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Autore: Giulia K Monroe    23/09/2009    8 recensioni
E se Harry Potter avesse avuto una sorella minore?
E se Sirius Black non fosse stato catturato e portato ad Azkaban?
Cosa sarebbe successo alla storia più amata di tutti i tempi? Scopritelo leggendo!
***
All'improvviso lo sguardo opaco, grigio metallo sporco, si accese. Luminoso e carico di rabbioso odio, si riversò su quello della ragazza, che trasalì spaventata.
Alexis fece per indietreggiare, ma lui non glielo permise: lasciata scivolare la mano da sotto le sue, le aveva artigliato le spalle con una presa tanto violenta da farla gemere per il dolore; l'aveva quindi trascinata contro l'armadio e l'aveva sbattuta furibondo contro lo specchio, facendole mancare il respiro.
«Perché non ti sei fidata di me?!» ruggì Draco e alzò il braccio con una mossa così repentina che lei, per un attimo, temette che stesse per colpirla; lui invece scaraventò il pugno al di sopra della sua spalla e il suo viso venne sfiorato solo dall'aria smossa: le nocche pallide avevano cozzato con lo specchio al quale era poggiata, incrinandolo.

[IN FASE DI REVISIONE]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Salve a tutti!
Ecco finalmente il ventesimo capitolo!

E’ arrivato con molto più ritardo di quanto mi aspettavo, ma alla fine è arrivato!
Purtroppo non è granchè e nonostante sia un mese che non aggiorno, è solo un capitolo di passaggio. Serve solo a contestualizzare in che momento della storia originale siamo e a stabilire meglio il rapporto tra Blaise e Alexis –nonostante credo che tutti lo abbiate ormai capito XD Inoltre serve anche a farvi capire cosa ne pensa Hermione della piccola Potter ma….BASTA! Non vi anticipo nulla XD
Comunque il prossimo capitolo dovrebbe arrivare in tempi abbastanza brevi perché per metà è già scritto. E vi farà battere il cuore così tanto da farmi perdonare questo privo di emozioni…Ma basta la finisco di spoilerare!

Devo dire che trovare dal ritorno delle mie vacanze ben 11 recensioni mi ha resa davvero felicissima*___________*
E’ il numero più alto di recensioni per un capitolo che ho mai ricevuto.
Grazie mille a tutti per il vostro caloroso sostegno!
Spero di vedervi in tanti anche in questo, nonostante non sia proprio all’altezza degli altri. Ma aspetto comunque di sapere cosa ne pensate voi!
Mi raccomando, non abbandonatemi perché ora con l’inizio della scuola ho bisogno di ancora più sostegno per continuare la storia!

Quindi vi lascio alla lettura!^-^
Le risposte alle vostre numerose recensioni sono come al solito in fondo!

 

 

Un bacione enorme
Vi amo tutti! <3

 

Ada Wong.

 

 

 

 

 

~Un Particolare In Più~

 

 

 

 

 























 

 

 

 

 

Avevano passato una buona mezz’ora sui gradini fuori da Hogwarts.
Quasi fuori dal mondo, in un universo fatto solo per loro.
In un universo dove il soffrire era cosa ben lontana.
E l’amicizia prevaleva su ogni frammento di dolore.
Poi, il gelido freddo autunnale, annunciatore dell’arrivo dell’Inverno, li aveva costretti a risvegliarsi e a lasciare, di malavoglia, quel piccolo spazio di paradiso, in cui erano rimasti, in silenzio, a illudersi che tutto andava bene.
Dove Lei aveva dimenticato la realtà e si era sorretta all’unica ancora di salvezza, al suo unico faro in quel buio cammino fatto di fragili bugie, dolore ed illusioni.
E ora, Alexandra Walburga Black e Blaise Elìas Zabini, camminavano fianco a fianco per i corridoi vuoti del castello, diretti verso la Sala Comune di Serpeverde.
-Sei sicura di riuscire a camminare da sola? Mi sembri un po’ instabile…-
Osservò il ragazzo apprensivo, scrutandola mentre barcollava un po’ sopra i tacchi a spillo, neanche troppo alti.
Alexis scosse la testa, con un sorrisino spento, mentre si appoggiava al muro.
-Sì, tranquillo…E’ solo un po’ di stanchezza. Non cadrò di certo solo per un po’ di sp..--
Ma non fece in tempo neanche a finire la frase, che ecco che il suo piede scivolava, rischiando di farla finire con il sedere sul pavimento e le gambe all’aria.
Per fortuna Blaise fu veloce e, sportosi in avanti, la afferrò per un braccio, tirandola indietro e impedendole di rovinare in terra e costringendola quindi a scontrarsi con il suo petto.
-Dicevi?-
La schernì il ragazzo, con un ghignetto divertito, mentre lei bofonchiava qualche scusa, arrossendo imbarazzata.
Poi guardò il pavimento e notò il perché della sua quasi caduta: le mattonelle erano in un mare di…acqua!
-Accidenti, ma qui è tutto allagato!-
Si lamentò Alexis, alzando le scarpe ormai zuppe. Anche Blaise la imitò, cominciando a maledire chissà quale antico mago perché le sue scarpe italiani e pregiatissime si erano rovinate.
Si stava girando, già con un sorrisino di scherno, pronta a fargli qualche battutina, ma qualcosa, prima, catturò la sua attenzione.
Era stato un movimento veloce, di un’ombra forse.
Qualche fantasma?
Eppure, le era sembrata così concreta.
Fissò il fondo del corridoio, dal quale veniva l’acqua, assottigliando lo sguardo con fare sospettoso.
Che diavolo stava succedendo?
Senza dare alcuna spiegazione a Blaise, proseguì lungo il corridoio, dapprima con passi lenti e incerti, poi sempre più veloci, finchè non si ritrovò a correre, con il rischio di scivolare sull’acqua e di cadere in terra.
-EHI! ALEXANDRA, MA DOVE STAI ANDANDO?!?-
Le gridò dietro Zabini, restio a raggiungerla e a bagnarsi anche l’orlo dei pantaloni che era riuscito miracolosamente a salvare.
Ma la ragazza non lo sentì, troppo presa dalla foga di quella corsa.
Con il cuore a mille e il respiro affannato, le sembrava di stare correndo da ore, quando invece, per raggiungere la fine del corridoio ci voleva solo un minutino scarso.
Aveva una strana sensazione. Sgradevole, che le contorceva le budella nello stomaco.
Svoltò l’angolo e…
-AAAAAAAAAAAH!-
L’urlo spaventato squarciò il silenzio, disturbato solo dal rumore lontano della festa.
Blaise sobbalzò, preoccupato.
E, mandate al diavolo le sue scarpe e i suoi pantaloni, si lanciò alla rincorsa della Black, raggiungendola neanche dieci secondi dopo.
La trovò accasciata in terra, in una pozza d’acqua.
Poteva dire addio anche alla sua preziosa giacca.
-Mio Dio…Alexandra!-
Si piegò velocemente, prendendola per le spalle e scuotendola leggermente.
-Alex? Alex mi senti? Apri gli occhi, avanti!-
Blaise continuava a scuoterla, in preda al panico.

Che fosse…morta?
-Dannazione Black! Apri questi cazzo d’occhi!-
La distese di nuovo a terra e cercò di sentirne il polso e il respiro.
Entrambi regolari. Forse solo un po’ accelerati rispetto alla norma, ma tutto a posto.

Era viva.
La scosse ancora, riprendendola per le spalle.
Piano, quella strinse finalmente gli occhi e li aprì lentamente, guardandosi intorno confusa.
-Grazie al cielo stai bene!-
Esclamò sollevato il moro.
-Bla…Blaise, che è successo?-
Sussurrò, tramortita, mentre il ragazzo l’aiutava a tirarsi su, mettendola a sedere.
Aveva un’improvviso mal di testa.
-Non lo so: dovresti essere tu a dirmelo…Sei corsa via all’improvviso e poi ti ho sentita urlare. Quando sono arrivato eri svenuta.-
Le spiegò e lei strinse gli occhi, scuotendo la testa.
-Sono svenuta? Come? Io…Io non me ne sono resa conto…Ricordo solo di aver visto un’ombra infondo al corridoio e così sono venuta a dare un’occhiata e poi…e poi…-
E qui la testa prese a farle male di nuovo, costringendola a prendersela tra le mani.
- Poi? –
La incitò Blaise, guardandola corrucciato.
-…Poi…Ho visto qualcuno! C’era qualcuno qui! –
Ricordò all’improvviso, non riuscendo però a focalizzare il volto di colui o colei che aveva visto. Il mal di testa si fece più forte, prendendola con un dolore lancinante che le lasciò sfuggire un gemito di protesta.
-Chi era, Alex?-
Mormorò preoccupato il ragazzo, ma lei scosse la testa.
-Mi dispiace…Non me lo ricordo…So solo che c’era qualcuno qui! Proprio di fronte a questo muro…-
Sussurrò, aprendo gli occhi.

Se non si sforzava di ricordare, il dolore svaniva.
Puntò lo sguardo sulla parete nominata, ma la sua espressione divenne di pietra, atterrita e terrorizzata allo stesso modo.
Trattenne il fiato all’improvviso, portandosi una mano davanti alla bocca, inorridita, sotto lo sguardo ansioso di Blaise.
-Alex? Che succede? Cos’hai ricordato?-
Domandò apprensivo e urgente, scuotendola leggermente.
Con sguardo spento e spaventato, lei si voltò lentamente a guardarlo, senza vederlo davvero.
Poi, senza proferire parola, indicò la parete di fronte.
Blaise seguì la traiettoria indicatagli, fino ad incontrare ciò che aveva tanto shokkato la Black.
Sui freddi massi in pietra, rischiarata solo dalle fiaccole ai lati del corridoio, brillava una scritta cremisi, che colava lentamente sul muro, fino a gocciolare sul pavimento.
Il ragazzo la guardò atterrito a sua volta, alzandosi lentamente da terra e prendendo Alexis per un braccio, aiutandola a fare lo stesso.
Rimasero entrambi a fissare il muro per un tempo infinito.
Alla fine, fu Blaise a parlare.
-La Camera dei Segreti è stata aperta. Temete, Nemici dell’Erede…-
Lesse, con un filo di voce.
Alexis respirò piano, quasi incapace di controllare i battiti del suo cuore.
-E’ scritto col sangue…-
Piagnucolò spaventata, tirando Blaise per una manica.
Il ragazzo si voltò a guardarla e ora, con i capelli scombinati e nascosta quasi completamente dalla sua giacca, che le sarebbe andata comodamente circa due volte, Alexandra gli sembrava ancora più piccola, tenera e indifesa del solito.
Cercò di farle un sorriso rassicurante, ma non dovette essere molto coinvincente, perché lei tornò a guardare la scritta, inorridita.
Blaise la osservò per un po’, poi, ripreso il suo solito auto controllo la strattonò gentilmente per un braccio.
-Dobbiamo andarcene, Alex…Se ci trovano qui finiamo nei guai…-
Le sussurrò con cautela, cercando di riscuoterla dallo stato di trance in cui era caduta.
Lei si voltò a guardarlo, l’espressione atterrita e ancora vuota. Poi annuì lentamente, incapace di fare altro.
Stavano finalmente per andare via, quando delle voci lontane bloccarono la loro corsa.
-Harry, che diavolo è successo? Io non ho sentito niente…-
Non fecero in tempo neanche a voltarsi, che passi concitati li raggiunsero, subito seguiti da ‘Il Trio Miracoli’.
Alexis si girò fino ad incontrare la figura di suo fratello, che la osservava trafelato e un po’ malinconico, probabilmente al ricordo della loro ultima litigata, avvenuta neanche due orette prima.
-Harry…-
Tentò lei con un sussurro, ma fu interrotta dalla voce di Hermione che, indicando il muro inorridita, gridò:
-Guardate!-
Harry e Ron voltarono immediatamente lo sguardo, seguendo la traiettoria indicata dal dito della Grifoncina e incontrando la scritta sanguinolenta.
Trattennero il fiato, mentre Blaise cercava di trascinare via Alexis, prima che accadesse il peggio.

Ma non fece in tempo.
Infatti, dopo lo stupore iniziale, Hermione si voltò di scatto verso Alexis, puntandole minacciosa un dito contro. Gli occhi dorati lanciavano fulmini e saette.
-TU! Sei stata tu a scrivere queste cose, non è vero Black?!?-
La piccola Serpeverde sgranò gli occhi sorpresa, colta alla sprovvista.
-Co..cosa?! Ma che vai…?-
Balbettò, cercando di difendersi, ma era ancora troppo scossa dagli ultimi avvenimenti per poter rispondere a tono. Hermione le si avvicinò aggressiva, i capelli sparpagliati sulle spalle e le guance arrossate dalla rabbia.
-Non mentire, brutta piccola figlia di una Mangiamorte!-
Ruggì ed Harry fece per richiamarla, perché in effetti ora stava davvero esagerando. Ma la sua voce fu sovrastata da quella di Blaise che, messosi in mezzo alle due, puntò la Grifoncina con espressione seria, prendendo, ovviamente, le difese di Alexis.
-Ehi! Piano con le offese, Granger! Non parlare di cose che non conosci, potresti fare andare in tilt quel piccolo cervello mezzosangue che ti ritrovi!-
Frecciò cattivo e la ragazza impallidì visibilmente, sorpresa e indignata.
-Ma come ti permetti?!?-
Ruggì Ron, intervenendo in difesa di Hermione, paonazzo in viso. Estrasse la bacchetta e la puntò contro il petto del moro.
-Fossi in te non lo farei, Lenticchia. Sappiamo tutti come è andata a finire l’ultima volta.-
Sogghignò divertito al ricordo dell’incantesimo ‘Mangia Lumache’ che aveva tentato di lanciare contro Draco e il rosso strinse convulsivamente la mano attorno alla bacchetta.
I due si fissarono in cagnesco per un lungo periodo.
Alla fine fu Harry a sbloccare la situazione, prendendo l’amico per una spalla e trascinandolo via.
-Su ragazzi, smettetela. Non ne vale la pena.-
Li rimproverò, lanciando un’occhiata in tralice a Blaise, che ricambiò e si voltò ad osservare Alexandra.
-Stai bene, sì?-
Domandò apprensivo, scrutandola con occhi penetranti. Lei annuì, stringendosi nella giacca bagnata. Blaise la osservò indeciso, poi le scostò un ricciolo bagnato dalla fronte, accarezzandole il viso con fare rassicurante.
-Ci occuperemo di questo in seguito, ora faremo meglio a tornare al dormitorio o prenderai un brutto raffreddore.-
Sussurrò e lei si ritrovò ad annuire di nuovo.
Senza degnare il trio di ulteriori attenzioni, fecero per incamminarsi, ma ancora una volta furono costretti a fermarsi.
Questa volta fu la voce di Ron a interrompere il silenzio e a catturare la loro attenzione.
-Cos’è quell’affare che pende…là sotto?-
Domandò, con voce improvvisamente inorridita, nella quale si avvertì un chiaro tremolio mal nascosto.
I due Serpeverde si voltarono e tutti incrociarono la figura rigida di qualcosa che penzolava appesa ad un braccio dell’unica torcia che illuminava il corridoio buio e la scritta.
Harry si avvicinò, ma inciampò in una pozzanghera –si vedeva proprio che erano fratelli- e rischiò di finire in terra. Per fortuna, Ron ed Hermione accorsero in suo aiuto, impedendogli di finire con il sedere sul pavimento.
Alexis osservò la cosa appesa e mosse qualche passo, indecisa, lasciandosi Blaise alle spalle, che la osservava contrariato, senza sapere bene cosa fare.
Furono i due fratelli, quindi, ad avvicinarsi per primi all’oggetto ed entrambi sobbalzarono, trattenendo il fiato.
-E’…è la gatta di Gazza…E’…Mrs. Purr…-
Riuscì a constatare la moretta, con voce fioca e tremante, evidentemente shokkata.
Anche il resto di quel gruppetto male assortito si avvicinò e tutti rimasero a fissare la figura appesa, troppo scossi per dire qualcosa.
Fu di nuovo Ron ad interrompere il silenzio, prendendo la voce da chissà quale parte remota di sé.
-Andiamocene via.-
Proferì perentorio, con voce traballante e insicura, cominciando ad indietreggiare e prendendo Hermione per un braccio, quasi volesse proteggerla.
Harry si voltò a guardarli, con espressione insicura.
-Non sarebbe il caso di aiutarla…?-
Domandò non troppo convinto e Alexis staccò finalmente lo sguardo dalla gatta, posandolo sul fratello e annuendo leggermente.
-Sì…Forse dovremmo vedere se è morta davvero o se…-
Propose, ma Ron scosse la testa deciso.
-Date retta a me! Non ci conviene farci trovare qui.-
Insistette deciso, cominciando a trascinare via Hermione, che era rimasta ancora allibita dalla cosa e che ogni tanto lanciava qualche occhiataccia carica d’odio alla Black, ritenendola fautrice di quell’orribile avvenimento.
-Mi costa molto ammetterlo, ma concordo con Lenticchia…Prima ce ne andiamo di qui e meglio è per tutti! Lasciamoci questa brutta storia alle spalle: noi non vi abbiamo visto qui stasera e voi non avete visto noi, d’accordo?-
Asserì Blaise, agguantando Alexandra per un polso e avvolgendola protettivo.
Ron annuì, completamente d’accordo e Harry fece lo stesso, prima di cominciare ad allontanarsi.
Avevano compiuto appena qualche passo, quando un tuono lontano rimbombò per tutto il corridoio, annunciando la fine della festa.
Alexis sobbalzò spaventata, aggrappandosi a Blaise, mentre Hermione lanciava un grido sorpreso.
Il moro prese la Black per le spalle e la guardò con fermezza.
-Andiamo via: subito.-
Ordinò perentorio, cominciando di nuovo a trascinarla via, accelerando così tanto il passo che a lei risultò difficile riuscire a stargli dietro.

Ma non sapevano che ormai era troppo tardi.
Un gruppo di studenti spuntò da dietro l’angolo, con un concitato brusio, ancora eccittati per la festa, e quasi li investì, costringendoli a tornare indietro.
Harry, Ron ed Hermione si trovarono nella stessa situazione, costretti a tornare davanti alla scritta sanguinante.
Gli studenti mascherati cominciarono ad affollarsi per tutto il corridoio, mentre gli occhi stanchi si precipitavano a leggere l’orribile scritta sanguigna sul muro per poi osservare, con occhio critico e spaventato, il gruppetto male assortito di cinque sventurati che si erano inevitabilmente ritrovati circondati, senza avere alcuna possibilità di fuga.
Gli sguardi di tutti, però, si concentrarono immediatamente su Harry Potter e i suoi due amici, che sicuramente suscitavano più scalpore sotto una scritta simile rispetto a due Serpeverde.
Così, agendo nell’ombra, Blaise agguantò Alexis per un braccio e la trascinò tra il gruppo di studenti, nascondendo lei e se stesso da occhiate indiscrete e accusatorie.
La ragazza si voltò a guardarlo stranita.
-Blaise che stai…?-
Ma lui non la lasciò finire e le premette una mano sulla bocca, costringendola a tacere.
Lei mugugnò qualcosa di protesta, ma Blaise la inchiodò con uno sguardo severo, premendo di più la mano sulle labbra.
Poi la avvolse con un braccio, quasi volesse nasconderla.
-Ssssh…Nessuno ci ha notati, se restiamo nell’ombra non potranno accusarci.-
Le sussurrò nell’orecchio con tono subdolo, stringendola di più per la vita.
Alexis lo guardò dal basso, ancora con la mano premuta sulla bocca.
Lo sguardo esprimeva angoscia e contrarietà: non le andava di lasciare suo fratello nei guai. Certo, loro non c’entravano nulla, ma neanche Harry, Ron ed Hermione avevano alcuna colpa, infondo erano arrivati anche dopo di loro.
Ma l’occhiataccia di Blaise la convinse a desistere dall’opporre qualsiasi resistenza, mentre un brivido bastardo le scuoteva le spalle.
Blaise era buono e caro. Un angelo, con le persone a cui voleva davvero bene – e Alexis era contenta di potersi considerare decisamente tra di esse.
Ma con tutti coloro che lui non riteneva degni neanche di baciargli la suola delle scarpe, era davvero meschino.

Era davvero….Serpeverde.
E mentre la piccola Potter si trovava suo malgrado ad osservare la scena dall’ombra, una voce si alzò nel silenzio, riempiendo il corridoio.
- Temete, Nemici dell’Erede! La prossima volta tocca a voi, mezzosangue.-
Quel tono di disprezzo, con quella sfumatura beffarda.
Quella voce fredda e spietata.
L’avrebbe riconosciuta tra mille.
Era la sua.
Quella di Draco Malfoy, che si era fatto largo tra la folla e ora, bello come solo un angelo dannato avrebbe potuto essere, torreggiava fiero e sprezzante tra gli altri studenti che al suo confronto non apparivano che semplicemente anonimi.
Con i capelli un po’ scombinati, baciati dal riflesso aranciato delle tremule candele,  gli occhi argentei ardenti di cattiveria e quelle labbra gonfie e ferite, Draco Malfoy non le era mai sembrato più bello.
E mentre lo osservava rapita, senza avere la possibilità di parlare o di muoversi, notò anche che accanto a lui c’erano Theo e Diamond abbracciati come due neo sposini.

La Parkinson non c’era.
Sapeva che non era esattamente il momento né il luogo adatto per essere felice, ma non potè impedire al suo cuore di fare una capriola improbabile quando aveva constato che quella puttanella della Parkinson non era più schifosamente appiccicata al suo braccio.
Avrebbe anche sorriso, se Blaise non avesse avuto ancora la mano sulla sua bocca.
E forse, era meglio così.
Non era certo la situazione migliore per sorridere.
Di una cosa però doveva essere sincera: Blaise li aveva nascosti davvero bene. Nessuno si era accorto di loro, neanche il bel biondino al cui occhio attento non sfuggiva mai nulla.
Era un momento di stallo, in cui nessuno osava dire o fare qualcosa. Harry, Ron ed Hermione erano sotto gli occhi di tutti e lanciavano occhiatacce cariche di odio verso il Principe di Serpeverde, che sogghignava soddisfatto, con disprezzo palpabile.

Odiava Harry Potter e la sua cricca.
Li odiava con tutto se stesso.

La situazione si riscaldò soltando quando una voce gracchiante e rauca interruppe il silenzio e forse sarebbe stato meglio che non lo avesse mai fatto.
-Che cosa succede qua? Che cosa succede?-
Argus Gazza, il vecchio tutto fare scorbutico del castello, arrivò sul luogo facendosi largo a spallate tra la massa di studenti che ancora guardava inorridita la scritta e…
-La mia gatta! La mia gatta! Cos’è successo a Mrs Purr?-
Il gridò terrificato di Gazza si diffuse nel corridoio, mentre lui appurava quello che già in precedenza i fratelli Potter avevano notato.
-Tu! Tu! Sei stato ad uccidere la mia gatta. Sei stato tu ad ucciderla! Io ti ammazzo! Io…-
Urlò in preda alla rabbia il vecchio Magonò, puntando i suoi occhi viscidi su Harry e afferrandolo violentemente per le spalle.

No! Non era stato Harry! Lui era innocente!
Alexis lo sapeva benissimo perché quando era arrivata la scritta già c’era!
Fece un passo in avanti, quasi volesse urlarlo disperata, ma le braccia di Blaise la bloccarono ancora una volta, spietate.
-Gazza!-
Prima che Alexis potesse anche solo provare a ribellarsi alla forza di quella presa –senza, ovviamente, ricavarne alcun risultato – la voce di Silente sovrastò le urla isteriche di Gazza, mentre l’anziano preside si faceva largo tra la folla, seguito da un corposo gruppo di insegnanti. Si avvicinò alla gatta e la staccò dal muro.
-Seguimi Gazza…E anche voi signor Potter, signor Weasley, signorina Granger.-
Ordinò con tono calmo, cominciando a incamminarsi.
Ma il Professor Allock si fece avanti, con aria fiera e baldanzosa.
-Il mio ufficio è il più vicino, signor Preside…qui al piano di sopra…la prego di fare come se fosse a casa sua…-
-Grazie Gilderoy.-
Rispose Silente, cominciando a farsi largo tra la folla che, ammutolita e inorridita dallo spettacolo, non aveva idea né di cosa fare, né di cosa dire. Tutti speravano solo che si trattasse di un brutto scherzo di Halloween.

Uno scherzo di pessimo gusto.
E mentre gli studenti si appiattivano contro le mura per lasciar passare insegnanti e trio miracoli, si sentì un bisbigliare concitato.
Hermione, rossa in viso dalla rabbia, stava inveendo contro Harry.
-Dobbiamo dirglielo! Non puoi proteggerla così, non dopo quello che ti ha fatto!-
-Zitta Hermione. Non farne parola con nessuno o io…-
-Fare parola con nessuno di cosa, signorina Granger?-
La voce atona di Severus Piton interruppe il loro battibeccare sussurrato, mentre li sovrastava da dietro, le mani incrociate al petto, l’aria di superiorità sprezzante, un sopracciglio levato verso l’alto.
Harry lanciò un’occhiataccia all’amica, ma quella la ignorò e raccolto tutto il suo coraggio da Grifondoro, alzò lo sguardo fiero.
-Non eravamo soli davanti a questo muro. Quando siamo arrivati Alexandra Black e Blaise Zabini erano proprio qui davanti!-
Confessò decisa, con rancora.
Oh no, se lei finiva nei guai, quelle serpi maledette non l’avrebbero passata liscia.
E non le interessava se adesso Harry la stava incenerendo con un’occhiata di fuoco.

Quel che era giusto era giusto.
Piton la osservò con un cipiglio sorpreso, mentre anche Silente si era fermato ad osservare la scena, prima di andare alla ricerca della coppia che ora, lasciata scoperta dalla folla che si era immediatamente diradata intorno a loro, fissava il gruppetto e gli insegnanti con aria colpevole.
-Merda! Puttana di una mezzosangue questa me la paghi…-
Sussurrò Blaise, lanciandole un’occhiataccia carica d’odio.
Da un’altra parte, invece, Alexis fissava il pavimento e si torturava le mani in grembo, rossa di vergogna. Alzò lo sguardo solo un attimo, per intercettare l’occhiata sopresa di Draco, che li guardava con un cipiglio confuso, non capendo.
Silente si avvicinò alla coppia.
-E’ vero ciò che dice la Signorina Granger?-
Domandò con tono tranquillo, fissando Alexis dall’alto con quegli occhi così chiari e sinceri che mentirgli sarebbe stata una vera e propria calugna.
-Sì, signor preside…Ma noi non c’entriamo nulla! Quando siamo arrivati era già così!-
Si affrettò a rispondere, alzando quegli smeraldi angosciati sul viso del mago.
-Sì, come no…-
Il sussurro sarcastico di Hermione si sentì chiaro nel silenzio opprimente, facendole meritare un’occhiataccia carica d’odio da ben quattro persone – Harry, Draco, Blaise e Diamond.
Il preside guardò Alexis e poi si voltò.
-Seguitemi anche voi Zabini, Black. Meglio parlarne in tranquillità.-
E si dileguò nella folla seguito di malavoglia dal trio e dai Serpeverde.
Draco lanciò un’occhiata inquisitoria a Blaise e quello si limitò a fargli un cenno con la mano, come a dirgli che gli avrebbe spiegato tutto dopo. 

Quando arrivarono nello studio di Allock, quello continuava a ripetere frasi sconnesse e vanitose su contro incantesimi improbabili che secondo i cinque studenti neanche esistevano.
Il preside lo ignorò prontamente, deponendo Mrs. Purr sulla scrivania stracolma di foto di Allock che guardarono l’animale disgustati. Poi prese un gran respiro, quasi ne avesse strettamente bisogno per decidere bene cosa fare, si stropicciò gli occhi da dietro gli occhiali a mezzaluna e infine si voltò. Il suo sguardo ricadde immediatamente su Alexandra e Blaise.
-Dunque, la signorina Granger sostiene di avervi visto sulla scena prima del loro arrivo. Cosa ci facevate in quel corridoio e perché non eravate alla festa?-
Alexis e Blaise si guardarono e poi fu lei a sospirare e a prendere parola.
-Siamo stati alla festa e Potter puo’ confermarlo…Io e lui abbiamo persino ballato insieme.-
Il preside si voltò verso il bambino sopravvisuto, alla ricerca di conferma.
Harry annuì.
-Sì è vero. Ho visto anche Zabini: era in compagnia di Malfoy, Nott e altri Serpeverde.- asserì. – e poi…-
Ma si bloccò, guardando incerto Alexandra senza sapere bene cosa dire.

Infondo, mica poteva raccontare della loro litigata, no?
-Sì, signor Potter?-
Lo incitò Piton, lanciandogli un’occhiataccia inquisitoria.
Harry guardò ancora Alexandra, indeciso e fece per rispondere. Ma fu lei a parlare, precedendolo.
-Poi io e Potter abbiamo avuto una discussione. Lui voleva sapere di mio fratello Sirius e potete immaginare quanto abbia potuto darmi fastidio sentir parlare di quel buono a nulla. Così, irritata, ho abbandonato la festa. Avevo assoluto bisogno di aria.-
Raccontò, e il suo tono fu così freddo e sicuro che anche lei non ci si riconobbe affatto.

Chi era a parlare?
Di certo non Alexis Lily Potter.
No.
Era il mostro.
Sempre lui.

Infondo, a stare tanto tempo con i Serpeverde, forse stava diventando davvero una di loro.
Il pensiero le fece male in qualche modo, pensando a ciò che avrebbero detto di lei i suoi genitori se fossero stati vivi e se lei si fosse comportata in quel modo.
Già, ma i suoi genitori erano morti e molte cose erano andate in un verso completamente diverso.
Silente la guardava in silenzio interessato e la Black poteva quasi leggergli una nota divertita nello sguardo azzurrino. Lui sapeva benissimo che gli stava mentendo ma non disse né fece nulla. Si limitò ad osservarla.
A disagio, lei distolse lo sguardo, tornando a dedicare la sua attenzione su Piton.
-Ero seduta sui gradini dell’ingresso di Hogwarts quando Blaise mi ha trovata.-
Il professore di pozioni si girò a guardare Blaise che annuì, come a confermare la versione della compagna.
-Sì, quando l’ho vista andar via mi sono affrettato a seguirla e l’ho trovata seduta sui gradini. Siamo rimasti lì fuori insieme per una mezz’oretta. Diciamo che Alexandra era un po’ alterata per tutta questa faccenda così l’ho aiutata a sfogarsi. Stavamo tornando al dormitorio quando…-
Ma anche lui come Harry prima si fermò, guardando Alexis con fare indeciso. Lei ricambiò lo sguardo e poi tornò a fissare il professore.
-Abbiamo trovato il pavimento completamente bagnato e poi infondo al corridoio ho visto qualcuno. L’ho seguito, ma quando sono arrivata sul posto, non c’era più nessuno. Chi avevo visto era sparito, lasciando dietro di sé solo quella scritta orrenda…E Mrs. Purr…-
Spiegò con una tranquillità che in realtà non sentiva, ma si appurò di omettere alcuni dettagli, come il fatto che lei aveva visto in faccia l’autore, ma non lo ricordava dopo essere svenuta.
Hermione le lanciò un’occhiata ancora diffidente. Non credeva affatto alla versione raccontata dalla Black, ma non disse nulla. Infondo non spettava a lei crederle o meno.
-Avevamo appena trovato la scritta, quando sono arrivati Potter e i suoi.-
Aggiunse Zabini.
Piton si voltò a guardare i tre odiosi grifoni.
-E voi, invece, cosa ci facevate in quel corridoio? Perché non eravate alla festa?-
Domandò con tono sospetto.
Harry, Ron ed Hermione si lanciarono in una serie di spiegazioni confuse.
-Eravamo alla festa di complemorte di Nick quasi senza testa! C’erano un sacco di fantasmi…Loro potranno dirvi che eravamo là…!-
Piton li scrutò non troppo convinto e poi si voltò a guardare il preside, che fece spallucce in un atteggiamento davvero buffo, specialmente se pensato su di lui.
-Innocenti fino a prova contraria, Severus.-
Annunciò pigramente e il professore si limitò a fissarlo senza aggiungere altro.
Per un po’ calò un silenzio pensieroso che fu rotto all’improvviso da un lamento di Gazza.
-La mia gatta è stata uccisa! Qui ci vuole una bella punizione!-
Gridò inferocito, lanciando un’occhiata omicida ai cinque ragazzi.
Silente si voltò a guardarlo con apprensione e sorrise rassicurante.
-Non è morta Argus: è stata pietrificata…-
Spiegò con tono pacato.
Gazza lo guardò incerto e balbettò qualcosa di poco comprensibile.
-Peccato che non fossi presente: conosco il contro incantesimo che l’avrebbe risparimata!-
Si vantò Allock, meritandosi un’occhiataccia da parte di tutto il corpo insegnanti e dei cinque studenti.
Silente lo ignorò ancora, andando vicino a Gazza e battendogli una mano sulla spalla.
-Riusciremo a riportarla in vita, Argus. Da quel che so la professoressa Sprite ha una fiorente coltivazione di Mandragole. Non ci vorrà troppo a fare l’antidoto per la pietrificazione.-
Spiegò bonario, facendo un cenno verso la professoressa di erbologia, che sorrise rassicurante a sua volta. Gazza si limitò a singhiozzare sommesso.
Poi il preside dedicò di nuovo l’attenzione sui cinque studenti, facendo un cenno verso l’uscita dello studio.
-Bene ragazzi, potete andare ora. Solo un’ultima cosa…-
I ragazzi si fermarono immediatamente, pronti ad ascoltare.
Ma il preside si concentrò solo su Alexis, scrutandola con un’occhiata seria e penetrante, quasi avesse voluto leggerle nella testa le risposte a quelle domande che voleva porle.

-Signorina Black…C’è per caso qualcosa che vuole dirmi?-
Le chiese con tono tranquillo.
Alexis lo osservò per un lungo secondo, che a lei sembrò davvero un’eternità in cui valutare le possibilità di dirgli davvero qualcosa o tacere.
In effetti,c’erano davvero tante cose che avrebbe voluto rivelare e di cui parlare.
Come per esempio chiedergli quanto ancora avrebbe dovuto mentire a suo fratello. O se avesse qualche notizia di Sirius, che ormai non sentiva più da un mese. O parlargli delle difficoltà scolastiche, per non parlare dei problemi con Harry e Draco.
E poi, voleva anche raccontargli di quei strani sogni che ormai la tormentavano ogni notte: la voce dietro la porta brillante; il ragazzo misterioso; la dea del campo di rose blu; e la sensazione che tutto fosse dannatamente reale.
Ma nel guardare quegli occhi azzurrissimi dietro le fine lenti a mezzaluna, inaspettatamente una sola parola lasciò le sue labbra.

Semplice.
Fredda.
Concisa.
Falsa.

-No.- poi si sforzò di sorridere innocente –Niente signore.-
Mentì ancora e il preside la scrutò impassibile facendola deglutire.

Che sapesse che stava spudoratamente mentendo?
Ma infine Silente sorrise bonario e allargò semplicemente le braccia.
-Bene, allora. Potete andare e mi raccomando, dritti ai dormitori. E dimenticate questa brutta serata: sarà solo lo scherzo di Halloween infantile di qualche alunno annoiato…-
E seguiti da queste parole, gli studenti lasciarono lo studio di Allock, dirigendosi alle proprie Sale Comuni senza proferire parola alcuna.

 

 

 

 

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x miyuko: Finalmente ecco il nuovo capitolo Gemy! So che non è granchè, ma spero che non sia completamente da buttare ç____ç

 

x 13_forever: Ciao e benvenuta nella mia storia^-^ Sono contenta che la mia lunghissima introduzione non ti abbia annoiata e che anzi ti sia piaciuta! Fa piacere sapere che a qualcuno interessa anche della scrittrice dietro la storia XD E ovviamente sono strafelice del fatto che anche il capitolo ti sia piaciuto!
Passando a rispondere alla tua domanda: Alexis non puo’ dire ad Harry di essere sua sorella perché per lui sarebbe uno shock. Se all’inizio non l’aveva fatto solo mossa dal consiglio di Silente che voleva darle quella tranquillità che presentarsi come Alexis Potter non le avrebbe dato, ora ha paura della reazione del fratello nel constatare che lei è proprio la sorellina che lui cerca tanto. Diciamo che credo che in queste situazioni ci voglia sempre tanto tatto e Alexis sta cercando il momento e il modo migliore per dirgli la verità.
Il fatto che Sirius sia però di nuovo sotto caccia da parte degli Auror non le semplifica le cose perché teme che venendo allo scoperto possano costringerla ad aiutarli a catturare Sirius.
Spero di essere stata abbastanza chiara e se hai altri dubbi non esitare a chiedere, mi raccomando!^^
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, nonostante non lo annoveri affatto tra i miei preferiti. Continua a farmi sapere che ne pensi, mi raccomando!=)

 
x PiKkOlA_mAnGiAmOrTe: Grazie mille per i complimenti!^^ Anche se in ritardo, eccoti il nuovo capitolo! Spero ti sia piaciuto, fammi sapere, ci tengo!

 
x VoldiSplatter: Mia carissima e adoratissima Voldi chiedo immensamente scusa per il ritardo *si prosta* Come al solito, leggere le tue recensioni-papiri mi fa sempre piacerissimo! Le recensioni così lunghe come le tue e piene di dettagli sono quelle che mi danno la spinta maggiore e sempre più voglia di scrivere e continuare questa storia! Per cui un GRAZIE è davvero d’obbligo! Sono stracontentissima di vedere che il capitolo scorso ti sia piaciuto tanto e spero che questo nuovo non abbia deluso le tue aspettative in maniera eccessiva ç___ç Mi farò perdonare con il prossimo, promesso! E’ già in fase di scrittura e arriverà molto presto! E lì Draco…Sssssh! Non posso spoilerare XD Bhe, dato che Blaisuccio ti piace tanto, spero che apprezzi questo capitolo almeno per lui e per la sue crescente apprensività *lol* e anche per il suo improvviso lato serpeverde *mooolto sexy secondo me XDXD* Okay, la smetto di fare la scema… E’ che le tue recensioni mi fomentano tantissimo!!! Amo leggerle e poi risponderti, sul serio! E’ una cosa che mi fa sentire fiera di ciò che scrivo per il fatto che a te piaccia tanto da spingerti a lasciarmi queste meravigliose recensioni!
Per quanto riguarda il pezzo del karaoke, se ne avrò occasione lo inserirò sicuramente!
Poi, quando avrai scritto qualcosa intorno all’immagine, voglio sapere cosa eh u___u
Vabbhè e dopo quest’altra rispostona, mi accingo a lasciarti sperando che tu nel frattempo non mi abbia abbandonata e che abbia voglia di lasciarmi un’altra delle tue recensioni-papiro che mi rendono strafelicissima*____*

 
x elita: Ciao cara! Chiedo perdono per il ritardo del capitolo ç___ç *si frusta*
Comunque sto bene sì, un po’ stanca e stressata, ma bene! Tu?
Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto e spero che, nonostante questo non sia granchè, tu abbia come sempre voglia di farmi sapere che ne pensi!
Ho riferito ad Harry il tuo messaggio, sta cominciando a prepararsi per venire.
Draco, dopo la brutta notizia, ha cominciato a sbronzarsi di brutto e non vuole più recitare nella mia storia.
Ma lo sto riportando sulla retta via e vedrai che dal prossimo capitolo si farà perdonare eccome! >___<
Bhe, ti aspetto allora, sperando che almeno un po’ questo capitolo ti sia piaciuto! 
 

x le_montagnine: Bhe, devo dire che leggere la tua recensione mi ha lasciata piacevolmente sorpresa!*O* Grazie mille per le belle parole che mi hai detto, mi hanno aiutata tantissimo con la stesura di questo e del prossimo capitolo –che arriverà a breve.
Intanto spero che questo ti sia piaciuto e che non abbia deluso le tue aspettative!
Mi auguro che tu e tua sorella vogliate ancora seguirmi e farmi sapere che ne pensate, mi rendereste davvero felice! =)

 
x sackiko_chan: Eccoti il nuovo capitolo! Spero ti sia piaciuto, fammi sapere mi raccomando, ci tengo! =)

 
x xLory:
Grazie mille per i complimenti carissima!*___* Eccoti il nuovo capitolo, dimmi che ne pensi, mi raccomando!!

 
x Minnieinlove: Cuginetta cara finalmente ecco il nuovo capitolo! Anche qui c’è una piccola spruzzata di Ron/Hermione –quanto è protettivo il tuo RonRon *lol* e che lingua lunga Herm XD-
Spero ti sia piaciuto e sono stata davvero contenta che la dedica ti sia piaciuta!
Aspetto di sapere che ne pensi!!

 
x alexandra611:
Ecco il seguito mia cara! Mi auguro che ti sia piaciuto nonostante a me non dica molto…Spero comunque di rifarmi con il prossimo capitolo, che arriverà a breve! Intanto mi auguro che tu continui a seguirmi e a farmi sapere che ne pensi!
E grazie mille per i tuoi complimenti!!!!^___^

 
X Elly11:
Mia carissima Elly, non sai che gioia leggere la tua recensione! Sul serio, mi ha fatta emozionare tantissimo!*OO* Sul serio hai letto tante volte ogni mio capitolo??? La cosa non puo’ che rendermi fiera e orgogliosa! Ti adoro per questo>____<
E non ti preoccupare non mi sono affatto addormentata: sono le recensioni lunghe come le tue che mi danno la spinta per continuare a scrivere questa storia!
Dunque, spero che il capitolo ti sia piaciuto e che tu voglia ancora farmi sapere che ne pensi!!

 

 

 

   
 
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