Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: katerina_21    21/08/2009    10 recensioni
Apro un occhio solo e per poco non mi viene un colpo. Orlando Bloom è qui. Proprio davanti a me. Sorride, forse un po' troppo divertito e se non si chiamasse Orlando Bloom lo avrei mandato a quel paese già da un pezzo. Lo squadro per bene con il mio occhio mezzo aperto: jeans Diesel un po' sgualciti, bandana gialla annodata al polso e camicia nera semplice. Se non fosse per gli avambracci muscolosi che si intravedono dalle maniche rimboccate non sarei in questo stato.
Non è vero. Starei comunque con un occhio aperto e uno no e il pollice e l'indice uniti. Se fosse arrivato con altri cinque minuti di ritardo probabilmente mi avrebbe ritrovato a urlare ohm in mezzo al bar, per terra con le gambe incrociate e una schiera di nuovi seguaci dello yoga a cui insegnare.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This Evening is the evening
capitolo tre.




Infilo una mano nella tasca del pigiama, quello giallo con gli orsacchiotti rosa. Non certo un pigiama sexy che porteresti a casa del tuo fidanzato per una notte. No di certo. Più che altro questo è il pigiama che tutte le donne hanno nell'armadio. Almeno uno basta. Lo indossi quando sei disperata dopo una storia finita male o semplicemente perchè sei depressa e vuoi startene tutto il giorno a casa, senza farti nemmeno una doccia.
E' comodo, confortevole e largo. Ma certamente imbarazzante.
Soffio il naso rumorosamente e getto l'ennesimo fazzoletto per aria. Dove andrà a finire non mi importa. Probabilmente in mezzo a tutti gli altri, sparsi per il pavimento come un enorme tappeto bianco.
Ho passato la notte più bella della mia vita, certo. Mai avrei pensato che fosse stato possibile.
Forse però sarebbe stato meglio rimanere a come ero qualche giorno fa, spensierata, senza nessun pigiama imbarazzante addosso.
Almeno a Orlando Bloom non pensavo mai. Certo, guardavo i suoi film con la bavetta alla bocca, ma non avevo certamente nessuna notte da ricordare!
In più è orribile quello che ho visto.
Lui, con Lei. Alla tv per una premier del suo nuovo film.
Maledetti.
Miranda era stupenda, con l'abito oro e i capelli raccolti. Per non parlare di Lui, così bello e solare.
Si sorridevano e sembravano felici. Solo guardando quelle immagini alla tv mi sentivo di troppo, come se stessi invadendo uno spazio solo loro.
Io non ne facevo parte. Non ne faccio parte.
Non sono un'attrice famosa o una modella.
Sono solo una sciocca giornalista che è andata a letto con un attore a cui doveva fare un'intervista.
Basta. Nient'altro.
Probabilmente lui nemmeno si ricorda di me. Figuriamoci.

Non so dire quante ore, giorni o settimane siano passate. Eppure sono ancora qui, nel mio confortevole, caldo letto.
Inizio un po' a puzzare eh? Ma non importa.
Però sono sopravvissuta bene. Ho mangiato crema d'arachidi, pizza e biscotti.
Forse ho preso qualche etto.
Si sa che la crema d'arachidi è micidiale. Che poi nemmeno mi piace tanto.
< Se non ti alzi da quel letto e non vai a farti una doccia giuro che ti ci porto con la forza! >
Izzie si fa largo tra i fazzoletti sparsi per il pavimento della mia camera, con la chiara intenzione di prenderi seri provvedimenti.
< Puzzi, Rebecca! > urla. < Puzzi sul serio! >
Io mugugno infastidita. Capisco che sia arrabbiata ma se urla così mi fa scoppiare la testa!
Isabel mi afferra un braccio e poi con l'altra mano una gamba. Prima che possa aprire bocca mi butta letteralmente giù dal letto.
< Ma cosa ti salta in mente? > reagisco. Insomma, mica può trattarmi così!
< Cosa salta a te in mente! E' una settimana che non vai al lavoro e non ti alzi da questo stramaledettissimo letto! >
Be'. Almeno ora so quanto tempo è che sono chiusa qui dentro.
< Guarda che porcile poi! > continua come se fosse mia madre.
Anche se non ha tutti i torti: per terra vi sono fazzoletti usati ovunque, cartacce di caramelle, qualche calzino ed a un angolo sono accatastate  scatole di cartone per la pizza. In più la finestra è chiusa da giorni, per cui non vi è certo un buon odore.
< Vai a farti una doccia! >
Obbeddisco, più che altro per non sentire ancora le urla della mia EX migliore amica che mi stanno facendo scoppiare la testa.
Mentre mi dirigo a passo strascicato verso il bagno giuro di averla sentita borbottare un "E ora si inizia a ragionare..."

Due mesi dopo...
La gente brinda con i calici colmi di frizzante champagne fino all'orlo e io sono più felice che mai.
E' Capodanno e questa è una bellissima, unica notte.
Sorseggio dal mio calice, osservando la sala. E' bella, elegante, lussuosa. Non per niente è il locale più in, sebbene sia stato inaugurato soltanto un mesetto fa.
Ed io ho avuto la splendida fortuna di riuscire a scrivere il suo primo articolo di recensione.
Naturalmente positivissimo.
Ancora ricordo quello che ho scritto di getto, sul mio PC: "Un locale elegante e frizzante proprio come lo Champagne che offre. Ottimo per il Capodanno, se lo si vuole trascorrere a contatto con la gente più popolare. Ma perfetto anche per una serata con la famiglia o gli amici.
Assolutamente da provare, almeno una volta."
Sorrido ripensando all'espressione piacevolmente stupita del capo, al successo riscosso e all'improvvisa fama che ho acquisito.
Incredibile.
In due mesi tutto è cambiato e da quando ero una semplice e ingenua giornalista di squallidi gossip, ora sono talmente conosciuta da essere invitata dal proprietario stesso del locale.
Be' vorrei vedere! E' solo grazie a me se ora c'è tanta gente!
Continuo a sorridere, non rendendomi conto che inizio a sembrare un po' stupida.
E all'improvviso, lo vedo.
Il cuore si ferma, poi inizia a battere forte e veloce, tanto che ho paura che qualcuno se ne accorga.
Oddio. Fermate tutto voglio scappare!
Mi passano davanti agli occhi le scene della nostra notte e la sua faccia quando mi ha sorpreso mentre lo fotografavo.
Che imbarazzo. Speriamo non mi vedi.
Mando giù lo champagne tutto d'un fiato e mi guardo attorno, alla disperata ricerca di Izzie. O almeno di un nascondiglio.
Il mio sguardo si sofferma su un vaso enorme, da dove spunta rigogliosa una bella palma.
Perfetto.
Mi catapulto dietro di esso e mi accuccio, spiandolo attraverso le foglie.
Ehi, un momento! Non c'è più... Dove cavolo può ess....
< Ciao! >
Sobbalzo e mi volto, ritrovandomi davanti alla sua faccia. 
Lo guardo intensamente e... urlo.
Ma credo sia comprensibile, no? Insomma voi che avreste fatto? Forse vi sarete comportate normalmente: vi sareste girate tranquillamente e con aria sensuale avreste detto: < Oh, ciao Orlando. Che ci fai tu qui? >
Ignorando il fatto che vi ha sorprese accovacciate dietro un enorme vaso nel patetico tentativo di evitarlo.
E giuro, giuro che anche io l'avrei fatto. Avrei, per l'appunto.
Ma ritorniamo a noi.
< Ehi, ehi! Che ti prende? > mi domanda, bloccandomi per i polsi. Si accovaccia di fronte a me, guardandomi. Potrei svenire. Giuro che potrei farlo!
< Dovrei essere io quello che urla... Sei te che mi hai fatto una fotografia mezzo nudo, no? >
Arrossisco. Capperi se lo ricorda.
Una vocina mi mormora nella testa: "Ma si ricorda anche di te!"
E' vero! Si ricorda di me! Di me!
< Però credo di doverti ringraziare. Dopo tutto sei una giornalista. Di gossip per lo più. Avresti potuto benissimo pubblicarla guadagnandoci un sacco di soldi. >
E io, invece di rispondere con una frase accettabile, inizio a balbettare sul mio cambio di professione e su quanto il gossip sia noioso, in fin dei conti.
Balle. Grandissime balle.
Ma quando sono agitata mi capita spesso.
Lui sorride, sempre guardandomi fisso negli occhi.
Mentre abbasso lo sguardo imbarazzata realizzo che siamo ancora accovacciati dietro la palma. Cosa abbastanza equivoca, non c'è che dire.
Infatti una signora tronfia, con i lunghi capelli bianchi legati in uno chignon ci lancia un'occhiata sprezzante.
Mi verrebbe da dirle: < Vecchia racchia! Ma che ti guardi? Ti piacerebbe essere al posto mio, eh? In confidenze 'intime' con Orlando Bloom! >
Naturalmente però non lo faccio. Ci mancherebbe.
Anche lui sembra essersi accorto dell'episodio perchè infatti bisbiglia: < Alziamoci, che qui passiamo per maniaci... >
Io sorrido, confortata. 
Cammino standogli dietro. Potrei seguirlo in capo al mondo. Giuro.
< Allora, che ci fai qui? >
Alzo le spalle, fingendo indifferenza.
< Il proprietario mi ha invitato... Sai io ho scritto la prima recensione di questo posto. Positiva, naturalmente. >
Wow. Ho pronunciato delle frasi complete senza impappinarmi.
Anche Orlando sembra molto colpito perchè continua a guardarmi sorridendo, senza controllare dove cammina.
E infatti... BAM!
Si scontra addosso a un vecchio signore.
Scoppio a ridere. E per un attimo penso che sia una persona normale, un uomo un po' impacciato e simpatico. Per un attimo non sono davanti a Orlando Bloom, attore di fama mondiale con tanti fan club quante le mie scarpe.
Per un'attimo lo guardo davvero.
< Visto? > mi domanda, dopo essersi scusato con il signore appena 'investito'. < Anche alle star capita di essere goffi. >
< Strano. > mormoro.
Lui mi lancia un'occhiata di sbieco.
< Non è per niente strano, fidati. Spesso sul set faccio certe figuracce! Spesso inciampo e... mi scontro con la gente. >
Ridacchio.
< Non sembravi per niente goffo durante quella not... sera. >
OmiodioOmiodio.
Ditemi che non l'ho detto davvero! Vi prego non può essere vero.
Lo guardo di sottecchi e mi accorgo che è arrossito.
< Scusami, a proposito. Non avrei dovuto. >
Alzo le spalle, non sentendomi stranamente a disagio.
< Non si può dire che io ti abbia frenato, anzi...>
Lui sorride.
Forse ricorda anche lui tutta la notte? Ricorda come ci siamo abbracciati e... va be' tutto il resto?
< Ti ho visto alla premier con Miranda. > mormoro, rendendomi conto solo dopo delle mie parole. Ma perchè apro la bocca senza ragionare?! < State di nuovo insieme? >
Appunto.
Lui sorride di nuovo.
Inizio a pensare che si sia iniettato del botulino. Prima che glielo possa domandare mi accorgo che mi sta osservando.
Sembra che voglia ricordarsi ogni angolatura del mio viso, ogni lineamento: dalla fronte alta, il naso dritto con una piccola gobba, la mia bocca carnosa. Ogni cosa.
Lo guardo anche io e solo ora mi accorgo di quanto i suoi occhi siano scuri. Sembrano cioccolato fondente.
< Sei una donna interessante, Rebecca. >
Dopo aver detto questo, si volta e se ne va.
Strani forti gli uomini.

continua...


Ahi, ahi ahi!
Solo una misera recensione??
Uffa dai ragazze... *occhionisupplicanti* che vi costa scrivere qualche parolina?
Pleaseee
Comunque grazie a LadyElizabeth che ha recensito!
Un bacione a tutte
Cate!



  
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