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Autore: Miky Jane Malfoy    05/01/2010    3 recensioni
Sono passati diciassette anni da quando Hermione e Draco si sono sposati, e hanno avuto la loro prima figlia, Eveline. Da quando questo strano gioco che è la vita ha cambiato le carte in tavola, facendo accadere cose che mai e poi mai avrebbero pensato potessero succedere. Non a loro. Eppure, sono qui. Insieme agli amici di sempre, Ginny e Harry, Pansy e Blaise, Daphne e Ron, Neville e Luna; Ma comunque, sempre loro. Il destino ha compiuto il suo corso. Ma il gioco della vita, non finisce mai. Non può avere termine, perchè tutto continua a girare. E stavolta, nell'occhio del ciclone, ci sono i loro figli. E' con loro che, adesso, il destino gioca. Facendoli ridere, piangere, gioire, rattristarsi, odiare, amare. Facendogli mettere in gioco il tutto per tutto. Facendoli crescere, cambiare idee e opinioni. Facendoli maturare, insegnandogli ad affrontare le cose e ad apprezzare ciò che hanno. Facendogli capire quali sono le cose che valgono realmente. Perchè in fin dei conti, come disse tanto tempo prima qualcuno, nel gioco della vita non importa chi sei, o chi credi di essere. Ciò che conta, è quello che hai dentro al cuore.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà! Buonasera =) E tanti auguri a tutte le "befaninine" come me che leggono! Eccomi di nuovo qui a pubblicare il quinto capitolo ^_^ Non ho resistito fino a domani, visto?
Ma tutte le considerazioni le faccio gìù, ora vi lascio alla lettura!



Lunedì mattina, in genere, sono poche le persone sveglie che si incontrano nei corridoi di Hogwarts. Perlopiù noti zombie, gente che si trascina da una classe all'altra senza sapere esattamente dove sta andando, o perchè ci sta andando, ragazzi immersi in una depressione tale che viene da chiedersi cosa si siano alzati a fare.
Ma non quel lunedì mattina.
C'era agitazione, fermento, ansia, eccitazione, la sentivo dentro di me e la respiravo nell'aria circostante. E credevo anche di sapere di chi era il merito. Sorrisi davanti allo specchio, immaginandomi la faccia schifata di Alice se mai mi avesse vista. "Fai pena!" questo avrebbe detto.
Ma gli occhi verdi e il sorriso gentile che ricordavo erano impressi a fuoco nella mia mente, e non vedevo l'ora, per la prima volta nella vita, di arrivare nell'aula di Pozioni.
Quando scesi in sala comune, venni accolta da una sonora risata, e in un primo momento non capii. Poi, lo vidi. James era seduto sul tavolino e aveva gran parte dei ragazzi della squadra di quidditch intorno. Stava raccontando, evidentemente, un aneddoto interessante che li aveva fatti piegare in due dalle risate. Naturalmente, quando incontrai il suo sorriso, sorrisi anch'io.
"Buongiorno Evee" mi salutò.
"Buongiorno James" lo raggiunsi e lui mi fece sedere sulle sue gambe. "Cosa stavi raccontando di tanto esilarante?"
"Veramente niente di divertente. Stavo tentando di spiegare a questi zoticoni il prossimo schema che dovremo attuare nella partita di quidditch contro Serpeverde, e hanno cominciato a venire fuori mille storielle dell'ultimo minuto parecchio interessanti. E quindi ridevamo"
Alzai gli occhi al cielo. "Non voglio saperle. Su questo, sono un pò meno Grifondoro di voi"
"Niente che riguardasse tua sorella, Eveline" mi avvertì Cameron Levis, il battitore, insieme a Cristopher Potter. Sorrisi.
"Ci credo, Cam, grazie. So che James non direbbe niente di male su Alice. Però ci sono altri serpeverde che trovo simpatici. Per esempio Christina"
Cameron avvampò e immediatamente mi diedi della stupida. Sapevo che aveva una cotta per la sorella gemella di Jason da una vita, ma me ne ero completamente dimenticata.
Cristopher scoppiò a ridere. "Non preoccuparti Evee, non si azzarderebbe a parlare male nemmeno di lei"
"Mi dispiace" mi scusai, ma Cameron stava già ridendo di nuovo. Era ciò che trovavo simpatico in lui, sapeva ridere di se stesso. Invece sua sorella più piccola, Lana Levis, era odiosa. Aveva 16 anni ed era di serpeverde. L'avevo incontrata poche volte, e quelle poche volte mi era sempre sembrata refiosa e dannatamente antipatica.
Continuammo a ridere e scherzare per qualche minuto, finchè l'arrivo di Ellison non mi distrasse e saltai in piedi. "Buongiorno Ell! Scendiamo per colazione?"
"Oh, siamo elettriche stamattina eh? chissà perchè" rise.
Dietro di lei arrivò anche Lily, seguita a ruota da Sirius. Andai a salutare entrambi con un bacino. "Ciao ragazzi"
"Ciao Evee. Stamattina ho la prima lezione con il tuo belloccio!" esclamò Sirius ridendo.
"Non è il mio belloccio, Sir!"
Lui rise. "Abbiamo visto tutti come lo guardavi ieri sera. Mio fratello non ne è stato molto contento scommetto"
James lo guardò male, lui gli fece la linguaccia e si precipitò verso il ritratto della signora Grassa. "Anzi sarà meglio che mi muovo, non voglio fare tardi"
"Ecco scappa, scappa, piccoletto!" gli urlò dietro il maggiore dei Potter "tanto prima o poi ti prendo"
Io, Ellison e Lily ci aprimmo in una sonora risata. Dopodichè anche la figlioletta di mezzo si diresse verso l'uscita del dormitorio. "Scendo anch'io. Mi vedo con Andrew prima di colazione. Buona giornata fratellone. Evee, Elli"
James venne verso di noi contrariato. "Vorrei uccidere i miei fratelli"
Ellison rise "Come ti capisco. Mio fratello Richard si è preso una cotta colossare per tua sorella Lily, e non fa che tormentarmi"
"Preferirei mille volte che uscisse con Richard. Andrew Tyler è il più grande idiota della scuola di Hogwarts. Non per niente è un tassorosso"
"James!" lo rimbeccai "Non essere offensivo adesso."
"Perchè? Conosci qualche tassorosso che non sia un emerito stupido?"
Ellison rise e mi diede una spintarella "Non ha tutti i torti stavolta, Evee"
Scossi la testa "Siete impossibili"
Scendemmo le scale e sull'ultimo scalino notai Jason, appoggiato alla colonna. Istintivamente mi fermai e mi voltai verso James. "Per favore James. Non attaccare briga, okay? andate dritti. Io lo saluto e vengo via subito"
Lui annuì e senza guardarmi mi superò, con Ellison. Solo quando furono spariti oltre l'angolo scesi più in fretta e lui si voltò a guardarmi. "Ciao splendore"
"Ciao Jass. Buongiorno. Che ci fai qui?"
"Ero in questo corridoio perchè la McGranitt voleva parlarmi e ho pensato di aspettarti"
Gli sorrisi e accettai il braccio che mi offriva. "Allora, tua sorella mi ha detto che dovrebbe venire tuo padre"
"Esatto. Ho ricevuto una lettera di mia madre proprio ieri sera, ha detto che l'incontro con Silente è oggi, quindi mi verrà a cercare verso l ora di pranzo. Dopo pozioni" realizzai improvvisamente.
"Non sarai in fibrillazione anche tu per quel Cristian McFly" alzò un sopracciglio guardandomi. "Tua sorella lo detesta già"
"Mia sorella?"
"Si, Alis. Me l'ha detto l'altra sera"
Ero confusa "Non pensavo l'avesse conosciuto anche lei"
"Infatti non l'ha conosciuto, però così, a pelle. Secondo me è perchè piace a tutte. Lei deve fare da bastion contrario" rise tra se, e io risi per la sua faccia.
"Non ti starai per caso prendendo una cotta per mia sorella, Jass?"
"Oh, eccome! Ho anche provato a dirglielo, ma mi ha detto di prendermela con Malfoy della mia taglia" e detto questo mi abbracciò avvicinandomi a lui.
"Sei incorreggibile"
"Lo so" mi diede un bacio sulla guancia e mi lasciò andare. "Dovresti prendere un pò ad esempio il suo modo di fare, sai? avresti molti meno problemi a convincere i ragazzi indesiderati a lasciarti in pace" E ridendo per qualcosa che non potevo capire, mi prese per mano e insieme ci dirigemmo verso la sala Grande.
"Perchè Alice ha avuto problemi con qualcuno?"
"Lei?" rise di nuovo "assolutamente no. Se la cava egregiamente con le questioni sociali"
Sorrisi "Lo so. Ha preso da mio padre, è una leader" Jason annuì.
Entrati in sala, mi lasciò la mano e mi salutò, dirigendosi verso la sua tavolata. Mentre camminavo verso i miei amici, passai lo sguardo in rassegna al tavolo dei professori, e lo trovai che mi stava guardando. Mi sorrise e mi fece un segno con la testa. Avvampai, restituendolo. Non stavo nella pelle: la giornata sembrava non passare mai!

Invece, alla fin fine, passò, e in men che non si dica mi ritrovai davanti all'aula di Pozioni. Ero la prima, insieme ad Ellison e James. Cristian, anzi, il professor McFly, era già dentro, e quando ci vide li fuori uscì con un sorriso.
"Buongiorno ragazzi. Siete i primi alunni del settimo anno che conosco" mi guardò con quei suoi occhi abbaglianti "E' un piacere rivederti, Eveline Malfoy"
"Piacere mio, professor McFly. Mi spiace molto per l'altro giorno"
"A me per niente" rise lui "se non mi fossi finita addosso non credo avrei mai trovato il professor Silente"
"Parlavo della parola d'ordine, signore. Non le avrei mai fatto quella specie di test, se avessi saputo che lei era un professore"
"Mi ha molto divertito il tuo giochetto, ehm, signorina Malfoy" rise di se stesso "Non mi viene bene questa formula del "lei". Mi fa ancora strano che tutti me la rivolgano. A volte non me ne accorgo e rischio di parlare con voi ragazzi informalmente"
"Lei è giovane professore, credo sia normale" gli sorrisi, incapace di distogliere gli occhi dai suoi.
"Sei molto gentile"
Dovetti per forza abbassare gli occhi, perchè i suoi erano troppo caldi e profondi. Mio Dio, Eveline. Mi dicevo. Cerca di calmarti. Respira, non diventare sempre così rossa! E' un professore, per l'amor del cielo!
Finirono per arrivare anche gli altri studenti, primo fra tutti Jason, e prendemmo posto all'interno dell'aula. Non so nemmeno come, mi ritrovai in ultimo banco, con James alla destra e Jason alla sinistra. Nel parapiglia dei posti, non mi ero accorta che mi avevano incastrata. Ellison, per fortuna, era subito davanti a me con Grace Melis, la ragazza-piovra, che continuava a provarci imperterrita con James.
Mi impegnai sul serio, ma riuscii poco a seguire la lezione. Mi sorprendevo a guardare le sue mani che armoniose seguivano il ritmo delle sue parole, ad osservare i suoi capelli che prendevano sfumature diverse a seconda dell'inclinazione della testa davanti al calderone, i suoi occhi entusiasti. E più di una volta i nostri sguardi si incrociarono, e abbassai di scatto la testa, imbarazzata. Mi regalava sempre un sorriso, ogni volta che mi guardava.
Quando infine capimmo cosa dovevamo fare, e cominciammo a lavorare sui nostri pentoloni in peltro, Cristian si mise a camminare avanti e indietro per l'aula, e mi passò di fianco più volte.
"Molto bene, Eveline" mi sussurrò, guardando il colore del mio liquido ambrato.
"Grazie professore" alzai lo sguardo e me lo ritrovai più vicino di quanto mi aspettassi. Accidenti Evee. Mi ero ridotta a parlare da sola. Ti stai prendendo una sbandata colossale! Per niente popodimeno che il tuo professore di Pozioni.
Mancavano cinque minuti alla fine quando terminai la pozione e la misi in una boccetta. Poi ci appiccicai il mio nome sopra e mi diressi alla cattedra, dove il professor McFly si era seduto. "Tenga professore"
"Grazie signorina Malfoy. Sei stata in gamba" sorrise di nuovo. Che sorriso spettacolare, ragazzi. Un brivido mi corse lungo la spina dorsale.
Tornai al mio posto e raccolsi le mie cose. Quando suonò la campanella, i ragazzi si precipitarono fuori come al solito, le ragazze invece, tutte senza eccezioni, erano straordinariamente calme. Io presi in spalla la borsa, salutai educatamente e lasciai l'aula.
"Bleah" commentò James, quando fummo a distanza di sicurezza.
"Cosa c'è?" domandai.
"E' squallido e penoso. Ti guarda in modo viscido, mi fa ribrezzo. Gli piaci sicuramente a quel vecchiaccio"
"Vecchiaccio?! James, ha pochi più anni di noi! E comunque non è assolutamente vero. Al contrario, è molto competente e gentile"
"Con te"
"Con tutti"
"Con te particolarmente"
"Oh va bene. Come vuoi. Sei petulante quando vuoi avere ragione a tutti i costi!" sbottai. Lui mi guardò stralunato e mi pentii immediatamente della mia uscita. "Mi spiace James, non volevo essere cattiva. Sono solo.. parecchio confusa"
"Non pensavo bastassero qualche sorriso e due o tre occhiate dolci per farti confondere. Ti piace, vero?"
Brava Eveline. Bravissima. E adesso come te la cavi, se è così palese?
"Non essere sciocco James. E' un bel ragazzo, ma è il mio professore. Mi conosci"
Non sembrò convinto, ma smise di fare domande. "Non ti ho mai vista distratta come oggi" si scusò. Certo che no. Pensai. Perchè non lo ero mai stata!
Qualche minuto dopo, ebbi un'ulteriore sorpresa. Mentre salivamo gli scalini dei sotterranei, mi sentii chiamare da una voce assurdamente familiare, e quando alzai lo sguardo vidi Alice di fianco a papà.
Sorrisi felice, e mi lanciai verso di lui di corsa. "Papà!"
"Amore mio. Ciao"
"Sono contenta di vederti"
"Anch'io Piccola mia. Come stai?" mi chiese, distaccandomi un pò da lui.

"Benissimo" mi rispose, guardandomi. Le sorrisi fiero. Era così dolce ed entusiasta che mi ricordava incredibilmente Hermione. Poi si staccò da me e si voltò a guardare indietro. Seguii il suo sguardo e repressi un gemito. Ovviamente, con chi poteva essere?
"Ciao James, come stai?"
"Ciao zio Draco. Tutto bene, grazie. Vado in sala grande a mangiare"
"Buon appetito" lo salutai. Poi tornai alle mie due bambine.
"la scuola? tutto apposto?" domandai, mentre cominciavamo a camminare verso l'uscita. Era strano trovarmi li con loro. Ascoltavo i loro racconti, le poche frasi di Alis, le lunghe descrizioni di Evee, le loro piccole e grandi avventure. Le osservavo muovere le mani concitate, sbuffare, alzare gli occhi, illustrandomi cose che io potevo soltanto ricordare.
I loro piccoli e grandi problemi mi facevano sorridere, mentre mi guardavo intorno. Quanti ricordi, in quel posto. Hogwarts era la mia seconda casa, e un pezzetto del mio cuore sarebbe per sempre appartenuto a quel luogo. Ai suoi alberi maestosi, alle torri più alte e nascoste, all'acqua scura del lago, al campo da quidditch, alla biblioteca e all'infermeria, persino.
Guardai Eveline senza in realtà capire ciò che stava dicendo. La guardavo e mi sembrava così grande, così donna, così matura. Avrebbe lasciato anche lei traccia di se in quella scuola millenaria, anche lei l'avrebbe conclusa e se ne sarebbe andata. Poi prese parola Alice, e mi voltai verso di lei.
Così piccola, eppure già così grande. Era inutile da nascondere, i miei gioielli stavano crescendo. Mi sembrava quasi fossero passati pochi minuti da che le tenevo in braccio, entrambe.
"Papà? mi stai ascoltando?"
"Si scusa Alice. Questo posto mi provoca mille ricordi e mi distraggo"
"mi mancherà terribilmente" commentò Eveline, voltandosi verso sua sorella. "Viviti questo posto il più a lungo possibile, Alis"
La abbracciai. "Ehi, anche voi mi mancate terribilmente a casa. Anzi, dovete proprio muovervi a far passare quest'anno"
"Povera mamma. La stai facendo impazzire, vero? me lo scrive sempre nelle lettere" mi accusò Eveline puntandomi un dito contro. "dice che sei un continuo lamentarti di qualunque cosa"
Risi. "Mamma esagera. Non mi lamento sempre"
"Sicuramente ti lamenti abbastanza"
"Che pretendete tutt'e tre si può sapere? Le mie bambine sono quaggiù tutte sole, e io non posso controllarle in nessun modo! Mi fa impazzire il pensiero di non potervi proteggere"
"Credimi papà" mi disse Alice facendosi scappare un sorriso "mi so difendere da sola. Ed Eveline ha tutta la protezione che vuole. Dovresti sentire come litigano Jason e James per lei"
Alzai un sopracciglio "Proprio questo temevo"
Evee rise "Non darle retta papà. La fa più grande di quello che è per farti preoccupare"
"non è assolutamente vero. E poi ora è arrivato questo professore di Pozioni che sembra un fotomodello, ed Eveline è pazza di lui"
Mi svegliai del tutto e mentre un mostro verde prendeva spazio nel mio stomaco voltai a guardare la mia "bambina" più grande. "Come?!"
"non è vero papà!"
Ma scattò in piedi e cominciò a correre, così mi alzai anch'io per rincorrerla, mentre Alice restava seduta sull'erba e ci guardava scuotendo la testa. E fu normale pensarlo. "Che cambiamento dai tempi di Hogwarts, Draco Lucius Malfoy!"



...My Space...
Allora, ecco arrivato Draco a scuola! Lo so che compare solo nella parte finale del capitolo e non ne sarete affatto soddisfatte, ma vi assicuro che nel prossimo sarà molto più presente ^_^ E scatenerà tutta la sua gelosia verso le figliolette adorate.
Adesso, passo a rispondere alle vostre recensioni!

vcullen: Ciao! Ti ringrazio per i complimenti, e per quanto riguarda la precedente fanfiction, come ti ho già scritto nell'e mail, si intitola "il gioco della vita" ^_^ Per quanto riguarda i capitoli precedenti, eh già, guai grossi per tutti :)  Aspetto la recensione per questo chap! Un bacione!

reb: Ciao! Mi spiace molto averti fatto aspettare così tanto per il proseguimento della storia, e sono contenta che i precedenti due capitoli ti siano piaciuti ^_^ Per quanto riguarda la storia, dunque.. Alice si, è proprio la copia di Draco, e credo che, andando avanti, ti renderai conto che può essere anche peggio del padre ^_* Sembra incredibile, eh? E ti confesso che è anche uno dei miei personaggi preferiti!
Per quanto riguarda James, Evee e Jason, anche se non posso rivelarti cosa succederà, posso confermarti il casino pazzesco che ti immagini ^_^  E sull'erede Zabini e la piccola Malfoy la penso proprio come te. Adesso la differenza d'età si sente molto, ma sai, quando si tratta di me è sempre meglio seguire il detto "mai dire mai" ^_*
Passiamo al nuovo professore di pozioni. Credo, purtroppo, che da questo capitolo ti sei resa conto che non ho potuto assecondare la tua richiesta: la giovane Eveline è a dir poco cotta di lui! Però chissà, magari andando avanti si rivelerà un pò meno un idiota. Ricorda che fin'ora avevi sentito solo il parere di Alice, e hai visto solo la sua visione delle cose. Magari, già da questo nuovo capitoletto ha preso un aspetto un pò migliore =)
Ed è arrivato anche Draco ^_^ anche se solo nella parte finale del capitolo, ti assicuro che nel proseguimento avrà più spazio ^_^ Aspetto la tua recensione! Un bacio!

Un grazie anche a tutti coloro che hanno letto e non recensito e a chi aggiunto la storia e/o me tra i preferiti! Ci "leggiamo" presto!
Un bacione, Miky.
  
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