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Autore: Be_Yourself    01/04/2023    0 recensioni
(Zelda Breath of the wild)
Honey è una dei più abili combattenti tra le schiere dei cavalieri di Hyrule, anche se un po’ testa calda e casinista. Tutto il contrario di Link, l’altro cavaliere più abile del regno: taciturno, tranquillo e piuttosto solitario.
Nonostante tutto – o forse proprio per la regola secondo cui gli opposti si attraggono – Honey e Link hanno legato moltissimo da quando entrambi sono stati scelti come cavalieri di Hyrule, così tanto da diventare migliori amici, e la loro amicizia si rivelerà provvidenziale quando Link verrà scelto come cavaliere personale della principessa Zelda, di cui è segretamente infatuato.
Un viaggio nelle terre Gerudo per ottenere l’aiuto della Matriarca Urbosa potrebbe essere l’occasione perfetta per far scoccare la scintilla tra la principessa e il suo cavaliere… con un piccolo aiuto e un po’ di fortuna.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Link, Nuovo Personaggio, Princess Zelda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5
Fraintendimenti
 

Il mattino dopo, di buon’ora, avevano ripreso il viaggio, si erano fermati al Bazar Arsur dove Link le avrebbe aspettate finché Zelda non avesse concluso i suoi impegni lì, poi lei e Honey si erano avviate verso la cittadella.
In realtà Link avrebbe voluto accompagnarle almeno fino alle porte della città, per poi tornare al bazar, ma Honey aveva insistito che non era saggio girare da solo nel deserto per qualcuno così poco abituato a simili temperature, e, soprattutto, lei non si sarebbe sentita tranquilla. Lui, seppur riluttante, aveva infine ceduto, ammettendo che l’amica avesse ragione.
Alla cittadella, la principessa era stata accolta con tutti gli onori e la cortesia attese in simili situazioni. Come di consueto, prima di discutere di qualunque cosa, nel palazzo della matriarca sarebbe stato organizzato un banchetto in onore degli ospiti quella sera stessa.
Così Zelda si trovava seduta al tavolo principale, nel posto d’onore accanto a Urbosa, mentre Honey sedeva assieme ad alcune delle guardie scelte della città, ad un tavolo più distante ma da cui riusciva comunque a tenere sotto controllo tutto.
Si stava comportando bene, evitando di bere qualunque cosa fosse anche vagamente alcolica e non si stava lasciando distrarre da nulla, almeno finché…
«Honey! Sei proprio tu?» quella voce… la conosceva bene.
Osservò la ragazza che aveva appena preso posto accanto a lei. La riconobbe immediatamente, nonostante fosse un po’ cambiata in quegli anni «Annit! Che sorpresa vederti qui».
L’altra rise «Tu ti sorprendi di vedere me qui, nella città delle Gerudo?».
«Beh, sai, ricordo che dicevi di volertene andare, girare il mondo».
«E l’ho fatto… per un po’, ma poi ho deciso di tornare qui e, come vedi, sono diventata una delle guardie personali della matriarca» lo disse con aria fiera, indicando i propri abiti e le armi che portava legate alla cintura «E tu? Guardia personale della principessa di Hyrule?».
Honey scosse la testa «No, no, lo sono soltanto in questa occasione. Il cavaliere personale della principessa, Link, è un uomo, perciò capirai da sola come mai io sia qui».
«Complimenti per essere diventata cavaliere, comunque» disse Annit alzando il proprio bicchiere come per fare un brindisi «Devo ammettere che è una sorpresa. Quando eri qui ho sempre pensato che saresti diventata una criminale o qualcosa del genere».
L’altra non poté fare a meno di scoppiare a ridere «Sì, questo me lo dice sempre anche Link. O meglio, non lo dice, ma glielo leggo in faccia che lo pensa».
L’espressione della Gerudo divenne strana, un po’ maliziosa e un po’ incuriosita «Mi sembra di capire che tu e questo Link siate molto legati. Dimmi un po’, hai forse iniziato a trovare interessanti anche i voy?».
«Oh no, no! Per carità! Link è il mio migliore amico, ma nulla di più. Siamo legati, ma non in quel senso» si affrettò a rispondere Honey, trattenendo a stento una risata. Era strano anche solo il pensiero che tra lei e Link potesse esserci qualcosa, loro due erano così diversi che, se in un’amicizia quelle diversità contribuivano a rafforzare il loro legame, in una relazione romantica avrebbero finito per condurli verso una rapida disfatta.
E poi, comunque, lei non era interessata a Link e lui aveva il cuore già rapito dalla principessa.
«Confesso che la cosa mi consola. Un rispettabile cavaliere e addirittura innamorata di un uomo? Stavo già pensando che fossi completamente impazzita» le disse Annit ridendo divertita.
«Cavaliere sì, rispettabile un po’ meno. Perciò dormi pure sonni tranquilli, mia cara Annit, sono ancora la solita vecchia Honey… con solo una scintillante armatura in aggiunta».
L’altra sorrise di nuovo in modo malizioso e si fece più vicina «Sai, più che dormire sonni tranquilli preferirei avere la tua compagnia stanotte… magari in ricordo dei vecchi tempi».
Le loro labbra erano vicinissime, e Honey non si fece certo pregare per annullare quella breve distanza. Non importava che fossero in una sala piena di altre persone, non era un segreto che loro due avessero avuto una relazione anni prima, nel periodo che Honey aveva passato alla cittadella, e infatti nessuno si scompose per quel bacio.
Certo, all’epoca erano troppo giovani per fare qualunque cosa andasse oltre i semplici baci, e non c’era un solo angolo della cittadella e del deserto circostante in cui non avessero passato ore a baciarsi, ma erano diventate adulte ormai… ed era un vero peccato non poter comunque passare insieme la notte.
«Mi dispiace doverti dire di no, Annit, ma credo che capirai. Sono in missione, devo stare con la principessa, non posso concedermi distrazioni».
La Gerudo mise su un’espressione imbronciata «Qualche volta però torna a trovarmi, magari senza la principessa».
«Oh, sicuro! Adesso che so che hai deciso di rimanere nella cittadella tornerò molto presto» rispose Honey prima di baciarla ancora.
 
 
Se tra le Gerudo nessuno aveva prestato troppa attenzione al bacio tra Honey e Annit, così non era stato per la principessa Zelda.
Vedere quella scena l’aveva prima di tutto sorpresa, perché non immaginava che a Honey potessero piacere le ragazze, ma poi si era sentita arrabbiata. Link non si meritava di essere tradito in quel modo da una persona di cui sicuramente si fidava ciecamente.
Quella ragazza avrebbe dovuto tenere più in considerazione i sentimenti del suo fidanzato… o qualunque cosa fossero loro due.
«Va tutto bene, principessa?» la voce di Urbosa la distrasse da quei pensieri, e soltanto in quel momento lei si rese conto di aver involontariamente stretto con rabbia il tovagliolo.
Si costrinse a rilassarsi «Sì, certo! Va tutto a meraviglia».
«Ne siete sicura? Sembrate piuttosto nervosa» insistette la matriarca con tono quasi materno, poi seguì la direzione che lo sguardo di Zelda aveva preso poco prima «Vi sconvolge vedere due donne che si baciano?».
«No! Certo che no!» si affrettò a rispondere imbarazzata «Io… spero soltanto che Honey faccia bene il suo dovere. Link, il mio cavaliere, mi ha detto che lei si distrae molto facilmente» aggiunse, ma un attimo dopo si sentì in colpa per aver parlato male di quella ragazza, così si sentì in dovere di rimediare «Cioè, n-non che lei non sia un bravo cavaliere. Volevo solo dire… ecco…».
Le spalle di Urbosa vennero scosse da una risatina a stento trattenuta «Non preoccupatevi, principessa, ho capito» disse con fare comprensivo. In realtà non aveva capito molto, almeno sulle ragioni del comportamento di Zelda, ma voleva toglierla dall’imbarazzo. Decise quindi che sarebbe stato anche il caso di cambiare argomento.
«Spero che il cibo sia di vostro gradimento».
Zelda fu ben felice di poter pensare ad altro e annuì «Sì, è tutto molto buono. Mi piace soprattutto questo frutto, è molto fresco e dissetante» rispose ed indicò il frutto rosso dalla buccia verde.
Sebbene di tanto in tanto il proprio sguardo ed i propri pensieri andassero ancora a Honey – che passò il resto della serata in compagnia dell’altra ragazza – si sforzò comunque di non indugiarvi troppo e di apparire tranquilla.
Quando la luna era ormai alta nel cielo, il banchettò finì e tutti lasciarono la sala.
Zelda e Honey si diressero nella stanza che Urbosa aveva messo loro a disposizione all’interno del palazzo. Ovviamente sarebbero rimaste insieme, per proteggerla al meglio Honey non poteva certo allontanarsi o andare a dormire altrove. Non che avrebbe dormito, comunque, il suo compito era quello di vegliare sulla principessa.
Mentre questa si cambiava dietro il paravento, indossando gli abiti da notte, Honey controllò vie d’accesso e di fuga della stanza e si accertò che non ci fosse nessuno nascosto da qualche parte in attesa solo del momento giusto per colpire. Quando ebbe fatto, spostò una poltrona nell’angolo da cui avrebbe potuto tenere d’occhio la porta, la finestra e tutto il resto della stanza, e vi si sedette sopra.
«Un vero peccato che Link non possa essere qui con noi, vero?» le domandò Zelda, sedendosi sul bordo del letto e fissandola con espressione quasi severa, di rimprovero.
Honey, che era distratta a sistemare le armi in modo da poterle prendere facilmente anche restando seduta, non fece caso a quell’espressione.
Sospirò dispiaciuta «Già, un vero peccato. Confesso che mi dispiace saperlo tutto solo al bazar, ma purtroppo queste sono le regole del popolo Gerudo, e vanno rispettate».
L’altra strinse i pugni, ancora più arrabbiata dall’ipocrisia di quella risposta «Oh davvero? Ti dispiace sul serio? Eppure non mi sembra che tu abbia disdegnato la compagnia di quella ragazza Gerudo» lo disse a voce piuttosto alta, il tono accusatorio.
Honey la fissò dapprima sorpresa, poi onestamente perplessa, aggrottando la fronte e inclinando leggermente la testa di lato.
Zelda si ritrovò ad arrossire vistosamente e per un istante ebbe il dubbio di aver esagerato, ma poi si disse che doveva mostrarsi sicura, se non per sé stessa, almeno per Link.
«Non fare finta di non sapere niente! So che tu e Link avete una relazione, eppure tu non hai esitato a baciare un’altra persona appena lui non era nei paraggi».
«Io e Link…? Eh?» stavolta Honey era davvero sconvolta «Da dove viene fuori questa sciocchezza?».
Lo disse in tono così sicuro, così sinceramente incredulo, che la principessa sentì tutta la sicurezza e la rabbia provate fino a quel momento sgonfiarsi in un istante. Ciò che le rimase fu soltanto un tremendo imbarazzo e la sensazione di aver fatto la figura della stupida.
«Io… ho visto che voi due siete molto legati… e poi…» abbassò lo sguardo e deglutì. Si sentiva il volto in fiamme «ho sentito alcuni domestici parlare del fatto che voi due… che avete… passato… ecco… la notte insieme» confessò infine, con grande sforzo.
«COSA?» urlò l’altra, visibilmente indignata. Si alzò dalla poltrona e cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza tenendo in mano la balestra «Maledetti domestici chiacchieroni! Appena torniamo a casa dovranno fare i conti con me! Posso già immaginare chi è stato a mettere in giro questa stupida voce».
Zelda si sentì ancora più stupida e in imbarazzo, ma anche vagamente preoccupata di ciò che Honey avrebbe potuto fare. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma l’altra riprese a parlare.
«Per una volta che Link dorme nella mia stanza subito iniziano a circolare strane voci, ma mai che a qualcuno sia venuto un dubbio con tutte le ragazze che ho frequentato in questi anni. Che razza di idioti!».
«Honey, s-scusami, forse sono io ad aver frainteso. Non è necessario arrabbiarsi così» tentò la principessa, sperando di calmarla. Fortunatamente la cosa sembrò funzionare.
Honey si fermò e guardò la principessa, l’espressione seria «Per la cronaca, Link è il mio migliore amico, ecco perché siamo così legati, ma non è, né è mai stato, nulla di più».
Zelda fissò quello sguardo sicuro e tremendamente serio «Nulla di più…» ripeté, vagamente sollevata, cosa che non sfuggì all’altra.
«Perdonate la sfacciataggine, principessa, ma come mai vi siete indignata tanto al pensiero che io avessi appena tradito Link?» domandò in un tono che lasciava ben intendere quanto poco le importasse, in realtà, di risultare sfacciata.
«Io… Link è il mio cavaliere personale, penso sia normale che mi preoccupi per lui» rispose la principessa, arrossendo fino alla punta delle orecchie e guardando altrove.
«Quella non era solo preoccupazione. Voi eravate arrabbiata… e credo di sapere il motivo di tanta indignazione» ribatté Honey prendendo nuovamente posto sulla poltrona.
«Non dovresti parlare in modo così sfacciato alla tua principessa» ribatté l’altra, cercando di mettere su un atteggiamento da nobile altezzosa abbastanza convincente, che però ebbe il solo effetto di far sorridere l’altra.
«Per vostra sfortuna, principessa, non sono capace di dare troppa importanza a certe formalità» fu la sua risposta, ancor più sfacciata «Inoltre sono bravissima a capire cosa passa per la mente delle persone. Perciò potrete anche negare o non dire nulla, ma io ho già capito».
Cercando di ignorare il disagio che provava, guardò nuovamente Honey negli occhi «E cosa avresti capito, esattamente?».
«Che Link vi piace… e tanto. Forse vi piace da prima ancora che diventasse il vostro cavaliere, anche se non riesco ad immaginare come la cosa sarebbe potuta accadere, l’intuito mi dice che è così».
Quelle parole caddero come un fulmine nella mente di Zelda.
Non aveva mai confessato a nessuno di provare qualcosa per Link, né aveva mai osato parlare ad alta voce di quei sentimenti, neanche nei momenti di solitudine. Sentire qualcun altro che ne parlava fu strano, quasi frastornante.
Quei sentimenti non erano più un pensiero intimo rinchiuso nella propria mente, in qualche modo erano venuti fuori, Honey li aveva percepiti e ne stava parlando. Questa cosa li rendeva più reali, quasi tangibili.
«Non lo dirò a nessuno, non vi preoccupate» si affrettò a rassicurarla la corvina, notando che lei era rimasta zitta «Al contrario dei domestici ficcanaso e chiacchieroni, io so quando è il caso di parlare e quando no».
Non aveva nemmeno aspettato di ricevere conferma a quell’affermazione, come se la reazione dell’altra fosse valsa più di mille parole.
«Perché ti importa così tanto quello che provo per Link?» le domandò Zelda con voce flebile. Non c’era nulla nella sua voce a parte la sincera curiosità.
Honey fece spallucce «Perché penso che insieme sareste perfetti. Magari dovreste dirgli cosa provate per lui».
Zelda si rabbuiò «Ora vorrei dormire» disse e, senza attendere una risposta, chiuse le tende del letto a baldacchino e finse di dormire.
In realtà rimase sveglia ancora a lungo, pensando a Link e alla possibilità di dirgli cosa provasse per lui. Anche se non aveva una relazione con Honey come avrebbe potuto mai ricambiare i suoi sentimenti? Lui era un abile cavaliere, ligio al dovere e perfetto sotto tutti i punti di vista, mentre lei era soltanto una principessina incapace che non riusciva a fare la sola cosa che le si richiedeva.
Link magari provava affetto per lei, ma di sicuro non l’avrebbe mai considerata degna di stare al suo fianco come fidanzata o come moglie.
All’ombra in quell’angolo della stanza, Honey emise un sospiro silenzioso «Mi sa che mi toccherà faticare un bel po’ per spingere quei due sciocchini l’uno tra le braccia dell’altra» mormorò tra sé e sé.
  
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