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Autore: Spensieratezza    02/03/2024    1 recensioni
Sirius è appena caduto attraverso al Velo e si ritrova dove non avrebbe mai pensato di ritrovarsi. Nel passato. Un passato dove il suo migliore amico James non ha ancora perso la vita per ordine di Voldemort. Sirius sbalordito, si ritrova a dover affrontare un mondo in cui non sa come dire la verità al suo migliore amico, terrorizzato dall'idea di proteggerlo da un pericolo che non sa neanche lui se riuscirà stavolta a sventare. Paura e sensi di colpa si mescoleranno a nuovi sentimenti che non pensava di poter provare proprio verso di lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Vedere Albus Silente così, era sconvolgente. Ho bene in mente il suo aspetto altero, quando parlammo per la prima volta sotto la pioggia e lo pregai di proteggerli. Aveva un aspetto fiero, orgoglioso, solenne, elegante. Il suo sguardo solenne era anche triste come se guardandomi gli venissero in mente ricordi e sentimenti dolorosi.
 
Come se si fosse pentito di quell'unica debolezza, ogni volta che ci incontravamo per parlare del giovane Regulus, in una foresta o un prato disseminato, di notte, evitava sempre il mio sguardo.
Certo, prova repulsione per me, è chiaro.
 
Una tristezza dolente mi aveva assalito senza riuscire a spiegarmi il perché. Forse era la sensazione di aver fatto qualcosa di sbagliato, la sensazione che volesse infine usarmi e poi tradirmi, oppure la sensazione di essere GIUDICATO da quello che comunque era un grande mago, ma di certo era la repulsione per avere a che fare con uno come me, un mangiamorte.
 
Senza farmi vedere, piangevo ogni notte. Mi chiedevo se non fosse perché solo pochi anni fa imparavo la magia nella Sua scuola e forse era il senso di colpa per averlo deluso. Sì, forse per un alunno la sensazione di deludere un insegnante era più forte di tutto, forse anche qualora l'alunno prendeva una strada devota alle tenebre, non ti passava mai quel senso di colpa.
Forse Silente era come un padre, eppure una tristezza lancinante mi assaliva di notte, un sentimento più forte e doloroso del senso di colpa che non riuscivo a definire.
 
E ora lui era lì palesemente ringiovanito guardandomi come se si stesse prendendo gioco di me.
"Non credevo che mi avesse fatto venire per questa pagliacciata." sbottó.
"Non è una pagliacciata."
 
"Io direi altrimenti. Vuole che le faccio i complimenti per come era avvenente cinquanta o sessant'anni prima o cosa? Qual è lo scopo di questa cosa??"
MA che diamine sto dicendo.
 
Suo malgrado, Silente sorrise.
"Ti ringrazio per l'avvenente, ma non è opera mia."
Rimango allibito.
"O meglio, per metà lo è."
 
Aprì un cofanetto e fece cadere sulla scrivania, un anello molto bello.
Mi chino per guardare ma Silente mi frena.
"Fa molta attenzione. Contiene una maledizione molto potente e non sono sicuro di essere riuscito a disinnescarla."
"Lei l'ha...toccato a mani nude??" rabbrividisco.
 
"Beh...no!! Diciamo che ero stato avvisato..non l'ho fatto, ho preso delle precauzioni, ma non ero tranquillo e ho preso un contro antidoto nel caso la maledizione avrebbe attecchito lo stesso, sarebbe riuscito a riportare al mittente gli effetti."
"E?? Ha funzionato??"
 
"Diciamo che...invece di riportare al mittente la maledizione, ne ha trasformato gli effetti. Ha riportato ME indietro con gli anni."
"Non capisco..questo oggetto per quanto inquietante, l'ha fatto ringiovanire e ok, non capisco il problema e perché mi abbia cercato."
 
"Il fatto è che questa cosa non si ferma..Ho bisogno del tuo aiuto, Severus..altrimenti tornerò presto all'età di un infante e non mi fermerò e prima o poi morirò.."
Rabbrividii.
"Se vuole che l'aiuti in questa situazione surreale, ho bisogno che mi dica da dove viene questa diavoleria."

"È un horcrux. Conteneva un pezzo dell'anima di Voldemort."
 
Non ricordo di aver urlato così tanto neanche quando Lily ha deciso di rompere la nostra amicizia.
"Hai solo una vaga idea di QUANTO hai rischiato, soltanto avvicinandoti a quell'oggetto?? Ma cosa ti è saltato in mente??"
Oddio, gli ho dato del tu. Ma cosa diavolo mi prende. Sto perdendo il controllo.
"Mi rendo conto di essere stato avventato, ma ora ho bisogno di te, Severus...oppure morirò di sicuro."
 
Un dolore profondo mi prende il cuore e mi fa quasi cadere per terra. Un malore.
"Severus..stai bene?"
"M-mi lasci."
"Tu non stai bene."
 
"Non sono io quello che sto per morire."
Dio, no, lacrime..
"Severus...è per me che piangi?"
"NO!" sposto il viso prima che possa anche solo sfiorarmi una lacrima con il dito.
"Che sciocchezze. Lei non è NIENTE per me "
 
Ma sapeva che non era vero. Lo SAPEVA. Quella sensazione, quel sentimento bruciante e doloroso che non lo faceva dormire la notte, non era senso di colpa ma PAURA. Paura per lui. Senso di protezione PER LUI.

"Non siamo mai niente per nessuno, eppure ci svegliamo un giorno e decidiamo di essere TUTTO. Non è strana la vita?" mi chiede con una certa forma di arroganza. Non mi sono mai sentito così umiliato.
"Gia..Che sciocchezza pensare che si possa piangere per un vecchio come me...sai, Severus, quello che ti sta succedendo...è quello che succederà a tutti noi prima o poi..stai avendo delle reminescenze del futuro."
"R-reminescenze??"
 
"Non posso ancora spiegarti i dettagli, ma nel futuro noi saremo molto amici....in un'altra linea temporale hai fatto la spia per me..e io ti ho protetto..per anni! E poi ad un certo punto abbiamo avuto una conversazione simile a questa..su questo oggetto, e tu ti sei infuriato come adesso, allora stavo davvero per morire e tu..."
 
"BASTA. NON DICA UN'ALTRA PAROLA."
"Severus.."
 
"Ci prova così tanto piacere a farmi del male? A umiliarmi?? Ci provi gusto a farmi soffrire, Albus? Non te lo permetto più!!"
Appena finì quella frase, Severus si mise una mano sugli occhi e sgranò gli occhi orripilato.
 
"Ma cosa ho appena detto...sto perdendo la testa."
"No, Severus...sono i ricordi che lottano per venire a galla...dentro di te tu SAI.."
"No! Stai lontano!!"
"Voglio solo aiutarti!.."
"Io NON LO VOGLIO il tuo aiuto!! Ricordare cosa? Non c'è niente da ricordare!! Noi?? Non esiste nessun NOI. Nessun futuro!! Per nessuno di noi, soprattutto per me!!"
 
Aveva gridato mentre diceva queste parole e Silente gli prese il braccio e una luce bianca era scaturita tra loro due. Silente vide quello che vedeva Severus e perché aveva gridato. La vista di un malvagio serpente che lo azzannava alla gola. Il suo dolore. La sua fine.
 
Severus boccheggiava, vedendo Silente che in ginocchio su di lui, lacrimava.
Adesso Silente gli stava accarezzando la guancia.
Si scostó da lui rabbrividendo e scappando dal suo studio.
"Severuuuuus!!"


Non ero riuscito a stargli lontano troppo a lungo.
Ero tornato infine da lui.
 
Era una promessa. Una promessa che sentivo di dovergli.
Perché anche se non ricordavo, non ancora, quello che ci legava, mi fidavo di lui.
Quando lo rivedo è ringiovanito ancora. Ora sembra un ventenne. Come me.
"Temevo che non ti avrei più rivisto."
I suoi occhi azzurri mi fanno tremare. Forse in un altro tempo li ho visti per molto tempo.
"Dici di conoscermi..dovresti sapere quindi che non ti lascerei morire."
"Ma non mi impedisce di avere timore di non vederti più.."
 
"Spogliati, per favore..devo controllare il tuo corpo."
Albus lo fa, con una sicurezza che mi fa quasi arrossire, si leva la camicia con un sol gesto.
 
Prendo la bacchetta e mormoro la formula che dovrebbe arrestare il suo ringiovanimento. Lo passo attraverso le mie dita.
Avvicino la mano al suo torace e vedo che lui alza un sopracciglio.
"Questa cura deve passare attraverso le mani per funzionare..."
 
Non dice più niente e ci fermiamo in un religioso silenzio. La tensione si taglia con un coltello.
Forse dovrei chiedergli scusa per questa sorta di intimità non richiesta, ma perché dovrei? Lui mi ha forse chiesto scusa per il disagio che mi sta provocando? E bravo Albus..hai un bel fisico..Ti tenevi in forma tra una lotta al cattivo e una litigata con Caramell eh?
Ma che sto dicendo??

Sento silente sospirare e lo zittisco.
"Non respirare forte."

La sua fenice fa un brutto verso come a rimproverarmi.

"Abbiamo bisogno di silenzio per questo. Se il tuo uccello non riesce a stare zitto, deve andarsene a farsi una passeggiata."

"Fanny è solo preoccupata per me. Non preoccuparti, tesoro, con Severus sono in buone mani."

"Crieee."

"Cercare di adularmi, non farà concludere l'operazione più in fretta." dico ma mio malgrado sorrido.

"Era un sorriso quello?"
"Non dica sciocchezze."
"Dovresti sorridere più spesso, Severus..sei carino quando sorridi."

Ma come si permette??
"Adesso voltati, per favore."
Si gira e le mie dita toccano la sua schiena. Forte, possente, muscolosa.
"Devi spogliarti completamente, Albus.."
 
"C-completamente?"
"Sì..ma puoi tenere le mutande."
"Grazie della concessione."
Ridacchio.
"Non credevo fossi timido."
 
"È tutto il contrario...tu dovresti saperlo bene."
"Certo..la nostra amicizia. Quanto eravamo intimi??"
"Davvero mi fai questa domanda?"
 
"Tra tutti hai chiesto a me di aiutarti."
"Non c'è nessuno di cui mi fiderei di più."
Le due dita tremolarono sulla sua schiena.
"Adesso ho bisogno di concentrarmi. Quindi ti pregherei di non parlare più."
Qualche mezz'ora dopo.
 
"Ecco qui. Dovremmo esserci."
"Meno male, stavo per addormentarmi."
 
"Perché hai lo spirito di un vecchio." disse, poi si passò una mano sulla faccia. "Scusami , io non so cosa mi prende."

"Nonostante non lo ricordi, la tua anima sa che siamo in un certo grado di confidenza, non hai di che preoccuparti "
"Infatti non sono preoccupato. Sono furioso e non so perché. Anzi, sì, lo so. Mi sento dire dal preside di Hogwarts che ho un legame di amicizia con lui, anzi che lo avrò nel futuro. Sono un po' scombussolato."
 
"Se preferisci, non lo dirò mai più ."

Severus lo guardò sospettoso.

"È difficile con questo aspetto.."

"Difficile credermi?"
 
Severus guardò di nuovo quegli occhi azzurrissimi, addolcirsi.

"Io .Lei..tu mi confondi. Comunque adesso devo andare. Dovrò tornare ancora per controllare che tutto funziona meglio, ma faresti meglio a dirmi come va, sempre se non vuoi morire di nuovo."
 
Silente scoppió a ridere e Severus lo guardó accigliato.

"Se trovi divertente la tua morte, forse dovremmo risparmiarci questa pagliacciata."

"Sei tu che mi diverti, Severus."

"Grazie!! È tra i miei talenti naturali. Di notte mangiamorte, di giorno pagliaccio di corte!"

"È come l'hai detto: morire di nuovo come se ci avessi letto del risentimento dietro."

Severus oramai era l'immagine stessa dello sconvolgimento, ma una volta appurato che il preside non sembrava rimproverarlo, sorrise.

"Risentimento è il mio secondo nome e mi auguro lo sarà anche nel futuro!"

"Oh, puoi giurarci. " e riprese a ridere di nuovo, poi divenne serio.

"Grazie, Severus."

"Non c'è di che. Se ha bisogno anche di un'alta carica di insulti, non ha che da chiedere." dico sorridendo prima di scappare via da quello che ormai era diventato a tutti gli effetti un angelo tentatore biondo.
   
 
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