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Autore: Spensieratezza    25/08/2023    2 recensioni
Sirius è appena caduto attraverso al Velo e si ritrova dove non avrebbe mai pensato di ritrovarsi. Nel passato. Un passato dove il suo migliore amico James non ha ancora perso la vita per ordine di Voldemort. Sirius sbalordito, si ritrova a dover affrontare un mondo in cui non sa come dire la verità al suo migliore amico, terrorizzato dall'idea di proteggerlo da un pericolo che non sa neanche lui se riuscirà stavolta a sventare. Paura e sensi di colpa si mescoleranno a nuovi sentimenti che non pensava di poter provare proprio verso di lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Albus Silente si trovava nel suo studio, pieno di tormenti interiori.

Il giovane Black era scomparso per QUATTRO MESI. Ormai tutti credevano che Sirius fosse morto, che i mangiamorte lo avessero catturato.
Tutti tranne Remus e JAMES E LILY.
James e Lily…

Provava qualcosa di simile al senso di colpa per loro. Pensava di non fare abbastanza, di averli delusi in qualche modo e ciònonostante si sperticava in ogni modo possibile per aiutarli, per proteggerli.
Non riusciva a darsi una spiegazione per questo.
Poi c’era il fatto di Sirius.

James e Lily non avevano mai perso la speranza di ritrovare Sirius.
MAI.
Questo nonostante lui per primo e anche Moddy, avessero teorizzato a più riprese che Sirius era ormai spacciato. Era scomparso da troppi mesi e tutti sapevano quanto questo significasse per qualcuno dei componenti dell’Ordine della Fenice.

Silente aveva anche avuto il timore che Sirius sotto i fumi della tortura potesse confessare dei segreti su alcuni componenti dell’Ordine e aveva avuto anche un litigio con James per questo.
“IO NON DUBITERÓ MAI DEI MIEI AMICI, MAI!”
Silente pensava che in un mondo giusto nessuno dovrebbe dubitare dei propri amici perché non farebbero mai niente per ferire i propri amici.

Era questa l’amicizia. Amarsi e proteggersi a vicenda.
Ma in un mondo giusto, l’amicizia e anche l’Amore, forse non sarebbero stati esaltati e ritenuti preziosi così tanto. Lo erano perché tanto più una cosa ti sfuggiva tra le mani e tanto più era difficile trovarla in qualcuno, tanto più era considerata preziosa.
In un mondo giusto non c’era alcun bisogno di amare l’amore come una cosa preziosa e rara, perché sarebbe stato un valore assoluto e normale tra i tanti.
Silente sospirò.

Si era sentito STRANO in presenza del giovane Black. Era rimasto zitto perché non ne poteva parlare con i Potter. Non davanti al giovane Black, tuttavia aveva intenzione di farlo.
Non sapeva ancora come, ma doveva intavolare il discorso con loro.


Qualcosa nella sua mente si respingeva all’idea. Era sicuro parlarne? Proprio con loro che erano loro amici? Desiderava ancora mettere alla prova il temperamento collerico di James quando si trattava di parlare di possibile tradimento di un amico?
Ma James non sapeva quello che aveva visto lui..cosa aveva provato e sentito lui, quando aveva conosciuto il giovane Tom Riddle.

Una cappa di oscurità aleggiava intorno alla sua aurea.
La sua aurea..
Silente aveva imparato da giovane, a riconoscere le auree, a riconoscere quando erano malvagie, tristi, misteriose, addirittura poteva percepire il sentore di malattia e anche di morte, attraverso di loro..
Aveva capito che Tom aveva qualcosa di maligno, fin da quando era un bambino.
E aveva deciso di chiudere gli occhi.

Non aveva mai parlato a nessuno di questa sua capacità. Non voleva che le persone si allontanassero da lui.
Tuttavia forse era giunto il momento di mettere da parte la sua riservatezza per cose più urgenti e importanti. Tipo la protezione della sua squadra!
C’era stato qualcosa in Black..che lo aveva allarmato.
Qualcosa di inafferrabile, che aveva cercato di acchiappare e che era sfuggito via nel momento in cui ci aveva provato.

Era come qualcosa di sfuggente..come una foglia che si stacca dai rami degli alberi e veniva portata via dal vento.
Come un foglio di carta che cerchi invano di trattenere e vola via disperso dal vento o come qualsiasi altra cosa portata via dalla marea.
Così era scomparso e così era tornato il giovane Sirius Black..sfuggente..come l’alta marea.

Come tutte le cose che scompaiono e non possono essere riacchiappate..
Un vago sentore di inafferrabile e un che di misterioso..di SEGRETO..
Ma poteva dire malvagio?
No che non poteva e solo perché il giovane Black nascondeva qualcosa, ciò non lasciava presupporre che fosse diventato malvagio.

Tuttavia qualcosa la nascondeva ed era tornato davvero DIVERSO.
Silente si mise le mani nei capelli. Era combattuto. Era pieno di conflitti.
Aveva visto il suo sguardo mentre i suoi occhi cercavano quelli dei suoi amici.
Erano pieni di sincero affetto verso di loro, ma anche di paura.

Quello era Black, senza alcun dubbio e aveva visto l’Amore abbastanza volte da capire che lui non avrebbe mai fatto del male a loro.
Ancora l’Amore….aveva visto il Male in tutte le sue forme, eppure non aveva ancora smesso di sperare che l’Amore può salvarti.
Ma poteva affidarsi all’amore anche questa volta?
L’Amore era sufficiente per proteggerli anche questa volta?
 
TOC TOC.

Sobbalzò. Qualcuno era venuto a distoglierlo dai suoi cupi pensieri e non sapeva se esserne rallegrato o arrabbiato.
“Avanti!”
“Buongiorno, professore!”
“Black!” Questa sì che era una sorpresa. Aveva intenzione di affrontarlo da solo, senza amici al seguito e il giovane Black lo aveva anticipato.

“Accomodati..non mi aspettavo la tua visita. Posso fare qualcosa per te?”
“Sì..io..ho bisogno del suo aiuto, professore.”
Questa non se l’aspettava proprio.
“Ma certo, Sirius..sono tutto orecchi.”
Sirius sospirò. Era combattuto.
“Deve aiutarmi a proteggere i miei amici.”

Quella conversazione stava diventando sempre più strana.
“Credevo fossi tu quello che aveva bisogno di aiuto..è te che hanno rapito!”
“Proprio di questo volevo parlarle.”
“Ti hanno costretto a dire qualcosa che non volevi dire?”
“No, maledizione NO. MORIREI PUR DI NON TRADIRE I MIEI AMICI!”

Silente lo osservò un po’ meravigliato della sua reazione ma perlomeno capì dal suo sguardo che gli credeva.
“Mi scusi, non volevo gridare..ma..sono ancora un po’ sotto shock, però lei mi deve ascoltare,”
“Ma certo..aspetta che preparo una tisana per tutti e due. Qualcosa mi suggerisce che sarà una chiacchierata piuttosto impegnativa.”

“Oh, lo sarà senz’altro, visto che io non sono stato rapito.
Le spalle di Silentre tremarono, mentre gli dava le spalle.
“Non si preoccupi, signore, non ha niente da temere da me..non voglio farle del male..”
“Non ho mai detto questo.” Disse lui, riprendendo ad usare il bollitore.

“Solo che..non posso dire a James, Lily, Remus..cosa mi è successo..a dire la verità non so neanche se potrei a lei..ma se devo scegliere qualcuno, preferisco lei, senza dubbio..”
“Così mi lusinghi. Mi pensi portatore di fiducia. Questo mi fa molto piacere.” Disse Silente sorridendo.
Quando Silente portò le due tisane, Sirius ci mise un po’ per esordire e Silente non gli fece fretta.
Ad un certo punto sbottò:
“ Ho attraversato il tempo e lo spazio.”

Silente stava sorseggiando la sua tisana e la mollò, le dita tremanti.
“Tu..COSA?”
“Io..vengo dal FUTURO, professor Silente. Dal lontano anno 2023!”
“Duemila…” Silente era rimasto senza parole. Cosa inusuale per lui. Ci fu un’altra lunga pausa.

“Mi dispiace di aver sparato questa bomba così, qui nel suo studio, senza avvisare, ma non so cosa fare. Sono disperato. Questa non è stata una mia scelta..non sono stato io a DECIDERE. Io..non sono stato io a voler tornare nel passato, ma è SUCCESSO.”
Silente tornò a guardarlo in volto.
“Ti hanno costretto a usare una giratempo?”

“No, magari! Tutto avrebbe un senso…no..in realtà, io sono tornato indietro nel momento in cui..SONO MORTO.”
Lo disse velocemente. Non c’era un altro modo per dirlo. Veloce e indolore.
Silente gli riservò un’altra occhiata carica di angoscia e si alzò dal suo studio, cominciando a camminare avanti e indietro. Non si dava più pena per nascondere il suo turbamento.

“Lo so che tutta questa storia è difficile da credere, ma io..”
“Dov’è l’altro te stesso?” gli chiese ad un certo punto. Malgrado lo shock, il preside si sforzava di mantenersi lucido e pragmatico. Questo Sirius lo aveva sempre apprezzato.
“Io..non lo so.”

“Come non lo sai? Non puoi non saperlo!” sbottò Silente. “Se ciò che dici è vero, tutto questo è già accaduto e devi sapere PER FORZA dov’eri in questo momento e soprattutto dove sei finito quando SEI SCOMPARSO! Perché la questione del rapimento era tutta una balla..no? quindi te lo ripeto, se dici la verità, dove eri??”
Sirius sospirò.

“Senta, io non lo so! Sono passati troppi anni..e comunque non credo che stessi facendo niente di speciale..io penso che il mio ritorno al passato, abbia scombinato la linea temporale, generando una specie di vuoto. È come se..scomparendo dal PRESENTE, io fossi scomparso anche dal PASSATO, generando una specie di buco..di VUOTO..un buco in cui per quattro mesi sono come scomparso anche da qui.”

“Tutto questo non ha alcun senso.” Disse Silente.
“Lo so.”
“Le giratempo non hanno il potere di fare questo.”
“Lo so, ma forse qualcos’altro può averlo.”
Silente adesso lo guardò con sospetto.
“Saresti disposto a parlare sotto Veritaserum?”
“NO.” Fu la risposta perentoria di Sirius. Silente lo fissò intensamente, ma Sirius non gli diede il tempo di formulare altri dubbi su di lui.

“Vengo dal futuro..non sappiamo cosa potrebbe farmi un siero della verità, dal momento che non appartengo più a quest’epoca..per quanto ne sappiamo, potrebbe anche uccidermi. E sono già morto una volta, non intendo farlo di nuovo.”
Silente lo fissò profondamente e Sirius sostenne il suo sguardo. Sapeva che il professore cercava di leggergli dentro.

“Non so cosa ti aspettavi, venendo qui da me, Sirius, ma..”
“La prego, mi aiuti, non mi abbandoni! Lei è l’unico che può aiutarmi!”
“Ma la tua storia è inverosimile e posso solo immaginare cos’altro di ancora più inverosimile mi stai tacendo..”
“Le racconterò tutto! Le racconterò ogni cosa!!”

“Fermati, ti supplico. Non aggravare la tua posizione così drammatica..non capisci? Non capisci che rivelare eventi del futuro metterà in pericolo te stesso e anche me? Se vieni davvero dal futuro, dovresti saperlo..”

“Mi perdoni, professore, sono un alunno indisciplinato..ma ecco cosa fanno dodici anni rinchiuso ad Azkaban!”
Un altro sussulto angosciato.
Basta! Basta! Fermati e non dire una parola di più!”
“Lei è un grande mago, professor Silente, ma deve ancora imparare ad ascoltare di più..” disse Black, amareggiato.

"Ci sono alcune cose che è meglio non sapere."

“Eppure ha ascoltato quel giorno..quel maledetto giorno in cui sia lui che quella lurida spia di Voldemort hanno ascoltato la profezia che ha portato il mio migliore amico e sua moglie ALLA MORTE.”
Silente ora lo fissava scioccato.
“Lily e James…sono morti?” chiese e un dolore e una sofferenza sincera gli trapanavano lo sguardo.
Sirius ne ebbe compassione. Si inginocchiò davanti a lui e gli prese le mani.

“Sono state le azioni che tutti noi abbiamo fatto..che ne hanno portato la morte. Lily e James sono morti per COLPA MIA..mia! Sono io il responsabile!”
“No..” Albus si ribellava a questo. Lo capiva. Anche lui si era ribellato a quest’idea. Tante, troppe volte.
Poi aveva capito che più ti ribellavi e più l’alta marea ti spingeva giù.

“Sono il responsabile della loro morte! Io..mi sono fidato della persona sbagliata!”
“Che cos’hai fatto, figliolo..che cos’hai fatto?” gli chiese Silente.
Era compassione e forse qualcosa di paterno in quella voce?

Silente non l’aveva mai guardato in quel modo e adesso capì perché Harry si sentiva così attaccato a lui. Silente ti faceva sentire speciale. Sì, per i privilegiati che lui sceglieva, li faceva sentire speciali.
Come faceva con Harry, come aveva fatto con Piton.
Non aveva mai fatto così con lui, ma erano ricordi lontani..appartenenti a un’altra epoca ormai.

Come si sarebbe sentito ad avere un padre come lui, invece di Orion? Sarebbe cresciuto in un altro modo..
Orion..
Regulus..
“Figliolo..sta calmo..figliolo..”
La sofferenza che provava, pensando a loro, lo faceva sentire così male, che non si rendeva conto che stava avendo un attacco di panico.
“SIRIUS!!”

Silente che lo chiamava per nome, riuscì a farlo uscire da quello stato di shock.
“Così mi preoccupi ragazzo..”
“Vorrei aver avuto un padre come te.”
Non sapeva da dove gli era uscito e la faccia di Silente fu impagabile.
“Cosa dici, Sirius?”

“La verità! Se avessi avuto TE invece di Orion..io..forse avrei distinto e riconosciuto meglio tra bene e MALE..non mi sarei mai fidato di MINUS..”
“Minus?? Peter Minus?
“Ci ha traditi, Albus!! Ha tradito tutti noi!!”
Ora era sull’orlo delle lacrime e non gli importava più del’impressione che faceva su Silente.

Era da solo. SOLO. In un’epoca che non era più la sua, con i suoi migliori amici morti. Era solo e non poteva contare su nessuno. Silente era l’unico. Si sentiva annegare.
E il pensiero di Regulus che aveva le ore contate, lo faceva annegare.
“Va tutto bene, ragazzo mio, va tutto bene.” Gli diceva Albus, accarezzandogli la testa, sulle sue ginocchia. Era quello che amava più di Silente. Per quanto una situazione lo spaventasse, la sua reazione non era mai quella di scappare a gambe levate, ma era quella di CONSOLARE.

Sirius piangeva. Ricordava il suo odio per Silente per aver coperto Piton, ma in quel momento non gli importava di nulla e adesso capiva come si sentivano tutti quelli passati sotto l’ala del preside.
Se ti prendeva sotto la sua ala, gli perdonavi tutto. TUTTO.
Silente aveva fatto cambiare perfino PITON.
E anche lui gli aveva dato tutto. TUTTO.

Perché Silente era la LUCE e alla luce tu dai TUTTO.

















Ciao ragazzi. Allora so che molti non possono vedere Silente, ma io LO AMO ahha lool secondo me è rimasto un po' vittima di sè stesso..ma non ha mai avuto intenzioni cattive..neanche nei confronti di Harry..il suo comportamento nel limbo, mi ha fatto pensare che sapeva benissimo che Harry sarebbe tornato in vita. E poi poveraccio che altro poteva fare? Non è che aveva altre opzioni..ha rischiato..ma ha sempre voluto bene ad Harry! Detto questo, ognuno la pensa come vuole.. questa scena può sembrare esagerata, così come il svelare tutto al preside, ma ragazzi, io ho questo vizio che faccio comportare i miei personaggi come farei io, o in base alle mie convinzioni sulla vita reale..ci provo perlomeno..e mi ha sempre dato PARECCHIO FASTIDIO come facessero vedere gli eroi come dei soldati invincibili con una tempra di acciaio, in grado di tenere il peso del mondo sulle spalle senza crollare mai, perché nella realtà non è così, cavolo!

torni indietro nel tempo quando invece pensavi di dover morire e non dici niente, non ti confidi con nessuno? Io non credo che ce la farei, non io, ma NESSUNO DI NOI, ce la farebbe..si crollerebbe prima. Non puoi tenerti tutto dentro, non puoi. Questo nella realtà.
   
 
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