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Autore: Novelist Nemesi    22/08/2009    1 recensioni
Bene, finalmente trovo il coraggio di postare una fan fiction sui una band che apprezzo molto, i My Chemical Romance. Tutto procede nella maniera più tranquilla nella vita di Gerard e del fratello Mikey, liceali, insieme al loro amico Frank, che combina solo pasticci. Sono ragazzi, hanno voglia di fare, di dire, di parlare. Questa storia è un viaggio, signori. Che ho cercato di rendere. E spero vi piaccia.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bob Bryar, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati in ospedale videro subito il loro amico Frank, che batteva il piede sul pavimento spazientito. Si avvicinarono, quasi con cautela, ma frank li notò lo stesso e li saluto a braccia aperte.
-Niente convenevoli, Frank. Cos’hai combinato?- disse mikey tagliando corto.
-Bè, niente… Ero tornato a scuola perché avevo scordato Pansy in classe-
-Chi?-
-Pansy-
-E chi è?-
-La mia chitarra, nonché mia amante. Tranquillo, Jamia se n’è fatta una ragione-
Gerard e Mikey guardarono in maniera molto strana il loro amico. Ma dopotutto si erano arresi all’evidenza che quella ormai era la quotidianità.
-Comunque, ero tornato in classe per riprendere Pansy, ma sulla porta ho colpito in testa per sbaglio uno dell’ultimo anno. E li non è successo niente, capita. Però l’ho beccato anche all’uscita, ho cercato di stargli alla larga, giuro- disse mettendo una mano sul petto –Ma sono inciampato alle scale e la botta stavolta è stata tremenda. Comunque ora gli mettono un punto ed è finita-
Gerard si sedette accanto alla chitarra di Frank, oggetto del disastro –Tu sei completamento scemo-
-Non l’ho fatto apposta…-
-E sei proprio sicuro che ora ti chieda i danni?-
-Penso di sì. Mentre si teneva la testa dolorante ha confabulato un qualcosa tipo che io lo perseguitavo-
Ai due fratelli vennero i brividi.
-Bè, io vado a prendermi una coca cola. Ne ho proprio bisogno. Se quello là esce, parlateci voi-
Ci fu un silenzio insolito tra i due fratelli. Con tutto quello a cui dovevano pensare, ci mancava solo di dover pagare un danno a uno sconosciuto.
Gerard in particolare sembrava quasi estraneo a tutto. Aveva lo sguardo assente e non degnava di un minimo sguardo il fratello.
-Fratellone…-
-Mh?- rispose gerard senza guardarlo
-Che ne pensi?-
-Penso che sia una gran seccatura-
-… Non intendevo questo-
-Ah, no? E cosa, allora?-
-Che se noi…-
Non fece in tempo a finire la frase, purtroppo. Vide che Gerard si alzava quasi di scatto dalle sedia, e che guardava incuriosito e, a essere sinceri, anche un po’ scocciato, le persone che erano appena uscite da una sala. Uno era il medico. L’altro era un ragazzo riccissimo e dalle labbra carnose, il look un po’ afro, che si teneva del ghiaccio sulla fronte.
Il medico notò i due ragazzi e si diresse verso di loro col ragazzo
-Siete amici del ragazzo o…-
-No, non sono loro- rispose subito il ragazzo vittima del disastro di Frank. Si guardò intorno un po’ furente –Dov’è quell’idiota?-
-Ehm ehm… disse a quel punto Gerard, stringendo la mano del medico –Sono Gerard Way… Sono un conoscente del responsabile dell’incidente di…-
-Ray Toro- rispose scocciato lui
-Ecco, di Ray Toro. Siamo qui per risolvere la faccenda… Ah, lui è mio fratello Michael- disse indicandolo.
Tutta quella presentazione, resa gentile il più possibile da Gerard, sembrava perdere di significato, in quanto Ray, ancora più furente e col ghiaccio in testa che si scioglieva, indicava un ragazzino che tranquillissimo beveva una coca cola.
-Tuuuuuuuuuu! Allora non eri scappato!-
-Oh- disse Frank notando la scenetta –Ci siamo tutti, allora!- fece un sorriso… Ingenuo, se così si potrebbe definire
-Non cadere dalle nuvole! Mi devi risarcire!-
-Ehi! È stata solo una botta! Se ti hanno messo solo del ghiaccio tanto male non ti sei fatto! E poi quel casco che chiami capelli avranno attutito il colpo!-
-Come osi, moccioso?!-
-Se la metti in questi termini scordati persino i centesimi!- erano faccia a faccia, frank, piccolino, davanti a quel ragazzo afro. Ma a lui non sembrava importare rischiare di fare a botte. Per essere precisi: aveva già avuto esperienze simili con ragazzi grandi e grossi.
-Calmatevi- disse Mikey mettendosi in mezzo –Non è il caso di fare casini proprio qui…-
-Un momento!- Gerard indicò Ray –Aspetta, aspetta… Ray Toro? Il portoricano?-
-Che?- rispose Ray sistemandosi il ghiaccio in testa
-Siamo insieme nel corso di storia! Ecco perché mi sembrava di averti già visto!-
Ray si avvicinò ulteriormente a gerard, cercando di focalizzare. Poi spalancò la bocca a esclamò –Gerard way! Quello del secondo banco in ultima fila a partire da sinistra?-
-Sì-
-Aaaaah, ora ho capito…- guardò Mikey –E così questo qui è tuo fratello… Mi pare di ricordare di averlo incrociato… E sei amico di questo idiota?-
-Brutto…- disse Frank alzandosi le maniche, ma Mikey lo fermò
-Scusalo- rispose Gerard –Ogni tanto non è consapevole delle sue azioni. Non è che potresti metterci una sopra?-
Ray ci pensò su per un po’ –Mmh… Non saprei… Francamente vorrei averci a che fare il meno possibile… Potrei anche starci, ma a una condizione-
-Sarebbe?-
Ray sorrise –Da questo momento fino al diploma dovrai farmi i compiti e passarmi le verifiche. Ah, ovviamente può darsi che dovrai aiutarmi anche nell’esame di diploma-
-Praticamente tutto l’anno scolastico?- erano a ottobre, infatti
-E non è finita- disse ray indicando l’occhio destro di Gerard –Alle foto dell’annuario di quest’anno, che si terranno a novembre, dovrete farvi fotografare con un occhio nero. Tutti e tre-
-E noi cosa c’entriamo?!- replicò Mikey
-Suvvia, in fondo un occhio nero e qualche compito in più sono sempre meglio di… Vediamo… 30.000 dollari di risarcimento-
-Mi prendi in giro?- Frank stava perdendo le staffe –Del ghiaccio sulla testa varrebbe 30.000 dollari?-
-Allora mettiamola così: meglio un occhio nero che un consulto dall’avvocato che farà una bella chiacchierata coi tuoi genitori-
Non sembrava esserci molta scelta. Frank sbuffò –Tsk… E va bene-
Ray sorrise, ringraziò il medico e fece per andarsene, quando si ricordò di un’altra cosa –Ah, la tua chitarra… Faresti meglio a curarla di più. E ricordati che serve per suonare, non per attentare alle persone-
Veder sparire quella figura riccia diede un enorme fastidio a Frank –Ma guarda tu questo… Alla fine c’abbiamo rimesso noi-
-Infatti- rispose Mikey –Per colpa tua dovremo farci una foto oscena-
-E soprattutto occuparmi degli studi di quello là. grazie mille, Frank- Gerard, con passo svelto, se ne andò dall’ospedale. Era scocciato, meglio non infastidirlo ulteriormente, pensò Mikey. Alla fine, forse, era proprio Gerard quello che c’aveva rimesso di più: occuparsi dei bei voti di ray, farsi una foto con l’occhio nero, e magari stare anche attento a come si comportava nelle lezioni di storia, d’ora in avanti.
In Mikey il desiderio di andare a New York si faceva sempre più pungente.

  
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