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Autore: fantasybooks    02/01/2021    5 recensioni
Qualche tempo dopo la Seconda Guerra Magica, la situazione tra Ron e Hermione sembra arrivata ad uno stallo. Stanno insieme, ma niente più. Ed è proprio questo il problema che Ron si troverà ad affrontare. I baci e le mani intrecciate non gli bastano più e se non vuole andare ai matti ha bisogno di fare qualcosa, a qualunque costo. Tra dubbi, calure estive e situazioni imbarazzanti, chissà cosa arriverà a combinare il nostro rosso pur di movimentare un po' la situazione...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Si scambiava delle lettere con KRUM! Non poteva crederci. Loro stavano insieme e lei aveva un altro!!! E non un altro qualsiasi, KRUM! MISERIACCIA!!! Dire che era furioso non avrebbe reso l’idea. Cosa si scriveva con quello zoticone? Magari programmavano di passare la prossima estate insieme! Oppure si scambiavano lettere d’amore! Probabilmente con lui non si sarebbe fatta tutti quei problemi a spingersi oltre un bacio! ACCIDENTACCIO! Avrebbe voluto prendere qualsiasi cosa gli capitasse sottomano e distruggerla in mille pezzi.
Con un -INCEDIO! – quasi urlato, un malcapitato cespuglio si ridusse in cenere in pochi secondi. Anche quello era uno stratagemma per fargliela pagare della loro litigata? Buttarsi tra le braccia di un essere della peggior specie! UN BULGARO! Era tentato di mandare un gufo a suo fratello Charlie per farsi recapitare il peggior drago che esistesse, se non fosse che quel viscido di Krum lo aveva già affrontato un drago e ne era uscito anche vincitore!!!!
-DANNAZIONE! -
-Ron! Ron! Ma che ti prende? Sei uscito di casa come una furia e che ti ha fatto di male quel povero cespuglio? – Harry gli arrancava a fatica dietro lungo la collina sulla quale si ergeva la Tana.
-CHE MI PRENDE!? CHE MI PRENDE CHIEDI!!!? MI PRENDE CHE HERMIONE SI SCRIVE CON QUEL DANNATO DI KRUM? MI TRADISCE CAPISCI!!!- aveva preso a mettersi le mani nei capelli tirandoli verso l’alto.
-Beh…tecnicamente scriversi con qualcuno non è esattamente “tradire” … - Harry si era fatto indietro, perché ora Ron gli stava puntando la bacchetta contro. Sapeva che in condizioni normali non gli avrebbe mai lanciato contro un incantesimo, ma giurò di non averlo mai visto così arrabbiato e fuori di sé.
-Cosa penseresti se Ginny si scrivesse che ne so, con DEAN!!!- doveva escogitare un modo per calmarlo che non fosse una violenta botta in testa che lo mandasse a gambe all’aria.
-Beh, prima di tutto chiederei alla diretta interessata una spiegazione! Sei giunto alle conclusioni in modo troppo affrettato, non puoi essere certo che quello che pensi sia la verità! –
-MISERIACCIA HARRY! – sembrava essere sotto l’effetto di qualche potente filtro. La furia omicida, perché sì, ad Harry quella parve una vera e propria furia omicida nei confronti di Krum, se ne andò velocemente come era arrivata, lasciando posto ad un Ron inconsolabilmente disperato. Si buttò a sedere per terra abbracciandosi le ginocchia al petto.
-Come ho potuto pensare di competere con uno come IL CAMPIONE DEL MONDO DI QUIDDICH VIKTOR KRUM!? Io non sono nessuno a confronto! – e si lanciò ad elencare tutta una serie di qualità che non aveva e che di certo non andavano ad infoltire il suo curriculum.
Harry cominciava a perdere la pazienza, ma cercò di rimanere calmo. -Ron, Hermione odia il quiddich – tentò di sdrammatizzare senza successo. -Tu e lei avete condiviso molto più di quello che potrebbe aver spartito con Krum in qualche mese e non basterebbero tutte le lettere di questo mondo per creare quello che c’è tra te e lei. In cuor mio sapevo che sareste finiti insieme sin da quando vi ho conosciuto e lei era un insopportabile saputella e tu un gran pasticcione – si accovacciò al suo fianco posandogli una mano sulla spalla - Ron, smettila di dare di matto e vai a parlarle, sono sicuro che ci sia una spiegazione più che logica–
-Mi sembri proprio lei quando parli così-
- Dopo tutti questi anni, posso dire che è lei ad avere una pessima influenza su di noi –
 

 
Gli ci era voluta tutto il resto della giornata per trovare il coraggio di andare a parlarle, ma alla fine, un po' perché sapeva che prima o poi l’avrebbe incrociata in casa, un po' perché Ginnny si era messa in combutta con Harry e ora gli dava il tormento ogni volta che ne aveva la possibilità, aveva raccolto quel briciolo di autocontrollo che gli era rimasto e con le mani sudate come se stesse andando ad affrontare un esame per il quale ovviamente non aveva studiato abbastanza, bussò alla porta.  PER IL CAPPELLO DI SILENTE E ADESSO CHE LE DICO?! Se qualcuno lo avesse visto in quel momento si sarebbe buttato in terra dal ridere. La sua faccia arrossata passava dal preoccupato all’arrabbiato e viceversa nel giro di pochi secondi. MISERIACCIA RON! SEI UNO STRAMALEDETTO GRIFONDORO!!! ORA TU VAI LÍ DENTRO E LE CHIEDI DELLE SPIEGAZIONI!
-Sì? - chiese una voce dall’interno.
MA CHE DIAVOLO CI FACCIO QUI!? NON LO POSSO FARE!  Avrebbe preferito trovarsi in una stanza piena di ragni piuttosto che sentirsi dire in faccia la verità: Hermione aveva un altro. Fece per andarsene ma poi una vocina dentro la sua testa…(si, forse era quella che Hermione chiamava “coscienza”, quella cosa che aveva sempre creduo di non possedere, che era certo si fosse esaurita con tutti i suoi fratelli prima che fosse il suo turno), lo convinse a tornare sui suoi passi.
-Her-Hermione s-sono io Ron, posso entrare? – ci fu qualche secondo di silenzio e poi la porta si socchiuse.
-Che vuoi Ronald? –
-P-Possiamo parlare? – si scostò leggermente facendolo entrare e chiudendosi la porta dietro le spalle.
-Beh! che vuoi dirmi? – aveva un tono spazientito che lo riscosse. Doveva essere lui quello arrabbiato! Era lei quella che si sentiva con un altro! MISERIACCIA!
– Ho visto la lettera – strinse i pugni.
-Che lettera? –
-Oh, andiamo Hermione, non fare la finta tonta! La lettera per Krum! – il suo tono ora era tutto tranne che indeciso.
-Ah, quella… beh non mi sembrano affari tuoi, possono scambiare lettere con chi voglio! – aveva scostato lo sguardo.
-Non sono affari miei?! HERMIONE TU SEI LA MIA RAGAZZA E MISERIACCIA M- MI HAI TRADITO! –
A quelle parole le guance di lei si imporporarono e si strinse le braccia al petto come a proteggersi. Non le succedeva spesso, ma quella volta non trovava le parole per controbattere. Alzò lo sguardo per fronteggiarlo di petto. Pensava che fosse arrabbiato, il suo tono era decisamente arrabbiato, ma la realtà era un'altra. In faccia gli si leggeva una profonda tristezza e questo le spezzò il cuore.
-Oh Ron! Non è vero nulla! È una vecchia lettera, l’ultima che ho scritto a Viktor non so più neanche quanto tempo fa! Gli avevo spiegato che il mio cuore apparteneva ad un altro e che tra me e lui non poteva esserci nulla! Scusami ti prego, era solo uno stupido stratagemma per farti ingelosire e fartela pagare dopo la nostra litigata dell’altro giorno! – Gli butto le braccia al collo e si strinse al suo petto.
-Credo...credo di non aver capito… -
-L’ho fatto apposta a mettere quella vecchia lettera sul tavolo. Dopo la nostra discussione mi sentivo ferita e volevo vendicarmi! – disse parlando più alla sua maglietta che a lui. Hermione Granger che non seguiva la logica e si abbandonava a un atto di pura malvagità, questa sì che era bella! Non poteva credere alle sue orecchie.
-Quindi niente Krum? – chiese per conferma.
-Niente Krum – rispose rassegnandosi ad utilizzare il cognome dell’interessato. Non sapeva se essere arrabbiato o sollevato. Era stato davvero un colpo basso, ma, allo stesso tempo, era forse la prima volta che Hermione gli chiedeva scusa.
-Miseriaccia! E io che mi ero già preparato a fare a pugni e ad esercitarmi con gli schiantesimi! – Sapere che Hermione era stata, beh sì, “cattiva” ,valeva di più di ogni arrabbiatura.
-Sono sicura che te la saresti cavata benissimo! – rise finalmente.
-Solo se prima mi fossi esercitato con gli incantesimi insieme a te – si unì al tono leggero che adesso aleggiava tra di loro. 
-Davvero furba signorina Granger! Questo da lei non me lo sarei mai aspettato!- 
-Stà zitto Ronald! Non ne vado per niente fiera- rispose dandogli un pugno giocoso sul braccio.
-Io sono molto orgoglio e lusingato invece! Ti piaccio così tanto da impazzire da farti trasformare in una vera birbante!- si passò un dito sotto il naso sorridendole sornione. 
-Sei sempre il solito!- e si ritufò con il viso imporporato nella sua maglietta. 
  

 
-Shhh!! Ci sentiranno o peggio...ci vedranno!! – un risolino le scappò dalla bocca.
-Lascia che ci sentano, non me ne importa niente – le rispose lascivo tornando sulla sua bocca. Le aveva fatto appoggiare la schiena contro la parete del corridoio e aveva iniziato a baciarla sul collo mentre lei lentamente si abbandonava a tutte quelle attenzioni.
-Andiamo in camera- riuscì a formulare tra un sospiro e l’altro. Non se lo fece ripetere due volte, la afferrò per un braccio e se la trascinò dietro la porta. Con un colpo di bacchetta la chiuse a chiave, questa volta nessuno li avrebbe disturbati…

 
Ciao a tutti! Eccomi di nuovo qua con un altro capitolo leggermente più breve del solito, vi avviso che credo questo sarà il penultimo e poi la nostra storia giungerà a termine. Come sempre, se vi va di lasciare una piccola recensione, io vi leggo impaziente!
A prestissimo amici!
-S
  
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