1916, San Pietroburgo. L'ultimo impero d'Europa tramonta implodendo, i palazzi d'oro degli zar crollano sotto il ferro, la polvere, il sangue e la rabbia. Il principe Vladimir Paley, il bastardo più illustre di Russia, si affaccia alla vita; Aleksej Bobrinskij, che la sua vorrebbe bruciarla, ne entra a far parte sconvolgendola; lo splendente Feliks Jusupov compie l'assassinio più oscuro del secolo, tenendo fra le mani il grilletto del granduca Dmitrij Romanov. Sono loro i Bastardi che, nell'assistere impotenti alla Rivoluzione, si ritrovano ad amarsi di amori folli, malati, impossibili. Che eppure esistono e occupano un piccolo, insignificante barlume di quel che è stato e che prova a farsi spazio nella Storia.