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Autore: Spirit734    24/01/2024    5 recensioni
"Anya vuole fare il topo."
"Non dire sciocchezze!" la frenò Becky severa "Sarai la mia Fata Madrina e io sarò ovviamente Cenerentola!"
Solo allora Damian sembrò interessarsi alla conversazione, lanciando alle due un'occhiata austera "Tsk. Provaci pure, tanto non devi essere bella per forza per fare quella parte."
Anya avrebbe tanto voluto ribattere, ma il commento di Emile la precedette.
"Lord Damian! Dovreste partecipare allo spettacolo!"
Erwen annuì in sostegno "Vero! Sareste un principe perfetto!"
Damian lanciò un ultimo sguardo alla locandina e ad Anya sembrò scorgere un velo di speranza.
"Ci penserò. Non voglio deconcentrarmi troppo sullo studio, dopotutto."
Poi se ne andò e i suoi amici lo seguirono a ruota.
Anya non gli aveva letto il pensiero, ma con il tempo aveva imparato a capire alcuni suoi atteggiamenti (seppur sotto certi aspetti fosse ancora in alto mare).
Forse era solo una sua impressione, ma aveva la tremenda sensazione che, nonostante il comportamento sostenuto, a Damian interessasse davvero lo spettacolo.
Sorrise, pensando che non solo avrebbe ottenuto la sua Stellae, ma passando tutto quel tempo con col secondogenito avrebbe anche potuto stringere amicizia.
Per il bene del mondo, certo.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anya Forger, Becky Blackbell, Damian Desmond
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Anya Forger era sempre stata una bambina particolare, non solo per il fatto di poter leggere nel pensiero, che già di per se era inusuale, ma si era resa conto purtroppo di come i suoi gusti spesso  non combaciassero con quelli dei suoi compagni di classe.
Ad esempio non aveva mai compreso questo assurdo interesse per le storie d'amore, lei le trovava noiose e poco coinvolgenti, preferiva di gran lunga un bel film d'azione o un cartone animato.
E forse era proprio per questo motivo che non capiva perché le sue compagne si erano riunite attorno ad un manifesto, blaterando frasi sconnesse sull'amore e il vissero felici e contenti.
Anya non capiva e di base, neanche le interessava.
Avrebbe voluto continuare il suo pranzo in tranquillità e magari riflettere su un nuovo piano per poter salvare la pace nel mondo, ma Becky la trascinò via, facendole addirittura scivolare di mano la forchetta con l'ultimo boccone di omelette.
"Vieni Anya! Andiamo a vedere cosa sta succedendo!"
Vani furono i tentativi di staccarsi da quella presa, quando voleva, la sua amica sapeva essere estremamente persuasiva, per non dire insistente.
Una volta giunte a destinazione, Becky si fece largo in quel piccolo gruppetto di bambine e si fermò per leggerne il contenuto. L'urlo di gioia che ne seguì subito dopo fece drizzare i capelli della povera Anya che, non capendo il motivo di tutto quel baccano, si convinse anche lei di controllare la locandina.
A primo impatto le sembrava un normale manifesto: al centro vi era la figura di una donna molto bella dai capelli biondi ed un vestito brillante, spiccavano inoltre anche le scarpe che indossava, talmente luccicanti da sembrare fatte di cristallo.
Dietro di lei si intravedevano altri personaggi, ma quello che attirò di più la sua attenzione fu la presenza di una strana zucca, con ai lati delle ruote. 
"Una carrozza-zucca..."
Di cartoni strani che aveva visti, ma una carrozza-zucca era nuova persino per lei.
Le sembrò strano che fosse per quel motivo che Becky stava esultando in quel modo, a lei non piacevano molto i cartoni, ne roba di questo genere.
"Che meraviglia! Non ci posso credere! Fanno le audizioni per lo spettacolo di Cenerentola!"
Anya la fissò in silenzio. 
Avrebbe voluto chiedere di cosa stesse parlando, ma Becky aveva ripreso a parlare senza nemmeno darle il tempo di reagire.
"Io sarei perfetta per quella parte!" concluse facendo una piroetta sul posto "Poter indossare un abito sfarzoso e danzare con il bellissimo principe delle fiabe!"
Anya ancora non comprendeva l'entusiasmo, i pensieri di Becky si mischiavano tra loro e tutto quello che riuscì a capire fu che si trattava di uno spettacolo teatrale.
E che il principe a quanto pare assomigliava molto a Pa.
O almeno era così nella mente della sua amica.
"Pa non partecipa alla recita."
Tuttavia il suo sguardo dubbioso attirò l'attenzione di Becky, distraendola finalmente da tutte quelle fantasie.
"Non sei emozionata anche tu, Anya?" 
L'altra non capì e fece nuovamente scena muta, portando la sua amica nel panico.
"Ma come...Non mi dirai che NON CONOSCI la favola di Cenerentola?!"
Anya sobbalzò. 
Alcune bambine al suono di quel commento, l'avevano guardata in modo strano, suscitandole ancora di più il dubbio.
Becky era sempre stata molto drammatica di suo, ma era davvero così grave non conoscere quella favola?
"Va beh puoi sempre rimediare" disse, prendendole la mano "E poi questo non ti esclude dal partecipare alla recita!"
In un primo momento Anya non sembrava molto convinta, conosceva poco di quella storia ma già intuiva che non ci sarebbe stata molta azione. 
Non era esattamente il suo genere, però l'idea di far parte di un gruppo in qualche modo la entusiasmava, inoltre avrebbe passato più tempo con Becky e i suoi genitori avrebbero potuto assistere allo spettacolo.
Sarebbe stato un ricordo bellissimo per la sua famiglia.
"E poi...Chissà..." Becky sollevò il capo, guardando un punto impreciso con aria sognante "Potrebbe essere il primo passo per diventare una stella del cinema!"
"...Una stella?"
Il sorriso di Anya si allargò.
Quindi se avesse giocato bene le sue carte, avrebbe potuto guadagnare una Stellae e far contento Pa, completare la missione e salvare la pace nel mondo.
Non serviva sapere altro, era tutto perfetto.
Così annui convinta, facendo saltare Becky di gioia.
"Anya accetta la missione, reciterà nello spettacolo!"
"Davvero?" l'amica l'abbracciò, entusiasta "Sarà divertente, te lo prometto!"
"E se Anya partecipa, di sicuro Loyd-sama verrà a vederla. Così potrà ammirare tutta la mia bellezza!"
Anya si irrigidì.
Ogni tanto dimenticava di quanto la sua amica fosse ossessionata da suo padre.
"Sì certo. Una racchia come lei potrebbe fare una delle sorellastre!" commentò gongolante Erwen, affiancato dall'inseparabile Emile, e ovviamente dal secondogenito: Damian Desmond.
Anya era stata talmente presa dalla reazione di Becky da non essersi accorta del loro arrivo.
"O il topo, con quelle gambe tozze che si ritrova!" continuò Emile, facendo sogghignare l'altro.
"Siete davvero dei cafoni!" sbottò Becky mentre posava una mano sulla spalla dell'amica "Non starli ad ascoltare. Tu puoi fare il ruolo della Fata Madrina, la mia sarta ti farà un vestito su misura."
I pensieri di Becky successivamente fecero temere ad Anya il peggio, ovvero quello di indossare un vestito pieno di fronzoli, pomposo e luccicante, da impedirle addirittura di camminare.
L'idea non era proprio allettante.
"Anya vuole fare il topo."
"Non dire sciocchezze!" la frenò Becky severa "Sarai la mia Fata Madrina e io sarò ovviamente Cenerentola!"
Solo allora Damian sembrò interessarsi alla conversazione, lanciando alle due un'occhiata austera "Tsk. Provaci pure, tanto non devi essere bella per forza per fare quella parte."
Anya avrebbe tanto voluto ribattere, ma il commento di Emile la precedette.
"Lord Damian! Dovreste partecipare allo spettacolo!" 
Erwen annuì in sostegno "Vero! Sareste un principe perfetto!"
Damian lanciò un ultimo sguardo alla locandina e ad Anya sembrò scorgere un velo di speranza.
"Ci penserò. Non voglio deconcentrarmi troppo sullo studio, dopotutto."
Poi se ne andò e i suoi amici lo seguirono a ruota.
Anya non gli aveva letto il pensiero, ma con il tempo aveva imparato a capire alcuni suoi atteggiamenti (seppur sotto certi aspetti fosse ancora in alto mare).
Forse era solo una sua impressione, ma aveva la tremenda sensazione che, nonostante il comportamento sostenuto, a Damian interessasse davvero lo spettacolo.
Magari si vergognava a dirlo apertamente.
Il perché fosse così interessato ancora doveva capirlo, forse anche lui mirava ad ottenere una Stellae o semplicemente voleva farsi notare.
Ad ogni modo poco importava, anzi era addirittura andava a suo vantaggio.
Sorrise, pensando che non solo avrebbe ottenuto la sua Stellae, ma passando tutto quel tempo col secondogenito avrebbe anche potuto stringere amicizia.
Per il bene del mondo, certo.


◦•●❤♡❤●•◦


 
Fu così che le prove dello spettacolo ebbero inizio. L'insegnante che si occupava della recita venne affiancata dal professor Henry Henderson che si premurò di ammonire gli studenti e indirizzarli verso un comportamento professionale ed elegante.
E forse fu proprio quello a scoraggiare alcuni di loro.
Damian sembrava portato per recitare, Anya pensò che forse doveva aver preso delle lezioni private, ricordava già a memoria gran parte delle battute e per tanto fu semplice ottenere il ruolo del principe.
Anche Emile ed Erwen parteciparono alle prove, ottenendo dei ruoli marginali, stando comunque al suo fianco.
Non molto diverso dalla vita di tutti i giorni.
Per Becky la competizione fu ardua, tuttavia alla fine Henderson ammise che la sua performance fu quella che più si avvicinava all'assoluta eleganza dello spettacolo.
Qualunque cosa voleva significare, per lei fu il trionfo. E di conseguenza, anche Anya riuscì ad ottenere la parte della fata, essendo l'unica in grado di poter lavorare bene con lei.
Tuttavia nessuno l'aveva avvertita che avrebbe dovuto studiare un intero copione. E questo purtroppo, le fece spegnere ogni briciola di entusiasmo per lo spettacolo.
Cosa c'era di diverso dallo studiare per un compito in classe? Dove stava il divertimento?
Inoltre più leggeva, più pensava che la storia fosse assurda: Topi e uccellini che parlavano, magia col coprifuoco e la ricerca di una persona basandosi esclusivamente sulla scarpa. E come non dimenticare la carrozza-zucca.
"Che ne dici se proviamo questa parte?" chiese Becky nel frattempo.
"Oui."
Allora Becky si portò una mano sul viso, assumendo poi un un'espressione drammatica "Oh fata madrina! Mi puoi procurare un vestito per il ballo così da poter coronare il mio sogno d'amore?"
"Solo un vestito? Sei sicura?" fece Anya, alzando un bastoncino per simulare la bacchetta "Guarda che io ho la magia potente, posso maledire le tue sorelle cattive."
Inutile dire che la reazione dell'amica le fece capire di aver sbagliato completamente tutto.
Purtroppo le veniva molto difficile dar credito al comportamento della fata madrina.
In fondo, se poteva trasformare la zucca in una carrozza, poteva anche teletrasportare Cenerentola direttamente al palazzo reale o addirittura far diventare lei la regina.
Perché limitarsi a fare quelle piccole cose? Forse provava gusto a vederla soffrire? Forse sotto sotto era anche lei cattiva?
Troppe domande e tutto quello che le veniva detto era che: così funzionava la favola.


Le prove continuarono e questa volta toccò a Damian recitare una delle parti più significative, ovvero il ritrovamento della scarpa.
"Ah, quella ragazza misteriosa è scappata via lasciando solo la sua scarpetta!" esclamò, fingendo di raccogliere qualcosa da terra "La farò provare a tutte le ragazze del regno. Solo così troverò il mio vero amore!"
La performance a quanto pare piacque a tutti che non la smisero di applaudire un solo istante, anche Becky ammise un po' a malincuore che Damian se la sapeva cavare molto bene.
Anya invece si voltò verso di lei, guardandola confusa "Ma il principe non può ricordare la faccia? A cosa serve la scarpetta? E' un farmacista dei piedi?"
Dato il contesto probabilmente intendeva la parola feticista, forse l'aveva sentita da qualche parte, dandoci poco conto. 
Anya avvertì l'occhiataccia fulminea di Damian subito dopo, capendo di aver ancora esagerato.


"Ma se Cenerentola può parlare con i topi, perché non chiede a loro di mordere la matrigna?" 
"Anya tu sei troppo vendicativa!" 
Avevano appena ripreso le prove e quell'ennesima interruzione aveva fatto perdere la pazienza a Becky.
"Ora basta! Non puoi arrivare alla prima dello spettacolo senza aver visto almeno una volta il film!" sentenziò', battendo un piede.
Anya la guardò confusa.
"C'è un film?" inclinò poi il capo leggermente di lato "Non era un libro?"
Becky sollevò una mano e la mosse come per scacciare qualcosa "Hanno fatto decine di film al cinema. Il nostro spettacolo si ispira alla versione Disneyo, puoi guardare quello, è un cartone animato."
Al suono di quelle parole, ad Anya le si illuminarono gli occhioni "Davvero?"
"Sì. Lo danno domani sera dopo cena."
Stava per annuire, quando si ricordò che a quell'ora di solito andava in onda il suo programma preferito: Spy Wars.
"Bondman doveva scovare il nascondiglio di quei cattivoni..." brontolò a bassa voce.
Becky la sentì e sollevò le sopracciglia "Puoi anche saltare quello show per bambini per una volta! Credimi, una volta visto avrai tutto più chiaro" poi, di colpo la sua espressione di sciolse in un sorriso dolce "Ti piacerà, è una bellissima storia d'amore!"
"Cenerentola prende a pugni i cattivi?" 
"Certo che no! Lei è una vera lady!"
L'altra non sembrò molto convinta, ma dopotutto se questo l'avrebbe aiutata a capire meglio la storia e ad entrare meglio nella parte della fata, doveva fare questo sforzo.
Avrebbe guardato la replica di Spy Wars il giorno dopo. Ora doveva pensare al bene dello spettacolo.


 
◦•●❤♡❤●•◦


Il giorno dopo, terminata la cena, Anya si sedette di fronte alla televisione come al solito. Il cagnolone Bond accoccolato vicino a lei che sonnecchiava pigramente, trasmettendole conforto.
Alla fine il film iniziò e come volevasi dimostrare, non era il suo genere.
Le scenette con gli animali erano le uniche cose che riuscivano a non farle abbassare le palpebre dalla noia.
Sapeva di doversi concentrare, ma una parte di lei non faceva che pensare che con un potere del genere Cenerentola avrebbe potuto incendiare i vestiti delle sorellastre, o addirittura avere un palazzo tutto suo.
"Non guardi il tuo programma preferito?" chiese Yor, mentre finiva di portare in cucina le ultime cose della cena.
"Anya deve stare concentrata. Ne va del futuro dello spettacolo."
Infatti non si scostò nemmeno per guardare la madre, i suoi occhioni erano puntati costantemente verso lo schermo. Come se la questione fosse di vitale importanza.
Yor allora incuriosita, si avvicinò per dare un'occhiata e quando capì di quale storia si trattasse, sorrise.
"Ma guarda, da piccola adoravo quel film."
Allora la bambina sollevò di poco il capo verso di lei "Davvero?"
Non immaginava che a Ma potesse piacere una roba del genere, così zuccheroso e con zero violenza. Non con il lavoro segreto che faceva, dopotutto.
"Non trovi noiose le storie pucci pucci?"
Lo sguardo di Yor si fece stranamente pensieroso "Beh a dire il vero, non ho mai pensato a Cenerentola come una storia solo di amore. Certo, c'è la parte romantica col principe, ma Cenerentola è innanzitutto una sopravvissuta. Da quando perde i genitori rimane completamente sola e le sorellastre e la matrigna non fanno che tormentarla e metterla a dura prova ogni giorno. Lei tuttavia non si è mai arresa e questo l'ha premiata.
E' una storia di speranza, autenticità e di pazienza."
Ricordava bene come da piccola, quando viveva sola con suo fratello, spesso si sentiva come se non ce l'avrebbe mai fatta a superare tutti quegli ostacoli. A volte diventava tutto talmente difficile che sarebbe stato più semplice arrendersi.
Ma se Cerentola non l'aveva fatto, anche lei non sarebbe stata da meno. Avrebbe aiutato se stessa e suo fratello ad uscire dalla povertà, guadagnando una vita migliore.
E alla fine, come per Cenerentola, i suoi sforzi erano stati premiati: Yuri era cresciuto e stava bene, lei aveva un buon lavoro ed ora anche una famiglia.
A suo modo stava avendo anche lei il suo lieto fine.
Quelle parole, uniti a quei pensieri, incantarono la piccola Anya, facendole vedere quella favola per la prima volta sotto una luce diversa.
Anche Loid che si trovava li vicino, sembrò in qualche modo colpito dal discorso di Yor.
"Certo, un po' mi dispiace che non abbia ordinato ai topi di mordere le sorellastre."
"Anche Ma è vendicativa!" pensò stupefatta Anya mentre le leggeva il pensiero.
"Hai detto che farete una recita a scuola?" chiese improvvisamente Loid, ormai interessato anche lui alla conversazione. 
Anya annuì più volte, entusiasta.
"Faccio la Fatina Madrina. Verrete a vedermi?"
"Ma certo!" Yor sorrise "Non ce lo perderemo per niente al mondo!"
Anya sentì il cuore battere all'impazzata. 
Anche se la sua era solo una recita scolastica, avrebbe dato il meglio di sé per poter rendere al meglio lo spettacolo e trasmettere speranza e coraggio al pubblico.
Così riprese a guardare con decisione il film, cercando di cogliere tutti i lati positivi detti da Yor.
..
...
....
No, non c'era niente da fare. 
Quella storia era di una noia mortale.


 
◦•●❤♡❤●•◦

 

Dopo molte settimane di prove, alla fine giunse il giorno tanto atteso: lo spettacolo di Cenerentola dell'Eden Academy.
L'allestimento era pronto, così come le luci e i costumi, all'ingresso stavano già iniziando ad arrivare il primo gruppo di genitori. Ormai la tensione, così come anche la voglia di salire sul palco, erano alle stelle.
Becky aveva deciso di accompagnare Anya ad un ultima fermata al bagno, permettendole anche di cambiarsi di abito. E sebbene fosse stata lei la prima a spronarla a recitare, ora non sembrava particolarmente entusiasta. 
Aveva sperato tanto in quel ruolo per poter anche sfoggiare di fronte a tutti un look da vera principessa, ma si era completamente dimenticata che prima di arrivare a quel punto avrebbe dovuto recitare tutta la prima parte vestita di stracci.
Non ne era contenta, ma ormai aveva preso un impegno e non poteva di certo abbandonare lo spettacolo così su due piedi, dopotutto era la protagonista.
"Spero tanto di sembrare carina anche in questo stato" si passò una mano sulla pancia, sentendo un'improvvisa fitta "Per via dell'agitazione non ho mangiato niente a pranzo. Ed ora ho un buco allo stomaco."
"Ho delle arachidi nello zaino" disse la voce di Anya dietro la porta "Puoi mangiarle, ma non tutte. Sono le mie razioni."
"Arachidi..." il tono di Becky non parve molto convinto, ma aprì comunque lo zaino dell'amica per controllare, all'interno vi era un piccolo sacchetto di carta con un forte aroma di noci "Non hai altro, vero?" ma essendo lo zaino mezzo vuoto, si rispose in fretta da sola.
Un po' amareggiata, afferrò il sacchetto e ne estrasse una piccola manciata. 
"Le arachidi sono il cibo più buono del mondo" esordì Anya.
"Insomma...Non sembrano molto invitanti."
L'amica fece una piccola pausa, come se avesse preso tempo per sistemarsi qualcosa.
"Non le hai mai mangiate?" chiese poi, incuriosita.
Anche se non la poteva vedere, Becky scosse debolmente la testa in risposta.
"Non credo, non sono il mio genere. E non hanno di certo un bell'aspetto."
"L'importante è il gusto!"
Purtroppo il dolore alla pancia si stava intensificando, facendo arrendere Becky all'evidenza di dover per forza assaggiare quel cibo senza troppe pretese, visto che al momento non c'era altro. E a discapito di quel che potevano sembrare, alla fine il gusto non era effettivamente male.
Ancora non ne comprendeva l'ossessione di Anya, ma almeno si stava riempiendo lo stomaco e in parte si sentiva più tranquilla.
Prese poi la bottiglietta d'acqua che conservava nel suo zaino e ne bevve due sorsi per buttare giù le arachidi. Notando solo in quel momento che la voce di Anya sembrava essere cessata da un po'.
"Ti senti bene?"
Becky sporse il viso vicino alla porta in modo da ascoltare con più attenzione.  
Non ottenendo alcuna risposta, iniziò a preoccuparsi sul serio. 
"Anya? Che sta succedendo?"
Senza dire altro, avvertì il click della maniglia allentarsi, rimanendo senza parola alla vista della sua amica con quel vestito. 
Era un abito color azzurro cielo, con un grosso fiocco a farle da cintura. Al posto dei due soliti fermagli scuri, questa volta Becky aveva insistito per sostituirli almeno con un nastro che richiamava il colore dei suoi occhi.
Anya pensò che in fondo non era così tremendo come lo aveva letto nei pensieri di Becky, ma non era di certo comodo per camminarci. Per fortuna non doveva correre o muoversi troppo durante lo spettacolo.
Becky nel frattempo si era portata le mani sul volto, gli occhi erano pieni di commozione "Anya! Sei bellissima!"
L'altra rimase qualche secondo in silenzio, per poi cercare di grattarsi la schiena con la bacchetta "Il vestito pizzica."
"Ci farai l'abitudine" esclamò Becky, sospirando "Quasi quasi ti invidio, rimarranno tutti senza parole non appena andrai in scena."
Damian, che nel frattempo stava ripassando il copione avanti e indietro, non si era reso conto della loro presenza finche' non le sentì ridere.
"Ma cos..."
Come i suoi occhi si posarono su Anya, il cuore perse un battito, le mani iniziarono a sudare, tanto da fargli scivolare il copione di mano.
Non era la prima volta che gli capitava una cosa del genere e si era ripromesso più volte di non cadere ancora in quel limbo. Ma una volta incrociato lo sguardo di Anya, il suo sorriso accompagnato a quel vestito...Gli fecero perdere qualsiasi concentrazione.
Non capì più niente, solo che doveva allontanarsi il prima possibile prima di dire qualcosa che poi con tutta probabilità se ne sarebbe pentito.
Così scappò di corsa anche lui verso il bagno, suscitando la confusione da parte delle due.
"Vallo a capire..." borbottò Becky, dubbiosa "Lo spettacolo sta per iniziare, ma dove sta andando?"
"Forse deve fare la cacca" disse semplicemente Anya.
"Che schifo!" esclamò l'altra disgustata, ma subito dopo l'espressione divenne stranamente più seria "So che non ne abbiamo parlato, ma spero non ti dia fastidio la scena del ballo."
Anya sbatté le palpebre, perplessa.
"Voglio solo che tu sappia che non ti devi preoccupare di nulla" Becky si portò una mano al petto e sorrise "Sarò estremamente professionale. Hai la mia parola."
Anya ancora una volta non capì a cosa si stesse riferendo, ma Becky era sempre stata un po' strana dopotutto.
Ormai lo spettacolo stava per iniziare, ed entrambe non stavano più nella pelle.



 
 
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flat-750x-075-f-pad-750x1000-f8f8f8Angolino Autrice: 
Avevo promesso a me stessa che quest'anno mi sarei concentrata anche su altre storie, e questa era già in mente da un po'.
I momenti di Anya a scuola sono a mani basse i miei preferiti di tutta la serie e purtroppo una cosa che ancora aspetto è proprio un episodio sulla recita scolastica (se mai ci sarà).
E' un cliché che adoro, come quello di San Valentino o una giornata al mare.
Dal momento che non sono stata accontentata, la mia mente ha iniziato a pensare ad un probabile episodio del genere e così eccoci qui!
Saranno in totale tre capitoli, li ho già finiti, quindi li pubblicherò a breve distanza.
Spero come sempre che la storia vi strappi dei sorrisi e di rendere i personaggi più IC possibili.
Questa storia la voglio dedicare a Carmaux_95, che è riuscita a contagiarmi col suo entusiasmo e voglia di fare. Non so cosa mi ha fatto, ma ora scrivo senza sosta storie nuove.
Inoltre la dedico anche a Pampa98, perché se questa storia ha avuto la luce è stato grazie anche alla sua che mi ha invogliata tantissimo a scrivere proprio di loro​.


 
  
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