peekachu

Scusa se ti rispondo dopo tutto questo tempo, ma prima dovevo trovare i video e gli articoli che mi servivano, quindi sopportami. Ho con me cinque casi che dimostrano che Ground Zero sostiene e fa parte della comunità LGBTQ+.

Innanzitutto, non volersi far etichettare ≠ etero. Lui è esattamente come si descrive. Senza etichetta. Quando sei senza etichetta, non rientri in nessun termine specifico come gay, bisex, pansessuale ecc perché ritieni che nessuno di essi ti descriva o perché, più semplicemente, darti un'etichetta ti mette a disagio. Potrebbe essere per migliaia di ragioni e tutte sarebbero valide. Qui un sito per approfondire l'argomento se ti interessa.

Zero ha detto di essere senza etichetta nella sua intervista con Vogue Japan. Prima d'allora, non aveva mai parlato del suo orientamento e aveva sempre fatto il vago e lo schivo. Ma ecco una cosa importante che non molti sanno, Zero non ha mai puntualizzato di voler uscire con una donna nello specifico o altro. Ecco un estratto dall'intervista di mesi fa:

Notare che nella sua risposta non ha mai usato un soggetto preciso. Nonostante la domanda originale desse per scontato che lui avrebbe descritto una donna, Zero non ha abboccato all'amo. Io considero questo un indizio molto eloquente dei suoi sentimenti. Sempre nella stessa intervista, quando l'intervistatrice ha provato a indagare maggiormente, lui ha contestato rimbeccando: "Non sono una cazzo di scatola. Non potete mettermi nel cassetto che ritenete più opportuno. Non tutto ha bisogno di una categoria o di un'etichetta".

Zero è noto per essere estremamente riservato, quindi questa è la cosa più vicina che abbiamo a un'ammissione. Secondo alcuni, l'ha detto appunto perché gli dà fastidio essere etichettato, che ci starebbe anche se lui fosse etero, ma allora perché tanta enfasi nelle sue parole? Se Zero fosse etero, non gli importerebbe, no? Ecco uno spunto di riflessione.

Passiamo al secondo caso. La scorsa estate, numerosi esordienti hanno partecipato a una gara di beneficenza che si teneva al mare e, per raccogliere i fondi, si sono misurati in diversi sport estivi. Zero era uno di loro, insieme ad altri volti celebri come Deku, Synergy e Uravity. Quando gli eroi si sono divisi in sei gruppi, Nejire-chan, a capo della squadra blu, ha scelto come membri quasi soltanto donne. Quasi. Tra i due uomini del team, figurava Zero. Nejire-chan ha preferito lui, all'apparenza un macho alfa, a candidati come Red Riot o persino Deku, famoso per la sua cavalleria.

Nei giochi si era costretti a mettersi le mani addosso e quant'altro e la squadra blu, composta da donne in costumi da bagno succinti, ha voluto Zero. Perché? Zero non è un gentiluomo, eppure loro si sono sentite a loro agio con lui e non hanno temuto che lui le toccasse in maniera inappropriata. Pure Deku intorno a loro non ha fatto altro che arrossire ed evitare i loro sguardi. Io affiderei a Deku la mia vita, però Zero non le ha guardate due volte. Non ha provato alcun interesse. E sai chi era l'altro uomo nella squadra blu? Gorillaman, un eroe apertamente gay. Quindi sì.

Da sottolineare è che, quando le squadre si sono dovute dividere in gruppi di tre per giocare a pallavolo, Zero è andato con Siren e Aqua. Durante un'intervista con Siren, le è stato chiesto se fosse capace di gestire una squadra che includeva Ground Zero, viste l'irascibilità e la vena competitiva di quest'ultimo. Come ha replicato? "Oh, non siamo preoccupate. Lui è uno di noi". (Ecco un video!)

Risposta interessante, visto che erano due ragazze e un ragazzo che non avevano frequentato la stessa scuola e manco si conoscevano bene. Cosa potrebbero avere in comune quei tre? Che Ground Zero sia queer, dal momento che Siren è lesbica e Aqua bisessuale? Io lo ritengo molto probabile, perché ogni altra risposta non avrebbe senso.

Caso 3: durante il mese del Pride dell'anno scorso, Zero è stato l'unico tra i diplomati della Yuuei a non mostrare alcun supporto al movimento, sia di persona che sui social. Tutti hanno pubblicato tweet o postato su Instagram foto di loro con vestiti o accessori color arcobaleno, ma da Zero c'è stato il silenzio più totale. La cosa è stata oggetto di controversia, ma a lui non è sembrato importare. Anch'io ci sono rimasta male, avrebbe potuto anche solo limitarsi a twittare una frasetta. Tuttavia, sapevo a cosa andavo contro diventando sua fan. Zero non è il tipo da fare dichiarazioni ufficiali, sia politiche che no.

Perciò è stata una sorpresa per me e per tutti quanti quando, verso la fine del mese, è stato fotografato con un piccolo sticker che aveva sopra stampata la scritta "GROUND ZERO" su una bandiera arcobaleno. Lo sticker stava sul retro di uno dei suoi guanti, quindi era impossibile da notare a meno che uno sapesse dove cercare. È stata una fan con occhi da falco a scoprirlo. Quando lei l'ha pubblicato online, un'altra fan è uscita allo scoperto e ha detto di aver regalato quello sticker a Zero tempo fa senza la certezza che lui l'avrebbe mai usato. Anche questo non ci dice niente sull'orientamento di Zero. Tuttavia ci rivela che, solo perché lui non fa gesti plateali, non significa che non appoggi la comunità LGBTQ+. Il suo sostegno non è evidente, ma c'è, dobbiamo solo guardare meglio.

Il caso quattro è interessante perché è di soli pochi mesi fa. Una ragazza che si chiama @lunaticat ha taggato Ground Zero in un tweet e l'ha ringraziato per averla aiutata. Lei è trans e, quando ha fatto coming out alla sua famiglia, è stata diseredata, cacciata di casa ed è diventata una senzatetto. Ha cominciato a vivere per strada nella stessa zona che, successivamente, è stata devastata durante una battaglia contro un cattivo. I suoi pochi averi sono andati distrutti. Ground Zero l'ha trovata mentre piangeva e non l'ha abbracciata né le ha offerto parole di conforto. Ma ha ordinato a un tirocinante di scortarla alla loro agenzia, e lì le hanno dato cibo, riparo e l'occasione di potersi lavare.

Le hanno persino donato i soldi di cui aveva bisogno per dare una svolta alla sua vita e le hanno indicato un rifugio e un programma di servizi sociali per rimettersi in careggiata. @lunaticat ha scritto a Zero diverse lettere di ringraziamento, ma non ha mai ottenuto risposta da lui. Poi, il giorno del suo primo intervento per effettuare la transizione dal corpo maschile a quello femminile, ha ricevuto un enorme bouquet di fiori e un semplice biglietto che diceva: "Se sei una mia fan, sei una che tiene duro. Non mollare. Puoi farcela".

Non abbiamo modo di confermare l'attendibilità delle parole di questa ragazza, visto che nessuno era con lei in quei momenti e Zero e i suoi agenti non hanno mai menzionato un fatto simile. Ma ho trovato una cartolina che una fan ha ricevuto da Zero per essere sua fan dai tempi della Yuuei, e le grafie combaciano. Pertanto, io questa faccenda la considero vera. Secondo alcuni è una montatura elaborata, ma non credo che qualcuno possa inventarsi delle fandonie così grosse solo per diventare popolare. Mi sembra una cosa ridicola da fare, cosa ci ricaverebbe uno? Questo caso magari è discutibile, ma a parer mio è successo.

Il caso 5 è quello che per me conclude l'affare. Sul campo di battaglia, gli eroi trascorrono quasi tutto il loro tempo nelle loro uniformi. Le divise li proteggono e li rappresentano, quindi è raro vederli senza. Allora, quando a Ground Zero si è strappata la divisa durante uno scontro, qualcuno ha addocchiato sulla sua caviglia il tatuaggio di un piccolo triangolo nero e si è premurato di scattargli una foto, tra l'altro abbastanza decente. Se fai zoom, puoi vederlo chiaramente. Perché questo è interessante? Be', potresti non saperlo, ma i triangoli rosa sono storicamente legati alla cultura queer. Sono un simbolo che la comunità LGBTQ+ ha reclamato dopo essere stata ostracizzata, perseguitata e uccisa (qui il link se vuoi informarti al riguardo). I triangoli rosa hanno origini e un peso notevoli, quindi che Zero abbia un tatuaggio simile è degno di attenzione.

Quello di Zero non è rosa, ma la forma è senza dubbio quella. Perché tatuarsi proprio un triangolo tra tutte le sagome che esistono? Forse non sa cosa significa e gli piacciono i triangoli? Certo, potrebbe essere, ma stiamo parlando di Ground Zero! Era fra i migliori della sua classe, è uno dei candidati per il miglior eroe esordiente, ed è stato definito da decine dei suoi colleghi come una delle migliori menti strategiche in circolazione. Come fa uno riflessivo e meticoloso come lui a farsi tatuare un triangolo senza sapere cosa significa per noi altri? Io ci credo con tutto il cuore che l'ha fatto per le ragioni che noi pensiamo.

Senti, Zero non è diretto come Deku con il suo supporto per la nostra comunità e non è là fuori a sventolare bandierine arcobaleno dichiarandosi un nostro alleato (o uno di noi), ma non significa che non possiamo aprire gli occhi su ciò che ci sta davanti. Nemmeno Deku ha dichiarato di essere queer, ma diamo tutti per scontato che lo sia perché è un fervente sostenitore della comunità e ha detto che non dà importanza al genere del suo partner. Abbiamo accettato lui, perché Zero non dovrebbe meritare il beneficio del dubbio? Molte persone pensano che il coming out debba essere un annuncio grande e grosso da strillare al mondo intero. Uno silenzioso e tranquillo non ha lo stesso valore?

In conclusione... senza ombra di dubbio Zero per me non è omofobo, anzi, io direi che è un po'... queer.

greenleaf

Non si è scoperto che lei ha tipo 22 anni, che si sta laureando in giornalismo a un'università prestigiosa e che sta svolgendo un tirocinio presso la Tribuna di Tokyo?? Qualcuno della sua ETÀ che ha il cervello grande abbastanza da ottenere la borsa di studio e fare la tirocinante a uno dei quotidiani più importanti del Paese dovrebbe avere più buon senso!! Come ha fatto a non intuire le ripercussioni che avrebbero avuto le sue azioni? Non cercare di giustificarla. È grande, ormai dovrebbe saperlo, CAVOLO. Inoltre direi che la colpa è interamente sua, perché sono secoli che scrive questi "saggi" per comprovare l'esistenza della ZH e nessuno l'ha mai rimbeccata se non dopo che ha deciso di invitare persone varie a stalkerare deku. Andiamo, ha cominciato lei, quindi dovrebbe essere anche pronta ad affrontare le conseguenze dei suoi gesti intenzionali.