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Autore: Spensieratezza    02/02/2024    1 recensioni
Sirius è appena caduto attraverso al Velo e si ritrova dove non avrebbe mai pensato di ritrovarsi. Nel passato. Un passato dove il suo migliore amico James non ha ancora perso la vita per ordine di Voldemort. Sirius sbalordito, si ritrova a dover affrontare un mondo in cui non sa come dire la verità al suo migliore amico, terrorizzato dall'idea di proteggerlo da un pericolo che non sa neanche lui se riuscirà stavolta a sventare. Paura e sensi di colpa si mescoleranno a nuovi sentimenti che non pensava di poter provare proprio verso di lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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"Sirius, ti prego, aprimi!! Lo so che non me lo merito, ma tu fallo lo stesso, per favore!!"
Silenzio dall'altra parte della porta. Sirius era seduto sul divano con lo sguardo perso nel vuoto.
"Non ho mai pregato nessuno...anzi sì, di solito pregavo Dio..quando mi trasformavo nella mie notti di luna piena...andavamo ancora a scuola...se esiste un Dio..e deve esistere per forza in un mondo di magia, mi ascolterà, mi dicevo!!"
 
Sirius si mise le mani sulle orecchie.
"Quindi TI PREGO, Sirius. Ti prego. Apri questa porta e perdonami. Fallo per me, oppure per te stesso. Fallo per i malandrini!!"
 
Silenzio.
 
"Tornerò, Sirius...fino a quando non mi avrai almeno aperto." disse Remus.
L'indomani mattina Remus era ancora davanti alla sua porta e lo pregava di aprirgli.
"Non avrei mai immaginato, io, un mago, di dover pregare qualcuno davanti una porta chiusa. Potrei aprirla con la magia...ma non voglio. Desidero che tu voglia che io sia lì con te, Sirius."
Sirius era appoggiato alla porta, seduto contro di essa.
 
"Non volevo ferirti..ma non potevo sopportare che nascondessi questo a Jamie, riesci a capirlo?"
 
Silenzio.
 
"Tu non sai come ci si sente...a scuola ero sempre il terzo incomodo..tu e Jamie eravate come due fiamme gemelle che vi muovevate solo volando alte nel cosmo e perdipiù abbracciate. Io ero geloso ma allo stesso tempo ero felice che ero uno di voi. Quando però ho scoperto del tuo segreto, Sirius..mi sono sentito triste. Mi sono sentito triste perché per la prima volta occupavo un posto che Jamie non occupava e non mi sentivo al posto giusto!! Avrebbe dovuto saperlo LUI, non io!! Non era giusto che io lo sapessi e lui no! Perché se c'era UNO CHE HA PERMESSO LA NASCITA DEI MALANDRINI ERA JAMES! JAMES CHE HA SEMPRE CREDUTO NEL CALORE DELL'AMICIZIA. JAMES CHE AVREBBE PERDONATO MINUS NONOSTANTE TUTTO!!"
 
Sirius si mise una mano sulla bocca.
 
"Perché tu lo sai, vero, Sirius? Lo sai anche tu che Jamie lo avrebbe perdonato anche se Minus lo avesse venduto davvero a Voldemort..anche se lo avesse.."


"Non dirlo!!"

Lacrime rigarono il volto di Sirius. Remus non ebbe il coraggio di di dire quella parola e Sirius gliene fu grato.
 
"Capisci che se c'è qualcuno che merita tutta la verità, è lui...e io non potevo permettere che tu gliela negassi!
Silenzio.
"Riconosco il tuo odore, Sirius...anche se è dietro una porta chiusa...so che sei qui, a un passo da me..." Sirius indietreggiò, andando, fino al divano. "Non importa se non mi apri, Sirius..mi hai reso felice."


Sirius si abbracciò le spalle, immaginando che il suo corpo fosse quello dell'amico.


Il giorno dopo Remus lo passò, raccontandogli la sua giornata passata a raccogliere castagne, a mangiare miele e birra irlandese.
 
"Se foste venuti tu e Jamie ci saremmo divertiti un mondo e magari avrei potuto anche convincervi a baciarvi di nuovo. Da quanto tempo è che non vi vedete, Sirius? Non dovete rinunciare a frequentarvi per COLPA MIA. Odiate me ma voi non dovete perdervi."
Silenzio.
 
"Volevo dirti che non potrò essere qui domani.."
Questo fece avvicinare Sirius alla porta.
 
"I prossimi due giorni li passerò cercando di convincere James a perdonarmi e se come penso, fallirò, sabato lo passerò a crogiolarmi dal dolore aspettando la luna piena...so che non me lo merito, ma...se ci foste anche voi..dio se ci foste anche voi..tornerei a pensare che il mondo non è poi così orribile!!"
 
Il rumore di un vetro infranto disse a Remus che Sirius aveva gettato qualcosa contro la finestra. Sirius aveva molti modi creativi per dirti un vaffanculo.


Giovedì, Remus era davanti la porta di casa di James e Lily. Quest'ultima non sapeva cosa era successo, ma intuiva che qualcosa di grave era successo tra i tre amici e faceva dei gesti come a dire di aprirgli. James non diceva nulla. Sapeva che Remus non avrebbe detto niente di compromettente sapendo che poteva esserci Lily lì con lui e Remus non avrebbe fatto nulla per tradire di nuovo la sua fiducia.
 
"Mi sono comportato male ma perdona almeno Sirius. Lui non merita questo. Era terribilmente in pensiero per suo fratello...per te, per Lily e per tutti quanti!! Lui..voi non meritate un amico pessimo come me e non meritate di perdervi per colpa mia."
Remus sentiva le dita di James accarezzare la porta.
 

"Ti sento, James. Sei dietro la porta, vero?"

James tremò ma non si spostò. Lily ridacchiò, mentre Harry diceva "Pa-àh." gattonando e scompigliandogli i capelli.

"Sei proprio come Sirius..ma allo stesso tempo diverso. Voi due vi meritate a vicenda. Siete migliori di me. James, James, ti prego, se non vuoi perdonare me, perdona almeno lui!!"
James non rispose ma continuava a accarezzare la porta come se fosse Remus.
 
"Grazie, Jamie.."
 
Venerdì Remus tornò a casa di James e Lily e iniziò un lungo sproloquio sui loro tempi della scuola.
"Mi sono sempre sentito come se fossi il terzo...non potevo competere con la vostra amicizia ma proprio come allora...se voi due aveste rotto, io mi sarei sentito perso."
 
CRASH.
 
Un rumore come di un vaso in frantumi.
James era arrabbiato.
"Lo so che sei arrabbiato, lo so che sei furioso..volevo solo dirti che domenica ci sarà la luna piena...è niente, ti aspetto, se vorrai venire..." disse andando via a capo chino.
 
Sabato aveva già tutti i muscoli doloranti, la schiena gli faceva male e lo spettacolo penoso che vide in giardino, lo fece stare male.
La sua macchina era tutta sporca di vernice rossa e castagne. La sua bellissima macchina blu! Una scritta sopra il vetro recitava "Brutto stronzo."
 
"Remus!! Che cosa è questo??" gridava suo padre costernato.
"Niente che io non meritassi." disse Remus.
I suoi amici lo odiavano.
 
Ora era davvero finita per sempre.
Il suo cuore era spezzato.
Allora perché respirava ancora??



Domenica si era chiuso nella capanna nel bosco e aspettò la trasformazione, ma prima che poté accadere, alle otto di sera vide arrivare sia Sirius che James con dei pacchettini.
"Ma...cosa diavolo..."
 
"Ehilà, sapevamo che qui si trovasse un cucciolo desideroso di compagnia e coccole." disse James.
 
"E invece c'è una grossa bestia con le occhiaie e la barba di una settimana che ci guarda come se volesse mangiarci." disse Sirius ansioso.
"Voi non dovreste essere..AAAH."
 
Sirius e James furono davanti a lui in un secondo, aiutandolo a sorreggersi.
"Piano. Se c'è una cosa che mi infastidisce di più di una bestia, è una bestia ferita." disse Sirius.
"Lasciami!!"
 
"Oh-oh! Lo sai che Sirius non obbedisce mai a un ordine, vero? Ha un trauma infantile per colpa di Walburga."
"Vaffanculo, James!"
 
"Non c'è di che. Ehi ehi, se Sirius non è capace di tenerti, ti assicuro che io lo so fare!" disse tenendogli l'altro braccio.
 
"Ma insomma che cosa volete da me?? Cosa siete venuti a fare??"
Lo guardarono come se fosse impazzito.
"Ci hai chiamati tu o sbaglio??"
 
"Non sbagli affatto, l'ha detto tra un piagnucolio e l'altro. Oh, ti prego, Sirius perdonami."
Remus arrossì.
"...io credevo che...mi odiaste!!" disse mentre buttavano nella capanna i pacchi.
 
"Per odiarti, ti odiamo..soprattutto Ramoso...questi giochi di tavola obsoleti non li augurerei neanche ai babbani." disse Sirius.
"Ehi, che cos'hai contro forza 4??" chiese James.
"Avete messo bene in chiaro quello che pensate, sabato."
 
"Ma di cosa diavolo stai parlando?? Non hai ricevuto il nostro perdono scritto?? Non sarà come una lettera da una bella ragazza o la tua adorata cioccolata, ma..insomma credevamo che le castagne e i fichi ti piacessero." disse James.
"Forse non ha apprezzato le castagne." disse Sirius.
 
"La frutta l'ho ricevuta sulla mia macchina con una bella dose di vernice rossa..credevo che voi.....ohhh..adesso capisco!! Avete rubato la frutta alla casa vicina e quello si è vendicato."
"Ops!!" dissero loro.
 
"Credevi che la vernice...ma no. Te l'avremmo data direttamente in testa." disse Sirius.
"Incredibile!! Potevate almeno sforzavi di portarmi della frutta che non era rubata. E magari anche della cioccolata."
 
"Adesso pretendi un po' troppo. Se proprio vuoi saperlo, Sirius non era mica tanto convinto di lasciarti la frutta e poi andarcene. Voleva insistere per farsi aprire da te e consegnarla di persona. In testa con tutto il cestino."
"Mi ha dovuto fermare." disse Sirius scandendo le parole, con uno strano brillo minaccioso, ma suadente negli occhi.
 
"E poi è stato così divertente questo piccolo furtarello!! È stato come essere ancora a scuola!!" disse James allegro come Remus non lo vedeva da tempo. Dette una rapida occhiata a Sirius e vide che lo guardava con una devozione negli occhi da far arrossire anche il tramonto. Li perdonò all'istante.
"E per le vostre malefatte ci vado io di mezzo?"
"Ehi!! Non volevi fare pegno? Eccoti accontentato."disse Sirius.
 
Scoppiarono a ridere tutti e tre, poi Remus scoppiò in singhiozzi. Loro se ne accorsero subito e lo abbracciarono.
"Perché piange?? Come faceva a sapere che volevo picchiarlo? Adesso è anche veggente?" chiese Sirius.
"Sì, secondo me è una caratteristica dei lupi mannari."
"M-mi dispiace per quello che ho fatto...non avrei dovuto."
 
"Insomma, prima passa una settimana a cercare di convincerci e ora l'incontrario. Odio i segnali contrastanti. Il prossimo passo sarà quello di baciarti, Sirius."
A Remus si mozzò il fiato.
 
"Perché proprio io? Secondo me sarai tu a essere baciato!!"
"Nah, lo sai che amo solo te!"
Un silenzio imbarazzante durato più di un secondo.
 
"Comunque non credere che te la caverai così a buon mercato." disse Sirius.
"Sì, lo so tu...AAAAHH, me la farai pagare cara."
"Oh, non dovrai avere paura di lui, ma di me." disse James sorridendo crudelmente.
"AAHHH. Ma che state facendo. Allontanatevi da me prima che io possa farvi male."
 
"Quante volte dobbiamo dirtelo, Remus." disse James.
"Non sei tu a decidere.." disse Sirius, rafforzando la presa su di lui.
   
 
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