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Autore: dragun95    28/01/2024    1 recensioni
[Monsuno]
Sono passati anni da quando Chase Suno e i suoi compagni hanno salvato il mondo. Ma ciò nonostante lo sfruttamento dei Monsuno non si è fermato.
Due fratelli hanno abbandonato i combattimenti dopo essersi lasciati la Eclipse alle spalle. In fuga dal loro passato i due vengono contattati da una donna misteriosa che chiede loro aiuto per una missione importante. Nel mentre una nuova fazione è decisa a ripulire il mondo dalla distruzione causata dall'umanità utilizzando i Monsuno. Anche se improbabili nuovi eroi i due dovranno decidere da che parte schierarsi, in una battaglia imminente che mette in gioco più vite di quante possano immaginare.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 3

 
 
 

Il rumore di una forte esplosione si propagò nella zona, mentre i due Monsuno si stavano scontrando tra di loro. Kingstorm stava effettuando una prova di forza con Sauro. Il mostro scheletrico ruggì aprendo la bocca e sparando un raggio di energia rosso che c’entrò in pieno il suo avversario.
Thund guardò la barra dell’energia del suo compagno calare a causa del colpo.
 
-Kingstorm Charging plates- le placche della sua corazza iniziarono ad illuminarsi, mentre assorbivano il raggio. Dopo di che aprì la bocca sparando un proiettile di energia che sbalzò indietro Sauro su delle macchine parcheggiate.
 
“Spero non ci facciano pagare i danni?” si chiese concentrandosi nuovamente sullo scontro. Sapeva che non sarebbe stato facile da battere. Proprio come il suo Controller. Che nel mentre stava intrattenendo qualcun’altro.
Logan stava combattendo a mani nude con Dom Pyro, ma era in svantaggio sia per esperienza che per le protesi robotiche. Le quali consentivano più forza distruttiva. Evitò i colpi sferrandone qualcuno, finché il mercenario non lo spedi al muro con una testata. Scosse la testa vedendo un pugno diretto contro la sua faccia, rotolando via subito. Mentre il muro veniva sfondato.
Mosse la gamba facendo uno sgambetto al corvino facendolo finire a terra per colpirlo con un calcio in faccia. Ma il piede gli venne fermato prima che potesse colpirlo. Provò a liberarsi, ma venne sollevato di peso e lanciato contro la finestra che andò in frantumi, sbattendo contro la ringhiera fuori.
 
-Log tutto bene?- sentì la voce di suo fratello, voltando lo sguardo per trovare Kingstorm che lottava con Sauro. Strinse una delle sbarre della ringhiera rimettendosi in piedi, mentre Dom Pyro saltava fuori dalla finestra.
Il maggiore si gettò di lato, mentre il mercenario colpiva la ringhiera piegandola.
 
-Vedo che sei ancora resistente. L’addestramento è servito!- Logan sputò a terra scrocchiandosi le ossa del collo. Doveva recuperare il portatile e la valigetta, ma quel pazzoide non lo avrebbe lasciato andare facilmente.
 
-Sauro Magma geyser- il Monsuno ruggì inchiodando le zampe anteriori nell’asfalto rilasciando energia che si riversò sotto a Kingstorm come un geyser. Non sapeva se il mostro di suo fratello poteva batterlo da solo, doveva intervenire, ma prima doveva mettere liberarsi del mercenario. Tirò fuori una coppia di tirapugni in acciaio con i bordi appuntiti, mettendosi in una posizione da box.
 
-Sul serio? Pensi di battermi con quelli?- chiese divertito l’altro, muovendo la mano robotica.
 
-Mai sottovalutare il nemico!- rispose scattando verso di lui.
 
-Kingstorm Energy arrow- le placche del mostro si tinsero di rosso brillante, sparando delle frecce di energia che colpirono il mostro scheletrico. Questi però ruggì più infuriato, agitando la coda per attaccarlo. –Basic shield- il tasso del miele corazzato concentrò l’energia per formare uno scudo che defletté il colpo di coda prima di assestargli un colpo di artiglio sul muso.
 
-Continua così- gli gridò Thund certo di poter vincere, anche se l’occhio continuava a vagare verso suo fratello.
Quest’ultimo stava tenendo un incontro di box. Spostò la testa di lato per evitare un sinistro assestando di rimando un destro che però venne evitato prontamente. Subito fece un passò all’indietro per mettere della distanza tra di loro. Ma Dom Pyro si avvicinò subito per incalzarlo.
Non lo avrebbe lasciato scappare, non ora che era alla sua mercé. Tirò indietro il braccio per dargli un destro, che il moro evitò abbassandosi e che sfondò il muro. Se lo avesse preso gli avrebbe fatto dei seri danni.
Portò avanti il piede per darsi lo slancio per un affondo, ma in quel secondo di distrazione, l’altro gli assestò una ginocchiata al mento. Mentre la sua testa veniva spinta indietro per il colpo venne afferrato al collo con il braccio meccanico e sollevato da terra.
 
-Ed ora che farai? Non puoi liberarti dalla mia presa!- lo sguardo del mercenario si fece più folle, mentre stringeva lentamente la presa sul collo del moro. Questo entì l’aria iniziare a mancargli mentre gli colpì il braccio per liberarsi da quella presa.
Voleva vedere la vita di chi aveva osato sfregiarlo, andarsene molto lentamente e in agonia. Ma il verde non se ne sarebbe rimasto a guardare mentre suo fratello rischiava la pelle.
 
-Log! Kingstorm Glowing socket!- il Monsuno venne percorso dall’energia del suo nucleo, mentre le placche si alzarono leggermente. Con un balzo si scagliò su Sauro afferrandolo per in collo con le zampe anteriori e dopo averlo sollevato, sbatterlo con violenza inaudita a terra.
 
-SAURO- gridò Dom Pyro mentre la barra di energia del suo compagno scendeva a meno della metà. Quell’attimo di distrazione era ciò che a Logan serviva. Poggiò il tirapugni contro il braccio e stringendolo rilasciò una scossa che percorse entrambi, costringendo il mercenario a lasciarlo andare.
Anche se frastornato della scossa, afferrò l’arto meccanico e con una proiezione sulla sballa lanciò il corvino oltre la ringhiera giù di sotto. Ma dovette appoggiarsi al muro per gli effetti della scossa.
 
-Tutto bene?- sentì suo fratello. Non aveva tempo di rispondere doveva aiutarlo. Tirò fuori il suo nucleo e lo lancio colpendo Sauro. Il rilascio di energia fece destabilizzare il mostro scheletrico che finì a terra, mentre il Monsuno del moro veniva fuori.
Aveva l’aspetto di una grossa lucertola dalle squame rosse e qualcuna nera lungo la testa fino alla possente coda corazzata. Sul dorso erano presenti quattro ali da pipistrello dalla membrana nera con qualche cristallo violaceo appuntito ai lati. Gli stessi che formavano delle piccole creste alla base di ciascuna delle sei zampe munite di artigli affilati. Lungo i lati del corpo c’era delle linee rosso brillante che andavano dai quattro occhi della testa fino alla punta della coda.
 
-Blaze..da supporto a Kingstorm- il Monsuno ruggì in risposta aprendo le ali che si illuminarono e dalle membrane sparò dei cristalli rossi di energia, contro Sauro.
 
-Dannazione…Sauro falli fuor…- non finì la frase che Thund gli assesto alle spalle un calcio in mezzo alle gambe. Facendolo accasciare dolorante a terra.
 
-Chiudi il becco, pazzoide!- disse sentendo suo fratello gridargli qualcosa. Si girò per prendere giusto al volo la valigetta con il nucleo. Mentre Logan arrivava barcollando con il portatile sotto mano.
 
-Meglio andarsene da qui prima che arrivi la Storm. Ma prima…Blaze Magma blaster- Il Monsuno artigliò il terreno con tutti gli artigli aprendo la bocca dove si stava già concentrando l’energia e sparare un raggio rosso che prese in pieno Sauro, facendolo tornare nel suo nucleo.
In quel momento i due salirono velocemente sulla groppa di Blaze mentre Thund faceva ritornare il suo compagno nel nucleo. Il grosso rettile alato batté le ali un paio di volte prima di alzarsi in volo ed allontanarsi in cielo.
 
 
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-Fa attenzione- gemette il maggiore, mentre suo fratello gli metteva un cerotto per coprire l’ecchimosi sul fianco sinistro, dove il pugno meccanico lo aveva sfiorato.
Dopo la fuga si erano fermati lontano da Oxtown, prima di atterrare sul bosco. Non sapevano quanta strada avevano fatto, dato che dopo otto minuti i Monsuno tornavano forzatamente nel loro nucleo per ricaricarsi. Erano andati avanti finché Blaze ce la faceva.
 
-E tu la prossima volta resta più in guardia!- gli disse l’altro finendo di medicarlo. Il maggiore era a torso nudo mettendo in mostra il fisico, soprattutto un tatuaggio sul braccio destro che rappresentava una spada avvolta da un velo bianco che sulla scapola formava l’ala piumata di un angelo.
 
-Ma come ha fatto a seguirci fino in città. Ci ha messo addosso dei microchip?- era l’unica spiegazione che gli veniva in mente. Iniziò a controllarsi velocemente i vestiti per confermare se quello che diceva era vero. Logan sospirò mentre si rimetteva la maglietta.
 
-Non credo. Penso invece che derivi dai sensi del Monsuno- il verde lo guardò alzando il sopracciglio.
 
-Credi davvero a quella stronzata?- scosse la testa. Non voleva mettersi a discutere proprio in quel momento. Si lasciò sedere di peso contro l’albero più vicino pensando a cosa fare. Non avevano più un mezzo di trasporto e non sapevano bene dove si trovavano.
 
-Non importa ora, dobbiamo innanzi tutto capire dove ci troviamo- in quel momento il portatile che gli aveva lasciato Lady D, emise un suono attirando la loro attenzione. Logan lo prese sollevando lo schermo, che si era acceso mostrando il simbolo della Amethyst.
 
<< Salve a tutti e due. Scusate se vi contatto così presto, ma volevo appurarmi che steste bene >> disse la voce della donna.
 
-Ha visto Dom Pyro che ci attaccava? E non ci ha aiutati!- Thund era furioso. Se aveva visto tutto non poteva usare il laser orbitale come l’ultima volta per toglierli nuovamente dai guai.
 
<< Se lo avessi fatto in un centro abitato avrei seriamente rischiato di ferire dei civili. E di certo la Storm avrebbe iniziato ad indagare >> usare un’arma potente come quella avrebbe avuto effetti collaterali nella zona d’impatto. Ed era qualcosa che non voleva.
 
-Non si fida della Storm?- dopo l’arresto del comandante maresciallo: Charlemagne, avevano iniziato a collaborare con la Core-tech. Loro due erano ricercati per questo non si fidava a prescindere di loro.
 
<< Mi fido abbastanza, dopo che Charlemagne è stata sollevata dal suo incarico. Ma sono una persona che preferisci agire fuori dagli schemi, se capite che intendo? >>
 
-Grazie che si preoccupi per noi, signora- disse infine Logan. Anche se non era certo che la sua fosse una preoccupazione dovuta al fatto che volesse sapere se stessero bene, o del perché gli servivano vivi e vegeti.
 
<< Non vi ho contattati solo per sapere come stavate. Ma anche per chiedervi se avete visto il servizio, riguardante l’esplosione della piattaforma petrolifera? >> i due si scoccarono un’occhiata. Se aveva tirato in ballo quell’evento che sicuramente era fuori dalla norma, erano certi che forse lei ne sapesse qualcosa.
 
-Erano opera sua?- domando il minore a brucia pelo.
 
<< Come le viene in mente? Non oserei mai usare l’essenza Monsuno in quel modo così distruttivo. È contro i miei principi! >> Il tono che aveva appena usato era tra l’offeso e il serio. Evidentemente non gli andava che pensassero che fosse una persona spietata e senza cuore come quasi tutti i creatori di Monsuno.
I fratelli però non erano pienamente soddisfatti. Dal tono avevano capito che era sincera. Ma era chiaro che lei sapeva molto di più di quanto non gli stesse dicendo.
 
-E nei suoi principi c’è anche di nascondere informazioni a possibili alleati?- la voce del moro era dura come la pietra: -Perché mi sembra chiaro che lei sa molto su quelle bombe. Ciò mi fa intuire che sappia chi è stato. Sbaglio?-
 
<< Non sbaglia affatto. I colpevoli è un gruppo che si chiama Emissariers e sono al soldo della Venom >> era la prima volta che sentivano quei nomi. Ma se potevano disporre di una bomba come quella e di Monsuno. Allora era chiaro che erano una seria minaccia. Visto che nell’ultima esplosione avevano ucciso più di cento persone. Thund tirò fuori un coltello dai pantaloni iniziando a lanciarlo a terra per conficcarlo nel terreno per calmarsi.
 
-Perché distruggere e uccidere così tante persone?-
 
<< Dicono di lottare per il bene del pianeta e dei Monsuno >> li stava prendendo in giro. Avevano ucciso per il pianeta. Che diavolo aveva in mente quel gruppo.
 
-Il bene dei Monsuno…intende che vogliono la loro libertà come i Desert wolf?- erano un trio di persone guidate da “Un occhio solo Jack”. Un ex membro d’elite della Storm che dopo l’attacco di un Monsuno era impazzito, iniziando a proferire che anche loro meritavano la libertà.
 
<< Fossero stati come Jack e i suoi, non vi chiederei aiuto. Loro almeno non uccidevano nessuno >> la sentirono sospirare: << la Venom vuole liberare il mondo dal veleno che lo sta uccidendo, ovvero l’inquinamento e chi lo causa! >>
 
Quindi si trattava di una specie di Eco-terroristi. Quella sì che gli era nuova. Per Thund gli ecologisti erano quelle persone che protestavano con i cartelli o le bombolette spray. Usare i Nuclei e i Monsuno, non riusciva ad immaginarseli.
 
-Non capisco, se sono così pericolosi, perché la Storm non prova a fermarli? Dovrebbero aver già collegato le varie esplosioni?!- gli sembrava strano che almeno la Core-tech non fosse al corrente di questi attacchi. E che non avessero fatto delle ricerche sui responsabili.
 
<< Dalle informazioni in mio possesso, hanno collegato tutte le esplosioni. Ma pensano che riguardi la Eklipse o un altro gruppo noto >> rispose Lady D.
 
-Sa anche come la pensa la Core-tech?- si stava giusto chiedendo come facesse a saperlo. Che avesse delle spie, della Storm era probabile.
 
<< Loro credono che sia qualcun’altro. Ma al momento non hanno indizi o quasi nulla su di loro >>
 
-Al contrario di lei!- gli venne spontaneo chiedersi come facesse a sapere tutte quelle cose sulle altre fazioni.
 
<< Vi avevo dato una settimana per decidere. Ma viste le circostanze…e ora che sapete la verità, mi serve una risposta adesso. Volete aiutarmi a fermare la Venom o no? >>
 
Voleva una risposta immediata, capivano la preoccupazione. Ma così li metteva solo più in crisi di quanto non lo fossero prima, speravano di avere più tempo di riflessione. Logan si grattò il collo nervosamente, era arrivato il momento di decidere se infrangere o mantenere la loro promessa.
Prese a valutare i pro e i contro di entrambe le scelte. Sicuramente accettare avrebbe voluto dire mettersi nuovamente in pericolo e già ne avevano alle calcagna. Ma se anche se non avessero accettato, sicuramente la donna avrebbe contattato qualcun altro. Lo sguardo si spostò sul fratello, doveva valutare anche la sua decisione. Anche perché se fossero state diverse, avrebbe voluto dire separarsi.
 
 
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-Accidenti, ti “conosciamo” da neanche una settimana e già ci metti in crisi!- sospirò il verde, che non era per niente felice di quella situazione. Infilò la mano nella tasca senza trovare quello che stava cercando.
 
-Hai una sigaretta?- il maggiore scosse la testa. Anche lui ne avrebbe voluta una per alleggerire lo stress del momento.
 
-Sia chiaro che se sta cercando un eroe, non sono quello giusto. Mi ci vedo più come un antieroe!- disse guardando lo schermo del portatile in totale ascolto: -Quindi spero ti vada bene cooperare con un antieroe- disse infine con un ghigno. L’altro scosse la testa con un piccolo sorriso.
 
<< Quindi accetti di aiutarmi? >>
 
-Accettiamo. Non posso lasciarti da solo, finiresti per fare solo disastri- lo prese in giro l’altro.
 
-Come no!...ne sei sicuro?- per rispondergli, il moro si avvicinò alla valigetta prendendo il nucleo destinato a lui. La sua mano si riempì di linee viola per un’istante, così da creare il legame con il nuovo Monsuno.
Avevano la possibilità di fare la differenza e di aiutare, al contrario del passato. Una possibilità di redenzione che andava presa al volo, nonostante i possibili pericoli.
 
<< La vostra decisione di aiutarmi. Mi riempie di gioia, vi ringrazio entrambi >> disse di cuore Lady D.
 
-Ora che abbiamo deciso di aiutarti. Non è che per caso puoi mandarci un veicolo o le coordinate di una base segreta…sai abbiamo ancora quel pazzo alle calcagna!- era certo che non avrebbe gradito per niente il calcio alle parti basse che gli aveva dato.
 
<< Lo avevo previsto >> disse la donna mentre sullo schermo appariva una mappa digitale con un punto rosso che segnava la loro posizione: << Seguite il percorso fino alla strada e aspettate lì. Vi mando qualcuno a prendervi >>
 
Senza aggiungere altro i fratelli iniziarono a dirigersi alla posizione segnata sulla mappa, tenendo però a portata di mano sia le armi che i loro Monsuno.
Si rilassarono solo quando raggiunsero la strada segnata sulla mappa. Era completamente deserta e non c’era nessuno ad attenderli. Logan guardo l’ora sul suo telefono, magari era in ritardo. Anche se non sapeva da che parte sarebbe arrivato.
 
-Arriva qualcuno- lo avvertì il fratello vedendo i fari di un veicolo in movimento. Puntarono subito le armi, mentre il mezzo si fermava davanti a loro. Si trattava di un grande fuoristrada grigio completamente blindato come un mezzo corazzato. Rimasero ad osservare il veicolo meravigliati, mentre le portiere si aprivano da sole. Un chiaro invito a salirvisi.
 
-Non male, proprio per niente- Thund era eccitato per quel veicolo: -Io al volante!- prima che il fratello potesse dire qualcosa, lui si era già lanciato in avanti prendendo il posto di guida. Il moro sospirò scuotendo la testa ed accomodandosi al posto del passeggero di fianco al guidatore.
Nonostante fosse un fuoristrada, l’interno era molto confortevole e abbastanza spazioso. C’erano inoltre molti dispositivi high-tech e schermi sul cruscotto. Quel mezzo avrebbe potuto fare invidia anche a quelli corazzati della Storm.
 
-Devo ammettere che sembra un mezzo efficiente-
 
<< Ti ringrazio per il complimento >> i due scattarono sull’attenti mentre lo schermo al centro del cruscotto si accese mostrando il simbolo della Amethyst: << Salve fratelli Harper. Sono l’intelligenza artificiale del veicolo corazzato Tank, ma potete chiamarmi Ian >>
 
-Un veicolo parlante, ora le ho viste tutte- rise Thund interessato però alla cosa, da esperto di motori e tecnologia qual era.
 
-Piacere Ian, Lady D ti ha dato istruzioni per caso?- alla fine la donna non gli aveva ancora detto che cosa avrebbero dovuto fare.
 
<< Per il momento mi ha detto di portarvi in un luogo sicuro. Prego per il momento rilassatevi >> disse la voce dell’intelligenza artificiale, mentre il veicolo si metteva in moto da solo. L’unica cosa importante al momento era di non restare troppo a lungo in un posto, così da far perdere le loro tracce.
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autore
 
Ecco lo scontro tra Dom Pyro e i fratelli. Spero vi sia piaciuto, era da anni che non ne scrivevo uno.
Alla fine i due hanno accettato di aiutare Lady D, anche se non si vedono come Eroi ed hanno anche ricevuto un veicolo parlante. Direi che hanno fatto Jackpot.
Inoltre qui scopriamo anche come si chiama l’organizzazione criminale non che Villain della storia: la Venom.
 
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e ci vediamo al prossimo aggiornamento.
A presto.
  
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