Fumetti/Cartoni americani > Transformers
Ricorda la storia  |       
Autore: _Cthylla_    30/01/2023    0 recensioni
|Questa breve storia è ambientata dopo la fine di The Specter Bros' 2 (che è necessario conoscere per i retroscena)|
Un vorn e mezzo dopo il fatto che ha causato la fine dell'impero Decepticon, Spectra e coloro che le sono attorno hanno deciso di concedersi un paio di giorni di vacanza in un posto tranquillo. Se sia stata una buona idea o se forse avrebbero fatto meglio a non muoversi di casa, è qualcosa tutto da stabilire.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, DJD/Decepticon Justice Division, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Generation I, Transformers: Prime
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Specter Bros'- la serie'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo stabilimento termale di Maccadam non era enorme ma le dimensioni ridotte della struttura erano compensate dalla quantità di piscine di olio caldo che offriva e i molteplici servizi della SPA che, uniti a un'ottima qualità del cibo e a una location tra i monti che permetteva di godere di un panorama a cinque stelle, lo rendeva un posto perfetto per rilassarsi qualche giorno.
Le motivazioni che avevano spinto Tarn a sceglierlo come meta di una breve vacanza per sé e per la propria squadra però non rientravano tra le caratteristiche elencate, sebbene costituissero un'attrattiva non da poco per chiunque.

«Come fa Maccadam a sapere se sta succedendo qualcosa? Ci sono delle telecamere che non vediamo?» domandò Spectra, sinceramente incuriosita.

Immersi in due vasche idromassaggio di olio caldo adiacenti ed entrambi con un drink analcolico in mano, i due cybertroniani erano il ritratto della tranquillità assoluta. C'era rimasta poca gente attorno a loro e quella poca si teneva ben a distanza, ma non era nulla che non si aspettassero -essendo Tarn se stesso- né qualcosa che li infastidisse.

«Non dubito del fatto che qualcuna sia presente ma non è per questo. Se succede qualcosa che non deve succedere in un posto di sua proprietà, lui lo sa e non la prende bene» rispose Tarn «Era così nel locale che possedeva a Cybertron, dove nemmeno Lord Megatron ha mai trasgredito alla regola di non combattere/uccidere, ed è così adesso, tanto qui quanto nello stabilimento balneare che apre durante la stagione estiva. Si vocifera che questo si debba al suo essere uno dei Tredici Prime originari sotto copertura, il che spiegherebbe molte cose, inclusi certi discorsi bizzarri che si narra sia solito fare».

«Un Prime originario sotto copertura? Davvero?»

«Davvero. C'è chi come Alpha Trion non si nasconde più di tanto e chi invece preferisce qualcosa di diverso. Sia come sia la cosa importante resta una sola: contrariamente a quello dove io e gli altri avevamo trascorso l'ultimo giorno libero, questo è un posto sicuro e con molte più comodità. Non ultimo l'idromassaggio dove ci troviamo» aggiunse Tarn, indicando la vasca «Tu che dici?»

Lui non avrebbe potuto muoversi contro un bersaglio presente nella Lista nel caso in cui l'avesse avvistato -cosa che fino a quel momento non era successa, ed erano lì già dal mattino precedente- ma, per quanto l'idea potesse seccarlo, ciò che contava di più in quel frangente era che per gli altri sarebbe valso lo stesso discorso e nessuno avrebbe potuto infastidire lui o i membri della sua squadra.
Era difficile che a qualcuno potesse venire un'idea così malsana ma non impossibile, e in quell'occasione era vitale per lui cercare di far sì che fosse tutto perfetto.

«Dico che è un posto bellissimo e che questo è il miglior compleanno che abbia avuto da... sempre» disse Spectra con un sorriso genuino.

«Mi fa piacere sentirlo».

Era passato un vorn e mezzo dalla morte di Lord Megatron. Tutto ciò che era venuto di buono da quella missione sulla Terra -oltre ad aver capito che la sua intera squadra oltre a rispettarlo teneva a lui, cosa che contava moltissimo- aveva un soprannome che ricordava un uccellino e gli dimostrava ogni giorno un calore, un affetto e una vicinanza che a lui faceva piacere ricevere ma non riteneva di meritare. Se il bruttissimo colpo ricevuto allora l'aveva fatto crollare, ma non del tutto, e ora poteva azzardarsi a dire di starsi riprendendo man mano, era in buona parte dovuto a ciò che Spectra aveva fatto quel giorno.
Per lei era stato "normale" andare a cercarlo nella neve e riportarlo "a casa" -parole sue- ma per lui una cosa del genere era stata tutto tranne che normale. Mostrare una tale vulnerabilità equivaleva all'esporre la Scintilla a uno sparkeater, era una lezione che aveva imparato bene nel corso della sua esistenza, eppure sembrava non valere sempre, non con tutti, e di sicuro non con lei -volendo fare una semi citazione a Spectra stessa.

«Però... non mi fraintendere, Tarn, sono infinitamente grata a te e a tutti gli altri per questo, per la festa di stamattina, per la torta, per tutto quanto...»

Cosa che era risultata piuttosto evidente nel momento in cui, molto commossa, si era messa a piangere.
Reazione prevedibile considerando il tipo.

«E sono stata felice, sono felice anche adesso! È solo... non c'era bisogno che vi disturbaste tanto».

«Come hai avuto modo di constatare di persona i compleanni degli altri non vengono ignorati, non vedo perché avremmo dovuto ignorare il tuo. Fai parte della famiglia e in ogni caso hai detto che è il tuo miglior compleanno di sempre, sbaglio? Quindi forse il "bisogno" c'era. E te lo meriti... non per quel che fai in cucina e nemmeno per i tuoi sogni, sebbene l'ultimo ci abbia risparmiato svariati problemi».

L'impero Decepticon poteva essere caduto ma la dottrina era ancora valida, così come la Lista e la loro caccia a tutti coloro che avevano la sventura di rientrarvi.
Qualche tempo prima vevano rintracciato uno dei loro bersagli -non i principali, purtroppo, Bumblebee in testa- nei pressi di una centrale energetica, presumibilmente dedito a traffici illeciti: l'intento sarebbe stato di andare a ucciderlo ma la notte precedente alla partenza era successo l'imprevisto.




"... Kaon era tutto sciolto, tu stavi male, loro stavano male, non andate, non andate, per favore-"

"Non andremo da nessuna parte, tranquilla. Missione annullata".





Tempo addietro si era ripromesso di prendere più che sul serio gli avvertimenti di Spectra: non farlo sarebbe stato da stupidi e lui, oltre a non essere uno stupido, si era sentito più che sollevato della scelta compiuta nel momento in cui gli era giunta notizia del disastro avvenuto nella centrale in questione. Lo stesso ovviamente era valso per tutti gli altri, Kaon in particolare al quale non sarebbe proprio piaciuto diventare un brodetto di metallo.

«Ma sono convinto che tu lo sappia benissimo» proseguì il Decepticon «E sai che nulla di tutto questo è stato di disturbo per chicchessia. Inoltre era tempo di prendersi un giorno di riposo, così facendo abbiamo unito il dilettevole all'utile».

«Questa cosa di poter disturbare qualcuno è solo nella mia testa, lo so, se non fosse così vi comportereste in modo diverso. È solo che ci sono ancora dei momenti in cui non ci credo del tutto, nonostante tutto quel che fate, o forse proprio per quello, anche se ormai è passato del tempo. Mi chiedo "Perché?". A te capita mai di farti domande simili?»

"Ogni giorno da un vorn e mezzo a questa parte, Spectra, non ne passa uno in cui non mi chieda perché e per come" rispose lui, solo mentalmente "Potrei chiederli direttamente a te ma in realtà mi hai risposto già allora e so che oltre alla gratitudine tu riesci perfino a volerci bene. Io per primo non sono una persona facile, già solo per questo avresti buoni motivi per cercare di andartene prima possibile e sono sicuro che se tu lo volessi Dreadwing farebbe di tutto per accontentarti, nonostante il disastro che sta affrontando, a costo di incollarti a se stesso per cercare di tenerti al sicuro e di pagare le conseguenze se non dovesse riuscirci. Invece sei ancora qui... e dici perfino di esserne felice".

In più di un'occasione Tarn si era detto che, se su molte cose lui e Spectra erano agli antipodi, in altre erano fin troppo simili: ciò si riconfermava veritiero.

«Sì. Nel mio caso, che è molto diverso dal tuo, concludo che dovrei pensare più a essere grato che a farmi domande. Cos'è quell'espressione?»

«È che ho la sensazione di aver rovinato l'atmosfera...»

«No. Sei abbastanza a tuo agio a parlare con me anche di argomenti simili, questo non potrebbe mai causarmi un dispiacere. Se non fosse così sarebbe un fallimento anche solo perché sono il capo di questa squadra: un capo che non ha la fiducia di coloro che gli sono attorno non è destinato a fare una bella fine. I suoi uomini potrebbero essere felici anche all'idea di scambiarlo con una matta convinta di essere morta e che va in giro a squarciare gole...»

Si interruppe e si massaggiò la fronte da sopra la maschera. Perché avesse tirato fuori quel pessimo ricordo era qualcosa che non capiva neppure lui e sì, quello avrebbe decisamente rovinato l'atmosfera se lui avesse deciso di indugiarvi di più.

«Fa nulla» si schiarì la gola «Stavo dicendo, prendendo un giorno di riposo in questo periodo abbiamo unito il dilettevole all'utile e se non altro ora ci sono dei membri della famiglia in grado di apprezzare un posto come questo. C'è stato un periodo in cui il gruppo era composto solo da Helex, Tesarus e il sottoscritto: in considerazione del fatto che anche adesso quei due non sono qui, bensì nella cittadina più a valle, puoi immaginare l'atmosfera. Loro non sono tipi da terme, al contrario di Nickel e Vos che dovrebbero essere ancora nell'area fanghi. Quanto a Kaon...» fece un breve sospiro «Anche a lui di sicuro non dispiace».

«Era molto felice della piscina di olio caldo dopo aver notato che era piena di femmes» commentò Spectra.

«Dici che l'ordine di non molestare nessuna è stato recepito?»

«Non è ancora stato cacciato fuori dallo stabilimento, quindi penso di sì!» rispose la femme.

Anche Spectra nella sua ingenuità ormai aveva capito da tempo che Kaon era un pervertito, il che era tutto dire, ma gli voleva bene lo stesso.

«Ho un po' di fame, vado al bar del ristorante» disse poi lei «Vieni anche tu?»

«Io...»




"Poverino, lui. Vittima sacrificale dell'universo brutto e cattivo, mai che qualcosa sia davvero colpa del povero mostriciattolo deforme che prima fa cose che sa essere sbagliate e poi non si sente a posto con la coscienza, ma continua lo stesso. Che schifo la coerenza".




Ovvio: il ricordo della squarciatrice di gole era strettamente legato a quello dell'anticristo.
Lui però non voleva lasciare che Spectra si sorbisse anche quello, tantomeno quel giorno -e poco importava se lei gli avrebbe sicuramente detto che non "si sorbiva" niente.

«Io arrivo tra un po', tu vai pure».

«Ok» disse Spectra, facendo per uscire dalla vasca «Va tutto bene?»

«Uno dei lati negativi di una vita avventurosa è che certe memorie poco piacevoli possono tornare a galla in modo abbastanza casuale. Nulla di cui tu abbia colpa» la rassicurò «Ti raggiungerò tra pochi minuti ma se vuoi posso chiedere a qualcuno degli altri se ha fame a sua volta».

«Non c'è bisogno, tranquillo! Ti aspetto lì» sorrise «Ti ordino qualcosa nel mentre?»

«Al momento non mi viene in mente nulla quindi provvederò dopo, ma grazie per il pensiero».

La guardò allontanarsi. Stava migliorando, mesi fa il timore che potesse succederle qualcosa di strano appena fosse rimasta sola in qualsiasi posto non fosse l'astronave l'avrebbe spinto a seguirla senza se e senza ma. Poteva essere eccessivo -e aveva cercato di non darlo troppo a vedere col resto del gruppo- ma si stava parlando della stessa persona che, per inseguire una cyberfarfalla, aveva incontrato lui.
Nonché Starscream sulla Terra durante il suo periodo da disertore.
E gli Autobot nell'Harbinger una volta in cui Dreadwing l'aveva lasciata da sola.
Anche certi incontri con Airachnid di cui era venuto a sapere erano stati degni di nota, peccato non aver potuto occuparsi personalmente di quell'insetto.




"Ti preoccupi, lo capisco e pensando a quel che è successo mesi fa penso di capire anche cosa ti spinge a fare così..."


"Se lo capisci perché stiamo avendo questa conversazione?"


"Io faccio la mia parte ed evito di andare in posti pericolosi da sola, quindi le possibilità che mi succeda qualcosa solo perché non sei presente sono poche".


"Poche, non nulle".


"..."


"Non è perché ti ritengo incapace di badare a te stessa o del tutto indifesa, so che non lo sei. A volte però anche essere il più grande guerriero che Cybertron abbia conosciuto non basta... come abbiamo visto bene".


"Se la cosa continua così come farai quando io prima o poi andrò da Dreadwing? Non dico di smettere all'improvviso di preoccuparti troppo, credo che sia una di quelle cose per le quali Nickel dice che serve tempo, però... tu vuoi il mio bene, giusto? Ti preoccupi perché ti importa e ci tieni e io questo lo apprezzo. Anche io però voglio il tuo bene, e avere sempre l'ansia che mi possa succedere qualcosa senza che tu sia lì a impedirlo non è 
'il tuo bene'. Non è quel che voglio per te".




C'erano voluti tempo e una buona dose di fatica ma riconoscendo che Spectra non avesse tutti i torti e complice anche il modo in cui lei gli aveva parlato -con gentilezza ma senza particolari filtri, cosa alla quale a quel punto avrebbe dovuto essere abituato e invece riusciva ancora a stupirlo- aveva cercato di lavorarci su. Il successivo miglioramento del suo benessere mentale aveva dimostrato che era stata una buona idea e, inutile specificarlo, a Spectra non era successo nulla di brutto.

"Ovviamente. Non ero stato io tanto tempo fa a concludere che può sopravvivere a qualsiasi cosa?"

Qualsiasi cosa, inclusa se stessa: non era da tutti.

"A quanto pare il tempo passa in fretta anche quando non ci si diverte affatto" pensò Tarn, rendendosi conto che erano già passati dieci minuti "Tempo di raggiungere-"

«... COOOOOSA ho visto! Non puoi capire cosa ho visto!» esclamò Kaon, arrivato all'improvviso, schiaffandosi nella vasca senza un briciolo di grazia «Ok no a dire la verità più che "visto" ho solo intravisto E l'ho persa per strada dopo che mi sono passati davanti dei camerieri ai piani con un carrello pieno di lenzuola, asciugamani eccetera, ma mi è bastato e avanzato! Era una vita che non vedevo un cu...»

L'entusiasmo era stato tale da far iniziare a Kaon iniziare il discorso con quel tono ma pareva che l'idea di un ammonimento superasse la bellezza di qualsiasi "cu" femminile avesse avvistato.

«Aaaahem... c'era una femme con delle dotazioni posteriori molto degne di nota ma non ho molestato nessuno, giuro, non mi ha nemmeno visto, ho seguito i tuoi ordini e nessuno mi sbatterà fuori durante il compleanno di Lilleth né domani. A proposito, lei dov'è?»

«Al bar. Come dicevo anche a lei poco fa ho scelto questo posto perché con Maccadam in giro tutti possono stare tranquilli anche girando da soli. Lui poi si trova proprio dietro il bancone, come da abitudine».

«Siamo in una botte di ferro, e non di quelle con l'esplosivo dentro» commentò il tecnico.

«Precisamente. Vieni con me o resti qui?»

«Se posso scegliere rimango qui per un altro po', magari riesco di nuovo ad avvistare- ehm, sì, ecco-»

«Gli ordini sono sempre validi, Kaon».

Trattenendo un sospiro nel pensare a quanta pazienza servisse con i suoi ragazzi -ma anche a quanta ne servisse ad alcuni di loro con lui- uscì finalmente dalla vasca.
Avvicinandosi man mano alle vetrate del bar riuscì presto ad avvistare Spectra. Il tavolo che aveva scelto gli permetteva di vederla in viso anche da lì e Tarn non notò nulla di strano, se non il fatto che stesse parlando con qualcuno. Nickel, Vos o entrambi dovevano averla raggiunta.

"Devo chiedere a uno dei due come si hanno trovato i fanghi, non mi attira ma forse mi sto perdendo qualcosa" pensò, avvicinandosi ulteriormente "Potrei-"

Vide la persona con cui stava parlando Spectra.

"..."

La vacanza era appena andata a puttane in uno dei peggiori modi possibili.











Chissà chi avrà visto Tarn beatamente impegnato a godersi un sacrosanto giorno libero xD
Se anche qui c'è qualcuno che sta leggendo, lo (o la) ringrazio :)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Transformers / Vai alla pagina dell'autore: _Cthylla_