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Autore: BeLLaMynA    07/04/2010    3 recensioni
Il seguito della fanfict "...And you don't know what you've done..." come avrà reagito Dom dopo le parole di Matt di quella mattina?
Genere: Suspence, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ma cosa pretendeva? Che Matt dicesse che avrebbe scelto uno tra lui e Gaia?

Oh, al diavolo Bells… sbuffò il ragazzo, mentre si coricava a letto.
Doveva riprendere le forze, l’indomani avrebbero tenuto l’ennesimo concerto e non poteva di certo deludere tutta quella gente con una misera performance.
Ma la notte non fu tranquilla come credeva.

Lui e Matt passeggiavano sulla riva di un lago.
Una mezzaluna galleggiava bassa e i suoi raggi scintillavano sull’acqua.
Come al suo solito Matt parlava senza sosta, passando da un argomento all’altro.
“Pensa a quegli avidi distruttori del pianeta..a loro non importa di cancellare meraviglie come queste?” disse, gesticolando per enfatizzare il concetto.
“Che ne sarà di noi?” scherzò Dom.
Invece l’altro lo prese sul serio.
“E i figli dei nostri figli?”
“Dovremmo fare qualcosa..”
Ma improvvisamente, Matt cambiò tono. Sprezzante, cinico.
E concluse:
“Non m’importa di loro.”
E lo baciò. Avido.
Si sentì affondare dentro di lui, mentre lo stringeva sempre di più. Le sue braccia lo circondarono e le sue mani scesero lungo la schiena, esplorandolo.
Si accorse che stava tremando.
Un calore incredibile si riversò sopra le sue carni, risucchiandogli il sangue, risvegliando terminazioni nervose che ignorava di possedere.
Il batterista gettò la testa all’indietro e si abbandonò, mentre il calore di quel bacio gli bruciava le labbra. L’estasi si approfondì, raggiunse un punto di non ritorno e lo trascinò con sé nonostante l’improvviso e acuto dolore che gli sferzò la lingua.
Il sapore della saliva di Matt gli si riversava fra le labbra avvolgendo le loro lingue come un elisir proibito.
Ma..quel sapore diventò ferroso..come..sangue.
Era dappertutto, sul suo corpo, tra le sue mani..Matt era sparito in quel liquido viscoso che lo voleva divorare..

Dom si alzò di scatto sul letto, il cuore che voleva sfondargli il petto. Rimase seduto, stordito e senza fiato, cercando di riprendersi.
Ma aveva freddo e tremava.
Fortuna volle che era ora di alzarsi e un bagno avrebbe cercato di cancellare quel terribile incubo dalla mente.


**

Il giorno seguente Matt e Dom si salutarono a denti stretti.
Dom soprattutto.
Salirono sullo stesso taxi che li portò allo stadio: la strada era piena di persone, un flusso continuo che si accumulava in un unico luogo.
Nessuno di loro sapeva che dentro quella vettura con in vetri scuri c’erano proprio i loro idoli. Ma d’altronde, in quella metropoli, quel genere di auto erano all’ordine del giorno.
Entrambi guardavano questa immagine dal finestrino, immersi nei propri pensieri.
Dom faceva ballare nervosamente la gamba destra. Avrebbe tanto voluto raccontargli si quel sogno mostruoso, magari anche scherzare assieme..ma Matt doveva aver raggiunto il suo amato regno della solitudine: alte mura invalicabili per chiunque, l’angolo remoto della sua mente.
Chissà cosa stava pensando..chissà se aveva trovato la lettera..
Arrivati nei sotterranei, scesero dall’auto e furono subito circondati dagli organizzatori e dagli sponsor.
I sorrisi finti dei ragazzi non preoccupò più di tanto la massa informe che parlava a cascata, uno sopra l’altro.
Raggiunsero i camerini.
Matt e Dom, come al solito, lo avevano in comune: anche questa volta.
Dom si sedette davanti allo specchio luminoso e mentre si versava dell’acqua osservava con la cosa dell’occhio, i movimenti di Matt.
Era più forte di lui, non poteva farci nulla.
Nonostante fosse successo l’inimmaginabile nel loro rapporto, nutriva nel silenzio un senso di protezione nei suoi confronti.
E proprio lui, si avvicinò al ragazzo seduto.
“Ho letto la tua lettera.”
Dom alzò lo sguardo che si scontrò contro quegli occhi blu oceanici.
“Perché lo hai fatto? ” continuò.
“..perchè quello che ho scritto lo penso veramente e volevo che tu lo sapessi.”
Matt tirò fuori il pezzo di carta stropicciato dalla tasca.
“Devo dirti una cosa..”
“Cioè?”
L’ultima volta che aveva sentito quella domanda era stato uno dei giorni più brutti della sua vita: ed ora, come un dejavù lo stava rivivendo in pieno. Non sapeva cosa aspettarsi, ma abbandonò ugualmente ogni pensiero.
“Non ti ho mai detto il motivo per cui lei, mesi fa, mi  lasciò.”
“Non fu per la storia del video di Las Vegas?”
“Quello è stato solo un’idiozia..non c’entra nulla..” sospirò il cantante “..lei era gelosa..”
“..g-gelosa?”ripeté meccanicamente.
“Si, gelosa.”
Ora quei splendidi e maledetti occhi lo tenevano in sospeso..inerme, senza la possibilità di scorgere oltre quel colore.
“E di chi?”
Attimi eterni di silenzio. Un respiro prima di lanciarsi nel vuoto.
“..di te.”
Dom pensò a quanto era stato cieco e stupido. A quante cose avrebbe potuto dire e invece erano rimaste chiuse dentro di sé venendo in superficie solo sul colorito paonazzo delle guancie che ricevevano un dose massiccia di sangue.
Proprio come in quel momento.
Chissà quante volte aveva parlato a Gaia di loro due, dei loro scherzi, dei momenti insieme, dei concerti..fino alla sua esasperazione.
Una voce gracchiante proveniente dal corridoio esterno, interruppe momentaneamente l’apnea.
“Tra un quarto d’ora si comincia!!!”

**

Matt fissò Dom, che stava in piedi di fronte a lui, e per la prima volta si accorse davvero quant’era bello. E non riusciva a  spiegarsi il perché.
Trattenendo il fiato, lo toccò. Quel gesto, il semplice fatto che lui gli accarezzasse la testa, infilando le dite tra le ciocche bionde, sembrò emozionarlo parecchio.
“Baciami.” gli disse d’un tratto.
“..come?!”
“Baciami.”
“Ma, Matt dobbiamo andare ricordi?”
“Lo so. Baciami.” lo afferrò e lo attirò a sé, sfiorandogli con la punta del naso la guancia. “Ora, subito.”
E le loro bocche si ritrovarono dopo un tempo che pareva infinito, eppure era solo la sera prima.
Dolce e suadente.
Il ragazzo moro gli morse il labbro inferiore, un morsetto appena. Gli strinse la testa fra le mani e incollò le labbra alle sue, succhiandole avidamente.. più se ne nutriva, più ne desiderava.
Dom si ritrasse.
“Mi dispiace se quelle parole ti hanno ferito..”disse.
“Non deve dispiacerti..”
“No?”
“No..ho compreso la tua reazione..quelle righe mi hanno fatto riflettere. Ed è per questo che oggi ti ho confessato la verità. E ho scelto te.”
Il batterista gli strinse le mani e le baciò. Poi intrecciò le dita dietro il collo di Matt, massaggiandogli la nuca, facendolo rilassare. Ancora una volta, come quella notte in montagna e sotto la doccia, il ragazzo chiuse gli occhi.
Si curvò verso di lui e aprì la bocca e lo baciò ancora, intensamente..così intensamente che gli parve di entrare in lui, di essere parte di lui.
Ma la voce irruppe di nuovo nel camerino, richiamandoli all’ordine.
“Forza, avete due minuti, sbrigatevi ad uscire da lì!!”
Staccarono per l’ultima volta le bocche e andarono a prepararsi.
Il concerto d’apertura del nuovo tour stava per cominciare.
Presero posto sulle torri e mentre, sotto i teloni, si alzavano metri da terra, si guardarono per darsi la carica. Solo che questa volta quell’incrocio di occhi era molto di più.
La voce femminile del primo pezzo rimbombò nell’intero stadio sovrastando il boato e le urla del pubblico.
We.. are..the universe..


***


[NOTA]Grazie infinite a tutte le recensioni, averne già 7 x i primi capitoli e 11 nella ff precedente non mi era mai successo ed è una cosa fantastica credetemi!!(si, mi accontento di poco xD) ringrazio anche chi mi ha sopportato in tutta questa lunghissima storia(mamma <3)e poi LORO. Il 21 Novembre ho coronato il sogno della mia vita. L'8 Giugno lo coronerò di nuovo.
  
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