Anime & Manga > Pandora Hearts
Segui la storia  |       
Autore: God_Eden_Imperial    22/02/2021    0 recensioni
Dal testo:
“Non credevo potessero interessarti i romanzi d’amore”
“Infatti è così…ma ho deciso di provare cose nuove, anche quelle che non mi piacciono. Dopotutto, con il tempo i gusti cambiano, no?”
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un forte gemito riempì la stanza mentre Gilbert accarezzava Vincent tra le gambe, un sorriso soddisfatto sul viso.
Vince, disteso sulle coperte e scosso dai brividi, gettò indietro la testa, gemendo; non si era per nulla aspettato un comportamento simile da parte di suo fratello, soprattutto perché qualcuno dei Baskerville avrebbe potuto interromperli da un momento all’altro. Ma in quel momento era irrilevante, almeno mentre stava con le gambe oscenamente aperte e la lingua di Gilbert che scorreva lungo tutta la sua lunghezza. Sentiva le sue dita giocare in modo scherzoso.
“G-Gil”
Balbettò tra i sospiri, tirandogli i capelli. Gilbert alzò per un attimo gli occhi verso di lui.
Oh, è adorabile.
“Sei così carino, Vince. Sei rosso e stai anche sbavando per me”
Lo prese in giro, sfiorando con seduzione il suo interno coscia, facendolo rabbrividire e gemere ancora.
“G-Gil…io…”
Tentò di parlare ma le parole gli morirono in gola in un altro piagnucolio quando Gilbert morse improvvisamente la pelle sensibile del suo membro e, allo stesso tempo, iniziava a torturare il suo ingresso con le dita bagnate. A quel punto il piacere si stava facendo troppo intenso.
Cercò immediatamente di chiudere le gambe e di allontanarsi. Ma era troppo lento.
Gilbert incombeva su di lui con una presa ferrea, spingendolo giù sul materasso impedendo alle sue gambe di chiudersi con il suo corpo tra di loro, mentre con le dita lo violò spietatamente.
Il corpo di Vincent si irrigidì e chiuse gli occhi, inarcando la schiena.
Era così dannatamente bello!
“G-Gil…Gil”
“Calmati Vince, rilassati”
Mormorò Gilbert dritto nell'orecchio mentre mordicchiava il lobo. 
“Hai paura?”
“N-no…n-non è-“
Di nuovo non poté terminare la frase che le dita di Gilbert entrarono più in profondità, roteando dentro di lui, seguito rapidamente dall’altra mano che gli stava torturando l’erezione, facendolo quasi urlare.
Gilbert sorrise divertito per il modo in cui il più piccolo cercava anche solo di parlare. Era bello avere il controllo in questo modo, lo faceva sentire davvero bene.
Vincent tremava e si aggrappava a lui, dimenandosi per il piacere esagerato. Nessuno lo aveva mai fatto sentire cosi e, mentre cercava di scappare, si accorse che stava iniziando ad avere un po’ di paura. Tuttavia, mentre cercava di indietreggiare, le dita dentro di lui si allargarono e, andando più in profondità, toccarono un punto particolare che gli fece venire i brividi lungo la spina dorsale, facendogli inarcare la schiena e un basso gemito sfuggire alle sue labbra.
Trovato.
P
ensò Gilbert, concentrandosi su quel punto. Vincent, cercando di riprendere il controllo del suo corpo, falliva, percependo quelle dita continuare a torturarlo proprio lì, facendolo sentire in paradiso.
"Visto? Non ti farò del male”
Mormorò Gilbert a pochi centimetri dalle sue labbra, leccandole. Vincent girò la testa, arrossendo fino alle orecchie; non poteva più sopportarlo, per troppe ragioni. Lo voleva disperatamente e non c'era modo che avesse la forza di fermare Gilbert ora.
“Gil…”
Tentò per l’ennesima volta di dire qualcosa, peccato solo che Gilbert sembrava determinato a non lasciarlo parlare. Spingendo le dita dentro e fuori, molto velocemente, mandò Vincent in estasi e lo sentì avvicinarsi al culmine. Non appena il suo corpo iniziò a scaldarsi maggiormente, i gemiti si fecero molto più forti e disperati. Riprese a dimenarsi e Gilbert dovette bloccargli i polsi per cercare di tenerlo a bada.
“G-Gil…t-ti prego…”
“Ti prego cosa?”
Lo prese in giro Gilbert, mordendogli il collo. Un piccolo urlo sfuggì dalle labbra di Vincent.
“N-non…non fermarti”
Supplicò allargando maggiormente le gambe e accettando il piacere che gli offuscava la mente. Gilbert sorrise vittorioso e decise di accontentarlo, continuando con la sua tortura. Vincent sentì l’orgasmo colpirlo violentemente e il suo corpo tremò per svariati minuti prima di iniziare a calmarsi.
“Bravo Vince”
Gli sussurrò Gilbert baciandogli il viso. Vincent lo tirò subito a se facendo incontrare le loro labbra e fu felice quando il maggiore ricambiò, approfondendo il contatto.
Si baciarono finché non dovettero riprendere fiato e Gilbert, alzando il viso verso quello arrossato e ansimante di Vincent, sentì l’eccitazione pervaderlo.
“Gil”
Quel bisbigliò bastò per farlo impazzire e lo baciò ancora, più rudemente.
Accidenti! Voleva mettere le mani e le labbra ovunque su di lui, non solo  ma anche sul petto, sul collo, sulle labbra…era così osceno il solo pensarci, ma diavolo se lo voleva.
“Mhh…Vince…vuoi di più? Io lo voglio”
Sussurrò tra un bacio e l’altro. Vincent sbarrò gli occhi, puntandoli su Gilbert che ora torreggiava su di lui, senza ancora toccargli la pelle da nessuna parte.
“Gil…può fare…tutto quello che vuole”
Ho sempre voluto questo…non fermarti adesso.
Pensò mentre si baciavano ancora.
"Sei sicuro?" 
Gilbert gli soffiò dritto nell'orecchio, passando una mano sull'intimità di Vincent, facendolo tremare e inarcare la schiena in cerca di più attrito. Ma la mano si allontanò rapidamente, tirandolo giù sul materasso.
"Dillo"
“L-lo voglio…ti voglio…Gil…solo Gil…Gil”
"Fermati col mio nome”
Sorrise il maggiore lasciando che Vincent lo tirasse più vicino, così da approfittarne e iniziare a baciargli il collo, facendo vagare le mani su tutto il suo corpo tremante.
Era bellissimo sentirsi vicini dopo tanto, troppo, tempo.
Vincent aveva bisogno del suo amore e Gilbert non si sarebbe tirato indietro. Non gli importava che fosse sbagliato.
“Gil…Gil…Gil…”
Gilbert rabbrividì e chiuse gli occhi, ora completamente convinto nel voler andar oltre.
“Accidenti Vince! Ti ho detto di smettere...va bene, non mi fermerò”
“Sì…sì, ti prego”
Gemette Vince e immediatamente Gilbert fu di nuovo su di lui. Labbra che mordono e baciano la sua pelle, la lingua lo assapora e lo prende in giro, le mani torturano ogni centimetro del suo corpo. E, infine, qualcosa che spinge al suo ingresso.
Il corpo del più piccolo, nonostante tutto, si irrigidì visibilmente; fortunatamente Gilbert era delicato e gentile, proprio come si aspettava. Non voleva fargli male e lo trattava come qualcosa di talmente fragile che un solo tocco sbagliato avrebbe potuto spezzarlo. Vincent lo amava follemente e lasciò che i suoi muscoli si rilassassero ancora una volta, aiutando Gilbert a posizionarsi meglio tra le sue gambe.
Un morso sul collo, un bacio lungo la sua mascella e alcune parole sporche, e Vincent si ritrovò ad essere un pasticcio tremante la cui mente non era più in grado di pensare. Quel poco di lucidità che invece aveva Gilbert, gli urlava che era troppo...assurdo, eppure in qualche modo anche giusto.
Troppo perso nella sua mente, non si rese conto che Vincent si era messo a baciare ogni centimetro della sua pelle scoperta e presto passò a cercare di sfilargli i pantaloni, con una fretta quasi disperata che fece sorridere Gilbert.
Le carezze così vicine al suo membro erano solo una presa in giro, ma decise di approfittarne per distrarre Vincent e così entrò in lui, lentamente. Un gemito basso gli sfuggì dalla bocca. Il più piccolo, da parte sua, piagnucolò dolorosamente e si agitò, ansimando mentre si aggrappava alle coperte sotto di lui.
È stato doloroso; non troppo per essere insopportabile, ma abbastanza da lasciare che una singola lacrima gli scappasse dagli occhi.
"Tranquillo…rilassati e non farà male”
Disse dolcemente Gilbert, ancora immobile, sentendo un’ondata di affetto pervaderlo, tanto da tirare Vincent a se per abbracciarlo. Lo fece sedere sulle sue gambe e, inevitabilmente, si ritrovò più in profondità dentro di lui. Vincent rabbrividì e l’ennesimo gemito lasciò le sue labbra. Gilbert gli prese le mani tra le sue e le baciò, succhiando delicatamente le dita e alla fine portò le labbra sul suo viso; l'intero processo mantenendo il contatto visivo. Vincent era completamente catturato e annegato in quegli occhi dorati; non protestò e quasi non si accorse di Gilbert che iniziò a muoversi, tirandosi leggermente indietro.
Quasi.
Gemette forte mentre il maggiore si muoveva lentamente, senza smettere di stringerlo a se. Sentirsi dentro Vincent lo fece sentire meglio che mai, soprattutto quando il più piccolo si aggrappò a lui, abbracciandolo con forza e affondando il viso nel suo collo. Gilbert poté sentire il profumo dello shampoo che il fratellino era solito usare e i suoi sensi furono pervasi dall’aroma. Anche lui aveva preso a gemere mentre arpionava i fianchi di Vincent, aumentando la velocità.
Un'altra spinta e Vincent spostò la testa di lato, grattò la schiena di Gilbert e tirò i capelli scuri, per tutto il tempo arricciando le dita dei piedi e inarcando la schiena per la gioia e il piacere.
Gilbert non si è fermato, nemmeno un momento. Invece ha preso una delle gambe di Vincent e l'ha sollevata leggermente per avere un accesso migliore e per colpire quello che sapeva avrebbe fatto vedere le stelle al fratellino.
E lo ha fatto.
Vincent gemette, un forte grido, e mosse i fianchi contro i suoi, sbavando quando Gilbert giocò abilmente con la sua intimità, stuzzicandone la punta, facendo scorrere le dita per tutta la lunghezza, per poi afferrarlo finalmente alla base, stringendolo.
È stato fantastico, lo ha devastato.
Gilbert.
E’ stato
 l'unico pensiero che ha riempito la sua mente per tutto il tempo.
Era proprio vero? Vincent non riusciva a credere che lo stesse facendo con la persona che amava più di ogni altra cosa al mondo, con il suo prezioso fratello maggiore, e ciò che lo sconcertava di più era come Gilbert fosse incredibilmente appassionato; la lingua che gli scorreva lungo il collo e la mano che gli accarezzava la pancia e poi di nuovo giù sul suo membro.
Nella foga del momento, non si accorse di aver iniziato a gemere il nome di Gilbert sempre più forte.
“Vince”
Il mormorio rauco proprio sopra le sue labbra lo interruppe e mandò l'elettricità lungo la sua spina dorsale. Avvolse incontrollabilmente le gambe attorno al bacino del maggiore, seppellendolo ancora di più dentro di se.
“Oddio sì”
“Vince…”
Un altro sussurro tra gemiti soffocati, ancora un'altra spinta, un altro piagnucolio.
“G-Gil…Gil ti amo…ti amo…ti amo così tanto”
Il letto scricchiolava sotto di loro, mai sottoposto a tanta tensione.
“Vince…io...”
Lui cosa?
Gilbert non riuscì a continuare, tutte le sue parole furono inghiottite mentre raggiungeva l'orgasmo, riempiendo Vincent che lo seguì, sporcandogli lo stomaco e rabbrividendo. Tremando, si lasciò cadere con la schiena sul materasso, senza più forze. Il suo corpo era scosso da brividi e così era anche per Gilbert che gemette uscendo da lui e osservandolo, respirando pesantemente.
Il suo fratellino era esausto e ancora pervaso dal piacere che scemava lentamente. Sorrise e si sdraiò accanto a lui, stringendolo piano a se, accarezzandogli i capelli e lungo la schiena.
“Gil…”
“Shh…riposa”
Sussurra Gilbert lasciandogli un bacio sulla fronte. Vincent chiude gli occhi, schiacciando il corpo contro il suo.
“Resta…con me”
“Sì, tranquillo, non vado da nessuna parte”

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: God_Eden_Imperial