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Autore: Mirwen    26/01/2010    10 recensioni
“Hogwarts è casa.Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive …. Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo. Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità". Enif Aurora Icecrow
“Un’ultima cosa… ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, MA non dovete disperare… dovete trovare la luce nell’oscurità… continuate a stare uniti e solidari come avete dimostrato di essere ieri e nessuno potrà fermarvi… non lasciate che la paura si ponga tra voi e i vostri amici… ricordate: non siete mai da soli… dev’esser questa la nostra forza. “ Dal cap. 3
“Comunque… qualcuno deve essere stato…insomma prima il padre di James, poi Emily, adesso questo signor Greathead… e solo perché sono amici di Silente” Dal cap. 6
“Io ti trovo splendida” Dal cap. 9
 “Lo dirò una sola volta… prova a tradirmi e il mondo magico e quello Babbano messi assieme non saranno abbastanza grandi per nasconderti…”" Dal cap. 12
Era quello l’avvertimento: se non la vedete come noi non vedrete altro. ” Dal cap. 15
Storia vincitrice del Best WIP, Best Original Character e Best FF Monica's Choise dei Never Ending Story Awards
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le lacrime della Fenice' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Capitolo 15

Safely for the last time.

 

 

 

 

Capitolo 25: Magie Avanzate Grado Ottimale

Maggio arrivò al suo termine e con esso arrivarono i MAGO. I dormitori del settimo anno erano sottosopra, pochi studenti avevano dormito quella notte.

“Enif! L’altro nome dell’aconito?”  gridò Mary uscendo dalla doccia in evidente stato di panico.

“Luparia… diavolo Mary è programma del primo anno! Tra Luma, erbologia e Lily l’avrai sentito un migliaio di volte!”

“Non me lo ricorderò mai…” piagnucolò la bionda vestendosi.

“Io credo di essermi dimenticata tutto…” esordì Alice fissando quasi in trance la finestra aperta “Tu come fai ad essere così tranquilla, Enif?” chiese osservandola.

“Sai che Enif non è tranquilla, finge fino a tre secondi prima quando esplode…” ridacchiò Lily sistemandosi i capelli.

“Lily!” gridò l’amica.

“Andiamo a colazione…” disse la rossa pensando che tutto ciò che potevano fare per l’esame di erbologia l’avevano fatto.

“Mi si è chiuso lo stomaco…”

“Mary…muoviti…” la trascinò Alice.

Ma le ragazze non erano le sole ad essere in ansia, difatti in Sala Grande c’era qualcun altro che di mangiare non aveva proprio voglia.

“Peter mangia qualcosa…” disse piano Remus.

“Wormtail vuoi svenire durante l’esame?” lo spronò Sirius, ma il ragazzo osservava, verdognolo in volto, il piatto di porridge che aveva davanti.

“Non preoccuparti Peter, hai studiato tantissimo, sono sicuro che erbologia andrà bene oggi…” cercò di tranquillizzarlo James, finendo la terza porzione di colazione.

“Prongs, quella è la quarta ciotola di budino?” chiese Sirius perplesso.

“Ho fame…”

“Non è fame… è nervosismo… forse dovresti smettere di mangiare, non vorrei essere fidanzata con una pluffa…” disse Lily rubando la ciotola di mano al ragazzo e stampandogli un bacio sulla guancia. Sirius si sporse indietro afferrando Enif per un braccio e trascinandola sulle sue ginocchia.

“Agitata?” chiese osservando le mani tremanti della ragazza.

“No!”

“Non mi sembra…” la ragazza sbuffò allungandosi sul tavolo a prendere un biscotto.

 

Tutti i ragazzi del settimo anno che frequentavano erbologia erano riuniti fuori dalla Sala Grande.

“Non ce la farò mai…” erano le prime parole che Peter pronunciava quel giorno.

“Pet…” Remus gli mise una mano sulla spalla, il ragazzo scosse la testa nervoso.

Ad un tratto la porta di aprì e la professoressa Pomona Sprite li guardò sorridendo.

“Venite ragazzi…”

Enif si aggrappò alla mano di Sirius.

“Agitata?”

“Da morire!”

I ragazzi vennero chiamati dentro in ordine alfabetico, venendo smistati nei posti a loro assegnati. Enif guardò Lily dall’altra parte della sala, lesse il suo labiale.

“In bocca al lupo…” la bruna annuì in risposta.

“Avete quattro ore… Cominciate…” esclamò un esaminatore del ministero: un ometto basso con i baffi.

Lily osservò il foglio comparire davanti a lei, sorrise leggendo la prima domanda.

“Quale vegetale può indurre all’isteria? Quali sono le sue caratteristiche e dove si trova?”

Iniziò a scrivere.

Qualche banco più avanti Peter muoveva frettolosamente la mano sul foglio che era permesso portare di brutta copia. Quello che gli esaminatori non potevano sapere era che Peter dissimulava il movimento della penna che avrebbe, in realtà, scritto tutto da sola. Non era una penna autoscrivente e nemmeno una penna copiante, era per quello che aveva superato i controlli degli esaminatori, era una semplice penna con qualche optional… Per spiegare da dove essa venga dobbiamo tornare indietro agli esami del quarto anno, quando i Malandrini cominciavano a credere che Peter venisse davvero bocciato in qualche materia agli esami di fine anno. Alla fine sotto l’insistenza di tutti Remus aveva escogitato un altro dei suoi, come li chiamava Sirius, colpi di genio del male: aveva dotato la penna di Peter con un incantesimo in modo che imitasse, guidando la mano di Peter, ciò che Remus stesso stava scrivendo con la sua. L’incantesimo, abbastanza complicato a star sentire James, funzionò a meraviglia e Peter passò gli esami, neanche a dirlo il metodo fu utilizzato a turno durante i compiti in classe, per quanto Remus continuasse a dire che doveva essere usato solo in momenti di emergenza, sembrava ci fosse sempre un’emergenza al momento dei compiti. Al quinto anno infine collegarono non due ma tutte e quattro le loro penne nell’incantesimo e James diede il tocco finale trasfigurandole in penne anticopiatura. Era con questo stesso metodo che si preparavano a passare gli scritti, o almeno ad aiutarsi a vicenda nel passare gli scritti… in fondo un po’ di brutta copia dell’uno, un po’ dell’altro e il testo diveniva un lavoro di gruppo in cui il voto migliore lo prendeva sempre e comunque Remus che tendeva a non suggerire più del necessario… ma torniamo ai MAGO del 1978.

 “Dove viene usata la radice di Pimpinella?” Peter alzò la penna dal foglio, osservando la domanda, Pimpinella? Si chiese perplesso, ricordava il nome divertente che li aveva fatto scompisciare durante l’ora di erbologia ma a cosa serviva? Scribacchiò sulla brutta copia un Pimpinella = pozione pepata?, un paio di secondi dopo la mano di Peter stava scrivendo un Sì.

Il ragazzo sospirò, allora tutto quello studio non era stato inutile.

 

“E il Nuphar viene usato nelle pozioni cicatrizzanti, perché aiuta a fermare le emorragie…” sorrise Peter

“E come lo riconosci?” chiese Remus, il ragazzo sembrò pensarci su.

“Devo proprio riconoscerlo?”

“Cosa pensi che ti faranno fare a parte trapiantare qualche vaso?” chiese ironico e nervoso Sirius, lui di piante non ci capiva niente… era lì solo perché gli serviva il MAGO di erbologia per fare l’Auror assieme a James.

“Mhmm… allora… è un pianta acquatica…”

“E già qui abbiamo fatto un passo avanti…” sorrise Enif incoraggiante, il ragazzo ci pensò ancora su.

“Giallo?”

“O porporino… comunque sì…forma?”

“Tipo ninfea?” balbettò Peter.

“Esatto! Coraggio Peter che andrà tutto bene!” esclamò Lily alzando un pollice nella sua direzione.

 

A fine giornata erano per l’ennesima volta riuniti tutti assieme nel dormitorio maschile.

“Dovevate vedere la faccia dell’esaminatore quando gli è esploso quel grosso bozzo di bobotubero addosso…” stava ridendo James.

“La tua solita fortuna…” borbottò Sirius punzecchiandolo con la penna.

“Domani tu hai Babbanologia, è solo orale giusto?” chiese Peter a Sirius.

“Sì… così pomeriggio c’è Babbanologia e la mattina c’è Aritmanzia che ha solo lo scritto…” disse rapidamente Enif, sfogliando una tabella carica di numeri, lettere e significati.

“Non capisco come ti fa a piacere quella roba…” borbottò Sirius guardando la tabella.

“È interessante, per esempio Sirius: S è 1: bellezza, ricchezza, impulsività; I è 9: giustizia e umanità, irrascibilità e buona postura…”

“Buona postura?” la interruppe Sirius sorpreso

“Sì… il suono della I fa pensare alla stabilità…”rispose Enif piccata, Lily rise, la bruna continuò “…R è anch’essa 9, la I l’abbiamo già vista, la U è il 3: l’accumolo… non è la prima vocale del tuo nome quindi saltiamo la parte dell’amore…” ridacchiò continuando “ può indicare qualcosa di oscuro, il superamento di una paura ancestrale. E poi torniamo alla S… tuttto ciò saresti tu Sirius….”

Il ragazzo la guardò dubbioso… nella prima parte ci aveva azzeccato…

“Dovevi vedere la mia faccia quando il professore ha analizzato il mio di nome…” ridacchiò Remus al ricordo “R della giustizia, E è la prima vocale quindi passione, M dello stacanovista, U del lupo, S dello sconvolgimento. Signor Lupin, mi sembra una persona tormentata…” disse il ragazzo imitando la voce del professore. I ragazzi si misero a ridere.

 

♦♦♦

 

“Morgana! Ma da dove l’hanno tirato fuori quel testo!” sbottò Enif gettandosi di mala grazia accanto a Sirius, il ragazzo stava sfogliando un settimanale babbano.

“Non lo so… anche a voi usciva una predizione sulla fine del mondo?” chiese Lily sedendosi in braccio a James, lui la strinse a se dandole un leggero bacio sulla guancia.

“Sì… ma c’era o no una sorta di rinascita alla fine?” disse dubbiosa Enif passando una mano tra i capelli di Sirius, sbirciando l’articolo che stava leggendo, sembrava parlasse di macchine mandate nello spazio. 

“Oddio… non lo so… e la sequenza di numeri?” continuò la rossa

“Presagiva il buon esito degli esami… ironico l’esaminatore…” ridacchiò Remus.

“E io pensavo fosse uno scherzo…” si lamentò Enif, Lily annuì.

“Tanto so che vi sarà andato magnificamente…” esclamò James “insomma siete le persone più intelligenti qui dentro, se non fate faville voi… noi restiamo qui un altro anno…” rise “anche perché c’è qualcuno che oggi non ha neanche aperto libro…” disse infine osservando Sirius. Il moro alzò svogliatamente gli occhi dalla rivista.

“Sto studiando per questo pomeriggio…”

“Su una rivista?”

“Attualità babbana… il professore ci ha riempito di mensili, settimanali e quant’altro nell’ultima lezione…”

“Potete smetterla?” chiese Peter, gli occhi arrossati dalla notte passata sul libro di trasfigurazione “vorrei studiare per domani, o la McGrannit mi uccide… do solo cinque MAGO che prenda almeno quelli…”

 

♦♦♦

 

Sirius era fuori dalla Sala Grande, era l’ultimo perché l’esaminatore aveva deciso di cominciare da fine lista.

Enif e i Malandrini erano appoggiati al muro accanto a lui, tutti erano armati di libri, studiando per l’esame di Trasfigurazione imminente.

“Black Sirius…” esclamò un voce dall’interno della Sala.

“In bocca a me…” sussurrò Remus scherzando.

“Crepa!” ridacchiò Sirius entrando dopo aver ricevuto un bacio porta fortuna dalla sua ragazza.

 

Quando la porta si chiuse alle sue spalle il ragazzo sorrise. Al centro della Sala Grande era stata fatta apparire un casetta babbana… a Sirius ricordava la villetta della sorella di Lily che lui e i Malandrini avevano addobbato per le feste. Poco più avanti a lui c’erano un paio di scatoloni e quello che sembrava una cabina guardaroba.

“Signor Black è pregato di abbigliarsi da babbano…” la voce dell’esaminatore veniva dalla casa, sorrise cominciando a trafficare negli scatoloni. Individuò subito jeans, maglietta e camicia scozzese; si vestì ridacchiando al pensiero di assomigliare allo stereotipo del taglialegna.

“È pregato di entrare ora…” disse di nuovo la voce.

Il ragazzo notò subito il trabocchetto… un mago invitato in casa sarebbe entrato senza problemi, magari dal camino… suonò il campanello attendendo che l’esaminatore gli aprisse la porta.

L’uomo che gli si presentò davanti era alto, portava abiti babbani ed aveva i capelli scuri striati di grigio per quanto poche rughe incrinassero il volto duro.

“Bene, sempre meglio del suo predeccesore che ha cercato di entrare dalla finestra…” rise il mago, Sirius si disse dovesse avere più o meno cinquantanni, forse nemmeno.

“Benvenuto Signor Black, prego…” disse lasciandolo entrare e guidandolo in cucina. “Sono Mattew McDenius, lavoro nel dipartimento contatti con i babbani… reparto abbastanza desertico purtroppo…” scherzò. “Prego, si sieda Signor Black…”.

Sirius si sedette al tavolo della cucina e l’esaminatore fece lo stesso.

“Mi dica, Signor Black, come mai il rampollo di una nobile famiglia purosangue ha seguito il corso di babbanologia?” Sirius osservò il mago, il tono di compiacimento con cui l’aveva detto gli dava l’impressione che McDenius avesse conosciuto suo padre… in fondo anche l’età era quella.

“Beh… se devo essere sincero all’inizio è stato per capriccio… non volevo essere un solito Black… e in secondo luogo molti dei miei amici sono di origini babbane e non avrei voluto fare brutta figura con loro…” l’esaminatore annuì soddisfatto, a questo punto cominciò a chiedere a Sirius il programma del corso, cosa avevano trattato in generale, come avrebbe potuto spostarsi nel mondo babbano se avesse dovuto andare a trovare un parente in America, chi o cos’era un laringoiatra, e infine gli chiese addirittura di preparare un the alla maniera babbana.

McDenius stava sorseggiando il the quando si disse che il ragazzo aveva superato la prova.

“Bene, Signor Black, mi congratulo.. il migliore della giornata…” sorrise il mago stringendogli la mano “Un’ultima domanda, tanto per curiosità… qual è l’argomento babbano che più le interessa?”

“Le motociclette…”

 

♦♦♦

 

“Ma dov’è finito?” chiese ad alta voce Enif un po’ preoccupata. Sirius era in esame da un’ora e mezza… tutti avevano finito in venti minuti… cosa poteva essere successo.

“Non è che l’esaminatore se l’è mangiato?” scherzò James. 

“Lo avrebbe già digerito a quest’ora…”

I cinque osservarono la porta sigillata della Sala Grande, quando all’improvviso si aprì. Ne uscirono sia Sirius che l’esaminatore, stavano parlando tranquillamente.

“E così il sidecar appare a comando…” stava dicendo Sirius

“Geniale, a dir poco geniale! In effetti le leggi sull’uso improprio dei manufatti dei babbani dicono che non si possono stregare oggetti babbani per usi babbani, ma a solo uso di un mago… quindi le modifiche che ha fatto alla sua moto sono conformi alla legge… anche perché con l’impianto di invisibilità ha ovviato anche al problema dell’avvistamento…” il mago notò i ragazzi che osservavano Sirius. “Beh… buon proseguimento Signor Black…se mai passasse in moto al ministero sarei curioso di vedere questo gioiellino…”

“Si figuri, se passerò al ministero non mancherò di avvertirla… arrivederci…” salutò il ragazzo mentre McDanius se ne andava. Si voltò i ragazzi lo osservano.

“Beh?”

“Come beh? Ti sei comprato il professore con la moto?”chiese Remus

“Remus, miscredente… non potrei mai… a fine esame mi ha chiesto quale argomento babbano fosse il mio preferito… semplicemente sembra sia anche il suo…”

  

♦♦♦

 

I giorni passarono lenti: l’esame di  trasfigurazione con la richiesta di trasfigurare la stessa McGrannit in un oggetto e ritorno provocò il panico in gran parte degli studenti, fu memorabile la tazza con gli occhiali e il cappello di Peter, mentre Minerva vide rovinato il suo cappello preferito da dei eleganti fiorellini rosa un volta ritornata se stessa dopo l’esame di Sirius.

“Ma non l’ho fatto apposta…” si scusò Sirius con Enif convinta che il ragazzo avesse lasciato apposta le decorazioni sul cappello, probabilmente nemmeno la McGrannit era convinta dell’innocenza di Sirius infatti dopo l’esame prese il ragazzo in disparte.

“Terrò il cappello come ricordo di uno dei più brillanti e indisciplinati studenti che mi siano capitati…” disse, per poi andarsene com’era venuta, mentre la risata di Sirius eccheggiò nel primo piano.

Degli altri ragazzi che dire? Trasfigurazione fu l’apice della gloria di James che trasfigurò la McGrannit in una coppa in vetro rosso con incisto in oro il blasone di Grifondoro, neanche a dirlo Minerva oltre ad essere colpita dalla difficoltà dell’incantesimo - dovuto non solo alla trasformazione di un essere umano, organico, in qualcosa di inorganico ma addirittura usando più materiali assieme- fu quasi commossa dalla scelta del soggetto. Enif, Lily e Remus se la cavarono egregiamente nonostante la bruna fosse convinta che la sua teiera-McGrannit l’avesse guardata arcigna.

Il quarto giorno di esami fu dedicato ad antiche rune, per la gioia di Enif che finì l’esame in un’ora delle due previste, Remus a ciò commentò dicendo che Enif oramai pensava in rune.

E di divinazione, corso seguito da pochissime persone, tempo che i malandrini usarono per prepararsi all’esame di astronomia del giorno dopo.

Remus era, suo malgrado, un asso in astronomia ma nonostante questo quasi esplose a ridere in faccia all’esaminatore quando gli chiese, come domanda per assicurargli un Eccezionale con lode, un argomento del terzo anno: come si svolgono e come influiscono le fasi lunari.

L’ultimo giorno della prima settimana fu dedicato a pozioni. Quello fu il giorno in cui Lily venne messa al corrente delle “penne malandrine” e si trovò a suggerire metà compito a tutti gli amici. 

Di seguito ci furono incantesimi, cura alle creature magiche, storia della magia e per ultimo difesa: l’esame più aspettato e temuto dagli studenti.

 

I ragazzi stavano rileggendo gli ultimi appunti prima dell’esame scritto, al pomeriggio si sarebbe tenuto la prova orale… l’ultima….

“Cosa credete che ci chiederà?” chiese in ansia Mary avvicinandosi ad Enif.

“Che ne so…” sbottò Sirius.

“Ehi non arrabbiarti, siete voi quelli che di solito sanno sempre tutto…” sorrise incerta “beh… in bocca al lupo ragazze…” disse poi alle amiche prima di allontanarsi.

“Ti sembra carino rispondere così alla gente?” chiese Enif, pur capendo l’ansia in cui versava tutto il corso.

“Scusa… è che il compito lo ha scritto McSorar… non mi sorprenderei di qualche tiro mancino…”

“Ciò che mi preoccupa è il colloquio…” disse leggermente Remus “McSorar mi odia dal giorno in cui mi ha scoperto…”

“Remus! Per l’amore del cielo!” esclamò Lily “Sei il migliore del nostro anno! Il migliore! Fagli vedere chi sei a quell’Auror fallito!” la foga di Lily fece sorridere tutti, alleggerendo il morale degli amici.

Peter sospirò pesantemente cercando di darsi coraggio quando McSorar cominciò a chiamare gli studenti all’interno dell’aula.

“Questo è l’ultimo… andiamo!” spronò James con un sorriso.

 

♦♦♦

 

Remus entrò con il cuore in gola, McSorar gli lanciò uno sguardo gelido, il ragazzo ringraziò il fatto che fosse l’esaminatore a correggere i compiti e non il professore. Osservò il mago del ministero: era alto e alquanto imponente, uno di quegli uomini che Sirius definiva “armadi a due ante”, al petto aveva appuntata la spilla degli Auror. McSorar gli si avvicinò, Remus fu certo che stessero guardando lui, il suo cuore sprofondò capendo che non solo McSorar ce l’avesse con lui.

 

Enif osservò il testo che appariva davanti ai suoi occhi, legge velocemente le cinque domande:

1.      Tra le creature oscure trattate ve ne sono due simili eppur diverse tra loro, in grado di essere sconfitte da un solo incantesimo. Quali sono creature? Quali caratteristiche hanno? Qual è questo incantesimo?

2.      Maledizioni senza perdono: tipologie, effetti, analisi e rimedi.

3.      Inferi, cosa sono e come combatterli.

4.      Attacchi di draghi? Come difendersi.

5.      Brutti incontri in Grecia. Spiega come il mago Bjorn Langmann sconfisse un Ecantonichiri.

La ragazza ringraziò la sua buona stella, gemma sul muso di Pegaso, che le aveva suggerito di ripassare il passaggio sui draghi prima di entrare.

Si guardò attorno: Sirius si grattava la testa poco convinto, Lily aveva già cominciato a scrivere, Peter era in stato di panico da foglio bianco, James stava scribacchiando qualcosa mentre Remus fissava la parete davanti a lui. Enif aggrottò le sopracciglia, non era normale, non c’era stato giorno in cui Remus non fosse stato calmo, lo osservò così intensamente che il ragazzo se ne accorse voltandosi verso di lei. Negli occhi dorati c’era una tristezza che Enif aveva già visto, la ragazza mosse leggermente il capo verso McSorar e l’esaminatore, Remus annuì appena. Enif scosse la testa contrariata alzando gli occhi al cielo, gli mostrò un pollice alzato pensando intensamente “Fagli vedere chi sei, Moony!”. Remus sorrise appena un po’ confortato, guardò il foglio del compito, sorrise appena nello scorrere le domande e si mise a scrivere.

 

♦♦♦

 

“Ma dove diavolo era scritta quella cosa sui draghi?” chiese Peter affranto.

“Era in uno degli appendici… della serie “Incantesimi semplici che ti possono salvare la vita…” per fortuna ieri Remus me lo ha fatto ripassare a forza…” disse James contento. Il licantropo non rispose, limitandosi a camminare affianco agli amici.

“Remus va tutto bene?” chiese Enif avvicinandosi.

“Sì… non preoccuparti…”

“Sicuro? Avevi una faccia…” Remus scosse appena la testa…

“Sono Auror…” disse semplicemente.

 

♦♦♦

 

Il pomeriggio non fu semplicemente lungo… di più… Sirius fu il primo ad uscire incolume, più o meno, dall’esame che l’aveva visto combattere con un Ly Erg, un folletto gallese vestito da soldato e con le mani sporche di sangue. Lily invece uscì trionfante inveendo contro l’esaminatore che le aveva tirato un serie innumerevole di trabocchetti. Seguì Enif che pur essendo entrata su gambe malferme era uscita gioconda felice che il suo Patronus avesse deciso di prendere un forma definita proprio quel giorno, confessò a Lily che per farlo si era immaginata sposata a Sirius.

A questo punto venne il turno di Remus.

“Ben arrivato Signor Lupin, la stavamo aspettando…” esordì McSorar con un ghigno che non presagiva nulla si buono, il ragazzo lo fissò negli occhi deciso a non abbassare lo sguardo per nessun motivo. Se McSorar voleva cercare una belva l’avrebbe trovata solo dietro ai suoi occhi, lontano dove nessuno riusciva a vederla.

“Salve Signor Lupin, sono Benjamin Owlett… Tristan mi ha parlato di lei…” il ragazzo mantenne la calma.

“Piacere di conoscerla, Signor Owlett…” disse fingendo di ignorare il significato delle parole dell'uomo.

 

♦♦♦

 

Erano passati quasi settanta minuti da quando Remus era entrato.

“Lo staranno torchiando…” borbottò Peter sconsolato.

“Non è giusto però… In questo momento Remus è uno studente come tutti gli altri…” commentò tristemente Lily.

“Credo che McSorar abbia detto al Signor Owlett di Rem…” disse appena Enif.

“Dici?” Peter era sorpreso, Silente aveva fatto promettere ad ogni professore che fosse a conoscenza del segreto di Remus di non rivelarlo mai fintanto il ragazzo era ad Hogwarts.

“Lo credo anche io… hai visto che occhiate gli lanciavano durante lo scritto?” commentò James.

 

♦♦♦

 

Remus ansimò schivando l’incantesimo di McSorar. Il signor Owlett dopo le domande teoriche aveva chiesto a Remus se aveva voglia di fare un piccolo duello per saggiarne le capacità pratiche, Tristan si era subito offerto come avversario, ed in quel momento il duello era arrivato alla mezz’ora di durata. Remus parava, schivava ma non si era azzardato ad attaccare una sola volta, Owlett lo fissava in silenzio, mentre McSorar continuava il suo attacco furioso.

Remus vide l’attimo di smarrimento del professore all’ennesimo incantesimo schivato, approfittò di quella disattenzione per schiantarlo. Owlett sorrise appena avvicinandosi all’ex-collega.

“Signor Lupin, mi può dire perché non ha mai attaccato?”

“Non attaccherei un insegnante, signore, ne un'altra persona se non fosse estremamente necessario…” Owlett fissò Remus negli occhi, i due si osservarono per un attimo. Owlett sorrise.

“Per vivere da umano ci vuole coraggio, ragazzo. Soprattutto per vivere da brava persona… Innerva…” disse poi facendo rinvenire McSorar.

“Per me può andare signor Lupin… e buona fortuna… per tutto…” sorrise appena l’uomo. Remus annuì appena.

“Grazie…” disse prima di uscire.

“Ma Benjamin… lui è…”

“Lo so Tristan… me l’hai detto… ma è inutile combattere contro un mostro che non esiste, quel ragazzo è il primo a combattere contro quella natura di se stesso… Chi è il prossimo?”

“Minus Peter…”

“E com’è?”

“Un’imbranato…”

“Credi che la prova di Bucca potrebbe andar bene?”

“Se non riuscisse a ricordarsi che per calmare quell’Hobgolblin basta del pesce e della birra sarebbe davvero una causa persa…”

 

♦♦♦

 

James uscì trionfante.

“Sai Rem, quando ho detto che volevo fare l’Auror come mio padre, il signor Owlett mi ha chiesto se volevo duellare…” disse il ragazzo allegro.

Gli amici lo fissarono.

“Com’è andata?” chiese Lily preoccupata.

“Un paio di sortilegi scudo ben piazzati, un expelliarmus e un levicorpus e McSorar penzolava a testa in giù…” ridacchiò Prongs. “Owlett ha detto che mi aspetta al corso in luglio” disse poi con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.

“Fantastico… ragazzi vi rendete conto che sono finiti?” chiese Sirius sorpreso.

“Già… abbiamo concluso i MAGO…” sospirò Remus.

“Quindi adesso si festeggia!” rise James. “Peter va a prendere le burrobirre in Cucina… tieni la mappa, Sir andiamo a preparare la Stanza delle Necessità…”

“La cosa?” chiese Enif stupita

“Ti ricordi quella stanza che dicevamo di non trovare… ecco, quella che appare quando hai bisogno di qualcosa!” rise “Forza! Via con i festeggiamenti!!!”

 

♦♦♦

 

Meno di un’ora dopo erano tutti nella fantomatica Stanza delle Necessità, o meglio tutti tranne Peter… il ragazzo arrivò poco dopo, a mani vuote.

“Ragazzi…abbiamo un problema…”

“Cosa?”

“Stavo venendo qui… sapete portando le burrobirre era difficile controllare attentamente la mappa… sono riuscito solamente a chiuderla quando ho visto arrivare Gazza…”

“Ti ha messo in punizione l’ultimo giorno di scuola?” chiese sorpreso Sirius, scandalizzato dalla perfidia del custode.

“No… ma mi ha requisito le burrobirre …”

“Cosa vuoi che importi…”

“E la mappa…”

“COSA?!!!”

Il ragazzo si guardò le punte dei piedi imbarazzato…

“Non l’ha vista in funzione però… crede sia qualche manufatto strano e pericoloso, l’ha chiusa in archivio…”

James fissò il nulla davanti a loro.

“Andrete a riprendervela?” chiese Enif preoccupata. I quattro ragazzi si guardarono.

“A cosa può servire la mappa di Hogwarts una volta usciti da qui… si parte domani…” cominciò James con un sorriso.

“Volete lasciarla a Gazza dopo tutta la fatica che abbiamo fatto?” chiese sorpreso Remus.

“Non a Gazza… alle generazioni future!” rise Sirius.

“Già ai prossimi combina guai che passeranno di qui…”

“Ai nostri eredi!” conclusero Potter e Black.

Enif e Lily si guardarono alzando le spalle.

“Quindi non è un problema?” chiese Peter sorpreso.

“No, Peter! Solo una scelta del Fato!” ridacchiò James passandogli un braccio attorno alle spalle.

 

Un rapido aggiornamento mentre gli esami infuriano ^^

Eccoci qui al penultimo capitolo... beh diciamo l'ultimo dato che l'epilogo conta poche pagine... allora a questo proposito apro un sondaggio per tutti i lettero/recensori ecc... (rispondetemi via mail o via recensione è uguale XD) 

 

Il seguito di Safely è già in cantiere (ovvero sono arrivata al capitolo 4) la mia domanda è, dato che volevo postare il primo capitolo assieme all'epilogo nel prossimo aggiornamento, voi che dite, posto un'altra storia o continuo di seguito come "seconda parte"?

 

Bene e dopo questo via alle recensioni!


 

La Nika
Come penso ora avrai intuito le romanticherie ricominceranno nei prossimi capitoli.
 PrincessMarauders
Sono felice che i capitoli ti siano piaciuti, penso che James avesse fatto una proposta pubblica Lily l'avrebbe affaturato, sai come è fatta, non ama la spettacolarità XD
Peter si se avesse potuto si sarebbe buttato addosso il mantello di James e se la sarebbe data a gambe.
Ce ne vorrà di tempo prima che Sirius si decida e penso che i Siriussini non li vedremo purtroppo...
 fairyelly83
La ragazzina con i capelli rosa ha al momento 4 anni e quindi Remus se la vedrebbe un po' brutta XD ma arriverà un po' di romanticheria anche per lui XD
 
hermy101
Eccoci qui grazie per continuare a seguirmi ^^
 
 malandrino4ever
Grazie del tuo sostegno, eh sì dovremo far in modo che Remus si vendichi... nessuno sa com'è finito Greyback alla fine che magari posso far volare la fantasia e farlo finire schiacciato sotto il piedone di Grop? XD
Alohomora
Ma la Rowling è una mangiamorte! Non ci sono dubbi XD
Alla fine il fattaccio del treno era la prova di fedeltà per Regulus se non avesse tirato lui il freno lo avrebbe fatto Severus oppure Mulciber...
Ti ringrazio tantissimo del tuo sostegno, aiuto e ispirazione.

Grazie.

 LilyAle
Grazie tante della recensione, spero che anche questo capitolo un po' frenetico ti piaccia.
Julia Weasley
Eccoci qui con i MAGO... adesso gli aspetta il mondo vero.

 

   
 
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