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Autore: Spirit734    01/02/2024    2 recensioni
"Anya vuole fare il topo."
"Non dire sciocchezze!" la frenò Becky severa "Sarai la mia Fata Madrina e io sarò ovviamente Cenerentola!"
Solo allora Damian sembrò interessarsi alla conversazione, lanciando alle due un'occhiata austera "Tsk. Provaci pure, tanto non devi essere bella per forza per fare quella parte."
Anya avrebbe tanto voluto ribattere, ma il commento di Emile la precedette.
"Lord Damian! Dovreste partecipare allo spettacolo!"
Erwen annuì in sostegno "Vero! Sareste un principe perfetto!"
Damian lanciò un ultimo sguardo alla locandina e ad Anya sembrò scorgere un velo di speranza.
"Ci penserò. Non voglio deconcentrarmi troppo sullo studio, dopotutto."
Poi se ne andò e i suoi amici lo seguirono a ruota.
Anya non gli aveva letto il pensiero, ma con il tempo aveva imparato a capire alcuni suoi atteggiamenti (seppur sotto certi aspetti fosse ancora in alto mare).
Forse era solo una sua impressione, ma aveva la tremenda sensazione che, nonostante il comportamento sostenuto, a Damian interessasse davvero lo spettacolo.
Sorrise, pensando che non solo avrebbe ottenuto la sua Stellae, ma passando tutto quel tempo con col secondogenito avrebbe anche potuto stringere amicizia.
Per il bene del mondo, certo.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anya Forger, Becky Blackbell, Damian Desmond
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Damian non sapeva cosa fare, come anche i suoi compagni. L'intervento di Anya lo aveva totalmente spiazzato. Istintivamente spostò lo sguardo dietro le quinte, nella speranza che l'insegnante dicesse qualcosa, ma persino lei fu interdetta.
Provò a indietreggiare, ma Anya fece un altro passo, ripetendo la stessa frase di poco fa con una convinzione tale che se non fosse sicuro della montatura, avrebbe pensato facesse davvero parte dello spettacolo.
"M_ma che stai facendo?" sussurrò a bassa voce, visibilmente imbarazzato.
La sua reazione prese la bambina in contropiede, iniziando a temere di aver fatto un buco nell'acqua.
Finché ...
"Interessante. Non mi aspettavo questo cambiamento."
"Forse si tratta di una di quelle rivisitazioni che vanno tanto di moda."
"Quindi la fata ballerà col principe?"

Anya sobbalzò.
Forse non era del tutto perduto.
"Sta...Sta piacendo?"
Osservò per un attimo il pubblico, adocchiando poi la figura di Yor. Dal modo in cui la stava guardando, quel sorriso...Non servì nemmeno leggerle il pensiero.
Capì immediatamente cosa le volesse dire.
"Salverò lo spettacolo, così tutti si sentiranno felici!"
Sorrise e tornò infine su Damian, porgendogli goffamente una mano.
"Principe, vuoi ballare con me?"
Quel commento lasciò ancora più basiti i presenti, specialmente Damian che, preso dal panico, fece uno scatto talmente potente da rischiare d'inciampare sul posto.
"C_COSA?! M_Ma che dici io...Non..."
Era arrossito da capo ai piedi, ma ad Anya sembrava non importare, continuava a tenere la mano verso di lui, determinata.
"Balla con la Fata Madrina."
Damian borbottò qualcosa al riguardo, ma se da una parte avrebbe voluto evitare di umiliarsi in quel modo di fronte a tutti, dall'altra stava notando anche lui il crescente interesse del pubblico dovuto a quell'improvvisazione. Sperò in qualche intervento da parte degli insegnanti, ma vedendo lo sguardo attento del professore Henderson poté amaramente intuire che non lo avrebbe mai fatto.
Era in trappola.
"...Lo faccio solo per la recita" si ripromise a se stesso, facendo un passo in avanti.
"Qualcuno prenda la scarpetta, ballerò con questa fanciulla."
Erwen fu il primo a scattare, approfittando di quell'attimo per parlare con lui "Lord Damian, che cos'ha in mente? Non può davvero pensare di seguir..." sussurrò.
"Lo spettacolo deve andare avanti" tagliò corto lui.
Raggiunse poi Anya, ma ancora si sentì troppo imbarazzato per poter fare qualcosa. Le gambe iniziavano a cedergli e il battito del cuore non faceva che accelerare.
Era sempre così. 
Ogni volta che c'era lei.
Notò dietro le quinte l'insegnante indicargli le mani e solo in quel momento si ricordò cosa fare. 
Deglutì e, seppur con una buona esitazione, porse ad Anya la rosa che in teoria avrebbe dovuto consegnare a Cenerentola. 
Anya osservò in silenzio.
"Perché mi dai una rosa?"
Damian avrebbe voluto sotterrarsi per l'imbarazzo.
"P_perché è così che devo fare!" sussurrò nervoso.
"Ah, giusto" annuì lei, prendendo il fiore in mano e osservandolo di sbieco "Erano meglio le arachidi però."
Il tono con cui lo disse sollevò qualche risolino tra gli spettatori, ormai completamente attratti dalla recita.
"Smettila di fare la scema e dammi quella mano prima che cambi idea!" borbottò Damian a bassa voce.
Anche se un po' indispettita, alla fine Anya si lasciò prendere la mano, avvertendo la sua stretta irrigidirsi al solo tocco.
"Hai le mani gelate" commentò ancora.
Lo guardò, notando solo allora di quanto sembrasse effettivamente agitato.
Sotto sotto le avrebbe fatto addirittura pena. Se non fosse che si trattava di una delle persone più antipatiche con cui aveva mai avuto a che fare.
Ancora rosso in volto, lo vide prendere un lungo respiro e condurla al centro del palco dove si era liberato uno spazio tutto per loro.
Questa cosa agitò nuovamente il cuore di Anya, lei non aveva mai ballato in vita sua. 
O almeno non seriamente.
La musica ripartì, proponendo un brano che capì essere proprio del film.
Damian non disse nulla, si avvicinò ad Anya e cercò di eseguire i passi come meglio ricordava, senza comunicare. 
E questo peggiorò solo la situazione.
Anya non capiva cosa gli passasse per la testa, perfino i suoi pensieri si erano mescolati tra loro, rendendo tutto ancora più difficile.
Se non fosse così nervoso, avrebbe pensato che lo stesse facendo di proposito. Damian cercava in tutti i modi di non guardarla in faccia, il che rese i momenti successivi più difficili del previsto, dato che lei, al contrario di Becky, non aveva mai preso lezioni di ballo e non aveva studiato la coreografia dello spettacolo.
Provò a stargli dietro. Ci provò davvero tanto, ma i piedi sembravano voler andare in direzioni totalmente opposte, provocandole ancora più disagio.
All'ennesimo pestamento però, finalmente ebbe una reazione da parte sua.
"Quanto sei imbranata! Vuoi fare attenzione?!" le sussurrò.
"I piedi non stanno al loro posto."
Lui sollevò lo sguardo con aria seccata, ma l'occhiata confusa del pubblico lo distrasse da ogni brutto commento. 
"Ci stanno guardando tutti" la ammonì "Devi lasciar guidare me."
"E come faccio?"
Damian si morse una guancia "Segui i miei passi" ma non appena vide l'altra abbassare lo sguardo la fermò "Non guardarti i piedi, finirai per farci cadere. Guarda me."
Ma non appena sollevò lo sguardo, si pentì amaramente di averlo detto.
Rimase imbambolato un istante non appena incrociò i suoi occhioni lucenti, ma riprese in fretta il controllo, iniziando finalmente una danza che mano a mano, creava una sorta di complicità, tanto da lasciare il pubblico piacevolmente sorpreso.
Anya a stento riuscì a crederci. 
Ci stava riuscendo, stava ballando. 
E Damian non si stava comportando da arrogante come al solito anzi, lasciato perdere l'ostilità iniziale, era anche un bravo insegnante.
Presa com'era da quel momento, non notò nemmeno la presenza di Becky, a pochi metri dietro di lei che la osservava con le lacrime agli occhi per la commozione.
"Oh Anya cara! Ti sei coraggiosamente esposta per non rovinare lo spettacolo, come sono orgogliosa di te!"
Dopo aver fatto una piroetta, Anya si guardò attorno notando come tutti sembravano concentrati su di loro.
Si stava sentendo come la principessa della favola.
"Anya ci sta riuscendo!" esultò, abbassando lo sguardo per osservare di come stesse eseguendo i passi.
Damian le lanciò un'occhiata torva "Sei proprio testarda. Ti ho detto di non guardarti i piedi!"
Anya fu davvero tentata di insultarlo, ma si trattenne per quieto vivere.
E anche perché alla fine la stava aiutando.
"Anche se sei antipatico, a volte sai essere buono."
Lui arrossì. 
"M_ma tu guarda cosa mi tocca sentire da questa racchia!" 
Sbuffò, facendole fare l'ultima piroetta.
Non appena incrociarono nuovamente lo sguardo però, non poté fare a meno di soffermarsi sul suo viso, notando come la rosa stesse molto bene tra i suoi capelli.
"F_forse..."
La musica finì. Presto avrebbe dovuto dire le prossime battute, ma le sue parole, così come il suo cuore, si erano bloccati.
No, non poteva succedere di nuovo.
Deglutì.
"A dire il vero..."
Doveva cacciare via quel tipo di sentimento nei suoi confronti.
Eppure...
"E' molto carina...Vestita così."
Anya sollevò le sopracciglia, visibilmente stupita.
"Pensi che sono carina?"
...
...
Damian si immobilizzò.
Cosa.
Lei.
Come.
Il rintocco della campana segnò l'inizio della fatidica scena della fuga, ma lui in quel momento non riusciva nemmeno ad interagire.
Stava andando in iperventilazione.
"C_come hai fatto a sentirlo?!"
Solo allora Anya si rese conto di essersi data la zappa sui piedi da sola.
Era talmente rimasta sorpresa da quel commento da aver risposto senza pensare.
"Com'è possibile? Forse ho parlato a voce alta?! Come ho fatto ad essere così stupido! Lo avranno sentito tutti!"
Ancora una volta, i presenti osservavano senza capire cosa stesse succedendo, attirati in parte dalla speranza di un nuovo colpo di scena.
E così avvenne...
"NON POSSO CREDERCI!" urlò la voce di Becky, attirando l'attenzione degli spettatori.
Senza tener conto del volere dell'insegnante era salita sul palco, indossando sempre il vestito di Cenerentola ma con un'aggiunta in più: una maschera bianca copriva metà del viso, proprio la parte colpita dall'allergia.
Nessuno sapeva dove l'avesse reperita, ma visto tutto quello che stava accadendo in quella sceneggiatura non sembrò importarne molto.
Con fare teatrale indicò i due protagonisti, soffermandosi in particolar modo su Anya "LA MIA FATA MADRINA E IL PRINCIPE HANNO UNA STORIA A MIA INSAPUTA!"
Silenzio.
Anya guardò preoccupata Becky, temendo che quella sceneggiata fosse in parte vera.
Era talmente presa dal voler salvare lo spettacolo da non essersi resa conto che questo avrebbe messo la sua amica in secondo piano. Ed era lei la protagonista.
"Becky io..."
"No! Non dire un'altra parola, ho già capito tutto! " le posò un dito sulle labbra per zittirla, poi senza farsi vedere dagli altri, le fece l'occhiolino per rassicurarla.
"Tu e il principe siete fatti l'uno per l'altra ed io non posso oppormi a questo amore! Non sarebbe giusto!" si sfilò la scarpetta restante e gliela consegnò "Tieni, fanne tesoro e grazie comunque per il tuo aiuto, Fata Madrina." 
Il pubblico stava in silenzio, completamente catturato dalla scena.
"Sei sicura?" chiese Anya, ancora un po' titubante.
Becky sollevò lo sguardo fiera "Ma certo! I principi non fanno per me. Ora preferisco concentrarmi sulla carriera e in futuro sposerò un dottore!" si avvicinò poi ad Anya, sorridendole "Non dimenticare la scena della dichiarazione!"
La bambina annuì, decisa.
Ora era tutto nelle sue mani.



Lo spettacolo riprese, seppur con qualche modifica nel corso della storia. Ad esempio, non essendoci più la scena iconica tra Cenerentola e il principe, Becky aveva improvvisato tutto un monologo sull'importanza della bellezza interiore e di come una persona abbia il diritto di raggiungere i suoi obbiettivi nonostante le sue deformazioni.
Parole che, nonostante non c'entrassero nulla con la storia, colpirono molto i presenti, insegnante e compagni compresi.
Anya pensò fosse un tantino esagerato, visto che quel piccolo sfogo sul suo volto sarebbe passato nel giro di qualche ora, tuttavia ne apprezzava lo sforzo. Non aveva mai visto la sua amica così presa da un discorso che non riguardasse beh...Cose da Becky.
Una volta che lo scenario cambiò, Damian e gli altri salirono nuovamente sul palco per le ultime battute.
"Ma principe, abbiamo controllato quasi tutte le fanciulle del regno! Non la troverà mai!" dichiarò Emile, tentando di bloccare Damian per il polso. Ma lui si liberò con uno scatto "Impossibile! Anche a costo di metterci una vita intera, troverò quella ragazza!"
"Tocca a te Anya!" le sussurrò Becky, energica.
La bambina annuì decisa.
"Ci siamo, è tutto nelle mie mani."
Il cuore le balzò in petto.
Stava per concludere lo spettacolo con le battute finali, ancora non riusciva a creder...
....
...
Si immobilizzò, e questa volta non fu per il panico da palcoscenico, o per colpa del vestito.
Era MOLTO peggio.
Lei il finale di Cenerentola non lo sapeva.

Anya si sentì una completa idiota.
Perché, PERCHE' non era stata attenta quando poteva?
C'erano state così tante prove, ma lei avendo un ruolo legato solo al primo atto non aveva mai dato importanza alle scene successive. 
Cercò di ripassare con la mente le parole di Becky riguardo la recita, ma la maggior parte erano tutte talmente superflue e noiose che anche in quel caso, aveva preferito lasciar perdere.
Poi provò a ricordare il film:

Spronata dalle parole di Ma, aveva cercato di guardarlo tutto, ma purtroppo non aveva fatto i contri con la pubblicità nel bel mezzo della visione. Mai sopportate.
Così aveva deciso di cambiare canale (solo per qualche minuto), ma il film che beccò riuscì a catturare totalmente la sua attenzione: Guerre Spaziali, una storia ambientata in una galassia lontana, piena di alieni buffi, spade laser e tanti colpi di scena. 
Anya ne fu talmente coinvolta da non staccarsi per tutto il resto del film, dimenticandosi completamente della visione di Cenerentola.


Vedendola ferma come un sacco, Becky le si avvicinò per controllare come stesse "Che ti prende?" 
"Non...Ricordo le battute."
Non voleva rivelarle di non aver visto il finale del film, temeva che ci sarebbe rimasta male.
O peggio...
L'avrebbe costretta a riguardarlo tutto.
Tuttavia, Becky le sorrise comprensiva "Non preoccuparti, vedrai che una volta sul palco ti ricorderai tutto. Altrimenti...Improvvisa!"
Quella frase diede alla bambina la spinta necessaria per reagire. Dopo aver preso un profondo respiro per farsi nuovamente coraggio, camminò sul palco con decisione.
Vide Damian sviare il suo sguardo con imbarazzo. Avanzò con lentezza, Anya non capì se lo faceva per creare tensione alla scena o se si sentiva in qualche modo a disagio.
Eppure prima le sembrava di aver percepito una sintonia con lui, per quanto breve, mentre ballavano. 
"Sarai tu...La mia futura sposa?" deglutì lui, sollevando la scarpetta.
Anya inarcò un sopracciglio, ora che lo stava vedendo più da vicino, era palese che fosse agitato.
Perché ogni volta che recitavano assieme doveve comportarsi cosi?
"Mia sposa...Insieme riporteremo la pace in questo regno." 
Lo vide fare una pausa per poi chinarsi, a quel punto capì che avrebbe dovuto dire qualcosa.
Ripensò alle parole di Becky.
"Devo improvvisare."
Così disse le prime frasi che le vennero in mente.
"P_pace? Come possiamo sperare nella pace se quei cattivoni del lato oscuro vogliono la guerra."
Damian inarcò un sopracciglio.
"Dobbiamo mandare le navi spaziali ribelli e colpire la base segreta, così sconfiggeremo l'Impero Galattico!" continuò energica. 
Sentendo la reazione del pubblico, Anya capì che il suo intervento stava suscitando interesse.
"Unisciti a me principe secondogenito..." si voltò verso Damian e sorrise, porgendogli la mano "...E insieme governeremo la galassia!"

Damian ancora chino, aveva indietreggiato "N_neanche morto!"
A quel punto l'espressione di Anya si fece più decisa.
"Vuoi mettere in pericolo il destino del mondo?"
"Certo che sei proprio una svitata!"
Ma lei ormai era troppo presa dal personaggio per rendersene conto.
Ormai Damian, stufo di tutti quei cambiamenti, si rialzò e fece per andarsene, ma venne fermato da lei per un braccio.
"A_aspetta! Non puoi andartene!"
"Che fai?! Levati!"
La spintonò via e a quel punto l'espressione di Anya cambiò.
"Non puoi parlarmi così!"
Damian allora si fermò, voltando leggermente il capo verso di lei "E perché no? Sentiamo."
"Perché... Perché..."
Rimuginò un solo istante, poi l'illuminazione.
Lo indicò, seria.
"...Perché IO SONO TUO PADRE!"
Tra il pubblico si sollevarono sospiri sbigottiti. 
"Anya! Ti ho detto di improvvisare! Non di citare un altro film!"
I pensieri di Becky fecero la fecero tornare alla realtà, rendendosi conto di essersi lasciata trasportare un po' troppo. Voleva dare quel tocco in più alla storia per renderla più epica, ma senza volerlo era andata a citare una parte che non ci accozzava per nulla.
Damian a quel punto si era alzato, fulminandola con lo sguardo "La smetti di dire scemenze?! Stai rovinando tutto!"
Quelle parole colpirono Anya dritta al cuore.
Era vero, stava rovinando lo spettacolo. Ancora.
"...Io v_volevo solo..."
Ma ecco che i pensieri di alcune persone la fermarono.
"Questo spettacolo è più stravagante del previsto!"
"Quanti colpi di scena!"
"Non mi sarei aspettata nulla del genere. E' stato davvero emozionante!"

Anya allora alzò lo sguardo verso il pubblico e si accorse con estrema sorpresa, che gran parte di loro si stava alzando dalla sedia e aveva iniziato ad applaudire.
In breve l'intera sala fu riempita dal suono degli applausi, seguita dagli innumerevoli complimenti per il coraggio avuto nel presentare uno spettacolo a detta loro Innovativo e coraggioso.
Nemmeno Damian riuscì a crederci a quanto stava accadendo.
"Non può essere!"
Stava sognando? 
"La recita è salva" mormorò Anya, sorridente.
Damian la guardò, non capendoci più nulla.
"C_com'è possibile? La... La storia è completamente diversa! Come fanno ad apprezzar..."
Avvertì poi la presa calda della mano di Anya sulla sua. E purtroppo, rimase talmente spiazzato da quel gesto da rimanere senza parole.
"Il pubblico è felice. Dobbiamo fare l'inchino."
Lui rimase imbambolato per un attimo, ma non appena vide anche i suoi amici avvicinarsi per ricevere gli elogi, chinò anche lui il capo meccanicamente.
Il pubblico non smise di applaudire fino a che i presenti non ripresero gli ultimi momenti, concludendo finalmente la recita.


 
◦•●❤♡❤●•◦



Il giorno dopo lo spettacolo teatrale divenne l'argomento di punta, Anya non si era mai sentita così tanto al centro dell'attenzione come in quel momento, e non aveva neppure ottenuto una Stellae questa volta.
Ecco, forse in quello doveva ancora lavorarci.
Appena varcò l'entrata della scuola, venne subito raggiunta da una Becky estremamente sorridente.
"Anya hai visto? Il mio volto è tornato alla normalità!"
Ancora una volta l'amica si stupì con quanta drammaticità avesse preso quel piccolo rossore sul viso. Ma dopotutto Becky era fatta così.
Seguì con la coda dell'occhio diversi compagni che parlottavano tra loro, fissandole.
"Ieri è stato davvero un grande successo, non credi? Sono sicura che non stanno parlando d'altro!" esclamò poi, sorpassandola.
Anya non rispose, anche se avrebbe voluto confermare le parole di Becky, sentendo i pensieri di quei bambini. Tra i capelli teneva ancora la rosa che aveva indossato la sera della recita. 
"Non credevo di avere tutto questo talento. E anche tu Anya..." sorrise "Hai reso lo spettacolo molto più originale!"
La bambina fece per rispondere, ma si sentì fermata dal commento di Damian.
"Già, hai quasi rovinato tutto con le tue idee strampalate."
Erwen ed Emile stavano al suo fianco, sogghignanti.
"Ma se sono piaciuti a tutti! Siete solo invidiosi!" intervenne Becky.
"Di sicuro non del suo modo di ballare. Mi fanno ancora male i piedi per quanto me li ha pestati" commentò Damian, sorpassandole.
Anya a quel punto fu seriamente tentata di allungare un piede per farlo inciampare, ma poi si ricordò della missione e questo la spinse a cacciar via un po' di quella rabbia. 
Si ritrovò a pensare a queste sue ultime parole, ricordando quel breve momento in cui, durante la recita, sembrò aver trovato una sintonia.
Era buffo, con tutto quello che era successo se lo era quasi dimenticato.
Damian Desmond era stato gentile con lei. Le aveva fatto addirittura un complimento sincero.
Le sembrò assurdo anche solo pensarlo: ma si era divertita. E lui si era dimostrato un vero cavaliere, uno di quelli che raccontava sempre Becky.
"Secondogenito, aspetta."
Damian si fermò, guardandola di sbieco.
Ma la sua espressione scocciata cedette non appena vide il sorriso di Anya. Lo stava fissando con un'intensità tale da farlo arrossire.
Indietreggiò di un passo, preoccupato.
"C_che c'è ora?"
"Mi dai lezioni di ballo a casa tua?"
Quella proposta, detta con una tale tranquillità, lo fece tentennare.
"Cos..."
"Ieri hai detto che sono carina" continuò, notando come questa volta, il volto di Damian assunse la tonalità di un peperone.
"N_NON..."
I suoi amici lo fissarono perplessi e lui, preso dall'agitazione, riuscì solo a balbettare qualche frase di senso incompiuto.
"N_NON E' VERO!" la indicò "S_STA MENTENDO!"
"Non dire le bugie" lo ammonì Anya, sempre con tono sereno, cosa che fece lo fece agitare maggiormente. 
Vedendolo così nervoso, ripensò al suo atteggiamento di ieri e gli porse una mano in segno di amicizia "Ci siamo divertiti, vero? Puoi insegnarmi a ballare."
Il piano era perfetto: sarebbe andata a casa del secondogenito per imparare a ballare e lui, colpito dal suo incredibile talento, avrebbe invitato anche Pa, salvando così la pace nel mondo.
"Missione completat-"
"NON CI PENSO NEMMENO!" le urlò Damian, ancora rosso in viso "Non sprecherei mai altro tempo con te!"
Accelerò il passo, seguito a ruota dai suoi amici.
Anya lo vide allontanarsi, ancora borbottante con Emile ed Erwen che nel frattempo cercavano di calmarlo con qualche battuta. Sicuro rivolte verso di lei.
Non capiva il motivo. Aveva cercato di essere carina, in modo da farsi apprezzare e stringere un legame. 
Sentì la mano di Becky posarsi sulla sua spalla "Non te la prendere, i maschi ci mettono sempre un po' di tempo." 
Anya sospirò, abbattuta.
Di momenti ce n'erano stati, ma mai che ne fosse andato bene uno.
"Se posso darti un consiglio: la prossima volta sii meno diretta. Noi ragazze dobbiamo restare misteriose!"
La bambina abbassò lo sguardo, facendo scivolare la rosa dai suoi capelli.
La afferrò prima che cadesse a terra "Anya voleva solo essere carina. Come ier-" si fermò e in quel momento si rese conto della mancanza di un elemento particolare: il vestito.
Da quando lo aveva indossato Damian si era sempre comportato in modo strano con lei, in qualche modo era riuscito a renderlo meno antipatico.
"Ci sono! Devo avere il vestito!"
Becky la guardò, non capendo a cosa si stesse riferendo.
Quando Anya tornò a casa, come prima cosa cercò in camera sua il vestito da fata, scoprendo con amarezza che Ma lo aveva dovuto lavare e purtroppo, questo aveva portato a rovinarglielo, diventando impossibile da indossare.
Anya si lasciò cadere sul pavimento, con Bond vicino per darle sostegno morale.
"Un'altra missione fallita."


 
 
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Angolino Autrice: 
Finita!
Questo spettacolo è stato sicuramente originale, all'inizio non era pensato il crossover con Star Wars ma poi mi sono detta: "perché no? Anya ce la vedo molto più fan di quello che di Cenerentola 🤣
Lo avevo accennato che Becky avrebbe dato soddisfazioni, anche se forse il passaggio da Cenerentola al Fantasma dell'Opera è stato un tantino estremo 😆
Che dire...Grazie per aver seguito questa mini long fino a qui. Spero di avervi divertit*! 
E chissà, forse potrebbe scapparci un altra storia di questo tipo in futuro 👀


 
 
  
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