Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: dragun95    19/08/2023    3 recensioni
Amanirenas è il tenente della nave spaziale Mèigumi. In genere ha il compito di guidare spedizioni di recupero materiali in tutta la galassia.
Ma questa volta il suo incarico la porterà su Nèos. Un pianeta ostile ma con una grande ricchezza materiale, per recuperarla però, dovrà prima riunire una squadra di Esper sciolta anni fa. Anche se riluttante, sarà costretta a cercarli e convincerli a rimettersi insieme, poiché conoscono il pericolo che rappresenta la missione meglio degli altri.
Anche se forse la missione di raccolta potrebbe nascondere qualcosa di molto più grosso del matallo e i membri della E-titànes, potrebbero scoprirlo troppo tardi.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stin póli Éspers parte 2

 

 
Lilith non era una che si impressionava facilmente. Era cresciuta su Néos, ne aveva viste di cose, ma evidentemente era ancora in grado di provare stupore. Visto che era quello che stava provando guardando la sua accompagnatrice. In quel momento il barista portò due bicchieri in vetro a forma di spirale, con dentro un liquido verdastro e una fetta di lime sul bordo.
La Esper prese il suo bicchiere mandando giù in un colpo il contenuto. Il nettare di Glosali, gli inondò la bocca con un sapore prima amaro per poi diventare intenso a causa dell’alcool che conteneva, andando a bruciargli la gola. Dopo averlo mandato giù prese la fetta di lime e la succhiò.
 
-Mi hai stupito sai. Dimmi un po'…come hai fatto a capirlo?- chiese gettando via la buccia. Amani prese il suo bicchiere analizzandone con lo scanner cosa contenesse.
 
-Quando l’hai usato su Laura, ho pensato che avessi abilità di controllo. Visto che conoscendola, lei non avrebbe mai reagirebbe in quel modo. Con i miei scanner ho rilevato una sostanza chimica, analizzandola nel dettaglio- spiegò poggiando il bicchiere sul bancone. Se avesse avuto sete non avrebbe di certo bevuto una schifezza come quella che gli avevano servito.
La rossa invece era sorpresa. In tutta la sua vita poche persone avevano capito il trucchetto che usava per controllare gli altri, ancora meno così in fretta.
 
-Di certo sei una persona sveglia, Tenente Amarenas- ammise con un sorriso. L’altra in risposta gli passò il suo bicchiere.
 
-C’è solo una cosa che non capisco- Lilith la guardò per chiederle di cosa si trattasse: -Tolto il controllo dei tuoi feromoni. In genere dovrebbero funzionare sul sesso opposto o su chi i nostri istinti ritengono un idoneo compagno di accoppiamento. Ma i tuoi hanno avuto effetto sia su Laura che sul buttafuori-
 
-Si hai ragione su come funzionano i feromoni. Ma io sono Bisessuale tesoro, inoltre ciò mi permette di controllare e influenzare gli altri- spiegò velocemente dopo aver finito il secondo bicchiere e pulirsi i rimasugli con il braccio.
 
-Un po' come un’ape regine?-
 
-Possiamo metterla così- rispose con un ghigno. L’idea di essere paragonata ad una regina e vedere gli altri inchinarsi a lei, quell’immagine non le dispiaceva poi così tanto. Per l’altra invece, era una fortuna che il casco che indossava, era dotato di un purificatore che eliminava le sostanze nocive e purificava l’aria. In quel modo risultava immune agli effetti dei feromoni della Esper.
 
-Quindi tu saresti una Esper di tipo: Manipolatore?- i poteri di un Esper erano stati divisi in tre categorie. Visto che riusciva a manipolare una sostanza chimica prodotta dal suo corpo, che sicuramente era stata resa più intensa e forte. Era certa che appartenesse a quella categoria.
Lilith si mise a ridere, ordinando un altro bicchiere. Domande del genere la faceva sempre ridere, era divertente vedere la confusione di chi non riuscivano ad inquadrare le sue abilità.
 
-È sia giusto che sbagliato!- prese il bicchiere nuovo che gli era stato servito. Ma appena mise in bocca l’alcool lo sputò subito disgustata.
 
-Che cazzo è…non hai qualcosa di più forte?- in confronto a quello di prima, quella roba era acqua. Il barista però le lanciò uno sguardo interrogativo.
 
-Dipende. Sei in grado di pagare?- lei si pietrificò, ricordandosi di una cosa importante. Non aveva un soldo bucato. Si era detta basta con i debiti ed eccola di nuovo in una situazione che avrebbe potuto fargliene avere altri, non era neanche la prima volta che ne aveva a causa dell’alcool.
 
-Offro io, tranquillo- rispose porgendo una carta magnetica all’uomo per l’acconto sul pagamento. Lilith ringraziò intimando il barista di servirla.
Aveva capito dalla reazione che aveva avuto l’altra, che non era in grado di pagare e che avrebbe dovuto farlo lei. Iniziò a chiedersi se non fosse il caso di sottrarre il costo dai soldi che doveva alla rossa.
 
Proprio in quel momento il suo sesto senso di pericolo si attivò, così come il casco della sua Suit della rossa. Le due vennero immediatamente circondate da degli uomini armati.
Amanirenas li guardò uno ad uno, avevano armi di grosso calibro e tutti presentavano delle lievi venatura arancio metallizzato sul corpo, chiaro simbolo di un Esper.
 
-Comitato di benvenuto?- chiese rivolta alla compagna che annuì. Tutti indossavano delle sofisticate maschere anti-gas, era chiaro che erano stati avvertiti sulle sue capacità. Un classico di Cuprum, non era per niente cambiato.
 
-Allora il “RE” cos’ha deciso? Ci scortate fuori o ha accettato di vederci?- chiese infine giocherellando con il bicchiere. Quel maledetto casco non voleva tornare nella Suit, doveva chiedere alla Tenente se era possibile rimuoverlo manualmente. Uno degli uomini armati si fece avanti.
 
-Il Re ha accettato di vedervi. Ma prima vogliamo le vostre armi!- i due si scambiarono uno sguardo e infine Lilith tirò fuori la pistola dal suo deposito, venendo subito tenuta sotto tiro dagli uomini. Sorrise, prendendo l’arma per la canna e passandola a quello che aveva parlato, il quale lanciò uno sguardo anche alla Tenente. Senza esitazione Amani tirò fuori un fucile e una pistola dal suo Deposito e le consegnò a quegli individui. Tanto aveva altri trucchetti nascosti.
Solo a quel punto la guardia gli fece cenno di seguirlo. Finalmente avrebbero parlato con chi era al comando.
 
L’ascensore sotterraneo scese producendo rumore, mentre le due donne erano dentro scortati dagli Esper armati.
 
-Da quando avete un ascensore? Ricordo che prima non c’era- nessuno dei presenti le rispose. La rossa sbuffò infastidita guardando la sua compagna impassibile, sbuffando una seconda volta. Alla fine iniziò a tamburellare le dita contro le braccia aspettando e pensando che forse ci sarebbe voluta della musica di aspetto su quell’affare.
Le porte  si aprirono mostrando un corridoio in legno con molte piante ornamentali e un tappeto rosso sul pavimento.
 
“Questo tipo si crede davvero un re” la Tenente, iniziò ad immaginarsi questo individuo che li accoglieva con una corona in testa, per sentirsi un reale.
 
Continuarono lungo il corridoio, quando dalle pareti dei pezzi quadrati si staccarono rivelando sotto di essi dei droni di sorveglianza. I loro sensori visivi divennero rossi per indicare che erano in allerta. Lilith iniziò ad allungare lentamente le unghie, ma si fermò quando cambiarono colore diventando verdi.
I droni li lasciarono passare fino ad una porta con intagli eleganti e manici in un metallo giallo con riflessi più scuri simili all’oro. La guardia che era in testa si avvicinò per premere il campanello posto sul muro alla destra con annesso altoparlante.
 
-King le abbiamo portate-
 
<< Perfetto, falle accomodare >> come gli era stato ordinato l’uomo aprì la porta che si sbloccò facilmente, facendole entrare nella stanza. Il posto in cui si ritrovarono era grande quanto la bisca al piano di sopra per dimensioni, ma era molto più raffinata ed elegante, tutto in quella stanza gridava lusso da ogni poro. Di certo questo “RE” doveva essere uno dei pochi individui più benestanti di Narhakan.
 
-Guarda, guarda chi abbiamo qui!- un uomo si avvicinò a loro con aria altezzosa. A giudicare dall’aspetto doveva avere sui quarant’anni, con dei capelli color rame tirati all’indietro perfettamente in ordine. Sul volto aveva una maschera antigas in oro e indossava una Suit oro e argento con rifiniture che dovevano essere state richieste su ordinazione. A completare il tutto c’era un bastone con il manico in oro a forma di testa di aquila .
 
-Da quanto non ci vediamo Lilith?- rivolgendosi alla rossa.
 
-Saranno quattro o cinque anni, Cuprum- i due Esper si guardarono negli occhi, per capire gli intenti tra di loro. Il ramato sapeva di non poter abbassare la guardia contro l’Usurpatrice, anche se la sua attenzione ricadde su chi l’accompagnava. La Suit che la rivestiva rendeva impossibile guardarla in volto e questo attirava sia la sua attenzione che diffidenza.
 
-Già…prego accomodiamoci - disse cordiale indicando due sofà rossi imbottiti davanti ad un tavolo circolare. Lilith e Amani si avvicinarono a uno dei due divani, mentre l’altra lo analizzava per evitare qualche sorpresa. Quando constatarono che era normale, si sedette e ancheil padrone di casa fece altrettanto sedendosi sull’altro.
 
-Gradite qualcosa da bere, prima di discutere?- fece Cuprum, indicando con la testa, il grande bar super fornito alle sue spalle.
 
-Si…fammi un mix con gli alcolici più forti che possiedi- manco a dirle la rossa non se lo fece ripetere due volte.
 
-Invece voi, mia cara ospite misteriosa?- Amani guardò l’uomo.
La cosa che la colpì furono la maschera e i guanti che indossava. I quali erano fatti di un metallo color oro con venatura rosso fuoco, si trattava dell’Orichus. Proprio il metallo che stavano cercando loro.
 
-Non posso togliermi il casco o rischierei di soffocare- quella fu una risposta più che sufficiente. Almeno non gli avrebbero chiesto di toglierselo e lei non voleva farlo. Tale risposta però colpì anche la sua “compagna”, che finalmente capiva il mistero del perché non si fosse tolta la Suit.
 
“Allora non deve essere originaria di Néos” si disse il Cuprum, schioccando le per dire ad uno dei suoi di preparare ciò che avevano chiesto. Amani però aveva il sospetto di essere finita dentro una polveriera. I due Esper si guardavano di sott’occhio come se aspettassero che uno dei due cedesse allo sguardo dell’altro. Come a dimostrare di essere il più forte nella stanza.
 
-Vedo che gli affari ti vanno a gonfie vele!-
 
-Si, non mi lamento. Ho appena finito di stringere alleanze e avviare scambi molto proficui- dal modo in cui ne parlava era chiaro che se ne stesse vantando: -Ma veniamo a noi…perché siete venute da me?-
 
-Ci servono informazioni- rispose la Tenente per entrambe. Era chiaro che quel tipo non fosse solo un narcisista arrogante. Non voleva certo farsi scappare informazioni sulla loro missione, anche se era sicura che non sarebbe mai andato al Tulang Ganang. Ma avrebbe potuto mandare qualche mercenario a provarci e non gli serviva concorrenza, al momento.
 
-Beh signora…dipende se possiedo tali informazioni che state cercate- Lilith si strozzò con il cocktail che stava bevendo per il ridere. Mise il bicchiere sul tavolo facendo segno di scuse, ma era chiaro che non riusciva a trattenersi dal ridere. Un brivido percorse la schiena della Tenente, aveva come il sospetto che quel Cuprum non fosse uno che passava sul fatto di ridergli in faccia.
L’uomo guardò la sua simile, seduta davanti a lui. Lentamente portò la mano ad un’apertura che sembrava fargli da taschino sulla sua Suit. Credeva che avrebbe estratto un’arma dal suo Deposito, ma invece ne tirò fuori un fazzoletto, che lanciò alla sua ospite.
 
-Scusa…non ho resistito alla tua battuta- si scusò, pulendosi la bocca. Fatto ciò poggiò il fazzoletto sul tavolo e si mise dritta assumendo uno sguardo serio. Era il momento di parlare seriamente.
 
-Non ci girerò intorno. Ci servono le attuali posizioni dei membri restanti degli E-titànes- il bicchiere per poco non gli scivolò dalla mano. Fu solo grazie alla prontezza di riflessi che il ramato non lo fece cadere.
Non sentiva quel nome da un bel po' di tempo e la cosa lo stupì non poco. Mentre una domanda gli venne spontanea: Perché li stava cercando?
Dopo lo scioglimento che da quanto aveva sentito non era stato dei migliori, credeva che conoscendo Lilith, le non li avrebbe mai cercati. Ed ora eccola da lui a chiedergli le posizioni dei suoi ex compagni. La cosa gli sembrava sospetta.
 
-Li stiamo cercando per riproporgli quella missione suicida- una risposta schietta e diretta. Amani la guardò come se fosse pazza, stava rivelando spontaneamente la loro missione. A quel punto il bicchiere che il Re teneva in mano cadde definitivamente, frantumandosi in mille pezzi. L’Esper era rimasto senza parole. Ritentare quella missione suicida, era forse impazzita.
Gli ci volle qualche istante per riprendersi da quella notizia. Si sistemò qualche ciocca di capelli che era finita fuori posto, mentre il suo corpo veniva avvolto da lievi scintille elettriche.
 
-Sai, sono preoccupato per la tua salute mentale, Lilith-
 
-L’unica cosa di cui sei preoccupato. E di non guadagnare!- rispose lei poggiando i piedi contro il tavolo: -Tranquillo, possiamo pagarti la cifra che vuoi…giusto?- domandò lanciando uno sguardo all’altra che annuì. L’Esper non fu molto sorpreso di quella risposta. Aveva riconosciuto a prima visto il marchio presente sulle Suit, quella donna faceva parte della Unendlich. Si chiedeva perché un membro di una una società potente come quella si trovasse insieme alla Esper. Visto la diversità delle due classi, ma dopo la risposta di quest’ultima ne comprese il motivo.
Il vulcano Tulang era una grande risorsa di Orichus era ovvio volessero accaparrarselo e gli serviva chi ci aveva già provato.
 
-Questo mi rallegra. Visto che qui tutto ha un prezzo!- niente era gratis a Narhaka, ammesso che non si rubasse. Ma la Esper non aveva voglia di finire in uno scontro con lui e i suoi sgherri, anche se era sicura di battere un Esper di 2° come chi gli stava davanti.
 
-Di che cifra parliamo? O vuole delle percentuali?- Cuprum sorrise sotto la maschera anti gas. L’idea gli aveva di certo sfiorato la mente. Si alzò dal sofa andando al bar e iniziando a guardare lo scaffale degli spumanti, per scegliere quale iniziare.
 
-So dove si trovano Aeon e Tae- ammise togliendosi la maschera per bere lo spumante e voltarsi lentamente così che potessero vederlo in faccia. Una cicatrice gli deturpava il volto passando da una guancia all’altra come se fosse stato colpito da un proiettile.
 
-Per quanto riguarda il prezzo di tali informazioni…- continuò rimettendosi la maschera, non voleva cadere preda dei feromoni della rossa: -…non chiedo soldi, ma che svolgiate un lavoretto per me. Qualcosa di poco conto- le due donne si scambiarono uno sguardo veloce. Quella situazione, stava davvero prendendo una piega che non avevano previsto.
 
 
 
 
 
 
Note dell’autore
 
Eccoci all’incontro con il famoso “King” citato nello scorso capitolo. Di certo si è dimostrato una persona arrogante e attaccata al denaro, ma del resto quando si è potenti.
Lilith e Amanirenas continuano ad avere interazioni, visto che ancora non si conoscono. Ma forse la Tenente ha attirato l’attenzione della Esper. Le informazioni sui due membri rimasti del team della rossa sono a portata di mano, ma prima dovranno svolgere un lavoretto.
 
Ringrazio chi segue e legge la storia. Con questo vi saluto al prossimo capitolo, se volete sapere come continuerà.
A presto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: dragun95