-beh…ora che vi siete conosciuti..io posso andare…- dice stropicciandosi le mani con un sorriso stampato sul volto. -e tu Becky…fai la brava mi raccomando. Tornerò tra un mese, non è tanto in fin dei conti!- mi passa una mano tra i capelli scompigliandomi. Indispettita mi sposto –stai tranquilla…ho 16 anni, quasi 17…so badare a me stessa…- rispondo fissando il baldo giovane a cui sono stata affidata…credo tanto che sarò io la sua baby sitter…non lui il mio! Mamma gli si avvicina e gli stampa un bacio sulla guancia –Prenditi cura di lei, mi fido…ah…e se fa qualcosa che non va bene non esitare a sgridarla mi raccomando!- gli strizza un occhio -ehm…certo!- dice imbarazzato passandosi nuovamente la mano tra i capelli…ma che è? Un tic??? mamma scompare dalle scale –ciao Becky, ciao Rob…ah…Becky! Ricordati di chiamarmi sempre alla sera alle 7!- urla lei facendo rimbombare la sua voce per i corridoi. sbuffo ridendo e mi giro verso Robert. rimaniamo per un po’ a fissarci imbarazzati –beh..non vorrai rimanere qua per tutto il mese no?- dice sorridendo –oh certo…- scuoto la testa e entro in casa. è ben arredata, non c’è dubbio…i mobili devono essere alquanto costosi, così come ogni genere di tecnologia presente…forse è un po’ disordinata…ma che dovevo aspettarmi da lui? -seguimi, ti faccio vedere camera tua…- lo seguo attraverso un corridoio e arriviamo a una porta in legno chiaro -bene..spero ti piaccia!- dice sorridendo. apro la porta: un letto matrimoniale è al centro della stanza ricoperto da un lenzuolo rosa con sopra tanti cuscini. Di fronte c’è un armadio cabina con uno specchio enorme. le tende rosate lasciano filtrare la debole luce dalle finestre. -è bellissima…- dico sussurrando. E lo è veramente…una cabina armadio!!! Peccato che non abbia così tanti vestiti per riempircela tutta! -e di qui c’è il bagno!- mi indica una porta accanto alla scrivania -grazie- gli sorrido. mi siedo sul letto e rimango per un po’ a fissare la mia nuova dimora fino a che la sua voce interrompe i miei pensieri -hai già fatto colazione?- -ehm…no…tu?- -nemmeno…- risponde passandosi per l’ennesima volta la mano tra i capelli –vuoi andare a fare colazione in centro?- -oh…beh come vuoi tu…a me va bene anche una semplice tazza di cereali…non ho gusti complicati!- dico sorridendo -vada per la tazza con i cereali allora…mi risparmi di camuffarmi…- -camuffarti?- chiedo stranita alzando un sopracciglio. La mia faccia deve essere altamente stupida perché inizia a ridere -beh…sì, camuffarmi…- si limita a rispondere e scompare dalla camera… Rimango per un po’ a pensare a quelle sue parole fino a che la mia attenzione viene richiamata dalla vibrazione del mio Samsung…è Miranda, mi sta chiamando…probabilmente si chiede perché oggi non sono ancora a scuola… quanto è smemorata…gliel’avrò detto 100 volte! -Rebecca è pronto!- urla Robert dalla cucina…beh…la richiamerò io più tardi! mi dirigo verso la cucina rimanendo incantata ancora una volta…è enorme, tutta in acciaio, modernissima simile a quella dei film… -Becky per favore…non Rebecca!- lo correggo spostando il mio sguardo sul suo -oh..scusa è vero!- risponde passandosi la mano tra i capelli… mi scappa una risatina -che c’è?- chiede sorridendo sedendosi al tavolo -no niente…è che ti passi in continuazione la mano tra i capelli…è un tic?- -mmmh…più o meno…diciamo che lo faccio molto spesso…senza accorgermene…- -attento…guarda che rimarrai senza capelli a 40anni!- -oh..beh…correrò questo rischio…esiste pur sempre il trapianto no?- dice sorridendo e corrugando la fronte -se ci tieni ad avere un bel parrucchino in testa…sì!- Ridiamo tutti e due…devo dire che non è antipatico, forse non sarà così pesante vivere un mese con lui… -oggi non vai a scuola?- chiede tutto a un tratto… ecco, come non detto… -ehm…sono già le nove..per oggi posso saltare!- -mmh…tua madre mi ha detto di non azzardarmi a farti perdere neanche un giorno!- -eddai! Ma per oggi cosa ci vado a fare??? Ormai! E poi lo sa anche mamma che oggi è impossibile andare!- -e va bene per oggi sei scusata..ma da domani a scuola tutti i giorni!- -certo papà!- dico ridendo -così mi fai sentire terribilmente vecchio…chiamami zio per lo meno…fratello maggiore ma non papà!- -mmmh vada per fratello maggiore allora!- ridiamo tutti e due. Inevitabilmente si passa ancora la mano tra i capelli e mi fissa…che occhi…sono bellissimi…li ho già visti da qualche parte…Robert….Robert…l’ho già sentito… Robert Pattinson!!!