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Autore: Kia_do87    29/07/2009    3 recensioni
Una serie di song-fic sulla coppia Emily Prentiss/Aaron Hotchner.
Genere: Romantico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aaron Hotchner, Emily Prentiss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Evvai col numero 3! Credo che sia chiaro il fatto che ad ogni capitolo il rapporto tra Hotch e Prentiss si evolve un tantino di più. Ho visto che nessuno ha recensito lo scorso capitolo, si è trattato di un calo di qualità? Se sì ditemelo senza problemi, accetto anche le critiche. Spero di recuperare punti con questa nuova song-fic. Buona lettura!


Benedetta Passione


E se fosse per nostalgia
Tutta questa malinconia che mi prende
Tutte le sere



Non so che cosa mi stia prendendo.
Cammino avanti e indietro per il salotto ormai da tre quarti d'ora, mi passo le mani tra i capelli, mordicchio le unghie, faccio scrocchiare le dita delle mani… ebbene sì, ho qualcosa.
Mi fermo ed osservo la mia casa: è bella, è grande… ma è anche vuota. Io non ci sono mai e dubito fortemente che qualcuno vorrà condividerla con me; a che mi serve una cosa così grande?
Ogni sera la passo in compagnia di me stessa, mi crogiolo nella mia solitudine guardando film romantici o programmi televisivi e il giorno dopo eccomi pronta ad imbarcarmi in una nuova missione; esco di casa senza la certezza di farvi ritorno.
Questa è la mia vita.


E se fosse la gelosia
Che mi fa vedere cose
Che esistono soltanto nella mia mente




Come posso non pensare a te? Quando la solitudine mi intrappola nella sua stretta mortale, quando credo che mai riuscirò a liberarmene… compari tu, la mia ancora di salvezza e il motivo per il quale continuo, nonostante il dolore, a fare quello che faccio.
So che è crudele da parte mia, ma non ho pianto quando ho saputo che Haley aveva chiesto il divorzio. Mi è dispiaciuto per tuo figlio, mi sono sentita triste perché tu lo eri… ma sono contenta che quella donna non potrà più stringerti tra le sue braccia, baciare le tue labbra e fare l'amore con te.
So che forse non potrai mai essere del tutto mio, ma la consapevolezza che non sarai di nessun altra mi da un senso di tranquillità che mi vergogno io stessa di provare.
Che cosa posso farci, d'accordo che non sono una persona cattiva, ma sono pur sempre una persona.

E se fossero emozioni
Tutte quelle sensazioni di fastidio e di paura che ho
Quando vedo i tuoi pensieri
E capisco che da ieri
Tu te ne eri già andato via




Non mi piace dipendere esclusivamente dai miei sentimenti, eppure non faccio che pensare al giorno in cui ci siamo baciati.
Pensavo che il cuore mi sarebbe esploso nel petto e so che anche per te era così.
Forse sono stata una sciocca a dirti che ti amavo e tu sei stato un stupido a non accettare la mia richiesta di trasferimento… perché è dovuto succedere?
Non ci siamo più parlati da quel giorno, che cosa ne dovrei dedurre? Che ci siamo detti quello che dovevamo dirci e che ora possiamo continuare la nostra vita consapevoli del fatto che ci amiamo ma che non potremo mai stare insieme?
Io non ce la faccio.


E se fosse una canzone
fatta solo per ricordare
Quei momenti in cui sei stato mio eh..
E se fosse un'illusione
Tutta questa benedetta passione
Che per un istante mi ha portato via
Che mi ha portato via




Che ore sono? Forse mezzanotte…
Oggi solo lavoro d'ufficio, il che dovrebbe farmi sentire meglio in qualche modo, ma il punto è che se tengo il cervello occupato sul caso non ho il tempo di pormi stupide domande su di te.
Neanche a farlo apposta e con un tempismo che definirei da film sento il campanello suonare.
Resto ferma nella posizione per un paio di secondi squadrando da cima a fondo la porta di casa mia finchè decido di smetterla di fare la stupida e vado ad aprire.
A questo punto non sono nemmeno così sorpresa di trovarmi di fronte Aaron Hotchner, il mio capo.
"Che ci fai qui?" Gli domando con tutte le ragioni del mondo.
Sembra indeciso, turbato, come se non sapesse nemmeno lui la risposta alla mia domanda.
"Lo chiedo a te, che ci faccio qui?"
Maledetto bastardo.
Lo afferro per la cravatta tirandolo all'interno dell'appartamento e fiondandomi sulle sue labbra impossessandomene. Lui è mio.
Mi sento divorata dalla passione e so che anche per lui è così visto che mi sta letteralmente strappando di dosso la camicia e sento le sue mani dappertutto.
Il letto è al piano superiore ma non mi sembra il caso di fare le scale, il divano andrà benissimo. Lo spoglio e lui spoglia me ma per entrambi sembra vitale che le nostre bocche non si separino mai.
Quanto ho bramato questo corpo, è stato il mio compagno in molti sogni che credevo irrealizzabili.
Facciamo l'amore… una volta, due volte, tre volte…
Ci addormentiamo infine abbracciati ed entrambi speriamo che, questa volta più di altre, l'alba decida di farsi attendere.
Questa notte è ancora nostra.



  
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