Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: MrsMoriarty    01/04/2024    0 recensioni
Ad Imperium vige da decenni una dittatura che ha trasformato radicalmente la società in un'oligarchia dove soltanto pochi privilegiati detengono il potere. Tutto deve essere svolto secondo i dettami della Nuova Cultura, ma Sarah inizia a capire che la vita degli esseri umani non può essere spezzata al servizio di una manciata di potenti che muovono i fili della storia del mondo a loro piacimento. La sua epifania avviene al momento giusto perché finalmente si respira aria di rivoluzione.
-
-
-
Ecco a voi questo racconto distopico che iniziai a scrivere molto tempo fa e che finalmente ha visto la sua conclusione. Mi trovate anche su wattpad, lì mi chiamo mrsofmoran.
Buona lettura! Fatemi sapere le vostre impressioni :)
Genere: Azione, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sollevammo all’unisono le sbarre e le linci uscirono ringhiando. Neil tese le braccia verso di me ed io mi lasciai afferrare. Se mi concentro riesco ancora a ricordare la sensazione delle sue forti mani sulla mia vita, il suo corpo stretto al mio su quel vecchio materasso dell’ex dormitorio maschile, il suo respiro caldo che mi aveva pizzicato la pelle fino al giorno prima, quando ci promettemmo un’eternità che sapevamo non sarebbe mai arrivata. Eppure sperammo fino all’ultimo. Le bestie si avventarono su tre nobili, Neil mi afferrò la mano e mi trascinò in un punto della sala lontano dal banchetto in corso. La moglie del Presidente impazzì: si strappò la maschera dalla faccia e la gettò ai suoi piedi, rivelando un volto deturpato da lunghe cicatrici che partivano dalla fronte fino al mento. Scivolò nella pozza di sangue ai piedi della pedana e una delle linci la ghermì con le sue possenti zampe. I ribelli si godettero lo spettacolo, concentrandosi solo sul Presidente. Quest’ultimo era l’unico ancora in piedi, la maschera caparbiamente calata sul volto. Guardava l’agonia della moglie immobile, le gambe leggermente divaricate e le braccia lungo i fianchi. Non l’aveva mai protetta, non gli era mai importato di proteggere nessuno: ecco perché fu solo in quel momento, quando mezza nobiltà giaceva a terra moribonda e la sala era dipinta di rosso, che si strappò il lembo del pantalone dalla caviglia al polpaccio ed estrasse dallo stivaletto un lungo pugnale dal manico perlato e luccicante. Qualcuno sparò ai due che lo tenevano sotto mira ma io non ebbi modo di vedere chi fosse, forse un nobile sopravvissuto che aveva rubato un’arma a uno di noi. -ORA!- urlò Neil e mi spinse contro un nostro compagno. Accadde tutto così velocemente che i miei occhi fecero quasi fatica a registrare la scena: un ragazzo, Noah era il suo nome, mi afferrò, tese un braccio avanti e lanciò qualcosa contro la vetrata della sala che s’infranse in mille pezzi. Mi sollevò e corremmo verso quella che sarebbe stata la via d’uscita. Due linci dal manto violaceo giacevano a terra, un’ altra era ancora in circolazione. Il Presidente si avvicinò a un ribelle gravemente ferito. Si teneva il fianco con una mano mentre indietreggiava lasciando sul pavimento una lunga striscia di sangue. Inciampò e non fu difficile per il presidente ucciderlo. Sentii il sibilo del lancia-rampini di Noah annunciare la nostra unica via di fuga. Lui urlò a Neil di sbrigarsi, di raggiungerci immediatamente, ma non ci ascoltò. Mi guardò per un’ultima volta e poi si gettò addosso al Presidente nel tentativo di disarmarlo per salvare un compagno in difficoltà. Ce l’avrebbe fatta se la rossa non lo avesse afferrato da dietro e disarmato a tradimento, spingendolo lontano verso l’ultima lince in vita. La volpe bianca. La traditrice che aveva sparato ai nostri compagni. La ribelle che con un’agile mossa aveva sottratto il bel pugnale perlato al Presidente per tagliargli la gola e indossare la sua maschera. Fino all’ultimo non riuscii a vedere il volto dell’uomo che aveva rovinato la vita a tutti quanti. L’uomo che rappresentava la prosecuzione di una società malata. Poi, con movimenti lenti e controllati, fece qualche passo verso il centro della sala e sapevo che sotto la neutralità della maschera sorrideva. Forse rise addirittura, bellissima nel candore dei suoi abiti, la chioma sanguigna lunga fino alla vita. I suoi occhi azzurri che mi guardavano con crudeltà sono l’ultima cosa che ricordo insieme alle urla di Neil che mi supplica di fuggire. Serena allargò le braccia per dare il benvenuto a un esercito di ribelli che si riversò in sala ed io capii che da quel momento la storia si sarebbe ripetuta fino alla fine dei miei giorni. Forse fino alla fine dei tempi. Lottammo per anni fino alla fine di quella guerra, sacrificando anche le ultime briciole di noi stessi. Lottammo come ci avevano insegnato, con odio e disumanità. Ma troppo tardi gli esseri umani comprendono che la guerra è come un fiume di sangue destinato a prosciugarsi in fretta, lasciando dietro di sè solo un profondo vuoto e il sogno di una libertà illusoria.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: MrsMoriarty