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Autore: LaReginaDiCuori    24/09/2023    1 recensioni
[ AVVERTO, RENESMEE IN QUESTA STORIA NON E' LA FIGLIA DI ISABELLA E EDWARD E NON E' UNA BAMBINA ]
Ogni volta che il suo sguardo si posava su quella dannatissima lettera, avrebbe voluto strapparla in mille e piccoli pezzettini perché con quella proposta di invito sembrava che Isabella, si stesse prendendo gioco di lui.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Jacob, Jacob/Renesmee
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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La ragazza amava la sua casa in mezzo al bosco, l’amava perché era in mezzo alla natura e poteva stare a contatto, con gli animali del bosco.


La gente del posto si chiedeva spesso se aveva paura, di vivere in una casa in mezzo al bosco tutta sola e si chiedeva anche se si sentisse sola, ma lei rispondeva sempre di no, che non aveva paura di stare lì.


Quel posto gli piaceva così tanto che ci passava le ore, fuori di casa.


Respirava aria pulita e soprattutto, si godeva del silenzio che la natura gli offriva, spezzato qualche volta dai rumori degli animali.


Certo, forse avrebbe avuto paura i primi giorni, ma poi era stato amore a prima vista.


Aveva scoperto così tanto di quel posto che oramai, poteva riconoscere i versi di ogni animale che passava di lì e tante volte, si divertiva a capire se aveva detto giusto o meno.


La ragazza amava stare in mezzo al bosco, in mezzo agli alberi, le piante, agli animali, a lei non importava la compagnia di un uomo o di una donna perché infondo, infondo il genere umano lo aveva sempre detestato anzi meglio ancora, odiato.


Il genere umano non lo sopportava, preferiva di gran lunga rimanere in solitudine, che ascoltare i pettegolezzi delle donne, oh peggio ancora di vedere un uomo che cerca di provarci con una donna, Renesmee pensava che gli uomini di oggi, dovevano frequentare un corso su come conquistare una donna, perché non erano affatto pratici.


A Renesmee la città non gli mancava proprio per niente e non gli mancava nemmeno tutto quello smog e quei rumori forti che ogni volta, gli facevano venire un gran mal di testa che poi, gli sarebbe durato per tutto il giorno.


La ragazza tornava in città soltanto per le cose essenziali ovvero: vestiario, cibo e purtroppo per lei, anche il lavoro.


Forse l’unica cosa che avrebbe continuato ad amare in città, sarebbe stata la biblioteca e i negozi di libri, l’unico motivo che l’avrebbe spinta a uscire dal bosco, erano questi proprio come in quel momento.


Quella mattina sapendo che doveva tornare in città, aveva fatto fatica ad alzarsi perché non ci sarebbe voluta proprio andare, avrebbe preferito di gran lunga rimanere dentro la sua casa insieme ai suoi amici animali, che tornare nel posto che odiava di più al mondo.


Da premettere lei amava il posto in cui viveva che si chiamava: Sooke, Canada ma non amava la parte della città, la detestava proprio.


Lei amava la natura perché sembrava quasi, che la rigenerava.


Che la rimetteva in sesto e invece la parte della città, gli faceva l’effetto contrario ma alla fine Renesmee riuscì ad autoconvincersi di andare, senza fare tante storie come se fosse ancora una bambina.


Quindi si preparò, fece la sua buona dose di colazione e poi a malincuore, uscì di casa chiudendola a chiave.


Iniziò a passeggiare in mezzo alla natura e sulle sue labbra, comparì un gran sorriso, che fece intravedere delle piccole fossette in mezzo alle guance leggermente rosse.


Inspirò appena l’aria intorno a lei riempendosi i polmoni fino a quando con la coda dell’occhio, non vide qualcosa di strano, qualcosa che non aveva mai visto o almeno in realtà che aveva visto ma nei documentari e non di certo dal vivo e da quando si era trasferita nel bosco, li aveva solo sentiti ma mai visti.


Renesmee era ipnotizzata a osservare quel grosso lupo che passeggiava come se niente fosse nel bosco e ne rimase stupita, aveva il cuore che sembrava quasi che gli arrivava in gola, doveva stare tranquilla, ferma e tranquilla e soprattutto non doveva farsi prendere dal panico.


Anche se in realtà in quel momento, voleva solo urlare e fuggire il più lontano possibile, via da lì.


<< Quel coso è enorme >>


Si trovò a mormorare mentre continuava a osservarlo e quando il grande lupo che per lei non era affatto normale, si girò verso di lei il suo cuore, sembrò quasi scoppiare e non riuscì a trattenersi.


<< AAAAAAAAAAAAAH >>


Urlò per poi, svenire sul posto.

   
 
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