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Autore: inzaghina    02/10/2023    5 recensioni
Villa Conchiglia è il luogo che Bill e Fleur chiamano casa, ma non è solamente questo. È il posto in cui i due innamorati hanno dato vita alla loro famiglia e nel quale tante persone che passano di lì percepiscono la forza del sentimento che li unisce e ne subiscono l'influenza. È così che Villa Conchiglia si trasforma in qualcosa di più di una baia con un cottage affacciato sul mare: diventa il fulcro di tanti episodi di quotidianità che cambiano l'esistenza di coloro che li hanno vissuti.
[I primi 11 capitoli partecipano al Writober 2023]
[i capitoli dal 12 in avanti partecipano al Calendario dell’avvento indetto da Cora e Sia sul forum “ferisce più la penna”]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Famiglia Weasley, Fleur Delacour | Coppie: Bill/Fleur
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Prompt di oggi: Aurora

 

 




 
2. Una casa in cui tornare
 
 
"La felicità non è un posto in cui arrivare
 ma una casa in cui tornare.”
Proverbio arabo
 
 
 
Le pareti di Villa Conchiglia sono un’alternanza di legno sbiancato e pareti in varie nuance di grigio e azzurro con dettagli più scuri che creano contrasto, Victoire le osserva nella penombra del mattino e sorride inspirando il profumo di lavanda delle lenzuola fresche di bucato. Ha amato follemente il primo anno ad Hogwarts, appena concluso, ma non può negare di aver sentito la mancanza della sua famiglia e della casa che non aveva mai lasciato prima dello scorso settembre. È proprio per godersi il ritorno nell’abitazione che tanto ama, e assorbire le differenze tra la sua camera e il dormitorio in cui ha passato l’anno scolastico, che Victoire si è svegliata ben prima che il cielo venisse inondato dalle sfumature pastello.
Essere la prima dell’enorme clan Weasley-Potter a Hogwarts ha i suoi vantaggi: non ci sono eredità troppo impegnative con le quali fare i conti, nonostante le gesta della sua famiglia popolino le pagine dei libri di storia. Victoire poi si sente particolarmente fortunata a godersi la compagnia di Teddy in perfetta solitudine, visto che quando sono insieme al resto dei cugini di solito tutti fanno a gara per accaparrarsi l’attenzione del giovane Lupin. Nella torre di Grifondoro, può limitarsi semplicemente a essere Vicky, senza che nessuno le ricordi che deve dare il buon esempio al resto della famiglia. È consapevole che tutto questo cambierà nel giro di un annetto quando, Molly prima, e via via il resto dei cugini poi, la raggiungeranno in Scozia; ed è per questo motivo che ha intenzione di godersi ogni attimo del secondo anno al castello, nonostante sia letteralmente rientrata da scuola poche ore prima.
 
Un cigolio appena percettibile la porta a orientare lo sguardo verso la porta della sua camera, che si socchiude leggermente.
“Dormi?” sussurra la voce assonnata di Dominique.
“No,” le risponde stiracchiandosi e facendole posto accanto a sé.
La sorella minore s’infila alla sua destra, scrutandola pensierosa. “Non ero certa che ti aver trovata sveglia…”
“Non potrei mai perdermi la nostra tradizione d’inizio estate.”
“Credevo che ormai fossi troppo cresciuta, insomma…”
“Sei così testarda, Domi,” borbotta Victoire, pizzicandole scherzosamente una guancia. “Il fatto che io sia andata a Hogwarts non cambia di certo il nostro rapporto.”
“Non lo dici così per dire?”
Victoire scuote la testa con solennità.
“Papà dice che tendo a essere un pochino troppo drammatica…”
“Solo un pochino?” celia Victoire, scoppiando a ridere. 
Dominique si stringe nelle spalle.
“Hai solo otto anni, Domi, goditi la libertà tipica dell’infanzia.”
“È solo che non voglio che le cose tra di noi cambino…” ammette la più piccola, incrociando lo sguardo della sorella.
“Avevo anch’io le tue stesse paure quando Teddy è partito.”
“Davvero?”
Victoire annuisce, senza elaborare oltre.
“Piuttosto sciocco da parte  tua, Vic,” mormora in tono pratico Dominique. “Tutti sanno che tu sei la persona che Teddy preferisce al mondo, sarebbe assurdo pensare che la lontananza potesse cambiare le cose tra voi…”
“Sei sicura di avere solo otto anni?”
Dominique inarca un sopracciglio in una domanda muta.
“È solo che oltre a essere drammatica sei anche molto perspicace…”
“Tra qualche anno ti aiuterò a organizzare il vostro matrimonio, non temere,” la rassicura Dominique.
Victoire avvampa, incapace di trovare qualcosa da dire. 
“Guarda che ho talento nell’abbinamento dei colori, farei un bel lavoro…”
Victoire soffoca a stento una risata. “Cosa ti fa credere che io e Teddy ci sposeremo, scusa?”
“Gli sguardi che vi scambiate ogni volta che credete che nessuno vi stia osservando, quel vostro modo di parlare escludendo il resto dei presenti, le tue guance infuocate quasi come quelle di zio Ron quando nonna lo sgrida…”
Victoire rimane in silenzio, assorbendo quanto detto dalla sorella.
“Non preoccuparti, il tuo segreto è al sicuro con me.”
Victoire vorrebbe rispondere, ma la porta si apre una seconda volta, svelando loro padre che sorride nel vederle accoccolate nello stesso letto.
“Credevo di trovarvi già vestite…”
“L’intenzione era quella, ma ci siamo distratte, papi.”
Bill guarda le figlie scendere dal letto e raggiungerlo per un abbraccio, sperando in cuor suo che non diventeranno mai troppo grandi per smettere di dargliene.
 
I tre ridiscendono le scale  a piedi scalzi, per poi uscire dalla porta d’ingresso giusto in tempo per rimanere incantati di fronte allo spettacolo del cielo mattutino, ricolmo di tutte le più eteree sfumature caratteristiche dei momenti che precedono il sorgere del sole.
Bill guida le figlie verso la coperta a scacchi posizionata poco distante, dove offre loro una tazza di tè e i biscotti che ha preparato appositamente il giorno precedente.
I tre ammirano lo spettacolo del cielo in silenzio, sorseggiando la loro bevanda e sbocconcellando i biscotti fatti seguendo alla lettera la ricetta di nonna Molly.
“Buon inizio d’estate, bambine mie,” sussurra Bill, quando il sole emerge finalmente delle acque.
“Buon inizio d’estate a te, papà!”
“Sono tanto felice che abbiamo continuato la nostra tradizione…”
“Tua sorella temeva che te ne fossi dimenticata,” chiarisce Bill.
“Sì, ne abbiamo già parlato prima…”
“Che ne dite di andare a preparare la colazione per la mamma e Louis?”
“Farai i tuoi pancake?” domanda Victoire.
“Non rispetterei la nostra tradizione d’inizio estate se non li facessi.”
Le due sorelle si sorridono complici, seguendo il padre nella cucina luminosa di casa.
Fleur e Louis li trovano impegnati a impilare pancake, ridendo mente Victoire li aggiorna sulle avventure a Hogwarts.
Osservando la propria famiglia riempire di risate e complicità la cucina affacciata sull’oceano, Fleur ripensa al giorno in cui Bill le ha mostrato la baia ed è pervasa da una sensazione di nostalgia positiva che solo loro riescono a farle provare. Scambia un cenno d'intesa con il marito, che le strizza l'occhio complice, e Fleur stenta a credere che siano passati quasi quindici anni dal giorno in cui si sono promesso eterno amore.
 

 

 
 
Nota dell’autrice:
Ho sempre pensato che Victoire e Dominique fossero molto unite, nonostante nel mio headcanon abbiano quattro anni di differenza, e ci tenevo tanto a mostrarvele bambine, così come ero impaziente di farvi conoscere Bill in veste di papà.
A domani.❤️
   
 
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