Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Novelist Nemesi    25/10/2009    1 recensioni
-Di solito la polizia concede la grazia alle persone come lei. Dopotutto, lei è una vittima… Ciò significa che forse anche nella polizia c’è qualche persona che collabora con questa gente. Non può fidarsi di nessuno, e l’esapserazione l’ha portata qui…- L si trova di fronte a un nuovo caso. Con questa storia Nemesi torna nell'universo di EFP, affrontando un tema diverso. Sperando di riuscire a colpirvi, Nemesi vi augura buona lettura come sempre!
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Watari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tutta la mattinata la passò con gli occhi fissi su uno schermo, ritrasmettendo costantemente le stesse immagini, gli stessi suoni, gli stessi orrori. Anche quando bussarono alla porta non fece un passo, e nemmeno quando entrò Watari con Caroline, vestita con abiti decenti e non più un accappatoio sporco.
Watari sospirò, rivolgendosi a Caroline –Devo andare a sbrigare le commissioni che mi ha assegnato. Non ci metto molto-
Caroline annuì e con un sorriso salutò Watari, che se ne andò in tutta fretta.
Non ci fu sorpresa quando vide cosa guardava L, ma ora basta. Non poteva continuare così. Prese il telecomando e spense la Tv, gettandolo poi via. L si girò svogliato verso di lei.
-Quando sei arrivata?- chiese
-Dovresti smetterla di intestarditi così. È morta, e ormai si sa come-
-C’è qualcosa che non mi torna nel video-
Ebbene, avevano recuperato il video della telecamera presente nella stanza di Caroline, dove Erin aveva messo fine alla propria vita. Sin dall’inizio L si era convinto che non si trattasse di suicidio, ma dovette ricredersi. Cioè, che si fosse tagliata lei di sua spontanea volontà i polsi era effettivamente vero. Ma il video mostrava che prima di morire era stata picchiata da qualche uomo per farsi dire con chi collaborava, cosa avesse detto. E lei preferì morire, soprattutto per mano sua, piuttosto che parlare.
Quindi, cosa c’era ancora nel video che insospettiva L?
-Il video è un po’ sgranato… A volte i pezzi saltano- disse L, voltandosi verso Caroline –Per favore, vai a prendere il telecomando, così ti mostro-
Caroline lo guardò un po’ stizzita, ma andò comunque a prenderlo. L glielo strappò dalle mani e fece ripartire il video.
-Guarda questa scena- Erin veniva presa a pugni.
-Ebbene?-
L rimandò indietro e fermò il nastro –Il video mostra che sono le quattordici, quindici minuti e trentasette secondi. Ora osserva attentamente- rimandò un po’ avanti e rifermò l’immagine. Caroline spalacò leggermente gli occhi.
-Adesso l’orologio della telecamere mostra le quattordici, diciassette minuti e cinquanta secondi-
-Potrebbe essere un guasto del video-
-La fattura è pessima. Stando alle perquisizioni, non sembravano telecamere scadenti, ne consegue che il video è stato manomesso. Dev’essere successo qualcosa in quei due minuti…-
-Per esempio?-
-Forse qualcuno si è fatto scappare l’altro rifugio…-
-Rifugio?-
-Mentre Erin veniva minacciata, alcuni uomini asserivano al fatto che avevano spedito tutto di là, lasciando anche intendere che era un luogo freddo. Caroline, tu ne sai niente?-
-No… Ci informavano a malapena di quando ci pagavano…-
Doveva immaginarselo. Bè, almeno la cosa sicura era che dovevano cercare un posto freddo. Lì per lì gli vennero i posti più disparati. Siberia? Islanda? Scozia?
-E’ come cercare un ago in un pagliaio-
-Ma l’ago nel pagliaio comunque c’è-
Lei sbuffò. Avrebbe dovuto capirlo che non si sarebbe arreso.
-Comunque, cosa c’è?- chiese lui –Avevi bisogno di qualcosa?-
Caroline sorrise –Volevo solo salutarti-
-Sei in partenza?-
-Mia sorella vive a Cambridge e mi ha offerto un posto nel suo negozio. Per la sistemazione starò da lei finchè non ne trovo una, ma non credo che sarà difficile. E poi ho già comprato lì tutto il necessario per Nathan-
-Posso comunque contare su di te per questo caso? Finchè non li sbatto in galera non posso dire che il caso sia chiuso-
-Onestamente non vorrei averci più niente a che fare…-
-Solo per informazioni. E poi ormai sei libera-
E c’era dell’altro: si sentiva in debito con lui. Non era certo il tipo da voltare le spalle a uno che l’aveva aiutata –D’accordo… Solo per informazioni, però. Piuttosto, sbaglio o qualcuno è sopravvissuto nell’assalto dell’altra volta?-
-Sì, ma non basta. Voglio prenderli tutti insieme. Questi sopravvissuti non hanno aperto bocca a riguardo. Watari comunque sta prendendo le dovute precauzioni, se si ostinano a on parlare li mettiamo dentro-
-Ma hai delle prove?-
-… Qualcuna-
Lei lo guardò di sottecchi, come se avesse detto una cavolata –E dove sono?-
Lui non rispose, congedandola gentilmente –Non dovevi andare?-
Dopo qualche giorno purtroppo quegli uomini rimasti si ostinavano a non parlare: Watari a volte li teneva senza cibo per qualche giorno, nella speranza che crollassero, e invece nulla. Qualcuno si era suicidato, e il resto non potevano fare altro che mandarli in prigione.
-Pazienza, troveremo un’altra strada. Per il momento andiamo a esclusione- disse L, chiedendo a Watari di prenotare un viaggio.

Ringrazio tutti voi che state leggendo!!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Novelist Nemesi