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Autore: inzaghina    06/03/2024    3 recensioni
La vita di Sirius avrebbe dovuto seguire una linea retta, prestabilita sin dal momento della sua nascita, crescendo però, Sirius si è allontanato sempre di più da quella linea, scoprendo ciò che il Destino aveva in serbo per lui.
Hai nove anni, quando accompagni le tue cugine a fare gli acquisti scolastici. Avresti preferito giocare nel giardino di zio Cygnus, ma tua madre ti rammenta continuamente che è tempo che tu cresca e la smetta di comportarti in maniera infantile.
[Storia partecipante alla challenge "Chi l'ha Dixit" indetta da Ciuscream sul forum "Ferisce la penna"]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Regulus Black, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Scritto nel Destino 

 

 

“Passiamo accanto a storie e persone  

che avrebbero potuto cambiarci la vita  

senza vederle a causa di un malinteso, di una copertina,  

di un riassunto sbagliato, di un atteggiamento prevenuto.  

Per fortuna certe volte la vita insiste.” 
Valèrie Perrin 

 

 

Hai sei anni, quando tua madre t’infila una veste elegante, per esibirti alla serata d’inaugurazione del Ministro Minchum. Il colletto inamidato ti soffoca, la lana pizzica e la mano di Regulus rischia di scivolarti via – mentre la stringi nella tua. 
I vostri genitori sono impegnati in discussioni incomprensibili e noiose, quando scorgi un gruppetto di coetanei e li osservi con bramosia; si rincorrono nei corridoi e nessuno pare intenzionato a richiamarli. Uno di loro, occhialuto e con disordinati capelli corvini, vi rivolge un cenno d’invito, ridacchiando con due ragazzine bionde e un paio di maschi recalcitranti, ma tu abbassi lo sguardo e stringi più forte la mano di Regulus. 
“Perché non andiamo a giocare anche noi, Sir?” 
“Madre non ne sarebbe felice, lo sai.” 
L’espressione crucciata di tuo fratello si rispecchia in quella del bambino che continua a osservarvi – per poi sparire, rincorrendo i suoi amici. 
 
 

* 

 

 

Hai nove anni, quando accompagni le tue cugine a fare gli acquisti scolastici. Avresti preferito giocare nel giardino di zio Cygnus, ma tua madre ti rammenta continuamente che è tempo che tu cresca e la smetta di comportarti in maniera infantile. 
Regulus ti cammina accanto, prima di trascinarti verso un capannello di ragazzini assiepati di fronte alle scope. Osservi distrattamente la merce esposta, ascoltando tuo fratello mentre ti racconta il progetto di diventare Cercatore, quando percepisci uno sguardo che ti scruta – e non è sconosciuto. 
Il bambino spettinato è poco distante da te, i suoi occhiali sono storti e gli occhi alternano occhiate tra l’ultima Nimbus e te, mentre discute animatamente con gli stessi ragazzini della festa. 
Ti sforzi di concentrarti sulle parole entusiaste di Regulus, ma ti ritrovi calamitato verso quel bambino chiassoso, così diverso da te, capace d’attirare ogni sguardo. 
Sembra in procinto d’avvicinarsi per coinvolgervi nel suo discorso, così tocchi Regulus sulla spalla. 
“Dobbiamo proprio andare, Sir?” 
“Narcissa ci aspetta al Ghirigoro.” 
Regulus sbuffa, ma ti segue docilmente, e tu fai del tuo meglio per non voltarti indietro, prima di soccombere al desiderio – e incontrare un paio d’occhi nocciola che t’osservano curiosi. 
 
 

* 

 

 

Hai undici anni, quando è il tuo momento di partire e tuo fratello ti fa promettere di scrivergli. Lo abbracci brevemente, ché tanto vi siete salutati casa, mentre tua madre ti ricorda quanto siano fondamentali le frequentazioni – una volta giunto a Hogwarts – e tu annuisci, per il quieto vivere. 
Ti lasci la famiglia alle spalle, voltandoti per un ultimo saluto a Regulus, prima d’infilarti in uno scompartimento vuoto – nella speranza che nessuno ti scovi. Quando la porta si apre, non ti dai nemmeno la pena di sollevare lo sguardo, non subito per lo meno, quando lo fai ti ritrovi a fissare degli occhi nocciola che non credevi di rivedere. 
“Ti spiace se mi siedo qui?” 
“Fai pure…” 
 
“Sai già in che casa sarai?” 
Scrolli le spalle mentre borbotti che la tua famiglia è tradizionalmente Serpeverde. 
James sorride, parlando di tradizioni da infrangere, e ti ritrovi a pensare che forse il Destino ti ha condotto da lui. 

 

 
 



 

Nota dell’autrice: 

Il questo turno è stato quello scritto con la citazione scelta da me e sono stata particolarmente felice di poter scrivere di Siirus e James – del loro trovarsi e riconoscersi. La loro amicizia, anche quella con Remus e Peter, sarà sempre speciale per me. 

Spero che questa piccola flash possa piacervi. 
 

   
 
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