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Autore: Minina    04/06/2010    0 recensioni
I loro cappotti sono lacerati e dalle loro teste è perfettamente visibile un flusso di sangue stantio che percorre l’intero volto, la mano di lui è completamente rivestita del suo stesso rosso, mentre le gambe di lei sono visibilmente rotte; allungo la mano sperando di poter toccare la spalla della donna che invece mi trapassa completamente, come se non esistessi. Vestono invernale, e qui è piena primavera. Chissà se si rendono conto di essere, bhe…morti…dei fantasmi. Non posso sorridere.
Genere: Drammatico, Thriller, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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acqua

Fisso il soffitto dove a tratti posso scorgere i numeroni rossi proiettati dalla mia sveglia che segna quasi le sette della mattina.

Il rumore che provoca è molto simile agli antifurto delle auto che di tanto in tanto senti provenire da una via vicino al tuo appartamento e che, dopo qualche minuto di strazio, sembra essere cessato, ma in verità sei tu che ormai non ne fai più caso.

Sono rientrata a casa verso le cinque a quaranta e, stanca, mi sono gettata a letto bocconi senza nemmeno cambiarmi d'abito, ero troppo stanca e credo che anche coloro che mi stressano notte e giorno comparendomi e scomparendomi da davanti agli occhi, se ne siano accorti, regalandomi qualche ora di ricercato sonno.

Non sono una gran dormigliona e infatti questo poco tempo di dormita mi ha già rinsanito completamente.

Stranamente non trovo nessuno in cucina e questo non può far altro che farmi tirare un sospiro di sollievo; ogni mattina, quando mi reco in cucina, c'è sempre qualcuno che mi aspetta facendomi irrevocabilmente cadere il bicchiere di vetro, contenente il mio solito latte, per terra, e questo certamente non giova alla mia scorta di bicchieri e mi fa sprecare molti dei soldi che guadagno in fazzolettini di carta che mi serviranno poi per ripulire il liquido bianco dal pavimento.

Per questa mattina il mio bicchiere e il mio latte sono salvi.

Un così buon inizio di giornata non mi capitava da tempo.

Latte e biscotti assaporati con tranquillità, una rilassante doccia mattutina con tanto di musica lasciata correre senza interferenze che, spesso e volentieri, i miei “ospiti” provocavano, e una mente lucida da una sana dormita senza incubi ne preoccupazioni.

Almeno fin ora...

mi stavo preparando la borsa con i documenti per il lavoro quando, come un flash, mi venne in mente quell'ubriaco che la notte precedente aveva investito qualcuno; accendo la televisione sintonizzandola sul primo telegiornale che trovo, scruto con attenzione le notizie che poco a poco scivolano in sovrimpressione, ma nessuna di loro parla di un ragazzo morto circa cinque ore fa.

non posso far altro che sperare per lui.

Guardò l'orologio che segna le otto, spengo la televisione, prendo le chiavi della mia utilitaria e parto.

Io lavoro come insegnate d'arte a tempo pieno in una scuola intermedia della mia città, Boston; adoro la storia dell'arte e l'arte in generale -personalmente vivrei d'entro un muso artistico, uno qualsiasi!- e adoro i ragazzi a cui insegno. Sono semplicemente adorabili, dolci, divertenti e sanno quando è il momento di ascoltare e imparare, sono molto maturi e responsabili, ma senza perdere la loro giovinezza. Hanno complessivamente dagli undici ai tredici anni ed una cosa bellissima chiacchierare con loro e ascoltare -anche se non volontariamente- le loro conversazioni da ragazzi, con quelle così poche preoccupazioni risolvibili in meno di un giorno, con quelle arrabbiature che durano poco tra amici sinceri, dove la parola odio non era veramente intesa al suo massimo e completo, dove l'immaginazione non si faceva mai mancare. Insomma, ragazzi.

Spesso mi soffermo a pensare alla mia infanzia e a quegli amici a cui volevo un mondo di bene, ma che ora non vedo da tempo, a quelle corse fra gli alberi quando dovevo ancora arrivare ai dieci anni, ai giochi con le bambole a cui ogni giorno torturavo i capelli, a quelle migliaia di libri di fantasia che leggevo, alle carezze dei miei genitori, agli scherzi con mio fratello, alla spensieratezza e al non dover preoccuparsi di tutto...e ad avere quella paura dei mostri e dei ladri dove anche se sei all'interno di un bunker avrai sempre.

Quanto vorrei avere ancora paura dei ladri e dei mostri.

Mi accorsi che potevo vedere le persone morte all'età di quindici anni.

Mi svegliai una mattina con una tremenda emicrania, dopo aver sognato una catastrofe atmosferica che poi avvenne, ma mi resi subito conto che c'era qualcosa che non andava; dopo la colazione ingerii un'aspirina e mi avviai a scuola “scontrandomi” per la strada con un'anziana signora dai capelli bagnati...in verità era tutta bagnata, dalla testa grigiastra alle pantofole marroncine; ero stranita e mi soffermai a guardarla negli occhi azzurri che si ritrovava, lei ricambiava il mio sguardo con un non so che di tristezza, ma non ci feci caso e notando il tardo orario mi rimisi in marcia verso la scuola.

Non appena tornai a casa e accesi la televisione sentii un servizio che parlava di un'anziana signora morta nella sua vasca da bagno, apparentemente suicida.

Era la signora che vedetti quella mattina stessa.

Ebbi un vasto momento di confusione, ma quando capii cercai di accettare quella mia “strana” dote...non vidi più il telegiornale, se non erroneamente.

Tutt'ora non ho accettato la mia specialità, ma ci convivo...d'altronde non ho scelta; l'unica cosa che riesce a tenermi alla larga da quei fantasmi sono i miei ragazzi, l'arte, e la musica dei Nirvana.

Parcheggio la macchina davanti alla scuola, prendo la mia borsa ed entro nell'edificio sorridendo, consapevole però, che ne uscirò in modo contrario, perché se fin ora nessun morto è venuto da me, ho il ragionevole dubbio che qualcosa di sicuramente non gioioso accadrà.

Ho paura che questa notte non dormirò affatto.

 

-ANGOLO AUTRICE-

 

Salve a tutti! Ecco mi con il primo e vero capitolo di -The Ages- dove introduco meglio il personaggio di Karen.

Spero vi piaccia, fatemi sapere mi raccomando!

Biscotti!

 

P.S: ogni capitolo riporterà il titolo di una canzone.

 

Oggi:

Any Other World.

Mika

 

Prologo:

Gli Anni.

883

 

Un Piano B: davvero hai letto il finale quattro volte? Wow, me onorata

Comunque si, hai perfettamente ragione per quanto riguarda i fantasmi, purtroppo...

Ecco il primo capitolo.

Buona lettura.

 

Chocco: si, gli sposini sono una cosa molto triste, ma purtroppo anche reale.

Grazie mille per le belle parole, e devo ammettere che questa fan fiction è quasi anche uno sfogo per me, per quanto riguarda ciò che succede continuamente intorno a noi e per il quale sono veramente indignata. (omicidi e lesioni), come sono indignata del fatto che al Tg parlino spesso e volentieri di gossip e di futili motivi riguardanti la moglie di Berlusconi o il compleanno di qualche stupido ViP o di altre cazzate, senza curarsi della gente che muore di continuo, bambini, donne, anziani, padri di famiglia...ai quali spesso e volentieri riguardano solo una scritta in sovrimpressione e due parole dette al vento.

Bhe, credo di aver detto abbastanza.

Spero che il capitolo e il personaggio di Karen ti piaccia.

Fammi sapere.

Biscotti.

   
 
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