Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco...
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Autore: Shirin    05/08/2005    8 recensioni
Vi ricordate della piccola Hime-chan?bè non è più tanto piccola,ha 17anni ed è una bella ragazza e il suo "amico"Daichi fa una vita separata dalla sua,con un doloroso segreto nel cuore....
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda sera d'estate e una ragazza, appoggiata al davanzale della finestra della sua camera, aveva lo sguardo perso nel blu del cielo puntellato qua e là dalla bianca luce delle stelle.
A vederla pareva una ragazza normale, se non fosse che come suo migliore amico aveva un peluche e altri suoi amici abitavano in un altro mondo, al di là del cielo che stava osservando. Il suo nome era il mondo della magia, ed era popolato da persone che fisicamente erano i sosia di altri che abitavano sulla Terra, ma caratterialmente completamente diversi.Inoltre questi erano tutti dotati di poteri magici incredibili.
Himeko era venuta a conoscenza di quel mondo tre anni prima. Una sera, infatti, una ragazza identica a lei era entrata dalla finestra della sua camera, e le aveva donato un fiocco magico; in più aveva dato la voce al suo pupazzo preferito, Pokotà, affinché l'aiutasse ad imparare ad usare e ad avere cura del suo regalo speciale. Da quel giorno aveva vissuto tante e fantastiche avventure, che l'avevano fatta maturare e che le avevano permesso di stringere amicizie meravigliose.
Amicizie che le avevano fatto capire che lei andava bene così com'era, che non era solo un semplice maschiaccio, ma anche una ragazza allegra, sempre pronta a tirare su di morale chi ne avesse avuto bisogno.
Amicizie sempre presenti nei momenti difficili, sempre pronte ad aiutarla ad uscire dai guai, e a quel tempo, lei nei guai ci sguazzava che era un piacere, complice anche il suo fiocco, che usava troppo spesso a sproposito.
Quelle grandi amicizie in quei tre anni le erano rimaste vicine, anche dopo che aveva restituito il magico oggetto.
Bè vicine...non tutte..grandi amicizie...lo erano tutte?
Pokotà era il suo migliore amico e lo sarebbe rimasto per sempre E così anche Erika, la saggia principessa di quel mondo strano. I suoi abitanti le avevano concesso di mantenere i contatti.
Monica e Isabel, non sapevano niente di tutto questo, ma le adorava.
Ma Daichi....
Proprio a causa di quel pensiero i suoi ricordi si fecero più tristi.
Ci era ricascata!Anche dopo anni che non si vedevano, pensava ancora a lui, e il dolore la avvolgeva come un serpente stringe la sua preda.
Allora lui le era sempre stato pronto ad aiutarla, a confortarla, a farle battere il cuore all'impazzata quando le regalava uno dei suoi sorrisi mozzafiato, o quando per sbaglio si sfioravano.
Erano sempre stati vicini, nonostante le amiche di lui( ma ve le ricordate?ogni tanto ne spuntava fuori una nuova), le loro litigate, i suoi mitici calci in faccia(Erano portentosi!Cavoli gli lasciavano il segno della scarpa).
Nonostante tutto ciò le cose fra loro erano le stesse, e lei era sicura che non sarebbero cambiate.Almeno era ciò che credeva lei. Ma era stata solo un'ingenua al solo pensarlo.
Una folata di vento le sfiorò il viso e la riportò alla realtà.Si guardò intorno, la sua camera, Pokotà che dormiva sul letto. Guardò l'orologio sopra di esso. 00:30.
Era tardi. Si era talmente persa nei suoi pensieri che non aveva tenuto conto dell'ora.
Si mise il pigiama e s'infilò sotto le coperte, che data la stagione, erano leggere, e cercò di dormire.
Ma i ricordi che l'avevano stuzzicata, tornarono inesorabili, benché lei cercasse di scacciarli.
Tre anni prima il padre di Daichi si era trasferito per lavoro in un'altra regione, e il figlio, come il resto della famiglia, lo aveva seguito.
Le ritornò alla mente il giorno della partenza, quando era andata da Daichi, decisa a rivelargli i suoi sentimenti; ma anche lui stava per dirle qualcosa, e l'imbarazzo di aver parlato insieme li fermò. Poi però sul punto di andarsene, lui l'aveva preceduta con quella frase dolcissima: "Sai, mi piaci con quel fiocco", e lei non gli aveva più detto niente. Si ricordava che il quel momento il suo cuore batteva tanto forte, che aveva paura che scoppiasse, e delle lacrime che le avevano offuscato la vista di quell'auto, che diventava sempre più piccola, man mano che si allontanava.
Si ricordava anche della gioia provata quando il giorno dopo lo aveva visto in classe, poiché Daichi aveva deciso di non lasciare la sua scuola.
Avevano ricominciato a frequentarsi come e più di prima, però solo fino alla fine delle medie.
Infatti, dopo alcuni mesi di liceo, aveva deciso di seguire la sua passione e si era messo in viaggio mollando tutto.
All'inizio si sentivano spesso, ma poi pian piano era sparito, lasciandola nello sconforto.
Un moto di rabbia la invase ripensando a quei tempi e s'impose di non pensarci più.
Cavoli!lei l'indomani avrebbe avuto la scuola, non poteva permettersi di andarci stanca per uno stupido, che non si meritava niente.
In fondo durante tutto quel periodo era cambiata molto sia fisicamente sia caratterialmente.
Per quanto riguarda il suo aspetto, era diventata più alta, i suoi biondi capelli ormai le arrivavano fino a metà schiena. Non poteva lamentarsi neanche del suo fisico. Certo non era una top-model, ma era diventata molto più carina rispetto ai tempi delle medie; e per accorgersene bastava notare che i ragazzi che le venivano dietro erano aumentati, e anche quelli che non avevano un debole per lei, comunque la guardavano in modo diverso. Alle medie lei era il maschiaccio per eccellenza, ma era ugualmente popolare per la sua allegria. Adesso invece non le veniva più detto “sei simpatica” ma “sei una bella ragazza”, “wow che figa”.Era molto orgogliosa di ciò, aveva invidiato sua sorella così tanto un tempo, per la sua bellezza, che arrivare quasi ai suoi livelli, la soddisfaceva in una maniera incredibile. Quasi però, non del tutto perché se poteva dirsi contenta del suo aspetto,la stessa cosa non valeva per il suo modo di fare, perché se prima era sempre sorridente, felice, e infondeva serenità in chi le stava accanto, dopo che Daichi l’aveva lasciata era diventata triste, scontrosa,aveva sempre la testa fra le nuvole, e non le importava più di niente; e per questo suo atteggiamento finiva spesso a litigare con le sue amiche, Monica e Isabel, le quali inutilmente cercavano di farla reagire, di coinvolgerla, di farle dimenticare il passato, ma capivano anche loro che la maggior parte delle volte non venivano neanche ascoltate.
Con Pokotà ed Erika era diverso, era molto legata ad entrambi, e con loro riusciva ad essere se stessa e a sfogarsi.
Però se gli veniva in mente di chi era la colpa di tutto questo gli veniva una rabbia….Basta!! Doveva dormire!!
Non era la prima volta che non ci riusciva perché continuava a pensare a quell’egoista, poi però la mattina era sempre intrattabile.
E quella notte sembrava dovesse succedere la stessa cosa, allora si alzò, e cercando di non svegliare i suoi famigliari, scese in cucina e si preparò una bella camomilla. Dopo averla bevuta ritornò in camera, si rimise nel letto e pregando di fare bei sogni finalmente si addormentò.

E qui finisce il primo capitolo. Bè spero che, nonostante gli eventuali errori di ortografia,vi sia piaciuto.in ogni caso qualunque cosa pensiate fatemela sapere,bella o brutta non ha importanza,ma solo così posso migliorare…




   
 
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