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Autore: Stekao    12/05/2021    16 recensioni
"Dove andró adesso, che faró?" Questo si ritrova a dire Kaori nel manga, nell'episodio di Sonia, dopo il combattimento avvenuto fra Ryo e Falcon al cimitero... Per amore di Ryo e sentendosi una partner non degna, sarebbe stata disposta ad andarsene subito e a lasciare il suo posto a Sonia... sappiamo peró, che nel manga le cose si sono fortunatamente sistemate in fretta... Ma se invece Kaori avesse messo davvero in atto il suo proposito di andarsene? Se Sonia avesse accettato di prendere il suo posto? Ryo cosa avrebbe fatto?
Il mio what if parte da questa idea, ma saranno una vecchia vicina di casa e una donna "scomparsa" a dare la giusta spinta per far evolvere le cose tra i nostri due adorati sweepers.
Ps. Mi sono divertita ad inserire qua e là piccoli dettagli e dialoghi tratti dal manga, ma catapultandoli ovviamente in un contesto del tutto diverso... Spero di riuscire a farveli cogliere tutti, a voi scoprirli!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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9. NOI SIAMO…NOI

Kaori, risvegliatasi al mattino, non potè fare a meno di guardare lo splendido volto dell’uomo stretto a lei.

Ancora non poteva credere a ció che era successo la notte precedente… aveva fatto l’amore con Ryo, ed era stato meraviglioso. Adesso si appartenevano in tutto e per tutto e sperava in cuor suo che niente potesse mai dividerli.

A quel pensiero si incupì stringendosi ancora più forte al corpo dell’uomo.

“C’è qualcosa che non va?” gli chiese Ryo aprendo gli occhi e fissandola preoccupato. Aveva subito percepito, dalla stretta di Kaori, che qualcosa in quel momento la stava turbando, ma la ragazza gli rivolse uno splendido sorriso prima di lasciargli un dolce bacio sulle labbra…

“Allora sei sveglio!” gli disse tornando ad appoggiare la testa sul suo petto

“No Ryo…non c’è niente che non va… È che sono felice… forse troppo felice… temo che possa scoppiarmi il cuore da un momento all’altro”

Ryo la accarezzó dolcemente prima di pronunciare una delle sue classiche fesserie

“Lo capisco... Una notte con me aiuta a sprigionare più endorfine del normale prolungando a lungo il senso di benessere e appagatezza...”le disse malizioso spostando in fretta una mano a toccarle il sedere

“Sei sempre il solito cretino…” sbuffó lei spostandogli malamente la mano

“Io sono seria!” gli disse tornando ad abbracciarlo dolcemente

“Sono felice anche io Kaori… non avrei mai pensato che questo tipo di felicità fosse concesso anche a un tipo come me eppure… eppure tu sei riuscita a donarmi anche questo ulteriore miracolo…”

La donna, commossa nel sentire le sue parole, non potè fare a meno di alzare lo sguardo e fissarlo negli occhi con aria sognante…

“Tu meriti tutta la felicità del mondo Ryo… Devi smetterla di vederti come quello che non sei… e spero che… spero che mi permetterai di renderti felice… per tutta la vita” osó dire lei nascondendo il suo volto nel suo petto

“Non potrei permetterlo a nessun altro” rispose lui sollevandole il mento e riappropriandosi in fretta delle sue labbra per poi tornare ad accarezzarla ovunque e condurla, pochi attimi dopo, in una nuova spirale di amore e piacere senza fine.

Per circa un mese diedero spazio a tutta la passione tenuta repressa in tanti anni insieme. Avevano deciso di rinchiudersi nella loro piccola bolla di felicità capendo ben presto di avere una elevata sintonia anche sotto le lenzuola. In poco tempo Kaori aveva acquisito un grado di sicurezza che mai avrebbe pensato di raggiungere… era Ryo a farla sentire bella e desiderabile riuscendo finalmente a far emergere la meravigliosa donna che in realtà Kaori era sempre stata, ma che a causa dei suoi stupidi tentativi per tenerla lontana da sé, aveva sempre finto di non vedere.

Anche Miki, Umi e tutti gli altri erano rimasti piacevolmente sorpresi dal profondo cambiamento che entrambi gli sweepers avevano subito e, una volta decisi a riprendere qualche incarico, si resero tutti conto che il loro status ufficiale di coppia non aveva fatto altro che renderli ancora più ingranati e più complementari anche sul lavoro.

Ryo aveva mantenuto la sua promessa allenando Kaori ogni pomeriggio al poligono e al combattimento corpo a corpo anche se, puntualmente, ogni sessione di allenamento, terminava sempre con un altro tipo di corpo a corpo…

Non c’era stato infatti ancora un momento in cui, al solo sfiorarsi, non si fossero ritrovati pervasi da una profonda scarica elettrica al punto che, a tre mesi dall’inizio della loro relazione, ogni stanza della loro casa avrebbe potuto raccontare nei minimi dettagli i meravigliosi effetti della loro invidiabile attrazione reciproca.

“E se tornassimo a trovare Tomoko e tutti gli altri?” chiese una mattina Kaori al termine delle loro immancabili coccole.

“Mi farebbe molto piacere… del resto è grazie a loro se adesso noi siamo… noi” sorrise Ryo donandole un dolce bacio sul naso

“Allora li avverto e ci organizziamo!” disse la donna uscendo in fretta dal letto e lasciando Ryo estremamente soddisfatto nel guardare quel suo favoloso sederino avviarsi fuori dalla stanza.

Un paio di giorni dopo, si ritrovarono in viaggio verso Nagoya e, arrivati a casa di Tomoko, la donna non poté trattenere lacrime di contentezza nel rivederli.

Aveva i bambini con sé che, alla vista di Kaori, le andarono subito incontro felici.

“Midori e Akio come stanno?” esordì Kaori non appena entrati in casa, abbracciando Tomoko e i bambini

“Tutto a meraviglia. Midori ha trovato un nuovo lavoro presso un negozio di fiori proprio qui, dietro l’angolo. Si trova molto bene e Akio continua la sua vita di sempre anche se… l’ho sorpreso più volte a guardare Midori con uno strano bagliore negli occhi…e anche lei beh…non saprei… ho solo intuito qualcosa, sono questioni delicate e lungi da me intromettermi nella questione… non ti nego che io ci spero… ma chissà… Ad ogni modo la vita continua, siamo tutti sereni e questo è l’importante… Il merito è anche e soprattutto vostro… cari detective” le disse la donna strizzandole l’occhiolino e facendo capire a Kaori che forse Midori aveva trovato il coraggio per raccontarle tutta la verità compreso il fatto che lei e Ryo fossero i leggendari city Hunter.

“Credi che a Midori farebbe piacere se andassimo a trovarla al negozio?” chiese Kaori all’improvviso

“Eccome! Sapeva sareste arrivati... Sono certa sarebbe contenta di vedervi subito!”

E così Ryo e Kaori si avviarono verso il negozio di fiori tenendosi per mano.

Kaori adorava quei piccoli momenti tra loro. Ryo era cambiato e riusciva ogni giorno a dimostrarle davvero quanto lei contasse per lui.

“Ryo! Kaori!” urló Midori dalla contentezza non appena li vide varcare la soglia del negozio e andandogli incontro emozionata

“Che sorpresa che mi avete fatto, è bellissimo vedervi! Come state?”

“Molto bene Midori, è bello rivederti… e tu? Come stai? Prima ho parlato con Tomoko e mi sembra di aver capito che…” disse Kaori guardandola con uno sguardo ricco di sottintesi.

“Sì…Ho parlato sia con lei che con Akio… ho detto ad entrambi la verità. So di aver fatto la cosa giusta e devo ringraziarti per avermi spronato a farlo… avevi ragione. Hanno continuato a volermi bene senza giudicarmi… ormai il passato è passato e non sai quanto stia bene adesso senza più quel grande peso sul cuore.

Anzi, contro ogni previsione, tutto ciò che è successo ha contribuito a riavvicinare molto me ed Akio.

Ci siamo presi dell’altro tempo per riflettere su di noi. Per il momento abbiamo deciso di non firmare i fogli definitivi per il divorzio e non so come andranno le cose… ma è un periodo sereno e sono felice” disse la ragazza arrossendo e tornando dietro al bancone per riprendere il lavoro interrotto qualche minuto prima.

“E io sono felice per te” disse Kaori sorridendole con tenerezza

“Cosa stai preparando?” le chiese pochi attimi dopo, incuriosita, notando però Ryo distratto nel rimirare, con la bava alla bocca, alcuni volantini pubblicitari di biancheria intima poggiati sul bancone.

“Oh, questo? È un bouquet per una sposa che si sposerà questo pomeriggio. Quando me lo ha commissionato mi ha spiegato di voler provare a rappresentare lei e il suo futuro sposo, col linguaggio dei fiori… questo giglio rappresenta lo sposo… è il simbolo della purezza, della solennità e della dignità”

“E il fiore che c’è attorno ai gigli?” chiese Kaori sempre più incuriosita

“Si chiama pan di cuculo”

“Pan di cuculo? E che cosa simboleggia?”

“Il pan di cuculo significa… sono tua per sempre… romantico no?”

“Sono tua per sempre? Sì… molto romantico” ripeté Kaori con sguardo sognante…

“Sai, tra qualche tempo anche Miki e Umi si sposeranno…” continuó

“Chissà se Miki ha già pensato al suo bouquet. Dovrò parlarle di questi splendidi fiori…” disse fra sé e sé

“Comunque” riprese Midori

“Tra circa un paio d’ore avró finito il mio turno qui, vi raggiungo da Tomoko così potremo trascorrere il resto della giornata insieme ok?”

Passarono così una giornata bellissima con i loro nuovi amici, fino a che, dopo cena, Ryo e Kaori decisero di tornare a casa ringraziandoli per la sempre calorosa ospitalità e sperando di poter ricambiare quanto prima invitandoli nel loro appartamento.

Ripresero quindi il treno che li avrebbe ricondotti a Tokyo e, come era accaduto la prima volta, Ryo prendendo la mano di Kaori e intrecciando le dita con le sue, non la lasció più per tutto il viaggio.

Nonostante ormai fossero una coppia a tutti gli effetti, Kaori pensó che non si sarebbe mai abituata del tutto a quei gesti così dolci da parte del compagno. Aveva sperato per così tanti anni di poter vivere con lui ciò che stavano vivendo in quel periodo, che si sentiva costantemente dentro uno splendido sogno al punto da aver paura di risvegliarsi da un momento all’altro…

Arrivarono a casa a notte inoltrata. Non appena varcata la soglia Ryo spinse Kaori contro il muro catturandole le labbra all’istante con estrema voracità...

“È stata una lunga giornata… quanto mi era mancata questa tua dolce boccuccia” le disse lui con una luce più che significativa negli occhi…

“Aspettami in camera… vado un attimo al bagno” le disse stampandole un nuovo bacio sulle labbra per poi avviarsi in fretta lungo il corridoio e lasciando Kaori ancora sognante appoggiata alla parete.

Non appena la ragazza entrò nella sua stanza, accendendo la luce, si immobilizzó immediatamente.

Ryo, fermo sulla soglia dietro di lei, sorrise compiaciuto.

La donna, voltandosi verso di lui con sguardo incredulo, iniziò poi ad incamminarsi per raccogliere quel bellissimo fiore che aveva subito notato poggiato al centro del loro letto… pan di cuculo…

“Ma questo…?” provó a chiedere con voce strozzata per l’emozione…

“Hai presente quando pochi attimi fa ti ho detto che sarei andato in bagno? Non sono andato in bagno. Volevo solo lasciarti questo piccolo dono… ha un bel significato… per noi… e io…” sorrise di nuovo interrompendosi e grattandosi la testa imbarazzato.

Ryo, nel negozio, nonostante si fosse dimostrato completamente distratto nel guardare i volantini, in realtà aveva perfettamente seguito tutta la conversazione avvenuta fra le due donne e lo sguardo di Kaori nel sentire ciò che quel fiore rappresentava, gli aveva scaldato il cuore a tal punto da volerla sorprendere una volta tornati a casa.

Così, mantenendo viva la sua reputazione e approfittando di un momento di distrazione delle due donne, aveva afferrato un fiore dal bouquet per poi conservarlo di nascosto nella tasca della sua giacca in modo da poterlo riporre sul letto una volta rientrati a casa.

Non avrebbe mai pensato di essere un tipo romantico, ma Kaori era riuscita a far emergere anche questo suo aspetto.

E poi quel fiore… beh, quel fiore era perfetto…rappresentava entrambi… Un tacito “io sono tuo…tu sei mia… per sempre”.

Si appartenevano e quella realtà non sarebbe cambiata mai.

Kaori, commossa nel realizzare quel piccolo immenso gesto del compagno, gli corse incontro gettandosi fra le sue braccia…

“Qualche giorno fa me lo hai detto tu no?… che vuoi rendermi felice per tutta la vita…” le disse Ryo rilasciandole un tenero braccio sulla fronte

“Non chiedo altro che poter fare lo stesso con te…” proseguì lui, asciugando dolcemente, con una carezza, una piccola lacrima di felicità che si fece presto spazio sul volto della donna.

Si tennero stretti a cullarsi, perdendosi l’uno negli occhi dell’altra, fino a che le loro labbra si unirono travolgendoli in un bacio infinito, un bacio nuovo, al sapore di eternità…

Fine

   
 
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