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Autore: Charity_Dark_    30/12/2009    4 recensioni
Si fermò improvvisamente. Possibile che quel rumore provenisse dagli alberi di fianco a lui? O era solo la sua immaginazione che gli giocava questi scherzi? Si, probabilmente si...era solo in quella strada no? Un altro schiocco. Il ragazzo ormai al culmine della paura prese a correre il più velocemente che poteva. Un altro rumore... o era solo il suo cuore che continuava a martellare in modo incontrollabile contro il suo petto? No.. Non era quello... Lo sapeva... Qualcuno.. Anzi..qualcosa, lo stava seguendo... Ne era più che certo... Oltre al rumore dei suoi passi, oltre al suo respiro affannoso e al battito del suo cuore che sembrava scoppiargli in petto, c'era qualcuno dietro di lui.
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buio.
Questo era tutto quello che il giovane ragazzino riusciva a vedere nonostante l’imponente luce della luna che, quella sera, risplendeva completa sopra la grande città.
Sapeva che non doveva uscire le notti di luna piena. I suoi genitori glielo avevano raccomandato tante e tante volte, ma quel giorno li aveva disubbiditi. Colpa della curiosità che attanaglia ogni bambino a cui una cosa viene vietata.
Era uscito dalla finestra in modo da non essere visto, ed ora rimpiangeva di averlo fatto.
Sentiva diversi rumori intorno a lui, ma non aveva il coraggio di girarsi per paura di scoprire chi o cosa lo stava seguendo.

Si fermò improvvisamente.
Possibile che quel rumore provenisse dagli alberi di fianco a lui? O era solo la sua immaginazione che gli giocava questi scherzi? Si, probabilmente si...era solo in quella strada no?
Riprese a camminare, più velocemente questa volta, una parte di lui era convinta che non era nulla di più che frutto della sua immaginazione, l’altra invece sapeva che non era vero e che prima arrivava a casa meglio era.

Un altro schiocco.
Il ragazzo ormai al culmine della paura prese a correre il più velocemente che poteva.
Un altro rumore... o era solo il suo cuore che continuava a martellare in modo incontrollabile contro il suo petto?
No.. Non era quello... Lo sapeva... Qualcuno.. Anzi..qualcosa, lo stava seguendo... Ne era più che certo... Oltre al rumore dei suoi passi, oltre al suo respiro affannoso e al battito del suo cuore che sembrava scoppiargli in petto, c'era qualcuno dietro di lui.
Comunque sia, quella cosa si stava avvicinando, lo sentiva, lo percepiva...
Continuò a correre ancora più in fretta, prendendo una scorciatoia che tagliava per il parco.
Il dolore al fianco destro era insopportabile, tanto che dovette fermarsi per un istante a riprendere fiato.
Un ringhio basso lo fece paralizzare… Che cosa avrebbe dovuto fare? Ricominciare a correre o restare immobile con la vana speranza di non essere visto?
Optò per la seconda opzione e si rannicchiò dietro ad un albero..
Passò quella che sembrò un’eternità, la decisione migliore ora era quella di ritornarsene a casa nel suo letto morbido e scordarsi di quella brutta faccenda. Il ragazzo si alzò guardandosi attorno con circospezione, trasse un respiro profondo e ricominciò a correre.
Non appena lo fece sentì raschiare il terreno, si girò e inciampò in una lunga radice che, da sempre, di giorno, era stata oggetto di molti giochi con alcuni suoi amici. Cercò di rimettersi in piedi ma qualcosa lo afferrò per la gamba e lo trascinò verso di se.
Lanciò un urlo che lacerò completamente quell’apparente serata tranquilla, cercando in vano di attirare l’attenzione; allora cercò di separarsi da quella stretta mortale aggrappandosi a tutto quello che riusciva ad afferrare in prenda alla disperazione.
Un altro ringhio lo fece voltare terrorizzato, denti acuminati, lunghi e sporchi di sangue incrostato si stavano avvicinando sempre di più, facendosi sempre più vicini…


Remus J.Lupin si svegliò di soprassalto madido di sudore nella sua camera al numero 12 di Grimmuald Place.
Era la quarta notte che si sveglia per colpa di quell’incubo.
Ed era la quarta notte che non riusciva ad addormentarsi per via di tutti quei particolari che riaffioravano nella sua mente; il terriccio sotto di se, l’umidità della sera... Ma specialmente il dolore provato durante quella manciata di secondi in cui quell’animale faceva penetrare i denti nella sua gamba per saziarsi.
Rabbrividì a quel pensiero ancora vivo nella sua mente e cercò di pensare ad altro.
Guardò la sveglia. Erano le due e mezza di notte quindi ricadde tra i cuscini quasi imprecando. Quel giorno avrebbe dovuto fare il turno di notte ma ormai era sicuro che non sarebbe riuscito ad addormentarsi più.
Si alzò e si diresse verso il bagno, si guardò allo specchio e quello gli rimandò l’immagine di se stesso con la faccia stravolta, i capelli spettinati e vari graffi su tutto il suo corpo.
‘Dovresti darti una sistemata..’ disse assonnato lo specchio.
Remus non rispose anche se sapeva benissimo che era vero… Aveva un aspetto abbastanza consunto, lo sapeva, e il suo compagno, Sirius Black, non faceva altro che ripeterglielo ogni giorno di più.
Ritornò in camera, indossò una maglia e un paio di pantaloncini corti; andò in cucina, prese due birre, comprate rigorosamente sotto stretto ordine di Padfoot, e ritornò di sopra, fermandosi non nella sua camera ma in quella di Sirius.
Aprì direttamente la porta sapendo che bussare non sarebbe servito a niente visto il russare dell’amico.
‘Lumus’ sussurrò appena in tempo prima di inciampare su una pila di riviste di moto da corsa.
‘Sirius?’ domandò alla figura stesa supina sul letto.
‘Mmh…’ fece quella girandosi dall’altro lato.
‘Sirius svegliati!’
‘Mmh…’
‘Pad giuro che ti butto giù dal letto!’ Sbuffò Remus.
‘Ehy! Quello non è rigore!! Chi ti ha insegnato ad arbitrare una partita di Quidditch?’ Farfugliò.
‘Oh dai Sirius!’ sospirò Remus.
Comprendendo che l’amico non si sarebbe svegliato con una semplice scrollata azionò il piano che lui e James avevano ideato ad Hogwarts quando erano in ritardo per le lezioni.
Prese per la vita Sirius che continuava a ronfare, e lo buttò giù per terra con un bello schianto.
‘Che c’è? Che succede??’ strillò Sirius alzandosi di botto.
Remus non riuscì a non sghignazzare, mostrando la sua vera natura da malandrino.
‘Che cosa vuoi? Ma che ore sono? E perché ero sdraiato sul pavimento?’ chiese Sirius con voce impastata dal sonno.
‘Beh, credo che ormai si siano fatte le tre della notte ed eri sdraiato sul pavimento perché ti ci ho buttato io…’ rispose Remus evitando la prima domanda.
‘E perché diavolo l’avresti fatto?’ sbottò Sirius irritato.
‘Beh.. non ti svegliavi!’ si giustificò Remus senza evitare di sorridere sornione all’espressione infuriata dell’amico.
‘Ringrazia Merlino se non ti crucio in questo istante’ sbuffò Sirius passandosi una mano tra i capelli.
‘Ora però dimmi perché mi hai svegliato’ aggiunse incrociando le braccia.
‘Beh…’ l’espressione di Remus si rabbuiò. ‘L’ho risognato..’
‘Oh..’ fece Sirius dimenticandosi di essere arrabbiato.
‘Come ti senti ora?’ chiese cauto sapendo che non era la prima volta che Remus si svegliava dopo aver sognato la notte in cui Fenrir Greyback lo morse.
‘Io… Io non lo so..’
‘Dai su.. Vieni qui!’ disse Sirius avvicinandosi a braccia aperte e stringendo l’amico in un abbraccio.
‘Grazie Sirius’ mormorò Remus.
‘E di che?’ sdrammatizzò Padfoot.
Si sciolsero dall’abbracciò e dopo che Sirius si accorse che l’amico si stava avvicinando alla porta esclamò; ‘eh no Moony! Tu non vai a nessuna parte adesso! Resti qui, non mi va che ritorni di là tutto solo…’
Il volto aggrottato di Remus si trasformò in un timido sorriso, completamente grato all’altro che sapeva cosa fare e cosa dire al momento giusto.
‘Sai.. Stavo pensando ad una cosa..’ mormorò Sirius coprendo entrambi con l’enorme coperta.
‘Ah si?’ rispose Remus girandosi senza più la minima intenzione di dormire.
‘Eh si..’ fece Sirius con aria da uomo vissuto.
‘Allora? A cosa pensavi?’ lo incitò il licantropo.
‘Che potremmo trascorrere la nottata in modo molto piacevole e farti passare quel brutto incubo..’ sussurrò rauco.
‘Mmh..’ fece Remus tracciando con l’indice i contorni del collo di Sirius. ‘E come, di grazia, vorreste trascorrere questa nottata?’
‘Non saprei.. Se vuole le posso dare una piccola dimostrazione’ ridacchiò Sirius.
‘Con molto, molto piacere!’ esclamò complice Remus avvolgendosi nella coperta con Sirius che, senza perdere tempo, stava già baciando le labbra del dolce lupacchiotto che tanto amava.


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Spero che apprezzerete questa breve one-shot! Inizialmente era una Remus/Tonks, ma adorando le Remus/Sirius ho cambiato idea quasi subito xD

Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate, anche con critiche!^^
Alla prossima!!!=)
MsMontana
   
 
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