ti
faccio i miei complimenti, Ash! Nonostante avessi una Megaevoluzione, la tua
forza e quella di Pikachu è stata superiore! Per questo motivo, ti conferisco
la Medaglia Lotta!”
“Ti
ringrazio! E con questa sono tre medaglie in mio possesso!”
“Sono
felice per te! E visto che ci sei, ti consiglio di sfidare la Palestra di Temperopoli!”
“D’accordo,
lo farò!”
E
così, Ash dopo aver aiutato Ornella ad ottenere la Megapietra, riesce a
batterla in una lotta ottenendo la Medaglia Lotta. Ma ora la sua testa è
rivolta a Temperopoli, dove cercherà di prendere la sua quarta medaglia.