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Autore: kibachan    19/06/2010    4 recensioni
con i suoi occhi rossi come il sangue e il suo strano comportamento Stefany Darçigann era sicuramente la strega di 11 anni più inquietate che avesse mai messo piede alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Questo romanzo racconta la storia tormentata di questa ragazza, fatta di amore e morte, un intreccio tenero e crudele, una storia ALTERNATIVA a quella di Harry Potter, ma forse altrettanto interessante...
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP 41: EPILOGO

 

DUE MESI DOPO………………

 

 
Irlanda del sud, contea di Kerry… paesino di Dingle.
Un manipolo di dieci case colorate allegramente e sprofondate in mezzo al verde smeraldo che gli abitanti del posto chiama coraggiosamente città.
Laggiù il 31 di agosto equivale a dire autunno inoltrato: il vento spazza le strade pulite e spinge le onde ad abbattersi sulle scogliere e il frangiflutti del porto che si snoda per un centinaio di metri alla fine del paese; il sole fa capolino a tratti dietro i densi nuvoloni grigi; l’aria è tutta umida e satura di pioggia.
Era lì, a pochi chilometri da Killarney dove entrambe erano nati e cresciuti, che Stefany e Simous avevano deciso di trasferirsi a vivere insieme.

 
Stefany camminava a passo svelto per le stradine del paese, schiacciandosi più che poteva il bavero della giacca contro la gola.
Maledizione a lei e a quando aveva dimenticato la sciarpa a casa!
Aveva ritagliato i capelli a sfiorarle le spalle, come ce li aveva prima che succedesse tutto, e ora le venivano in faccia col vento.
Ricordava che anche allora lamentava il fatto di averli sempre negli occhi, ma ci aveva voluto dare un taglio lo stesso.
Via le ciocche che le avevano visto uccidere delle persone, vie quelle che l’avevano sentita dire “voglio morire”, via tutto…

 
C’era poca gente in strada la domenica mattina…. E doveva ammettere che la cosa non la disturbava. Fare la spesa era già abbastanza difficile dovendo camminare carica di buste contro vento, non era necessario che ci fosse anche fila alle botteghe.
Un forte raffica di vento le aprì di nuovo la giacca e lei fu costretta a fermarsi, imprecando a bassa voce, per richiuderla.
Una donna dall’altro lato della strada, una babbana, la guardò per un istante stranita, e solo quando Stefany ricambiò l’occhiata fissandola con i suoi occhi rossi fiammeggianti quella si affrettò ad andarsene.
La ragazza lasciò andare un piccolo sospiro… ancora qualcuno trovava inquietanti quei suoi occhi… ma in fondo notò che era un sollievo il fatto che ora fosse solo quello e gli spifferi nel cappotto a costituire i suoi problemi…
C’era quasi da non crederci pensando alla situazione in cui verteva solo due mesi prima..
-tutto merito di Sim.- pensò sorridendo dolcemente tra se..
quindi riafferrò le buste e si rincamminò a passo più svelto di prima… gli era venuta un voglia matta di vederlo il più presto possibile.. poco importava se l’aveva lasciato sbracato sul letto nel dormiveglia meno di mezz’ora prima… era già senza dubbio troppo tempo..
svoltò poco dopo in un vicolo chiuso con solo un paio di cassonetti che ne testimoniavano l’utilità, quindi si concentrò, chiuse gli occhi e girò su stessa smaterializzandosi con un POP!
Simous ci aveva messo solo due settimane ad insegnarglielo.. e di questo ne andava molto fiera..

 
Riapparve in un CRACK! A pochi metri dalla porta del piccolo cottage di legno e pietra che erano riusciti a far diventare una casa.
Sorrise guardandola… ancora non le sembrava vero che il suo incubo fosse finito. Che la guerra era finita, che lei era libera, e che poteva di nuovo godere della presenza di Simous accanto.
Ancora dormiva pochissimo. Si svegliava continuamente durante la notte, attanagliata dal ricordo dei visi delle persone che per colpa sua non c’erano più, o dalla paura che quello che stesse vivendo fosse solo un sogno, e che presto si sarebbe svegliata nell’umida e fredda stanza della villa dei Riddle che l’aveva ospitata per 3 anni.
Ma era tutto vero. Ogni giorno se ne convinceva un pelino di più.
Infilò la chiave nella toppa e entrò il più silenziosamente possibile credendo di trovare il ragazzo ancora addormentato.. invece, con sua somma sorpresa, una volta aperta la porta si trovò davanti il letto disfatto e vuoto e Simous, che si era voltato a sentire il rumore, in piedi di fronte al lavello nell’angolo della stanza che avevano adibito a cucina.
“oh! Ciao! Già tornata?” le sorrise il ragazzo afferrando un flacone di sapone per piatti e osservandolo come se potesse dirgli a voce quanto ne doveva usare.
“già…” rispose lei stupita “tu piuttosto.. già in piedi? È domenica..” poi fece un sorrisino malizioso “e credevo che dopo come ti avevo ripassato stamattina fossi stanco..” lo pungolò.
Simous distolse la sua attenzione dal sapone per rivolgerle un sorriso sornione “ma sentitela wonder woman!” ridacchiò facendola arrossire… ok… ci aveva provato a fare la battutina sexy ma come al solito l’aveva avuta vinta lui, si imbarazzava sempre prima lei!
“che stai facendo, o meglio, tentando di fare?” gli disse per cambiare argomento poggiando le buste della spesa sul tavolo e liberandosi del cappotto.
Simous sogghignò sotto i baffi aggiungendo mentalmente un punto alla sua classifica “volevo lavare i piatti di ieri….” Rispose vagamente.
“ah! È per quello che hai indosso il mio grembiule da cucina con le zucche di halloween?” commentò ridendo Stefany.
Il ragazzo balbettò un “bhè…” arrossendo dalla testa ai piedi e lei rise forte -uno pari palla al centro…- pensò..
“oh avanti!!” protestò lui tirandole la spugna “dove lo trovi un altro che gli viene spontaneamente un’idea simile he!? Considerati fortunata!!”
Stefany gli si avvicinò sorridendo “e chi lo vuole un altro??” disse allacciandogli le braccia dietro al collo e stampandogli un bacio sulle labbra. Simous abbandonò immediatamente il sapone stringendole le braccia intorno alla vita.
“senti un po’…..dato che chiaramente nessuno di noi due è stanco..” le disse in tono ironico “che ne diresti di riprendere di nuovo il discorso di stamattina….. he? E di ieri sera?” aggiunse ridacchiando.
Stefany si fece fintamente pensierosa “uhm… non lo so… con quel grembiule addosso non sei particolarmente attraente..”
Il tempo che Simous impiegò a slacciarsi il grembiule da intorno alla vita e a lanciarlo appallottolato dall’altro lato della stanza fu talmente breve che quasi non venne percepito da occhio umano.
Stefany rise buttando la testa indietro quando lui la sollevò di qualche centimetro da terra per la vita e praticamente la buttò sul letto.
Il ragazzo le si stese sopra e la coinvolse in un bacio che le fece passare di mente qualsiasi altro impegno avesse in giornata.
Si stavano baciando solo da qualche minuto quando un forte battere sui vetri li fece separare e voltare simultaneamente verso la finestra alla loro destra.
Un grosso gufo, grigio e vecchio stava appollaiato sul minuscolo davanzale tenendo le ali leggermente aperte per rimanere in equilibrio sul minuscolo sostegno… aveva l’aria piuttosto scocciata.
“è il gufo del giornale… puntuale come un orologio anche di domenica..” osservò Stefany
“aspetterà, non mi interessa….” Ribatté Simous tornando a baciarla. La ragazza ridacchiò contro le sue labbra di tanta impazienza.
Il gufo, non gradendo essere ignorato, gonfiò tutte le penne e esternò il suo disappunto battendo sul vetro con tutta la sua forza.
Una, due, tre… dieci volte…
Simous sollevò il viso dal collo di Stefany sbuffando
“non la smetterà vero? Rimarrà li a sbattere e guardare finché non gli aprirò, non è così?” disse stancamente.
“temo di si…” rispose lei sorridendo dolcemente all’espressione contrariata dei suoi occhi celesti.
Simous lasciò andare con un sospiro la testa contro la spalla della ragazza.. poi si sollevò sui gomiti e si alzò in piedi.
“arrivo maledetto sacco di pulci smettila di sbraitare!” sbottò aprendo la finestra con uno scatto..
Stefany si mise a sedere sul letto ridacchiando… ormai era un tantino sfumata l’atmosfera… -peccato…- si ritrovò a pensare.
In fondo quello era l’ultimo giorno che potevano stare insieme fino a natale… l’indomani sarebbe stato il primo settembre.
Simous intanto stava strappando la posta dalle grinfie del gufo che pareva non voler cedere senza prima avergli rifilato una beccata per la scortesia che gli aveva mostrato.
“avanti, tieni bestiaccia…” disse lui allungandogli un biscotto secco. Il gufo lo accettò di buon grado e sembrò in questo modo seppellire l’ascia di guerra.
“allora vediamo un po’ per quale motivo irrimandabile siamo stati interrotti..” sentenziò sfogliando il fascio di buste con scarso interesse.
Stefany si avvicinò e agguantò il giornale tirando un colpo di bacchetta alla moka del caffè che si mise subito all’opera.
Si aggomitolò davanti al camino, su quella che un tempo lontano, e molti padroni fa, doveva essere una gloriosa poltrona e iniziò a sfogliare le pagine della gazzetta del profeta con scarso interesse.
“su smettila di borbottare….” Disse rivolta al suo ragazzo “sei stato tu a voler fare l’abbonamento al profeta no?”
Simous fece finta di non ascoltarla, estrasse una grossa busta da lettere in pergamena intestata con inchiostro verde e la tirò in grembo a Stefany “è arrivata la tua lettera da Hogwarts mia cara studentessa!” sogghignò selezionando tra le rimaste la lettera di sua madre e tentando di aprirla con i denti.
La ragazza sospirò accantonando momentaneamente il giornale e dedicandosi alla busta di pergamena.
“ho già tutti i tuoi libri… che me la mandano a fare sta roba?” brontolò.
“la mandano a tutti tesoro..” masticò lui insieme alla carta della busta che non voleva saperne di cedere.
Stefany sbuffò leggermente..
Sapeva che doveva considerarsi molto fortunata anche solo per il fatto di essere ancora libera e nelle possibilità di ricominciare da zero; sapeva che doveva solo ringraziare che, per via della sua delicata situazione di ex-prigioniera di guerra, le avessero abbonato tutti gli esami dei G.U.F.O. e permesso di seguire i corsi del sesto anno che preferiva; eppure non riusciva proprio a digerire con felicità il fatto di dover fare ancora gli ultimi due anni di scuola.
Lo aveva anche detto! In fondo lei voleva solo aprire una libreria a Diagon Alley, niente per cui servisse chissà quale diploma superiore! Eppure la preside McGrannith era stata a dir poco irremovibile… non le avrebbe mai permesso di negarsi l’istruzione completa che il suo cervello meritava….
Probabilmente, come molte delle persone che il giorno dopo avrebbe rincontrato, anche lei si sentiva ancora in colpa.
Era più che altro questo a spaventare Stefany…
Rivedere tutti i professori e buona parte dei ragazzi che l’avevano tacciata come mostro, tutta gente che ora si sentiva in colpa, in più in una classe completamente diversa dalla sua e dove era di quasi 3 anni più grande di tutti gli altri! Doveva ammettere che questa prospettiva non la esaltava per niente…. Senza contare che non avrebbe visto, ne potuto abbracciare, guardare o altro Simous fino a Natale! Senza dubbio la prospettiva peggiore che le veniva in mente.
Lui aveva tentato di tirarla su ricordandole che se non altro sarebbe stata nella stessa classe di Dred, ma anche questo più che consolarla la spaventava un po’…
Dred…. Come anche Giuly, Faith e Alex… non l’aveva ancora rivisto..
Sapeva benissimo che con nessuno di loro avrebbe potuto evitare la cosa in eterno, soprattutto contando il numero impressionante di lettere che le avevano mandato durante quella sola estate chiedendo disperatamente di poterla incontrare, ma questo non voleva dire che l’idea non l’agitasse!
In più c’era da rivedere e fare i conti con tutti i luoghi che avevano assistito impotenti alla sua perdizione: la sala comune soprattutto… il luogo in cui aveva incontrato per la prima volta Lord Voldemort… i ricordi che ne sarebbero conseguiti…. E la sensazione schiacciante di colpevolezza con cui prima o poi sarebbe dovuta venire a patti…
Fece un profondo e rumoroso sospiro alzando gli occhi al cielo per tentare di concentrarsi su altro… le si stava già chiudendo lo stomaco solo a pensarci. Si voltò a guardare Simous che stava finendo di ispezionare la ultime righe della lettera di sua madre, il bordo si era strappato probabilmente nel precedente tentativo di apertura con i denti.
A fine lettura al ragazzo sfuggì una risatina “mamma mi raccomanda di nuovo di mettere qui un telefono… papà vuole sentirmi ma non si fida di affidare le proprie missive ai gufi!”
Stefany rise “non credo che qui arrivi neanche la corrente….. come si chiama?.... etettrica?” chiese
“elettrica Stef… no dubito anche io.. potrei comprarmi un cellulare e caricarlo alle prese speciali che hanno al ministero per l’uso dei manufatti babbani, ma costano tantissimo e non credo di potermelo permettere…”
Stefany non aveva idea di cosa fosse un cellulare ed era molto curiosa, ma preferì concentrarsi sulla questione economica
“bhè da domani io andrò a Hogwarts e tu avrai la metà delle spese… magari potrai risparmiare qualcosa per comprarlo..”
disse con fare pratico.
Simous assunse un aria abbattuta e si avvicinò per stamparle un bacio sui capelli “ti prego non me lo ricordare che domani te ne vai per più di tre mesi, la mia debole psiche sta cercando di ignorare caparbiamente la cosa..” sospirò facendola sorridere.
Il ragazzo le circondò il collo con un braccio chinandosi sulle sue spalle “guarda un po’ che altro è arrivato?” disse sventolandole davanti al naso un’altra busta già aperta
“è una lettera da Sasha… un’altra…” aggiunse dandogliela a forza in mano. Nell’ultimo mese e mezzo saranno state più di una dozzina.
“ah si? Bhè chi se importa…” rispose come tutte le volte precedenti Stefany indurendo lo sguardo e facendo per lanciare via la lettera.
Simous le fermò la mano stringendo la presa intorno al suo collo. Solo allora la ragazza realizzò che era stata una mossa per impedirle di scappare.
“Stef questa volta ci sono anche delle foto” le disse “potresti almeno guardarle… in fondo è tuo nipote…”
“sei scorretto Sim” ribatté lei “sai bene che se lo vedessi non riuscirei mai a non rispondere alle sue lettere…. E lei non se lo merita!” aggiunse a voce più alta alzandosi, liberandosi dal suo braccio ma continuando a stringere la lettera nel pugno.
Sasha insieme a suo padre erano le uniche persone che di sicuro non sarebbe mai riuscita a perdonare… e sua sorella poi, soprattutto adesso… troppo comodo rendersi conto e chiedere scusa solo dopo un evento simile.
Simous la guardò serio, sedendosi sullo schienale della vecchia poltrona che cedette un po’ sotto il suo peso.
“si hai ragione.” Le disse secco “quella stronza di tua sorella non se lo merita affatto” Stefany lo guardò un po’ stupita “ma suo figlio si Stef… non ha colpe e tu sei sua zia…” continuò lui “e lo sai meglio di me che ha bisogno di te, più che di chiunque altro”
Stefany abbassò gli occhi irritata. Lo sapeva. Certo che lo sapeva!
Maledizione odiava quando faceva il saputello in quel modo!
Lei avrebbe dato qualsiasi cosa da bambina, perché la sua famiglia non avesse allontanato sua zia…. Per avere accanto l’unica persona che potesse capirla…
Lanciando un’occhiataccia a Simous aprì la busta ormai stropicciata. Il ragazzo sorrise trionfante assegnandosi mentalmente l’irreversibile vittoria alla sfida mentale, almeno per quel giorno.
Stefany estrasse la lettera piena delle parole di scuse e delle lacrime di sua sorella e la lasciò cadere a terra, concentrandosi invece sulla foto.
Dalla piccola istantanea semovente un grassoccio putto roseo con un ciuffo di capelli castani le restituì lo sguardo…. Con due grandi e brillanti occhi rossi come il sangue….. come i suoi…
Stefany, fin dalla prima volta che lo aveva saputo, aveva ritenuto estremamente ironico che il negromante della nuova generazione nascesse proprio dal grembo di sua sorella Sasha…. Colei che più di tutti l’aveva sempre immotivatamente detestata per questa sua caratteristica….. un importante scrittore babbano del 1200 avrebbe parlato in merito di legge del contrappasso….
Eppure doveva riconoscerlo… Sasha si era comportata meglio di suo padre….. per suo figlio aveva sepolto le sue retrograde idee.. ed era riuscita ad amarlo….
Il bimbo della foto le sorrise e iniziò ad agitare le gambette felice..
Stefany sorrise con lui… quel piccolo non sapeva ancora che molti avrebbero avuto paura di lui, non aveva idea che sensazioni sconvolgenti il suo potere sopito gli avrebbe trasmesso.
Simous aveva ragione. Non poteva abbandonarlo da solo a tutto questo.
Guardò il ragazzo davanti a se dopo aver buttato un occhio alla piccola scritta dietro la foto: [Donal Connor nato il 13 aprile 1999] “domani…. Sul treno…” disse annuendo più a se stesso per convincersi che a lui “proverò a scriverle qualcosa… a chiederle magari… di poter vedere il piccolo Donal…” concluse con un sorriso.
Simous stava per dire qualcosa quando il fischiò della moka li fece sobbalzare, avvertendo che da un momento all’altro la cucina si sarebbe riempita di schiuma di caffè se non si fossero sbrigati a toglierla da fuoco.
Il ragazzo si caracollò ai fornelli mentre Stefany ne approfittava per rimettere mano alla gazzetta del profeta….
Si. Ci avrebbe pensato con calma il giorno dopo….. pensò non riuscendo a togliersi dalla testa il sorriso spensierato del pupo.
Nel tempo che lei si sedeva e sfogliava le prime pagine Simous riuscì a inciampare nel tappeto, sbattere contro il fornello, scottarsi un dito sul manico della caffettiera, prendere una presina, rovesciare metà della schiuma nel tentativo di spegnere il fuoco con l’altra mano e pulire tutto con l’incantesimo gratta e netta.
“certo potevi anche darmi una mano..” borbottò succhiandosi il dito ancora dolorante.
“amore era solo caffè non un operazione d’appendicite..” gli rispose Stefany senza nemmeno alzare gli occhi dal giornale.
In quel momento una foto in 5° pagina catturò la sua attenzione impedendole di sentire gli improperi di Simous alle sue spalle.
[salvo l’unicorno prigioniero] recitava a grandi lettere il titolo dell’articolo. Incuriosita la ragazza si affrettò a leggere il resto:
[finalmente una buona notizia sul frangente feriti della guerra magica!] esordiva in tono squillante il giornalista [l’unicorno trovato tra le rovine di casa Riddle si è ripreso ed è guarito ormai completamente. L’animale, che il reparto veterinario del San Mungo ha affettuosamente battezzato Eddy, era stato trovato dagli auror in gravissime condizioni in una delle celle sotterranee della magione di Voldemort. È possibile che, date le famose proprietà del sangue di unicorno, il mago oscuro lo tenesse con se per servirsene come fonte di vita eterna. Il povero Eddy ha quindi passato tempi terribili, ma state tranquilli, oggi sta bene! E sarà reintegrato nelle foreste nere della Scozia oggi stesso.
Moltissimi tra il personale medico sono venuti ad assistere all’uscita di Eddy dall’ospedale e…..] l’articolo continuava ancora per diverse righe ma Stefany interruppe la lettura sbigottita.
Ma chi diavolo era Eddy? Non c’erano animali a parte Nagini in tutta casa Riddle! Sotterranei compresi! Era certa, sicurissima, che non ci fosse mai stato nessun unicorno prigioniero nelle segrete della casa…. Tra l’altro, da quando aveva ottenuto il nuovo corpo dopo la rinascita, Voldemort non avrebbe comunque avuto bisogno di berne il sangue.
Riguardò la foto più attentamente. Ritraeva un magnifico esemplare di unicorno dal mantello argenteo che, applaudito da una folla adorante, usciva dalle porte principali dell’ospedale San Mungo scortato da un paio di auror.
Aveva gli occhi celesti e taglienti…
Solo in quel momento Stefany si accorse di un dettaglio a cui fino a quel momento non aveva dato importanza: sulla parte destra del muso, quella offerta ai flash dei fotografi, spiccava una inconfondibile cicatrice a forma di croce.
Stefany strabuzzò gli occhi. -LUCAS PRIME??????????- riuscì ad impedirsi di urlare.
Ma certo! Quello non era un unicorno vero! Quello era Lucas! Trasformato nella cosa più pura ed innocente che gli era venuta in mente per sfuggire alla cattura! Tanto nessuno sapeva neanche che esisteva…..
Non poteva sbagliarsi, quella cicatrice non lasciava spazio ai dubbi…
“brutto figlio di puttana..” si lasciò sfuggire non riuscendo a staccare gli occhi dalla foto.
“non dirai a me spero..” obiettò Simous che nel frattempo si era sparato due tazze di caffè e una decina di biscotti..
“come??” Stefany parve cadere dalle nuvole… come se si fosse resa conto solo in quel momento di non aver solo pensato il commento elegante di poco prima.
“oh no… non dicevo… commentavo il giornale..” balbettò in imbarazzo..
“qualche notizia interessante?” le chiese andandosi ad affacciare sul giornale oltre la sua spalla.
Inconsciamente Stefany cambiò freneticamente pagina, come ad impedirgli di vedere la foto. Aprì su un lugubre articolo sui processi ai mangiamorte ad Azkaban…
Non sapeva perché aveva cambiato. In fondo Simous non aveva alcuna idea di chi fosse Lucas..
-nessuno ce l’ha…- realizzò mestamente mentre il ragazzo dietro di lei iniziava a leggere.
Stefany pensò che in fondo Lucas non era cattivo. Nemmeno buono a dire la verità…. Di sicuro… da solo non era pericoloso.
Era uno abituato a sopravvivere, e ancora una volta era sopravvissuto, come uno scarafaggio, a tutto e tutti… senza rimorsi.
La ragazza si chiese se sarebbe rimasto un unicorno per tutta la vita, o se si sarebbe tramutato di nuovo in uomo, magari col suo aspetto che nessuno conosceva, e avrebbe cercato di cominciare a vivere. Dentro di se si trovò a sperare che fosse così…
Desiderò che Lucas potesse cominciare a vivere la sua vita finalmente, la sua e quella di nessuno altro; e che potesse scoprire tutte le emozioni e i sentimenti che ignorava.
In fondo lei chi era per dire che uno come lui doveva finire ad Azkaban, lei che come lui ora era libera nonostante non lo meritasse poi così tanto…
Simous leggeva la pagina del profeta oltre la sua spalla, ignaro del fatto che la ragazza non lo stava leggendo a sua volta, ma che fosse invece persa nei suoi pensieri.
L’articolo aveva parole piuttosto dure per i mangiamorte di cui parlava, una frase in particolar modo sembrava condannarli più di ogni altra [si chiede il massimo della pena perché essi si sono macchiati di crimini imperdonabili]
Crimini imperdonabili…… si chiese cosa potesse essere considerato imperdonabile davvero… e cosa invece no…
Soprattutto considerando la situazione in cui lui e Stefany si trovavano: lei, colpevole, che quasi sfacciatamente era sfuggita al giudizio che ora stava condannando a morte gli altri che erano stati seguaci di Voldemort.
Non per sua scelta questa fuga, andava detto… ma era anche vero che non aveva fatto niente per opporsi a chi la chiamava vittima di rapimento.
E poi lui, colpevole, che aveva convinto tutto il mondo dell’estraneità ai fatti di lei..
Com’erano i loro crimini? Lei che era rimasta sola per amore, che aveva ucciso ma era lei stessa morta dentro un poco di più ogni giorno….. era imperdonabile?
E lui che nascondeva la verità su un’assassina per amore, che aveva solo voluto proteggere chi riteneva innocente….. era imperdonabile?
E le persone che avevano portato lei a tutto questo… lo erano?
In quei due mesi aveva sempre cercato di evitare l’argomento con Stefany. Sapeva che lei si dannava già abbastanza da sola….. e quindi lui preferiva intrattenerla solo con discorsi leggeri.
Ma era chiaro che certe questioni non si potessero schivare in eterno.
“Stef…” la chiamò stupendosi nel vederla sobbalzare.. lei si voltò a guardarlo… poggiato con gli avambracci sullo schienale dell’assurdamente vecchia poltrona.
“Stef perdonerai mai Faith, Giuly… Dred e Alex.. per quello che ti hanno fatto?” le chiese con calma serafica.
La ragazza abbassò gli occhi e sorrise appena… era tanto che si aspettava quella domanda, e in cuor suo era stata estremamente grata a Simous per aver posticipato così tanto quel momento…. ma lo sapeva da un pezzo qual era la risposta.
“sai Sim…. Il giorno stesso che sono diventata mangiamorte io li ho perdonati” gli disse sorprendendolo.
Il ragazzo si sollevò dalla sua posizione  e fece il giro per portarsi accovacciato davanti a lei. Le poggiò le mani sulle ginocchia reggendosi in equilibrio. Stefany continuò.
“l’ho fatto perché mi sono resa conto….. che avevano ragione. Nel momento esatto in cui ho creduto di aver trovato il mio senso ho compreso che avevano ragione… io ero un mostro” disse zittendo il suo procinto di protesta con un’occhiata.
“non ci sono nata… ma per tre anni innegabilmente lo sono stata..
un mostro diverso da quello che loro credevano, ma pur sempre un mostro.” Sospirò malinconica per un attimo
“se mi fossi fidata di loro, se gli avessi raccontato subito tutta la verità su di me….. forse tutto questo non sarebbe successo”
“mi vuoi forse far credere che non attribuisci loro alcun a colpa per le loro azioni?” obiettò il ragazzo in tono duro stringendo involontariamente la presa sulle sue ginocchia.
“no” rispose tranquillamente Stefany senza scomporsi “loro hanno molte colpe verso di me….. ma dopo aver a lungo riflettuto… sono riuscita a vedere anche le mie verso di loro” ammise con un sorriso dolce
“questo ovviamente senza contare la colpa che innegabilmente ho di aver ucciso” aggiunse con un filo di voce
“non passa giorno in cui io non mi penta, con tutta l’anima..” Simous le accarezzò le gambe sorridendole… quando parlava di questo non sapeva che dirle…
“non so se espierò mai il mio debito… se potrò mai sentirmi perdonata” continuò lei “credo di no…. credo che mi graverà per sempre sul cuore, ma è giusto…… non vivo solo per me adesso, vivo anche per tutte le persone che ho stroncato.. loro si aspettano qualcosa da me, si aspettano che io viva…. Non sopravviva” concluse con un sorriso.
Simous ricambiò… non aveva idea se quando parlava di persone morte Stefany facesse della retorica o se dicesse sul serio… c’erano ancora molte cose che non sapeva, e che voleva scoprire di quello che lei era..
“Stef nessun crimine è imperdonabile secondo me…” le disse rispondendosi da solo alla domanda di poco prima… la ragazza lo guardò teneramente
“per alcuni… ci vuole solo più tempo..” concluse tirandosi in piedi e stiracchiandosi mentre lei abbandona il giornale aperto sulle sue gambe.
“e ora per favore smettiamola con questi discorsi lugubri ok??? Tanto domani ti tocca vederli e quindi che tu sia pronta o no ci parlerai!”” esclamò il ragazzo a voce alta facendola di colpo ridere…stranamente detta così e da lui neanche la prospettiva di quel difficile incontro poteva spaventarla….. Stefany adorava come riuscisse a farle cambiare umore così rapidamente… era quasi preoccupante che influenza potente avesse su di lei!
Rialzò velocemente il giornale davanti al naso per impedirgli di vederla arrossire… non avrebbe più smesso di prenderla in giro altrimenti!!
Voltò la pagina sentendolo sghignazzare e si trovò a due centimetri da una foto che la fece quasi strozzare con la sua stessa saliva….
A rimandarle lo sguardo c’erano gli occhi grigio acciaio, taglienti e fieri, dell’unica persona di casa Riddle che forse era contata qualcosa per lei….
Sgranò gli occhi nel disegnarne i lineamenti spigolosi con lo sguardo..
Le sue labbra articolarono mute il suo nome…

 

 
MINISTERO DELLA MAGIA-STANZA DEGLI INTERROGATORI

 
Nello stesso momento, nella piccola stanza spoglia Kam Butler, l’Auror incaricato, percorse a grandi falcate tutto il perimetro per la centesima volta da quella mattina; prima di avvicinarsi di nuovo al tavolo e sbatterci le mani sopra con quanta più forza riuscì a metterci.
Un rumore grave e assordante riempì l’aria per qualche attimo, ma non riuscì a scuotere per niente la persona seduta accanto al tavolo..

 

 
DINGLE

 
Simous si avvicinò a Stefany incuriosito dal suo sgomento e le sfilò il giornale dalle dita, voltandolo per ispezionarlo..
Uno sbuffo mascherato in un sorrisetto si dipinse sul suo viso quando riconobbe anche lui il ragazzo della foto.
Stefany lo guardò… non gli aveva raccontato una sola parola di Draco… non sapeva perché….

 
MINISTERO DELLA MAGIA-STANZA DEGLI INTERROGATORI

 Kam lasciò andare un sospiro frustrato.
“per quanto ancora dovremo andare avanti con questa storia?” chiese.
Dalla sedia Narcissa Malfoy non si mosse di un millimetro, ne emise alcun fiato, ne distolse lo sguardo dalla parete incolore davanti a lei.

 
DINGLE

“hai letto?” le chiese Simous facendo cenno al breve articolo che accompagnava la foto. Stefany scosse la testa… non ne aveva avuto il tempo, aveva dovuto prima riprendersi dallo shock… non aveva alcuna idea di quale fosse stata la sorte di Draco Malfoy… ne aveva più avuto nessuna notizia su di lui da due mesi a quella parte… e ora di colpo un intero articolo su di lui sulla gazzetta del profeta!
“senti qua…” continuò Simous ravvivando le pagine del giornale quasi incredulo…

 
MINISTERO DELLA MAGIA-STANZA DEGLI INTERROGATORI

 
Narcissa continuò ad ignorare l’Auror che le stava parlando… ora in tono più pacato…. Come pensando che cambiando approccio con lei avrebbe ottenuto qualcosa…
Come si sbagliava… lei non aveva alcuna voglia di parlare con lui di niente… non c’era proprio niente che doveva dirgli…
Era sopravvissuta lei…. Non sapeva neanche precisamente come, al crollo della casa dei Riddle…
Ricordava solo il braccio di quel ragazzo impertinente, Lucas, che l’afferrava, la stringeva contro di se e si tramutava in qualcosa di enorme…. Poi solo il rumore assordante della pietra in frantumi…
Si era risvegliata sola.. con tre Auror a circondarla..
Viva per l’unico, e probabilmente istintivo, atto di altruismo di un uomo senz’anima…
Non poteva saperlo che le aveva fatto il più grande torto della sua vita a non lasciarla morire..
“signora Malfoy…” la chiamò ancora Kam nel tentativo di scuoterla
“lei deve dirmelo… lo so che lo sa…” insistette..
Narcissa non si mosse. Le sembravano anni che le ponevano la stessa domanda.. ma era inutile.. anche considerando l’impossibile eventualità che lei volesse parlare con loro, non conosceva la risposta a quella domanda…
E per quale motivo poi avrebbe dovuto saperla? Perché lo venivano a chiedere proprio a lei?

 
DINGLE

 
Simous aveva cominciato a leggere e Stefany si era dovuta trattenere a forza per impedire a un sorriso felice, che sarebbe stato difficile spiegare, di allargarsi sulla sua faccia.
“proseguono incessanti le ricerche” leggeva il ragazzo “di Draco L. Malfoy, l’unico mangiamorte sfuggito alla cattura e ormai latitante da più di due mesi. Gli Auror hanno recentemente diramato un comunicato di cattura con il suo nome ai quattro angoli del mondo magico, vedendosi ormai costretti ad avvalorare la tesi che il ragazzo abbia lasciato l’Inghilterra per trovare rifugio in un altro borgo della comunità magica.”
Simous prese fiato scuotendo la testa con disappunto.
“quello che è stato riconosciuto come uno dei mangiamorte più pericolosi e sanguinari dell’ultimo periodo oscuro, sembra essere scomparso nel nulla.” Concluse.

 
MINISTERO DELLA MAGIA-STANZA DEGLI INTERROGATORI

 
Kam si avvicinò al viso di Narcissa tanto che quasi poteva sfiorargli la guancia con il naso
“dimmelo Narcissa… dimmelo e facciamola finita ok? Dov’è Draco? Lo sappiamo che lo sai… e la pozione anti-veritaserum che hai ingerito non avrà effetto in eterno..” le disse.
La donna non cambiò espressione… chissà di quale pozione farneticava quel tizio così totalmente indegno della sua attenzione… sarebbe stata davvero una divertente sorpresa per lui quando si sarebbe reso conto, alla prossima somministrazione di veritaserum, che davvero lei non aveva alcuna idea di dove si trovasse quel traditore del suo sangue di suo figlio.
Ma non gliene importava nulla.
Ne di quel Kam e della sua figuraccia, ne di se stessa, ne tanto meno di Draco…
“ascolta..” le disse l’uomo in quel momento “è inutile resistere ancora. Il signore oscuro è caduto, la tua famiglia e il tuo nome sono in rovina, tuo marito è morto…” le sibilò in un orecchio
“e anche quel cane di tuo figlio, con o senza di te, lo troveremo… quindi… non farti più del male da sola… arrenditi..” disse con tono fintamente dolce..
Narcissa non parlò. ne si mosse ancora… ma quell’uomo aveva al dunque finito per toccare il nocciolo della questione…
Suo marito… il suo amato Lucius… era morto…
Di fronte a questo.. cos’altro per lei poteva avere importanza?
si chiese mentre, con leggera sorpresa di Kam, una lacrima triste e silenziosa andava a solcare il suo bellissimo volto freddo e inespressivo.

 
DINGLE

 
Stefany nascose il suo sorriso di gioia quando Simous si voltò a guardarla incredulo
“ci credi che dopo tutto quello che ha fatto… uno come Draco Malfoy se la cava così?? Questo mondo è davvero ingiusto..” brontolò gettando di nuovo un’occhiata risentita al sorriso sghembo di Draco nella foto.
“accidenti è proprio vero che l’erba cattiva non muore mai..” commentò
“brutto stronzetto… chissà dove se ne è andato…” chiese più al giornale che a Stefany..
lei tolse la mano da davanti alle labbra.. permettendo al suo sorriso, questa volta compiaciuto, di vedere la luce.
-bravo Draco..- pensò orgogliosa.
“bhè io…” disse a bassa voce “un’idea ce l’avrei…”

 

 

 

 

 
ISOLA DI NEVIS-ARCIPELAGO CARAIBICO

 
una ragazzina con una folta massa di ricci neri e la carnagione ambrata saltellava da un piede all’altro sulla sabbia bianca della spiaggia quasi deserta, in un evidente stato di impazienza.
“maledizione… ma che fine ha fatto????” squittì tra se e se mordicchiandosi l’unghia del pollice.
Un istante dopo una voce alle sue spalle la fece sobbalzare.. aveva i nervi a fior di pelle per quanto teneva le orecchie tese..
“Lolaaa!!!” una brunetta con uno sfavillante bikini giallo le stava correndo incontro.
Lola tentò di camuffare il sollievo nel vederla in un’espressione corrucciata
“accidenti a te Karina!!” le sbottò afferrandole la mano e strattonandola con fare isterico “ma è mai possibile che neanche con il bungalow a tre metri dalla spiaggia riesci ad arrivare in orario!” la ragazzina si passò una mano nei capelli corti tagliati a caschetto in imbarazzo
“suvvia… che non mi conosci?” ridacchio nervosamente per poi riprendersi alla velocità della luce
“e poi lui non è ancora arrivato no? non ho fatto danni!”
Lola arrossì al solo sentir parlare di lui… aveva sempre odiato qualsiasi tipo di attività che anche lontanamente ricordasse lo sport, eppure quando aveva visto la foto di quel ragazzo nella bacheca degli istruttori di surf , non ci aveva pensato due volte ad iscriversi…. E a trascinare con se la sua amica Karina!
“piuttosto..” le stava dicendo proprio lei in quel momento
“potevi anche metterti un costume un po’ più sexy… dato che devi far colpo..” osservò squadrando dubbiosa l’amica che indossava un costume intero rosa con in più sopra i bermuda a fantasia di fiori. Lola arrossì di nuovo…
“oh bene siete già qui!” le due si voltarono per veder arrivare da lontano un uomo sulla cinquantina, corpulento e con un grosso paio di baffi..
“ragazzo! Per tutti i pesci del mare! Vuoi muoverti o no??” disse con un forte accento locale voltandosi indietro… per parlare con un ragazzo biondo platinato che stava trascinando sulla sabbia due grosse tavole da surf
“maledetto vecchiaccio.. perché invece di sgridarmi non mi dai una mano??? Lo sai quanto pesano queste cose??” rimbeccò lui..
l’uomo rise sonoramente mentre Lola aveva la sensazione di avere due budini gelatinosi al poste delle gambe.
“scusatelo care!” chiocciò col suo vocione all’indirizzo delle due ragazze
“Draco ha una linguaccia lunga… ma è un gran bravo ragazzo ve lo assicuro…” disse facendo l’occhiolino..
Lola e Karina guardarono incuriosite il biondo avvicinarsi a loro lentamente…. Era alto, molto magro, e leggermente scolpito.. aveva la pelle, come del resto i capelli, innaturalmente chiari per quei luoghi… ma soprattutto a Lola di lui erano piaciuti gli occhi: grigio acciaio, freddi e penetranti..
Draco guardò con aria tra il risentito e il divertito il grosso omone, Miguel, avvicinarsi e togliergli dalle mani una delle due tavole guardandolo come a dire: “moccioso….”
In realtà anche se era spesso scorbutico e scostante con lui.. doveva ammettere di essere molto in debito con Miguel.
Quando più di due mesi prima si era smaterializzato via dal campo di battaglia colmo di fuoco e polvere… ed era approdato li…
In fuga per inseguire un sogno assurdo… senza sapere nemmeno su quale delle isole Caraibiche che aveva immaginato fosse approdato… quel omone burbero e sudato era stato il primo essere vivente che aveva incontrato..
Lo aveva squadrato… lui e lo strano modo in cui era vestito e conciato… e aveva capito subito che non voleva che gli si ponessero domande..
L’aveva raccolto, l’aveva aiutato e ospitato senza nessuna ragione particolare… gli aveva insegnato la lingua del posto e l’aveva perfino preso a lavorare nella sua impresa per turisti! Anche se era scarsissimo come surfer e per ora non poteva insegnare a un gradino più su dei principianti…
All’inizio era stato odioso e diffidente fino al parossismo…. Ma poi… si era voluto convincere che Miguel fosse una di quelle persone semplicemente buone…. Di cui aveva sentito parlare..
Era stato mostruosamente difficile abituarsi a fare a meno della magia…. Ancora adesso.. in momenti come quello di poco prima con le tavole da surf, avrebbe voluto più di ogni altra cosa usare un bel incantesimo wingardium leviosa e risolvere il problema..
Ma una delle poche qualità che realmente si era sempre riconosciuto era una caparbietà quasi irritante… quindi si stava adattando…
A volte ancora non riusciva a crederci di essere davvero scappato… di essere libero…
Finalmente arrivarono a portare le tavole da surf ai piedi delle due ragazzine, sempre più in estasi…
Draco fece un respiro profondo prima di alzare la testa sfoderando il sorriso più caldo di cui fu capace… i clienti vanno messi a proprio agio…. Prima regola dell’impresa.
“salve ragazze!” esordì sempre sorridendo “Lola e Karina immagino…” le due ricambiarono allegramente il saluto e la stretta di mano… la prima con il cuore che le palpitava a mille… la seconda invece con un pizzico di diffidenza… le sembrava che il sorriso di quel ragazzo… purché bello… avesse un che di sinistro..
“bene!” esclamò Miguel “lui sarà il vostro insegnante di surf ok? Spero che andrete d’accordo! E tu ragazzo….” Aggiunse strapazzandogli i capelli “sii paziente va bene??” raccomandò prima di andarsene.
Draco represse l’istinto omicida che fuori dal suo controllo gli era montato su a quel gesto decisamente oltre la sua soglia… almeno per adesso…. e si ristampò di nuovo il sorriso sulla faccia.
“bene… dunque..” esordì
“senti!” lo interruppe Karina dopo neanche un secondo “tu non sei di queste parti vero?” gli chiese..
per un attimo Draco si chiese se non fosse un auror in incognito.. ma scartò immediatamente la paranoica idea.
“no infatti…. Sono inglese..” rispose…
“ecco! Vedi te lo dicevo?” esclamò Karina rivolgendosi raggiante all’amica che le mollò un’occhiataccia imbarazzata. Così avrebbe capito che prima parlavano di lui!!
“io e Lola veniamo dalla Spagna invece!” continuò la brunetta
“senti…. Karina giusto?” la interruppe Draco che già stava cominciando a stufarsi di lei
“volevo dirti che forse per il surf non ti sei messa un costume adatto…”
“come?” chiese lei sbalordita guardandosi mentre un sorriso stava cominciando a fare capolino sulle labbra di Lola.
“bhè..” continuò Draco “un costume coi laccetti va meglio per prendere il sole o rimorchiare.. tra la tavola e le onde scommetto 10 dollari caraibici che ti ritrovi nuda prima di aver imparato a sdraiarti sul surf” le spiegò con un detestabile ghigno strafottente in faccia…. Karina arrossì tutta irritandosi, Lola invece si stava già deprimendo perché credeva che questo significasse che stessero flirtando, quando Draco si voltò verso di lei
“è molto più adatto l’abbigliamento della tua amica…” disse con tono pratico “brava Lola..”
la ragazzina sorrise di nuovo sentendo le guance imporporarsi..
Draco guardò Karina rendendosi conto solo in quel momento che lo stava fissando con odio….
-accidenti!!! Il cliente il cliente!!- pensò nel panico..
“hem… se vuoi posso darti una delle magliette grandi dello staff” le disse tentando il più possibile di essere carino..
“così non hai problemi..” aggiunse.
Questo sembrò tranquillizzare la ragazzina che si rilassò sorridendogli… Draco si trattenne dal fare un sospiro di sollievo…
Ma guarda te come si era ridotto… che ne era stato del fiero e menefreghista uomo di ghiaccio?
Non riusciva a nascondersi che in realtà non gli mancava per niente quella vita…
Si chinò a raccogliere le tavole, le alzò in piedi e le piantò con una botta decisa nella sabbia, sotto gli occhi attenti delle sue giovanissime allieve…
Stava preparandosi a snocciolare il solito pistolotto, che conosceva ormai a memoria, sulla prudenza e sulle norme di sicurezza in mare quando fu Lola ad interromperlo.
“perdonami….” Disse con un filino di voce
“ma quelli cosa sono?” chiese indicando timidamente le sue braccia. Draco posò gli occhi sulla sua pelle sapendo già a cosa la ragazzina si riferisse…
i vistosi segni scuri e affusolati delle dita di Stefany sui suoi avambracci… erano gli unici segni di bruciature che non se ne erano mai andati via… quelli che gli aveva lasciato impressi con le mani quando erano ancora ad Hogwarts e lui le aveva appena dato un pugno…
“questi?” chiese accarezzandosi involontariamente la parte segnata
“bhè sono… cicatrici… me le ha fatte una persona, una volta che si era molto arrabbiata” spiegò…
le due ragazze lo guardarono con tanto d’occhi un po’ spaventate
“e se lo volete sapere aveva anche ragione lei!” aggiunse Draco alla vista dello loro facce..
Karina era senza parole… Lola invece si avvicinò di un passo e come in trance gli prese il polso tra le mani per guardare meglio le cicatrici
“accidenti..” commentò con voce tra il sorpreso e il triste disegnando con un dito il profilo di uno dei segni.. “devi odiare davvero molto questa persona per averti fatto una cosa simile..” aggiunse..
lo sguardo di Draco per un attimo si fece distante…
“al contrario..” sussurrò con un tono talmente serio che sorprese entrambe le ragazze…
“lei…. È stata la cosa più vicina ad un amica che io abbia mai avuto…” ammise con malinconia… e Karina poté vedere allora un piccolo, ma stavolta sincero, sorriso disegnarsi sulle labbra di Draco..
per un attimo regnò il silenzio tra loro… sia Lola che Karina non sapevano che dire davanti a una simile affermazione…
il ragazzo parve ridestarsi in quel momento
“oh bhè…” farfuglio arrossendo leggermente quando si rese conto che forse quella frase non l’aveva solo pensata come credeva!
“io… io vado un attimo a prendere una tavola da surf per me…” disse poco convinto.. “aspettate qui.. ok?” chiese prima di andarsene senza aspettare risposta…
mentre camminava a grandi falcate verso il capanno era un po’ irritato dal fatto che pensare a lei l’avesse scombussolato in quel modo…. Da quando era li in realtà l’aveva pensata spesso… soffrendo del fatto di non poter avere la certezza che lei fosse ancora viva… e ancora di più del fatto di non poter in alcun modo, almeno per ora, procurarsi tale informazione.
Eppure… era sciocco e davvero sdolcinato da far schifo… ma se lo sentiva che lei era sopravvissuta.. che stava bene..
-Stefany…. Spero che tu sia almeno un po’ felice adesso- pensò mentre spalancava la porta del capanno e sollevava una tavola blu dal gruppo.. si guardò intorno… era solo in quel momento…
sospirò a fondo.. chiuse gli occhi e pregò… per la prima volta in vita sua…
-Stefany spero che questo pensiero in qualche modo ti raggiunga..
ciò che volevo dirti quel giorno, l’ultimo che ci siamo visti… era soltanto.. grazie…
grazie per essere stata per me, ciò che probabilmente io per te non sono mai stato; per avermi ricordato che avevo un sogno mio; per avermi ricordato…. Tramite l’affetto che mi ha legato a te… che avevo ancora un’anima….
Solo grazie…. Tutto qui… e mi vergogno davvero al pensiero di non essere neanche riuscito a dirti questo prima di sparire..-
Riaprì gli occhi, uscì portando la tavola con se e guardò il cielo incredibilmente terso e azzurro di laggiù
-spero che questo pensiero, per noi che siamo nati con la magia, possa davvero raggiungerti… spero che tu sia riuscita a trovare la felicità che tanto desideravi.. e che tu abbia rincontrato quell’irlandese… a cui non hai mai smesso di pensare….
E non provarci nemmeno a dimenticarti di me…
Se oggi sono qui… libero… a respirare l’aria di una vita solo mia… lo devo a te.. perciò… ancora grazie..-
Sorrise al cielo concludendo la sua stramba preghiera…
Non era nemmeno certo che lo fosse davvero.. ma poco importava.
L’unica cosa che aveva davvero importanza era quel grazie; e la vita solo sua, che da due mesi aveva finalmente cominciato a vivere..

 
“eccomi ragazze! Scusate l’attesa!” esclamò riavvicinandosi a Lola e Karina che stavano a loro volta fingendo che la conversazione di prima non fosse mai avvenuta..
ne avrebbero spettegolato con calma in camera più tardi, su chi fosse la donna misteriosa di cui aveva parlato il bel biondo!
“che ne dite, ci avviciniamo all’acqua o vogliamo fare surf sulla sabbia stamattina?” le canzonò avviandosi al bagnasciuga.
Le ragazzine afferrarono le loro tavole e iniziarono a trascinarle raggiungendolo..
“ah!” esclamò Karina come se si fosse appena ricordata di una cosa importante
“senti! Come hai detto che ti chiami?” gli chiese con leggero affanno per lo sforzo
“Draco..” rispose lui
“hum… Draco.. e poi?” chiese ancora lei volendo sapere anche il cognome… il ragazzo sorrise appena di nuovo..
“Draco e basta….”

 

 

FINE

 

 

Autrice: oh mio dio. Oh mio dio! OH MIO DIO!! HO FINITO!!!!!!!!!!!!!!!!!! HO FINITO!!! AVETE LETTO BENE LA PAROLA QUI SOPRA A DESTRA??? FINE! HO DAVVERO FINITO LA STORIA ALTERNATIVA!! OH MIO DIOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ron: è un miracoloooooooooooooooo!!!!!!!!! Ç_ç

Autrice: Madonna quasi non ci credo nemmeno io!! Ho scritto la parola fine! Ho finalmente dato una conclusione a questo romanzo che vortica nella mia testa da 4 anni!!!
Oh cielo……….. °_°

Ron: heimè…. È svenuta dalla contentezza… tranquilli si riprenderà a breve. Nel frattempo voglio ringraziare tutti voi per l’immane pazienza che avete portato ad arrivare fino alla fine, soprattutto a chi ha seguito i ritmi di questa sclerata, pazza da rinchiudere dell’autrice..
Siete stati meravigliosii..
E, incredibile ma vero, è riuscita davvero a finirla prima che io avessi bisogno del catetere e del bastone… wow O_O

Tutti i pg: GRAZIE A TUTTI!!!!! XD


Autrice(riavutasi dal mancamento e per una volta in modalità seria): vorrei, dato che questo è l’ultimo spazio disponibile, rivolgere due parole a ciascuno dei miei pg originali che mi hanno accompagnata in questa fantastica esperienza e dato vita ai miei deliri mentali. Prima tra tutti ovviamente:
STEFANY DARÇIGANN: la miglior protagonista possibile! su cui ho riversato tutto il mio masochismo di scrittrice drammatica. Sei stata perfetta, forte e fragile, mai una mary-sue.. sei grande!
SIMOUS FINNINGAM: a mio parere il ragazzo che tutte quante, sotto sotto, speriamo di incontrare! XD. L’unico che nonostante tutto quello che capita rimane lo stesso, nel senso più bello del termine, dall’inizio alla fine! Grazie!
DRACO MALFOY: perché di Rowlighiano hai solo il nome! Sei assolutamente mio! Grazie per esserti sobbarcato, e aver gestito egregiamente aggiungerei, la parte del cattivo per il 90% della storia!
AIDA MCLAY: la più umana delle maghe che ho creato! Attraverso di te ho scritto quello che io avrei provato in una guerra, solo in apparenza non sei stata coraggiosa! Il personaggio più buono che abbia gestito. Un angelo!
VERDE THOT: bellissima. Il personaggio che ha riscosso più successo di tutti! Meritatissimo tra l’altro! Preziosa come non mai in alcune scene!
FAITH ATCHER: una di quelli a cui mi sono affezionata di più. Insieme a Stef e Draco è quella che cambia di più, evolve, cresce, nel corso della storia, perdonami per averti fatto fare la parte della più stronzetta delle ragazze, ma sei una delle più vere!!
GIULY SMITH: l’ordinario che diventa straordinario! Grazie per essere stata il baluardo di tutti coloro che nascono socialmente anonimi! Ti sei riscattata alla grande!
ALEX MENSON: un altro pg che adoro. A te devo chiedere scusa, sei stato il pg secondario che ha sofferto di più in assoluto, e paradossalmente eri anche quello che te lo meritavi di meno.. sei nato praticamente da solo.. e hai conquistato il mio cuore immediatamente!!!
LOGAN HARVEY: perfetto. non altre parole. Un pg che doveva solo fare da sfondo ad una delle scene di maggior pathos e che invece è riuscito a staccarsi dalla parete a tal punto da divenire personaggio secondario. Complimentiiii!!!!!
DRED SUMMER: avanti come si può non amare Dred?? È puccioso qualsiasi cosa faccia o dica!! *_* un grazie speciale va a te! Sei stato di un utilità inimmaginabile per far progredire scene lente o pesanti in qualche modo e come tappabuchi di frasi di circostanza! Solo chi scrive può apprezzare un lavoro come il tuo..
MARK APRIL: non ho parole per dire di te… neanche lo sai quanto sei stato importante per me, la tua essenza, la tua vita, la tua fine… tutto per me ha avuto un significato ben più profondo di quello puramente fine al romanzo. La mia trasposizione cartacea, il triste monito di una storia vera che poteva anche andare a finire così… il migliore…
LUCAS PRIME: trovatemi un pg più figo di questo in tutta la Storia Alternativa! Devo scusarmi con te solo per averti creato troppo tardi! Meritavi più spazio assolutamente! Sei in assoluto uno dei pg più ispirativamente proliferi che siano mai usciti dalla mia testa!!
MICHAEL KEAN, DAVID FAY, JAY SCHOLL: il gruppo di Alex. Anche voi personaggi terribilmente interessanti, anche voi scuse per avervi tirato in ballo troppo tardi.
Uno scusa particolare a Michael, che sapevo fin dall’inizio che avrei fatto morire…
INFINE un grazie anche alle comparse prodotte dalla mia mente: Evee Kean; Sasha, Mary e Emy Darçigann; il ragazzo seduto accanto alle gemelle nel secondo capitolo, quello senza nome XD fondamentale perché ho deciso che sarà il padre del bambino di Sasha! Donal Connor (*_*);Michael Turner, Thomas O’Connor e Scott Patterson, gli auror su cui prendono informazioni Draco e Stef; i 7000 bambini di primo anno presi a calci per tutti gli anni ad Hogwarts XD (scusateeeee!!); Raven Drawlight (e di lui si sentirà ancora parlare); Kam Butler…; e ovviamente Miguel, Lola e Karina dei Caraibi XD

RINGRAZIAMENTI GIGANTESCHI vanno tra quelli in carne ed ossa a:
Giulia! Per avermi seguito capitolo per capitolo con consigli e recensioni, e senza la quale molte parti non esisterebbero proprio (ispirate da discorsi con lei)
Alessandro per tutto lo stress che gli ho accumulato negli anni chiedendogli consigli ad ogni ora del giorno e della notte per poi scartare sistematicamente tutte le sue idee… (a parte Logan che è suo)
Andrea per l’ispirazione delle parti più gotiche e dark.. e per la memorabile battaglia vampiro/licantropo!!!

 

e…  LE MIE FANTASTICHE RECENSITRICI!! Treasterischi, imperfect_angel, giugiu182 che mi hanno seguita fino alla fine recensendo tutti i capitoli!! Siete state fantastiche! Spero che il finale vi abbia soddisfatte tutte ^^ se vi è rimasto qualche dubbio non esitate a contattarmi e vi risponderò! Ci sono talmente tanti missing moment nei miei pg ^^

 

ringrazio anche tutte quelle persone che hanno recensito solo qua e là vi ho apprezzato moltissimo ^^

 

e anche tutte quelle persone che hanno solo letto. Gradirei tantissimo un parere finale!! Dai dopo 41 capitoli XD

 

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

 

  
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