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Autore: fantasybooks    31/12/2020    3 recensioni
Qualche tempo dopo la Seconda Guerra Magica, la situazione tra Ron e Hermione sembra arrivata ad uno stallo. Stanno insieme, ma niente più. Ed è proprio questo il problema che Ron si troverà ad affrontare. I baci e le mani intrecciate non gli bastano più e se non vuole andare ai matti ha bisogno di fare qualcosa, a qualunque costo. Tra dubbi, calure estive e situazioni imbarazzanti, chissà cosa arriverà a combinare il nostro rosso pur di movimentare un po' la situazione...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nei giorni seguenti, si sentiva talmente abbattuto che iniziò a evitare Hermione quasi senza volerlo, anche solo guardarla era come ricevere una stilettata al cuore. Con che coraggio avrebbe potuto affrontarla dopo che erano stati beccati a fare QUELLO?! Cioè non proprio QUELLO QUELLO…OH ACCIDENTI!
-Andiamo Ron! Non puoi evitarla, sai che questo la manderà su tutte le furie e allora saranno guai grossi! - Harry era sempre stato il mediatore tra quei due cocciuti dei suoi amici, ma non avrebbe mai creduto che si sarebbe dovuto calare anche nei panni di cupido. Si era tenuto accuratamente alla larga dalle loro dinamiche amorose e per quanto ci avessero messo anni, alla fine, beh, ce l’avevano fatta!
-Basta Harry! Ci rinuncio. – disse categorico. Prima ancora che Harry potesse iniziare a fargli una bella ramanzina, bussarono alla porta.
-Ragazzi! Sono Hermione! Posso entrare? – i due amici si scambiarono uno sguardo, ma Ron non fece in tempo ad aprire bocca, che Harry aveva risposto – Vieni pure! –
-Emm…. ciao! A- Avrei bisogno di parlare con Ron, se non ti dispiace Harry! –
- Vado a cercare Ginny! – e filò fuori dalla stanza guadagnandosi un’occhiataccia. Sulle prime gli parve indecisa, come se si fosse resa conto in quel momento che era una pessima idea, ma poi incrociò le braccia al petto e mise su il suo classico sguardo di sfida.
-Mi stai evitando – non era una domanda - e ora mi dici perché – disse con un tono che non ammetteva repliche.
– I-Io…- sapeva che mentire avrebbe solo peggiorato la situazione.
-É che…oh accidentaccio!! Questa situazione mi fa impazzire!!! – scoppiò.
-Non riusciamo mai a stare un po' insieme solo noi due, c’è sempre qualcuno che ci interrompe e poi… e poi… TUNONVUOIFARELECOSEDAFIDANZATICONME! - ecco lo aveva detto. Dalla sua faccia era palese che si aspettava di tutto tranne una confessione del genere. Le si imporporarono le guance e gli sembrò la reazione più stupida del mondo, avrebbe preferito di gran lunga che iniziasse ad urlargli contro come sempre. Le ci volle qualche minuto prima che gli rispondesse.
-Non è vero – strinse ancora di più le braccia intorno al corpo e distolse lo sguardo puntandolo a terra -Non è vero che non voglio. È colpa tua che sei uno zuccone e non riesci a capirlo –
Ecco lo sapev-…. ASPETTA COSA?! – E allora perché non mi hai dato mai nessun segno, beh si, di voler andare emm…. oltre? –
-Volevi per caso un cartello con scritto “BACIAMI ZUCCONE”? – ora era sul piede di guerra.
-Non sarebbe stato affatto male, invece di respingermi quando ho provato a farmi avanti! – ora che i toni si erano fatti accesi, l’imbarazzo era completamente sparito.
 – Io non ti ho…. – era livida. -Tu ci hai messo anni per capire che mi piacevi e hai preferito LAVANDA a me! –
 -E allora tu!? Sei andata con Krum al Ballo, vi siete BACIATI e stavi per accettare il suo invito anche al matrimonio! E come dimenticarsi di Cormac!!! –
-Lascia Viktor fuori da questa storia! Stupido che non sei altro!!! Cosa pensi che abbia passato IO quando ti vedevo in ogni angolo della scuola appiccicato a quell’oca mentre vi ispezionavate la bocca! Non mi sembra che tu ti sia fatto tanti problemi ad “andare oltre”!!! – Si stavano praticamente urlando contro.
-TU MI FARAI IMPAZZIRE! Perché devi rendere tutto così complicato!? –
- E perché tu non capisci mai niente!? – erano entrambi rossi in viso, ma questa volta non dall’imbarazzo.
Come dopo ogni loro lite, Hermione puntò i piedi e se ne andò sbattendo la porta. Ora le carte erano in tavola e spettava a lei la prossima mossa, come in una partita di scacchi magici. E a scacchi, lui vinceva sempre.
 

 
Nei giorni seguenti a stento riuscivano a rimanere nella stessa stanza per più di pochi minuti. Si era promesso che questa volta non gliela avrebbe data vinta, anche se la sua presa di posizione cominciò a vacillare ben presto…
Quella mattina Hermione scese in cucina più tardi del solito e quando Ron la vide per poco non si strozzò con il succo di zucca che stava bevendo. Indossava un vestito leggero che le lasciava scoperte le spalle sulle quali ricadevano i riccioli non più crespi e ribelli, ma ben curati e arricciati.
-Buongiorno Signora Weasley! – salutò sua madre che si affaccendava tra i fornelli per preparare la colazione all’intera famiglia.
-Oh Hermione cara! Buongiorno! Sto preparando i biscotti, saranno pronti tra pochissimo! –
Le sorrise in risposta, ignorando completamente la presenza di Ron.
 
Quel pomeriggio si ritrovarono tutti nel giardino per organizzare una partita di quiddich, lui e George contro Harry e Ginny.
-Andiamo ragazzi, mi volete far proprio perdere! Ronnino qui è già tanto se riuscirà a vedere la pluffa! – George, già in sella alla scopa, lanciava e riprendeva al volo la palla.
-Ti ricordo che ero portiere! – rispose, cercando di rubare la pluffa dalle mani del fratello.
-La squadra dei Grifondoro ha visto sicuramente tempi migliori! – continuò a prenderlo in giro.
Iniziarono la partita con Ron e Harry nelle rispettive porte, mentre George e Ginny cercavano di segnare scartandosi velocissimi con scope. Harry non era un abile portiere, ma giocare da cercatore, gli aveva dato una certa abilità nel volo, grazie alla quale riuscì a parare diversi tentativi di segnare. Hermione, nel mentre, si era stesa sotto l’albero vicino al laghetto con in braccio un grosso tomone. La partita si faceva sempre più avvincente e competitiva, George e Ginny si davano battaglia senza esclusione di colpi e anche Ron e Harry si diedero il loro bel da fare schizzando di qua e di là contorcendosi per arrivare a parare ogni lancio. Amava il quiddich e nonostante non fosse una partita ufficiale, accidenti! Voleva comunque vincere!
La sua concentrazione iniziò a vacillare quando con la coda dell’occhio si accorse che Hermione aveva chiuso e posato a terra il libro, avvicinandosi alla sponda del laghetto. Lasciò scivolare a terra il vestito e si raccolse i capelli in cima alla testa, rimanendo con un costume da bagno che non aveva la pretesa di coprire molto.
Ingoiò a vuoto.
Stava sudando ed era certo che non fosse a causa della partita. Quando Hermione si tuffò in acqua e riemerse, la situazione nei suoi pantaloni si era fatta molto più che “rigida”, tanto che stare a cavalcioni della scopa era diventato a dir poco scomodo. MISERIACCIA! STA CERCANDO DI UCCIDERMI. NE SONO CERTO!
-RON! ATTEN…- il tiro di Ginny gli arrivò dritto in faccia facendogli perdere l’equilibrio sulla scopa. Cadde rovinosamente a terra, ma prima di impattare con il suolo gli parve di scorgere Hermione che lo guardava compiaciuta.
 -AHI! – si massaggiò il sedere, controllando di non avere nulla di rotto.
-Ve lo avevo detto che non avrebbe visto neanche la palla! – lo prese in giro George, mentre Harry gli porgeva la mano per aiutarlo a rimettersi in piedi.
 

 
La pluffa gli aveva lasciato un bel segno rosso sulla guancia, oltre a qualche livido dovuto alla caduta, ma quello al momento non era decisamente il maggiore dei suoi problemi. Solo una doccia ghiacciata infinita era riuscita a…emmm…. come dire “mettere Fuffi a cuccia”, ecco. Ma come le era venuto in mente d-di spogliarsi così davanti a tutti?! Una veela si doveva essere impossessa di lei! Era l’unica spiegazione! Perché era certo che quello non fosse un comportamento da Hermione. ACCIDENTACCIO! Quanto ancora avrebbe resistito se lei avesse continuato ad essere così…così non-Hermione? La risposta era sicuramente poco, anzi POCHISSIMO e ciò gli divenne palese quel pomeriggio…

Hermione aveva deciso di cucinare alla maniera babbana per aiutare Molly, che oltre ad occuparsi della famiglia e della casa, continuava anche a fare avanti e dietro insieme ad Arthur, da Diagon Alley.
-Oh! grazie Hermione cara, se hai bisogno di qualcosa chiedi a Ron. Sarò di ritorno prestissimo! – disse prima di scomparire con un risucchio.
-Me la caverò signora Weasley, aiutarla è il minimo che possa fare per la sua ospitalità-
Così si era rimboccata le maniche e la Tana era stata pervasa da mille profumi. La osservava affaccendarsi mentre mescolava, impastava, tagliava e sminuzzava, tutto senza usare la magia! Mentre lo stufato cuoceva lentamente, recuperò una ciotola di impasto per torte, vi immerse completamente l'indice e se lo portò alle labbra succhiandolo.
Il cervello gli andò in tilt. 
Era una sua impressione o tutto stava avvenendo a rallentatore?! Quando era lui a leccarsi le dita dopo essersi ingozzato, non sortiva di certo quell’effetto, anzi gli dicevano che era disgustoso!
Iniziava a sentir nuovamente caldo.
Per le mutande di Merlino! Lo stava facendo apposta?? Prima il vestito, poi il bagno in costume e adesso… QUELLO!!!!
“ORA BASTA!” si disse perentorio. “Adesso Ron, vai da lei e ti prendi quello che ti spetta!” Si alzò dal divano come una furia, ma arrivato sulla soglia della cucina si bloccò di colpo. Una lettera stropicciata sul tavolo recava un indirizzo molto lontano da lì: la Bulgaria.

 
Ciao a tutti! Questa volta le posizioni si sono ribaltate ed è la nostra Hermione che con velata nonchalance stuzzica il povero Ron, ormai al limite della sopportazione… Chissà poi come reagirà alla comparsa di una vecchia conoscenza quale Viky! Vi aspetto tra le recensioni! Buon anno!
A presto!
-S
  
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