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Autore: Mitsuki Loveless    07/04/2010    1 recensioni
Il padre di Takao trova una nuova compagna con cui stare ma la donna che all'inizio si pone in modo gentile verso i fratelli Kinomiya si scopre essere di tutt'altra pasta...
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7
Salve a tutti! ^_^" Eh eh... Non linciatemi, ok? Aggiorno ora perchè ora mi è tornata la voglia di scrivere questa ff... u.u In realtà... T.T Ero rimasta un pò delusa per l'ultima volta... Ho trovato una sola recensione e ci sno rimasta un pò così... Però poi ho pensato di continuarla! Non mi piace lasciare le cose a metà! Spero che sia vostro gradimento!!! Dal prossimo chappy risponderò a tutti coloro che recensiranno in fondo alla pagina!! ^._.^ Chau!! E buona lettura!

Capitolo 7

Uscita. Alcuni ragazzi parlavano fra loro mentre a passo lento si dirigevano verso casa. << Vuoi che veniamo con te? >> un ragazzo biondo si rivolse al compagno davanti a sé  << No… >> rispose quello secco << Lascialo stare Max… Non vuole… >> Intervenì Rey sbuffando << Sai dove trovarci… >> disse infine Key. Takao sorrise << Già… >> Volse lo sguardo per poi riportarlo sui suoi amici <> Così dicendo i quattro di divisero. Durante il tragitto Takao stette in silenzio e tese le orecchie, casa sua non era lontana. Eppure. Nessun urlo, nessun piatto che si rompeva, nessuna discussione ruppe quella tranquillità. “Papà è tornato” fù il suo primo pensiero. Afferrò le chiavi e aprì la porta. Entrò e trovò suo padre, Hitoshi e quella donna seduti attorno al tavolo in soggiorno. Dei tre sorrisi che vide due erano sicuramente falsi. << Ciao piccolo! >> Il padre, illuminando il proprio volto di gioia, corse ad abbracciare il figlio << Non sono più piccolo, papà >> Takao, il falso, non riusciva a farlo, neanche per far piacere al proprio genitore << Che ti prende? >> chiese quello preoccupato << Niente… >> una risposta veloce e bugiarda. Corse in camera seguito dallo sguardo intransigente di Maika e dalla propria coscienza che sentiva sempre più sporca e pesante. “Quella donna… E‘ solo un po’ più grande di me… Fà la superiore ma non è nessuno!” Buttandosi sul proprio letto prese il telefonino, l’unica cosa che non lo abbandonava mai, e digitò un numero. Appena qualcuno rispose alla sua chiamata non gli diede tempo di dire altro << Pronto… Sono io… Ti prego… Non dire niente… E’ solo che… >> Takao si morse il labbro ma poi continuò << Ti và di venire da me? >> Una risposta e poi << Ok… Allora… Ti aspetto… Ciao… A dopo… >> “Ti prego… Fà presto…” Purtroppo una voce a lui nota contribuì ad aumentare il suo nervosismo << Takao! >> l’interpellato rispose seccato << Cosa c’è? >> << Vieni figliolo! >> ringhiò “Come si permette a chiamarmi figliolo, porca puttana? Ma perché non rompe il cazzo a qualcun’altro? Vecchia strega!” Scese irato e la trovò assieme agli altri davanti alla porta mentre indossavano i cappotti << Cosa vuoi? >> quella sorrise falsamente << Io e tuo padre vogliamo andare al ristorante stasera… Vuoi venire? >> << … >> << Vieni con noi piccolo! >> insistette il padre << Sia dai figliolo! >> lo sfottè lei irritandolo ulteriormente << Non chiamarmi figliolo! >> digrignò fra i denti. << Vengo io con voi! Takao deve studiare! >> Hitoshi intervenì prima che il fratello potesse commettere qualche errore. La donna cercò di velocizzare il colloquio << Ah ok… Allora a dopo! >> successivamente anche il padre lo salutò uscendo per primo << Ciao Takao! >> Takao ricevette da Maika uno sguardo decisamente malvagio. La donna seguì poi il futuro marito con un sorriso ebete stampato in faccia. << Calma! >> gli sussurrò Hitoshi, intuendo il suo stato d’animo, prima di chiudere la porta dietro di sé. “Calma… Lo so io dove te la devi ficcare la calma…” si sfogò colpendo il muro con un pugno “Fà presto… Ho bisogno di te…” Come se l’avesse evocato, il campanello suonò << Chi è? >> la voce lo raggiunse timida << Takao? Sono io… >> Scattò in avanti come se lo avesse chiamato Dio in persona e aprì fulmineamente la porta. Poi si svolse tutto in una frazione di secondo. Lo sguardo stupito e il profumo dei suoi capelli. Poi l’abbraccio, da troppo tempo trattenuto, forte e deciso ma anche dolce e bisognoso di essere ricambiato.

Il capitolo è corto ma non temete! Se qualcuno risponde mi rifarò viva.... u._.u Come sempre dopotutto!!! Baci!!! ^,^
   
 
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