THE PHANTOM LEAGUE
CAPITOLO 2
Sull’isola fantasma tutto taceva,
Era una serata calma piena di stelle e senza luna. Sole le risa di 5
ragazze echeggiavano nell’oscurità della notte.
“Praticamente
le dico ma ci sei o ci Fai?”
“No! E lei che ti
risponde?”
“E lei
mi fa …”
Ridendo e bevendo un bel drink estivo le
ragazze stavano sull’immensa terrazza che dava sulle piscine parlando del più e
del meno godendosi in pieno le bellissime notti che l’estate offriva.
“Io vado a prendere altri
drink!”
Tess si alzò diretta in cucina e mentre stava prendendo altri drink
intravide l’armadio della sala e le pietre di esso
incominciarono a lampeggiare.
“Era troppo bello per essere vero!”
Si disse tra sé e sé prima di andare ad
avvisare le proprie compagne e dirigersi verso la sala comando.
“Cosa abbiamo?”
“Sam Seaborn, 35 anni, vice-capo delle comunicazioni della Casa
Bianca?”
Disse stupita mentre leggeva.
“Cosa gli è
successo?”
Ma
non fece in tempo a rispondere che Cordelia ebbe una visione.
“Ehi! Tutto bene? Cosa hai visto?”
“Un demone, Agares
… si è impossessato di lui … ha preso in ostaggio il
Presidente!”
“Cordelia ha ragione! Sam ha preso in ostaggio il Presidente nella Sala Ovale e
alcuni suoi collaboratori!”
Disse Tess che stava
controllando le informazione del computer.
“Ma grazie a Cordelia sappiamo
che non lo sta facendo di suo volontà ma perché è
sotto l’effetto di questo demone! Dobbiamo trovare il modo di salvare tutti in
quella stanza compreso Sam!”
“Qualche informazione su questo
demone?”
“Agares:
duce, richiama chi è fuggito e impedisce le fughe, comanda 31 legioni!”
“Questo gioca a suo vantaggio! E’
sicuro che nessuno degli ostaggi possa scappargli ma perché ancora non li ha
uccisi?”
“Richiama chi è fuggito …”
Parlò tra sé e sé Cordelia mentre pensava.
“… non li vuole uccidere! E non gli interessa neanche il Presidente ma in quella
stanza c’è qualcuno che lui vuole, qualcuno che gli è scappato e che ora vuole
recuperare!”
“Non c’è tempo
da perdere, andiamo!”
Le 5 ragazze si posizionarono
davanti alle loro foto …
… che alzandosi mostrarono i loro costumi …
e
subito dopo averli indossati salirono sul Phantom.
Il viaggio non fu molto lungo ma subito dopo
essere arrivate dovettero trovare un modo per poter entrare nella Casa Bianca.
“Non sarà per niente facile! Tutte
le entrare sono controllate e la Casa Bianca è completamente assediata! Si tratta del Presidente degli Stati Uniti d’America, non sarà
facile!”
Pronunciò Tess che
era seduta al posto di comando mentre consultava il computer di bordo.
“Nonostante ciò io un’ idea ce l’avrei!”
“Parla!”
“Dobbiamo cercare di togliere un
po’ di guardie di torno e possiamo farlo in questo
modo: Prue tu potresti utilizzare la proiezione astrale per creare un po’ di
confusione e spostare un po’ l’attenzione su di te, io con i miei poteri
illusori potrei aiutarti a darti corda e voi 3 ragazze dovrete fare il lavoro
più duro, Entrare nella Stanza Ovale e risolvere la situazione!”
“Il piano è buono! Voi ve la
sentireste?”
“Io non ho alcun problema!”
“Per me è perfetto!”
Poi tutte si voltarono verso Tru.
“Tru
ce la puoi fare! Abbi più fiducia in te stessa!”
“Cosa stiamo
aspettando?”
“Fab 5 let’go!”
Subito misero in atto il loro piano. Prue e Tess crearono il diversivo e le altre tre anche se comunque non con poche difficoltà riuscirono ad entrare
nella Casa Bianca. Sempre con passo felpato raggiunsero la stanza ovale.
“Come entriamo?
Cioè non è che entriamo così e diciamo ‘Ehi scusate
disturbiamo?’ come facciamo?”
Ma Illyria non
stette a pensare e diede un calcio alla porta
sfondandola.
“Come non detto?”
Il demone impossessatosi del corpo di Sam si scagliò subito sulle tre ragazze lanciandogli un
incantesimo affinché evitasse che scappassero.
“Non è stata una bella
idea mettervi contro di me? Qualsiasi danno lo
provocherete al corpo dell’ospite e io ne uscirò indenne!”
Come al solito Ilirya non stette a sentire una parola e si scagliò contro
il demone incominciando una lotta furiosa e senza aspettare oltre Cordelia le
diede man forte.
Tru si sentiva inutile ma non voleva stare con le mani in mano così
cercò di far uscire alcuni ostaggi ma l’incantesimo lanciato dal demone lo
impediva. Pensò cos’altro potesse fare quando un uomo
le strattonò la veste.
“Io posso aiutarvi!”
”E’ meglio che non si
metta nei guai! Rimanga qui e non faccia sciocchezze!”
“Non sono umano, fidati di me!”
“Chi sei? Cosa vuoi?”
“Sei una sensitiva lo sento … tu mi
puoi aiutare, anzi solo tu puoi!”
“Perché
dovrei fidarmi di te?”
“Perché
non dovresti?”
Tru non sapeva se così avrebbe fatto la cosa giusta o no ma doveva in
qualche modo rendersi utile.
“Cosa vuoi
che faccia?”
“Evoca il marchio!”
Le disse l’uomo sfiorandole la mano e
lasciandoci sopra impresso un marchio.
“Fidati!”
Mentre le altre due sue compagne combattevano prese coraggio e non
sapendo nemmeno lei come si sfiorò la mano con il marchio e una carta dei
tarocchi apparve davanti a lei.
“Intellettualità ..”
Sussurrò prima di nominare un nome
sconosciuto.
“… Aini”
La stanza si riempì di una luce rossa e mille
scariche elettriche dello stesso colore partirono da Tru
diffondendosi in tutta la stanza e imprimendo il marchio su l’uomo che l’aveva
avvicinata.
Improvvisamente quello si trasformò
in poco più di un bambino vestito con un completino da piccolo
cavallerizzo, con un particolare inquietante i suoi occhi erano completamente
bianchi.
“Aini?”
Chiese il demone smettendo di combattere.
“Ti ho trovato!”
“Sono felice di vederti anch’io …
fratello!”
“Fratello, cosa?”
Aini fece uno strano gesto con le mani
e poi urlò ai presenti di scappare e quelli prima bloccati dall’incantesimo ci
riuscirono.
“Non ho bisogno di loro, sei tu che
voglio piccolo stupido Aini
… così mi hai solo facilitato il compito!”
“Lascia stare l’umano e combattiamo
da veri demoni o forse hai paura?”
”Paura io? Nha!”
Detto così il demone prese le vere sembianze
lasciando libero Sam che subito Illirya
e Cordelia si affrettarono a portar via.
“Va via anche tu!”
Disse riferendosi a Tru.
“Io non ti lascio!”
“Vai!”
Con esitazione fece quello che le disse Aini e si diresse sul Phantom
dove si erano radunate tutte.
“Come sta?”
“Ci penso io!”
Tess usò i suoi poteri di guarigione per far riprendere Sam del tutto che stranito aprì gli occhi.
“Dove
sono?”
“Shhh!
Sta giù ancora non ti sei ripreso del tutto!”
L’uomo non sapeva dove si trovasse e chi fossero quelle strane ragazze ma di sicuro
quella che si stava prendendo cura di lui era un angelo.
“Devo essere morto per stare di
fronte a un angelo così bello!”
“Non sei morto e io non sono un
angelo, solo Prue!”
“Dobbiamo recuperare Aini!”
Stava urlando Tru
che discuteva con le altre sue compagne che non volevano andare in soccorso di
un demone.
“Anche Illyria è un demone!”
“Ma è
diverso!”
“No che non lo è!”
Senza ascoltare più nessuno fece di testa sua
e dopo aver preso la Red Sensitive
Moto si diresse al recupero di Aini. Quando arrivò da lui era molto malmesso e suo fratello
sembrava intenzionato a volerlo uccidere. Senza pensare richiamò la carta
legata ad Aini e che aveva usato per invocarlo, la
sua rabbia era così forte che la scagliò in mezzo agli occhi del demone che lo
sgretolò in poco più di un secondo.
“Sali!”
Il piccolo demone fece come le disse la
ragazza che lo portò con sé a bordo del Phantom,
“Lo hai portato qui?”
“Dov’è Sam?”
“Lo abbiamo lasciato a una lettiga, ma non ha niente di grave1 Lo hai portato
qui?”
“Prima di accusarlo ascoltiamo cosa
ha da dire!”
Le sue compagne però non sembravano convinte.
“Vi prego!”
“Ok!
Parla!”
“Mi chiamo Aini
figlio di Lilith, duca, comando 26 legioni e ho la
facoltà dell’astuzia e di rispondere a domande sull’ignoto. Quelli che avete
incontrato oggi e precedentemente sono i miei
fratelli. Siamo tutti demoni e figli delle tenebre ma molto tempo fa molti di
noi nacquero con sembianze fanciullesche diverse dal resto delle
nostra famiglia. Siamo demoni puri che combattono per la causa del bene,
Fummo esiliati e ci vennero tolti tutti i nostri
poteri. I miei fratelli non si fermeranno voglio
dominare la Terra con le loro legioni e uccidere tutti noi intrappolati in
corpi umani. Dobbiamo risvegliare i miei fratelli esiliate,
il nostro potere potrà distruggere l’avanzata dei demoni oscuri e aiutarvi in
questo compito. Tru è l’unica a poterlo fare. Le
carte che hai usato oggi ti designano come la salvatrice che tutti noi aspettavano. Quelle ti hanno donato la forza necessaria per poterci
risvegliare e chiamare in caso di aiuto, contando
anche che hanno rinforzato il tuo potere.”
Tutte guardarono il bambino con espressione
sospetta.
“Io credo in lui! Lo sento! Fidatevi
di me! Non per niente sono la sensitiva del gruppo! … Oggi quelle carte mi
hanno dato un potere che mi hanno donato come un sensore che mi aiuta a captare
l’aura benevola o malevola di un individuo. Aini dice
la verità e io vi chiedo di fidarvi di lui!”
Rimasero a lungo in silenzio, ma poi Prue prese la parola.
“Ci fidiamo della nostra
compagna … quindi ci fidiamo anche di Aini! Credo che sarà una collaborazione interessante!”
Le 5 ragazze avevano fatto ritorno alla Phantom Island e con loro c’era Aini.
“Sicuro che non vuoi fermati?”
“E’ meglio di no ma ti ringrazio
per la proposta. Mi farò vivo io! Grazie ancora di tutto
ragazze!”
Dopo aver pronunciato queste parole il piccolo
demone scomparve.
“Devo confessare che queste branca di demoni non la conoscevo proprio!”
“Forse così però abbiamo più chiaro
il motivo per cui siamo state chiamate!”
“Già può darsi!”
Disse Cordelia mentre con le altre si
lasciavano andare sul divano.
“A proposito Prue, ti ho visto
parlare con Sam prima che lo portassero
via. Cosa vi siete …”
“Niente … voleva solo sapere se
era disponibile per un appuntamento!”
“E lo dici
così? Tu cosa gli hai detto?”
“Appena si riprende mi fa
sapere!”
La notte scese sull’isola e
intanto le 5 ragazze continuarono a spettegolare del più e del meno.