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Autore: Spensieratezza    12/08/2019    2 recensioni
Questa uno spin off della ff della serie Harry Potter 2.0. Trovate nella serie tutte le fanfiction collegate.
E se Regulus fosse stato così buono che la sua luce avrebbe potuto disegnare le costellazioni e illuminare le stelle dentro gli occhi di suo fratello Sirius?
E se per il fratello avesse provato un amore divorante che l'avesse spinto a sacrificarsi per lui?
E se Regulus non fosse morto?
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Regulus aveva perso la nozione del tempo lì dentro.
Non sapeva cosa fosse quel Velo, non l’aveva mai saputo, neanche quando aveva letto di esso. Un brivido gli era sempre sceso giù per la schiena, istantaneamente.
Assomigliava alla musica di un pianoforte, un lungo addio.
Una musica che non cessava mai, che lo cullava. Che ad un certo punto sentiva così ovunque da credere..
Che la musica..
Era dentro di lui.
 
Non aveva più lacrime per piangere, forse uno straordinario effetto del restare al buio per così tanto tempo.
O forse la sua anima era a un livello superiore di consapevolezza così alta che giudicava senza senso oramai piangere.
Sarebbe stato inutile, sciocco e senza significato.
Sacrificarsi per suo fratello, LASCIARLO, era stata una sua scelta, spezzargli il cuore un’altra sua scelta così come farsi odiare, tutto pur di salvarlo, tutto pur di far sì che avesse una vita felice, accanto a una nuova famiglia, accanto a…Potter.
Un’altra possibilità…
Quella che non avrebbe avuto lui.
I mangiamorte non meritano la felicità.
Un pizzico di dolore e di senso di colpa lo pervase, facendogli pensare a Piton.
E anche a Damian.
Si augurò che loro potessero essere felici, dovunque si trovassero.
 
Piton..Piton..che non era riuscito a salutare.
Ora immagini di quel giorno lo tempestavano, come una testa immersa d’acqua, dolcemente, ancora e ancora.
Avrebbe voluto salutarlo..avrebbe voluto…
Avrei voluto dirgli addio…
Ma quelli come loro non meritavano neanche di poter dire addio a chi amavano.
Pensò a Severus.
Diventato un mangiamorte, separato da Lily, suo grande amore, senza potergli mai dire addio.
Non c’era stato addio tra loro, erano solo…diventati estranei.
Si chiese se fosse la maledizione del tempo.
Allontanarsi senza dirsi addio, solo..allontanarsi..
Persone che prima pensavi fossero indispensabili, all’improvviso diventano inutili, deludenti, sostituibili..
Regulus voleva fare qualcosa per tutto questo.
Ora, dentro quel Velo, voleva prendere con sé tutti i cuori della gente e portarli con sé.
Era lui dunque un mangiatore di cuori?
No, semplicemente si riferiva all’altro cuore, sì, aveva sempre pensato che le persone avessero due cuori, come aveva sentito una volta.
 

Ciascuno di noi ha due cuori

ma uno eclissa l'altro

se ognuno di noi riuscisse

anche per un solo instante

ad intravedere la luce

del suo cuore nascosto

allora capirebbe che quello

è un cuore sacro

e non potrebbe più fare a meno

del calore della sua luce...

(dal film Cuore sacro) Regulus era convinto che l’altro cuore, quello che non sapevi di avere, era quello che conservava tutti i sentimenti che ti avevano spinto in Paradiso e che poi per qualche ragione, avevi dimenticato.
Un innamoramento folle, il primo grande amore della tua vita, il tuo grande sogno da ragazzino, quel peluche che avevi tanto amato.
Ti avevano mandato al Paradiso ma la signore della Natura aveva stabilito che era solo per un periodo e quindi..quando meno te l’aspettavi, il tuo secondo cuore ha restituito quei sentimenti alla Luna, per non tornare più.
Sulla Luna sono conservate tutte le cose che perdi sulla Terra…
 
Regulus avrebbe voluto prendere l’amore di Lily per Piton, o meglio, parlargli, dirgli che avrebbe conservato per lui, quell’amore, che non c’era bisogno, che lo donasse alla luna. Lui, in quel velo, per l’eternità, avrebbe ricordato, l’avrebbe fatto anche per lui, anche quando avrebbe stabilito che non era vero amore.
Che non era vero niente.
Avrebbe conservato anche l’amore di lui e Sirius, quello che lui e suo fratello si erano promessi.
Non c’era bisogno, non era importante che anche lui ricordasse, non era meno vero solo perché lui aveva dimenticato.
Una cosa non è meno vera, se la dimentichi.
Avrebbe vissuto fino alla morte, fino a quando sarebbe morto, con quel ricordo, il ricordo di aver amato così immensamente qualcuno ed è molto di più di quello che viene concesso all’uomo, oggigiorno.
Sirius avrebbe anche potuto dimenticarlo, lui non lo avrebbe amato di meno per questo, anzi era meglio per lui se lo avesse fatto, sarebbe stato più felice.
Si sentiva così solo però li sotto quel velo.
Qualcosa però avvenne, senza che lui lo avesse previsto.
Il velo interruppe quella dolce nenia per un suono più morbido, graffiante, ma allo stesso tempo quasi vellutato.
Solo che non era un suono che sentiva con le parole, ma con i sensi, quasi.
Una carezza?
Aveva l’impressione che il Velo lo..
Cullasse.
Possibile che cercasse di consolarlo?
Si lasciò andare, senza quasi accorgersene e precipitò dondolandosi, in un sogno.
O almeno credeva fosse tale.
 
Lui e Sirius alla festa di Natale a casa Potter, un pranzo meraviglioso, un tendaggio rosso, Sirius lo afferra e lo bacia, coperto da quel rosso.
Quel rosso che aveva tanto odiato perché emblema della Casa che lo aveva diviso da lui.
Una coppia di ragazzi dai capelli rossi li guardano e ridono, Regulus li guarda stranito.
Non sembrano fare parte di quella cornice..come se fossero..lontani.
Anacronistici.
Poi loro spariscono quasi come se non ci fossero mai stati.
“Sirius..hai visto anche tu?” ma Sirius non gli permise di sottrarsi al bacio.
“Lasciali perdere, non ci romperanno le scatole prima di qualche anno, abbiamo ancora tempo.”
“Che significa?”
“Significa che voglio godermi solo il presente.”
“Il presente..sì..”
Ma che significava? Di quale presente parlava? Quale tempo? Quali anni?
 
 
 
*
Un corpo estraneo attraversò il Velo, interrompendolo dalle sue fantasticherie e dal suo Sogno.
Un sospiro pesante, un respiro che avrebbe riconosciuto tra mille.

Sirius…
Regulus??

In quel momento a Regulus non importava se la venuta di suo fratello li sotto significava che anche lui aveva perso, che anche lui ERA PERSO, voleva essere egoista per una volta.
Gli era mancato così tanto.
Avvolse le braccia attorno a lui, stringendolo in un abbraccio pregno di cose non dette.
Da troppi anni.






















Note dell'autrice: allora, no, non state avendo un'allucinazione, era davvero finita questa storia, ma ho cambiato idea all'ultimo momento LOL non sapete con quanta emozione torno a scrivere su questa storia!!
Chi segue con attenzione le mie storie e soprattutto LEGGE LE NOTE che scrivo, saprà che questa storia non è destinata a finire male..ma non voglio dare spoilers, per saperli dovete leggere gli spin off e le note xd
cmq non è mai stata mia intenzione farla finire con il cap 37, ma volevo continuarla con uno spin off, ma ora mi sono convinta a dargli ancora lo spazio di uno o due capitoli
intanto mi scuso tantissimo per come ho fatto finire anche questo, odio quando si da una certa impressione..e credo di aver fatto un po come in certe ff che io leggevo e che detestavo, cioè l'impressione che la storia dovesse finire con la morte di un personaggio amato o addirittura con il ricongiungimento della coppia ma nella morte o nel limbo

ecco NO xd non era la mia intenzione ma ho concluso lo stesso così il capitolo, non so perchè, forse era destino che dovesse essere così e non mi dispiace neanche più di tanto, ma non temete che non è davvero la fine, ci sarà un altro capitolo, dove capirete meglio la questione ^^
   
 
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